Il sorriso.
Il sorriso è la cosa più enigmatica che sia mai esistita.
C’è il sorriso di circostanza, quello sensuale, quello che si delinea sulle tue labbra dopo che hai sentito qualcosa di divertente o visto qualcuno che ti interessa. Il sorriso è un modo per dire “ciao”, “arrivederci” o anche “addio”. È un modo alternativo per chiedere scusa, uno per dire “mi piaci” e perché no, anche per dire “ti odio”. C’è il sorriso imbarazzato, quello che provoca delle fossette ai lati della bocca e quello inquietante.
Ecco, il sorriso è universale e enigmatico. Si proprio così, universale e enigmatico.
Una persona sorride ma può essere felice, arrabbiata, emozionata, triste, dubbiosa, imbarazzata. Il sorriso può voler dire tante cose che nemmeno riusciresti ad immaginartele. È misterioso, ingannevole, seducente. Una maschera.
Quante volte dietro ad un sorriso si nasconde il dolore? Quante volte i problemi, le lacrime, i turbamenti vengono celati dietro di esso? A te non è mai successo?
Siamo tra amici tesoro, puoi anche calare la maschera.

Dal primo capitolo: Mercedes quella sera stava guardando un vecchio telefilm poliziesco alla TV sulla sua nuova poltrona di pelle nel suo appartamento a New York. Quella era una delle solite sere in cui non aveva nulla da fare e il gelato in frigo era finito, quindi nessun modo con cui sfogare i suoi dispiaceri. Era a New York da tre anni ormai e niente era cambiato da quando viveva con i suoi genitori a Lima, in Ohio. Nessun progresso in campo lavorativo, nessun nuovo amico oltre Kurt e Rachel che vivevano in un palazzo vicino al suo, e nessun ragazzo... ma per quello Mercedes aveva perso le speranze.

Chi è realmente Kyle? A cosa è dovuto il suo coinvolgimento con il popolo fatato? Seguite la storia e lo scoprirete!

L'unico desiderio di Kurt Hummel è arrivare tutto intero alla fine del suo terzo anno al McKinley ma quando un nuovo studente - appena trasferitosi dal riformatorio maschile Dalton - comincia a mostrare un allarmante interesse per lui, capirà di essersi appena messo in un mare di guai.
Klaine, BadBoy!Blaine, AU.

Dal primo capitolo:
"Aveva appena flirtato con un ragazzo che sembrava un dio greco. Un ragazzo che gli aveva preparato il pranzo migliore di sempre. Un ragazzo che era padre di un’adorabile e bellissima bambina.
Quando ci si metteva, il destino era proprio un bastardo"
----
Kurt e Blaine si incontrano in un giorno qualunque al "La Bella Notte", un piccolo ristorante italiano a Brooklyn. Quel giorno qualunque cambierà la vita di entrambi, facendogli scoprire che a volte la felicità non è poi così lontana.

Textfic AU in cui John invia per errore un messaggio al numero sbagliato. Non sa che la persona a cui ha appena inviato l'sms trasformerà la sua vita più di quanto possa immaginare.
[Johnlock, teenlock]

Blaine era il ragazzo più popolare della scuola, ed era anche un bullo. Kurt era lo studente nuovo ed era vittima della squadra di football, ma maltrattare qualcuno non vuol dire necessariamente che quel qualcuno non può finire per piacerti, anche se si fa del nostro meglio per evitarlo.
-I primi cinque capitolo della storia sono stati tradotti da Lunadavorio. Dal sesto capitolo la traduzione è a cura di Manu00-

Due anni dopo il disastroso divorzio di Kurt e Blaine, Kurt finalmente ottiene la piena custodia della loro figlia, dopo una lunga e dolorosa battaglia. Una settimana dopo, Blaine tenta il suicidio. Non ha nessun altro a cui rivolgersi e Kurt si offre volontario per assisterlo, credendo di poter riabilitare Blaine.
TRADUZIONE ad opera di Babykit87l

Cosa succede se lasci Mel con i Bounty, una lezione di fisica noiosa e un telefono con internet?
Che salta fuori un Jeff in vena di scherzi che manda sms un po a tutti.
Voi lo volete un Bounty?

Dopo una terribile tragedia che gli porta via i genitori, Blaine Anderson smette di parlare. Chiuso in se stesso e con costanti problemi a scuola a causa del suo rifiuto di parlare, Blaine si sente più solo che mai.
Purtroppo non bastano l'amore di sua zia o gli incoraggiamenti di suo fratello Cooper.
La vita di Blaine cambia nel momento in cui Kurt Hummel cercherà di aiutarlo non arrendendosi alle prime difficoltà che faranno parte del loro cammino, insieme.

Si può essere nervosi, incerti, insicuri riguardo una scelta che potrebbe cambiarti la vita, ma se le parole che senti sono dette dalla persona giusta, nel luogo che ha dato inizio a tutto, allora sai già qual è la risposta. Sai di essere esattamente dove dovevi essere e con la persona alla quale appartieni.

Piccola One-Shot all'inizio molto Angst e poi Fluff e con finale comico :)
Lui aveva detto “fantastico!” mentre tutti gli altri avevano detto “vaffanculo”.
Lui era quello che aveva ucciso un tassista il primo giorno che si erano incontrati per potergli salvare la vita.
Lui era quello che aveva dato un pugno al capo della polizia che l'aveva offeso.
Lui era quello che si era fatto ammanettare con lui e l'aveva aiutato a scappare.

Quello che lo tormentava non era un caso come gli altri, niente affatto. Quello che lo tormentava poteva definirsi IL caso.
Chiuso nel suo palazzo mentale, il consulente investigativo non riusciva a trovare la stanza giusta da aprire. Nell’accumulare le informazioni essenziali solo ed esclusivamente al suo lavoro, aveva lasciato fuori con attenzione maniacale ogni informazione utile a risolvere quel caso specifico, a risolvere IL caso.
Brancolava nel buio.
Improvvisamente, il meccanismo perfetto del suo cervello fece un passo avanti, scattò, mosse la rotella giusta… Il piano infallibile era stato elaborato.

"-Cosa fai?- sussurrò Sam, stretto a Brittany sul pavimento gelido.
-Io… Kurt. Devo… devo…-tremò, stringendo il telefono contro l’orecchio –Ti prego, rispondi…-"
SPOILER 4x18

SEQUEL DI "Wasabi".
Chris si era abituato talmente tanto a lui che quando il ragazzo mancava per giorni, sentiva letteralmente la mancanza di tutte quelle cose per cui più e più volte gli capitava di rimproverare il moro. E c’era una cosa in particolare che faceva scattare subito un campanello d’allarme a Chris, avvertendolo della recente presenza di Darren in casa sua: il barattolo di burro d’arachidi lasciato sul bancone della cucina.
Il moro in realtà non mangiava le quantità di dolci diverse che ingurgitava Chris abitualmente (“lo zucchero è il cibo del cervello” ripeteva di continuo, e quando gli chiedevano come facesse a non ingrassare, la sua tipica risposta era “perché lo mangio con il cervello”), ma quando si trattava di burro d’arachidi, era tutta un’altra storia.

Chris e Darren decidono di usare il burro d'arachidi in modo alternativo ;D
Smut oscena senza alcun pudore...lettore avvisato ;D
{Chris Colfer/Darren Criss}