L’ufficiale tedesco Ludwig Dubois, nella Germania Nazista del 1940, con la sua propensione autoritaria e rigorosa, si troverà non solo a lottare contro i soprusi di un regime oppressivo, ma anche contro la follia di sua moglie. Una travolgente passione avvolgerà il suo animo intorpidito, mentre l’odio sviscerato dalle profondità di una razza superiore minerà la vita di Silas, suo figlio, che innamorato segretamente della vita bohemien si scoprirà essere un rivoluzionario comunista. Destini intrecciati fra loro nelle notti della gelida Berlino si accavalleranno assieme a doveri improrogabili e bugie sussurrate nel vento. Del resto, solo il fato saprà dare una risposta.

Elia e Miska sono due volantini persi nel vento, due persone prigioniere di se stesse e del contesto che le ancora a terra in un mondo ingiusto e marcio, oltre i gelidi vicoli della Finlandia notturna e le infamie di un uomo di nome Asko.
Tra le righe c’è l’amore di Miska, quello contorto, opprimente e testardo; e quello di Elia, malato, abbietto e disilluso. C’è la lotta per una dignità negata, la fuga verso una libertà effimera, e poi c’è anche chi ha rinunciato a tutto e chi quel tutto non l’ha mai avuto.

Ash è un ragazzo problematico di vent'anni che, reduce da diverse quanto pericolose situazioni, viene "parcheggiato" a casa di una sua zia che decide di inviarlo "come un pacco" ad un nipote omosessuale sposato da sei anni con un uomo che, inizialmente, prova nei suoi confronti una sorta di diffidenza. Ash non è un ragazzo risolto, eppure si destreggia bene nei rapporti fino a che un suo nuovo conoscente non deciderà di coinvolgerlo in una situazione alquanto scomoda che lo metterà a dura prova. Nonostante abbia provato a stare lontano dai guai e dai suoi fantasmi, Jezebel lo trascinerà in una concatenazione vorticosa di eventi che lo costringeranno a rimettersi in gioco con tutti i suoi demoni nella speranza di saperli gestire. E tra situazioni comiche, tragi-comiche e seriamente tragiche, la vita di Ash gli esploderà nelle mani, causando contraccolpi tali da obbligarlo ad affrontare questioni passate e irrisolte che credeva di aver accantonato.

Poggiata sul ciglio di un balcone rimiro il lento cadenzare del mare. Osservo come quelle onde siano leggiadre, come quelle siano gentili e forti allo stesso tempo. Eppure io sono lontana.
[...]

«Perchè questo mondo non ci ama?» Non sapevo la risposta al tuo quesito, ma mi limitai a sorridere per quanto fossi curioso di scoprire cosa ci fosse aldilà di tutto questo odio per le persone come noi. Eravamo fuoco che bruciava nonostante l'acqua ci circondasse; ardevamo come una sola candela nel buio. E ci siamo spenti in un momento, un battito di ciglia ancora più veloce della luce. Fa ancora male, sai. Il vuoto resta, c'è, ci sarà per l'eternità.

ATTENZIONE: Questa Os non è una storia a sé ma un ricettacolo di spoiler di una long conclusa. Quindi, chi volesse leggere la storia Jay Hahn è in pericolo, chi invece non fosse interessato alla long potrà leggere questa Os serenamente. Senza capirci un cavolo, però.

[Storia in revisione] Capitoli revisionati: 14/35.
Jay era un ragazzo come tanti, con qualcosa in più o in meno degli altri, un ragazzo normale, un ragazzo omosessuale: particolare insignificante per ogni persona di buon senso.
Si vergognava di tante cose, tranne che di questo.
Jay bramava la luce, la libertà.
Fece la scelta sbagliata nel contesto meno appropriato e quel particolare insignificante diventò la spada che lo uccise, la macchia scura che lo inghiottì.
«Mio figlio è morto il giorno stesso in cui ha tradito la natura che gli ho donato con orgoglio.»
«La natura che mi hai donato è quella che ti ho confessato…»
«È una natura che mi fa ribrezzo!»
Così comincia la storia di Jay Hahn, fatta di dolori, di abbandoni, di amore, di amicizia, di segreti, di bugie, di tempesta.
E le tempeste intrappolano nel proprio occhio ogni cosa, risputandoti fuori lacerato, diverso, un mostro.
Jay uscirà ed entrerà da quelle raffiche di vento, diventerà lui stesso la tempesta e annienterà ogni cosa al suo passaggio.
Compreso se stesso.

Sono Eva Salmons, uno dei tanti frutti del Dexcell. Ho 18 anni, e sono una ragazza estremamente riservata e poco socievole.
Non conosco molta gente, sicchè la mia madre adottiva mi ha sempre tutelata nei riguardi del mondo che mi circondava, così fino ad ora, ho avuto poco più che qualche paio di amici.
Ultimamente, non faccio altro che riflettere e farmi domande su una persona che non dovrei affatto avere tra i miei pensieri. Però non riesco proprio a levarmi dalla testa quei suoi occhi corrucciati dal dolore che mi trasmisero un malessere profondo con solo alcuni timidi scambi di sguardi.
Queste sono tutte certezze che io, come voi, che state leggendo questa sciocca sintesi della mia vita sino a questo momento, avete forse afferrato la significanza, ma quello che voi non sapete, cari miei lettori, è ciò che si cela dietro al mio sorriso spento di oggi. Quello che voi non sapete, e che forse nemmeno io riesco bene a comprendere è che questa cosa, che fa di me una "diversa" cambierà la mia vita per sempre. Da oggi a questa parte, nulla sarà più come prima. La scuola, le mie confidenze, le mie passioni...che cosa saranno?

Estendo lo sguardo attorno. Il cordone difensivo che proteggeva la città è stato sbriciolato intorno a mezzanotte. I bombardamenti hanno causato il crollo della maggior parte dei grattaceli. Gli incendi divampano così alti che imporporano ancora le nuvole, nonostante sia giorno già da un pezzo. La città, orgoglio della colonia, non esiste praticamente più. Corpi, corpi straziati ovunque. Veicoli, militari o civili, distrutti. Senza distinzione.

STORIA SCRITTA IN RELAZIONE AL CONTEST '' I CATTIVI SONO IN CITTA' - IL MOMENTO DELLA RIVINCITA'' INDETTO DA MIDORI_CHAN
Una donna senza nome solca i mari dei Caraibi a bordo della sua nave pirata.
Vive come una reclusa nelle buie celle nel profondo della stiva ma sono gli uomini che viaggiano con lei ad essere i veri prigionieri.
Dal capitolo 1:
''Il richiamo di quella voce suadente avrebbe potuto condurre da lei l'anima ormai perduta di ogni uomo, inglese, portoghese, spagnolo o indiano che fosse. Nessuno fin ora era scampato alla sua seduzione, sia che essa fosse legata alla paura dell'oscurità che rappresentava, sia che fosse il desiderio in ogni sua forma il motore che li spingeva a cadere tra le sue braccia pallide.''
E' una storia di pirati, di brutalità e di battaglie ma soprattutto è la storia di una vendetta protratta per anni e nata da una amore così profondo da portare alla follia.
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Storia momentaneamente ferma causa esami. Mi scuso con quanti la seguono ma presto cercherò di finire il prossimo capitolo.

Quanto labile è il confine tra lucidità e delirio?
Parole, fiumi di parole, vergate dalla mano di un serial killer. Nella sua chiara e lucida visione del mondo, rivela in una lettera le motivazioni dei suoi crimini e mostra con disarmante passione quanto perversamente deviati possano essere i sentimenti generati nell'animo umano.
• Dal testo:
Ma loro non mi capiscono. Non mi conoscono. È perfino troppo facile vincere così, Joe, mi annoia. Sai perfettamente che il gioco mi piace sul filo del rasoio. Nel senso letterale della parola. Fino all’ultimo secondo. Non puoi neanche immaginare il brivido che mi percorreva la schiena, ogni volta, quando iniziavo a sentire il tuo fiato sul mio collo farsi pesante e pressante. Quando la tua presenza insinuava in me il dubbio che non sarei riuscito a finire la mia opera. Avevo persino pensato di mollare tutto, per un periodo. Senza di te non aveva alcun senso continuare.
- One Shot creata per il contest "Lettera di un Assassino", organizzato sul gruppo Facebook "La crème de la crème di EFP -

Nessuno può fuggire in eterno, nessuno può evitare la sua ora... per quanto lontano si fugga ti raggiunge, sempre.