Il momento del risveglio era sempre preceduto da quello stato di semi-incoscienza che fa percepire le cose in maniera particolare.
In genere, Shuichi amava quel momento [...] Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso; non era solo il profumo che sentiva, e che non riconosceva, ma era anche il fatto che fosse certo che Eiri non avesse mai avuto un cuscino peloso in casa sua. Ed era proprio sicuro che quello che aveva sotto la testa e tra le mani fosse un gigantesco cuscino peloso.

Raccolta di 106 drabble per festeggiare il 106esimo anniversario dell'Entente Cordiale.

E dire che era iniziato tutto con l’ennesimo, normale, litigio. Futilità come al solito, tant’è che non si ricordava neanche il motivo della discussione, erano arrivati però agli schiaffi e agli spintoni poi, c’era stata un’improvvisa caduta sul pavimento coperto dalla morbida moquette blu sul quale aveva trascinato anche America nel tentativo di restare in piedi.
Da lì in poi tutto era stato come un giro sulle montagne russe. Forse era stata la posizione un po’ compromettente, forse la frustrazione e le piccole lacrime che erano nate agli angoli degli occhi dell’inglese - da attribuire un po’ alla botta e un po’ ai due bicchieri di Brandy che si era scolato poco prima - o forse, come sperava Inghilterra, era colpa del reciproco desiderio che li univa, fatto sta che le loro labbra si erano incontrate e tutto il resto era scomparso. Ed era finalmente felice.

Un bicchiere per ogni suo rimpianto.
Era tipico di Inghilterra affogare negli alcolici i rimorsi e i dolori della sua eterna esistenza e, ironicamente, rammaricarsi anche di quella sua debolezza.
Il primo bicchiere lo mandò giù per le guerre mai vinte, le sconfitte e gli armistizi: si era pentito di tante delle sue scelte da perderne quasi il conto.

Sfiorò il freddo vetro della finestra della sua stanza.
Fuori era notte fonda.
...
Si rigirò tra le lenzuola di seta nera del suo letto.
Si era svegliato di soprassalto, nel cuore della notte.

Il Canada non era la Francia, lo sapeva fin troppo bene.
Ma allora perché quando guardava quel bambino provava una gioia immensa e sentiva quel calore che solo quando entrava a casa sua poteva provare?

Una storia ispirata alla princess tutù.
Atti diversi riguardante l'anime.

Naruto sogna da tutta la vita il suo principe...ma sarà quello giusto?

[Jeanne d'Arc/Francia] Jeanne conosceva da sempre Francia, da quando era nata.
Si narravano tante cose sul suo conto, alcune erano storia mentre altre erano leggenda.

- Excusez moi. - un uomo dai lunghi capelli biondi, ansante, gli era corso incontro.
Lo guardò da capo a piedi.
"Che abbigliamento assurdo." pensò.
- Ti sono cadute queste chéri. E' da prima che ti rincorro, ma hai il passo veloce. -

Yisra’el riposa in terra, a corto di lacrime, a corto di tutto.

Usare il suo bagno era più difficile che trovare il Santo Graal a casa dello zio e presentava anche difficoltà simili: aquile dall'ego smisurato, inquietanti visioni di calzini e invocazioni di santi.
[Europa][Germania/Italia]

Through the storms and the lie
Baby you stood by my side
And life is wine
You feel the sweet breath of time
It's whispering it's truth, not mine
There's no "I"
...in threesome
[ Ed/Roy/Maes ]

-Acciaio...- mi chiama lui.
-Taisa...-
Oh, Dio mio! Sembra una scena da film romantico quando la bella si risveglia dal suo sonno con un bacio.
Mi sento avvampare...
oh cielo non so di che colore sono diventato in faccia...
Ehi, ma perché mi faccio di questi problemi.
Non sono una donna... sono un uomo...
-Da quando ti faccio questo effetto, acciaio? Non credevo di aver lo stesso fascino anche sugli uomini.- ridacchia il colonnello vedendomi imbarazzato.
-Il solito colonnello della malora! Ma non poteva schiattare?- [Dedicata con tanto affetto a: Bad Girl; My Pride; Elyxyz; Shikadance; Dimea; Beat e Mua]