Castiel, Lysandro e Melody si conoscono da sempre. Sono cresciuti insieme e come tutti gli undicenni passano le giornate giocando assieme. Purtroppo, un terribile giorno, mentre giocano a palla quest'ultima finisce per strada e Castiel, mentre la rincorre, viene investito da un'auto. Vengono chiamati immediatamente i soccorsi e per fortuna il piccolo si salva, cade però in coma. Quando riapre finalmente gli occhi gli anni sono passati e lui ormai ne ha già venti.
ATTENZIONE: quando parlo di Melody non è quella del gioco ma un nuovo personaggio!!

Periodo Edo.
Tempi di guerre, di spartizioni territoriali e grandi ricchezze.
Tempi di fedeltà alla famiglia reale, di Bushido e Shugunati.
Tempi di Samurai.
Tempi in cui, se avevi la disgrazia di nascere donna, eri solo un oggetto, e come tale dovevi appartenere a qualcuno.
Dovevi appartenere ad un uomo: un padre, un marito, un Proprietario...
In quest'ultimo caso non eri più una donna, ma divenivi l'angelo soganto da ogni marito e il demone ripudiato da ogni padre: diventavi una Geisha...
[Incoerenze storiche e culturali sono volute e presenti per lo svolgimento della sola trama della Fanfiction. Coppie presenti, accennate o più: Zoro/Nami, Rufy/Robin, Marco/Izou]

ATTENZIONE: Fanfiction che non verrà portata a termine. Leggere ultimo capitolo per chiarimenti.
"[...] schiacciai la fronte contro il finestrino ed osservai con aria assente il paesaggio. Perché ero lì? Soprattutto, come avevo potuto permettere che la situazione degenerasse sino a questo punto? Come avevo potuto permettere che la vita di mio padre s’incasinasse così? Il mio pensiero tornò verso mia madre: un pensiero misto ad angoscia ed odio. Odio soprattutto: se lei non fosse stata così cieca non mi troverei qui. Se lei non fosse stata così stupida da farsi abbindolare dalle parole di un uomo io non avrei quasi rischiato la mia innocenza, se non la mia vita." -Rebecca-
Rebecca ha 18 anni ed è costretta a trasferirsi a Seattle a causa di un passato doloroso a cui è dovuta sfuggire.
Attenzione: sono trattate tematiche forti. Presenza di scene erotiche. La storia del personaggio si svilupperà man mano nei capitoli. I personaggi di dolce flirt compariranno nel 2°/3° capitolo.
Spero vi piaccia. :)

Ma Castiel non era così. Castiel non ti sorrideva con gentilezza, non ti faceva complimenti, non ti baciava senza preavviso, non ti proteggeva dai bulli cattivi della scuola. Castiel era insopportabile, senza se e senza ma. Jeanne non riusciva a trovargli un pregio che non fosse regalato. Era cafone, superficiale, ignorante e...
«...credo di essermi innamorata di te».
[Castiel/ Dolcetta]

questa è una storia,in qui una ragazza dai capelli lunghi e blu,e degli occhi rosso fuoco.Si trasferisce da sua zia dopo la morte dei suoi genitori,lei è solare,gentile,dolce,ecc un angelo in pratica,ma se davvero si arrabbia diventa un diavolo in fuoco e corna.
Per colpa di un piccolo stupido particolare si ritroverà in una scuola non adatta a lei,in un liceo maschile per dirla tutta.La cosa che più odia sono proprio i maschi,li ritiene luridi,pervertiti,e molestatori.
Ma qualcosa forse cambierà.
non vi resta che leggere per scoprirlo :D

Kidd svestì Lawko dalla testa ai piedi. Era nuda, la pelle luminosa e pallida.. quasi bianca. Come il latte.
Che dire... quella vista era spettacolare agli occhi del rosso, e ciò provocò il suo membro che iniziò ad erigersi lentamente, ancora dentro ai boxer.
E' la mia prima storia. Tratta di Eustass Kidd e il gender di Trafalgar Law. In questa storia se la spasseranno (?) se volete sapere come non vi resta che leggere xD
Buona lettura!
-Gio

Raggiunse la cabina, strascicando i piedi, stanco e rintronato dalla giornata passata in compagnia del resto della Flotta dei Sette.
Più che un organizzato gruppo di pirati, gli era sembrato una manica di fenomeni da baraccone. Lo avevano prosciugato. Non credeva davvero di avere sottratto il cuore a cento pirati per entrare a fare parte del circo.

[Dolcetta][Lysandre][Armin][Castiel]
La pioggia scendeva ormai copiosa, un temporale che il cielo lo mandava. Le principesse non piangono. Le principesse non piangono. Parole, queste, che risuonavano continuamente nella mente di Erech mentre un’ultima lacrima le scendeva sul viso abilmente nascosta dalla pioggia. Sembrava fosse fatto apposta. La ragazza si alzò, i capelli fradici la seguirono in un’elegante onda, la mano passò sul viso, asciugandolo parzialmente. Si tirò il cappuccio del mantello, non del tutto bagnato, sugli occhi e riprese la strada per tornare al castello.
Adesso sapeva qual era il suo posto, il suo ruolo in tutta quella storia.
Storia scritta a quattro mani con Gozaru. Amate, onorate e rispettate quella ragazza.

E se tutto cambiasse?
Se da un forte desiderio di dimenticare, nascessero dei sentimenti completamente estranei?
E se tutto quello che sapevi della vita, cominciasse ad essere messo in discussione?
Che cosa accadrebbe, se un giorno ti svegliassi e ti accorgessi che tutto è cambiato?
Che cosa faresti, se la maschera che porti, ti venisse tolta?
"A volte per trovare la felicità, bisogna sapere cosa sia il dolore."
Jessie è una ragazza timida, introversa e asociale, sin da quando era bambina ha imparato ad allontanare l'emozioni, perchè credeva che in questo modo non avrebbe sofferto. Detesta tutto ciò che ha a che fare con la Francia e soppratutto i prepotenti.
La vita per lei cambia radicalmente, quando i suoi decidono di divorziare e lei dovrà andare a vivere in Francia con suo fratello.

Rufy e Nami sono soli, sulla Sunny. E il Capitano non si sente tranquillo: strani pensieri gli affollano la testa, e la presenza della sua bella navigatrice lo fa sentire a disagio. Prova ad allontanarsi per pensare, ma un inopportuno mostro marino fa la sua mossa...

dal primo capitolo:Si andò a sedere ad uno dei divanetti indeciso se andarsene o prendere qualcos’altro da bere quando la vide.
In mezzo alla pista da ballo c’era una ragazza dai lunghi capelli neri che si muoveva al rito della musica , indossava un pantaloncino di jeans che aderiva perfettamente al sedere , una maglietta bianca con sopra una stampa che non riusciva ad identificare a causa della distanza e delle semplici sneakers lasciate slacciate

-A si?- alzò un angolo del ghigno –Ma i pacchi gli ricevono solo le brave mocciose…- inclino il capo, fissandola con la mia iride nera -… non mi sembra che tu lo sia stata-
Gonfia le guance, infossando gli occhi nocciola contro di me.
Odia quando non sto al suo gioco, quando non cedo alle sue provocazioni e alle sue voglie.
-Sai forse hai ragione…- si allontana, sfilando agile la mano dal mio membro e tornando sopra al letto, dandomi le spalle -… non sono stata una brava bambina-
Si mette carponi sul copri letto, alzando verso di me il sedere e scoprendolo dalla striminzita sottoveste, che a mala pena le arriva a coprire il bacino.
-Merito di essere punita…- mi fa l’occhiolino, sculacciandosi la natica sinistra e facendomi notare la totale assenza di intimo attorno alla sua intimità.
-Vuoi pensarci tu o aspetto Babbo Natale?-

> mia madre mi sorrise, la guardai male e la mandai a quel paese ringhiai, volevo strozzarla ma non potevo a causa della parentela che ci univa e del carcere che mi avrebbe atteso a “braccia” aperte, la ignorai e mi sedetti disse velocemente
> ringhiai, sentivo il sangue pulsarmi in testa dalla rabbia >in quel momento si intromise mio fratello
> lo guardai male, ma poi dovetti dargli ragione.

Una storia d'amore ribelle. Ovviamente nella storia ci sono io medesima con Castiel (Sì, mi piace Castiel). Non intendo offendere nessuna Dolcetta presente nel gioco dicendo che io e Castiel siamo predestinati o cose simili, ASSOLUTAMENTE no. Ma dato che ognuno ha la possibilità di giocare come protagonista, fate finta che ci sia il vostro nome invece del mio. A presto e spero vi piaccia.
Avvertimenti: Essendo io una grande Fan di A Tutto Reality, Castiel, usa il simpatico soprannome che Duncan usa per Courtney "Principessa". (Non sono una DxC)
/dal testo
perfetta, volubile, tutti erano così, lei di più lei era colei che riempiva quegli angoli vuoti di casa mia, lei, che lì stupita giaceva, tra le mie braccia, di un ragazzo innamorato per la prima volta in vita sua.
/fine tracciato testo
Gwen@cav

"Era completamente sola e questo, faceva proprio al caso suo: nessun nakama con se.
La sua più grande fortuna però, era stata di trovare quell'uomo, proprio in quella bettola.
La prima volta che lo aveva visto, aveva storto le labbra. Non rientrava nei suoi canoni e l'aveva trovato assurdo. Adesso però, che ne conosceva la fama e il temperamento, non vedeva l'ora di averlo dentro di se.
Era solo curiosità: pura e semplice curiosità."