«Vuoi saperlo davvero?»
Annuii decisa.
«Vuoi sapere perchè in questi anni sono stato così lontano da te?»
«S-si..»
«Vuoi sapere perchè ti trattavo male, i miei sbalzi d'umore?»
«Si...si!»
Sospirò.
«Speravo questo momento non arrivasse mai..» farneticò.
«Cosa..quale momento?»
«In cui ti dicevo tutta la verità..»
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Zayn Jawadd Malik, un ragazzo cupo e solitario. La sua vita è cambiata nel corso degli ultimi anni, si comporta male con tutti, persino con i suoi amici. Ma c'è un motivo per il suo improvviso cambiamento? Egli nasconde un terribile segreto che però non rivela in giro. Perchè Zayn non ha bisogno di nessuno, neanche di colei che gli ha segretamente rubato il cuore.
O almeno lei così crede.
Riuscirà una turbolenta vacanza in California a calmare le acque? Troverà Zayn la pace?
Riuscirà a fidarsi della sorella del suo migliore amico?

Cosa può succedere di peggio ad un famoso cantante, ricco sfondato, membro della più famosa pop band del momento?
La vita di Louis Tomlinson viene stravolta da una piccola, innocua, tenera creatura di soli 4 anni che si presenta davanti alla porta di casa del 22enne, membro degli One Direction.
Zoey Tomlinson, renderà quella del padre, una settimana infernale? Oppure conquisterà tutti i ragazzi della band?

"Vuoi sapere qual'è il mio problema?" mi chiese Harry.
"Tu vuoi conoscermi. Nessuno ha mai voluto conoscermi."
-
"Credevo che.. fossimo amici."
"Amici." disse solamente.
"Sei seria?" mi chiese poi.
"Faith, non voglio una cazzo di amica del cuore, capiscilo."
"Sei troppo ottuso per accettare il fatto che qualcuno ti voglia bene."
-
"Dobbiamo parlare."
"Tu mi piaci, io ti piaccio. Ci piacciamo." disse Louis divertito.
-
"Credo di essermi innamorato di te."
-
Una storia tormentata, romantica e perchè no, anche comica.
La storia di Faith.

C' era un ragazzo che sul pullman non sorrideva più,
sedevo due posti dietro di lui,
pensavo che fosse bellissimo.

“Le persone piangono
non perché sono deboli
ma perché sono state forti troppo a lungo!!"
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"Ciao. Come ti chiami?" disse il ragazzo seduto a me.
"Ehy, mi chiamo Sarah!" dico tutta sorridente.
"Io Harry." dice mostrando le sue bellissime fossette.
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In quel momento non ce la feci più e andai a baciarlo e lui prima sembrava sorpreso dal mio gesto ma poi ricambio'...
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"Allora com'è andata con Emily ieri sera?" chiede il mio cugino, Louis, a Harry.
"Benissimo.. Era una bomba a letto." dice Harry senza sapere che io lo ascoltavo.
In quel momento volevo sprofondare. Lui aveva scopato Emily dopo il nostro bacio?
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"_L'amore perdona tutto, tranne una cosa, quella di non essere amato._"
“Ti amerò in silenzio, da lontano.”

"Stai attenta ragazzina!"disse urlando il ragazzo più tosto alto con capelli biondi,camminando gli andai per sbaglio addosso.
Alzai lo sugardo dal mio cellulare e lo guardai."Scusami.!"dissi.
"Non scusarti Kelsey!"disse Alex."Non provare a parlare di nuovo cosi con lei!"disse Alex urlando.
Il ragazzo girò il capo e mi fece un occhiolino sorridendomi e poi continuò a camminare per il corridoio.
"Ti è venuto addosso di proposito Kelsey! ti stava studiando con gli occhi prima di urtarti!"disse Alex.
Non la risposi e poi continuai a giocare con il mio cellulare.
"Se c'erano i tuoi fratelli lo avrebbero spaccato in due per averti parlato in quel modo"disse Alex.
In quel momento passammo avanti a uno dei miei fratelli che stava parlando con degli amici appoggiato all'armadietto.
"Spaccare chi in due,piccola?"disse Ray all'orecchio Alex.
PER SAPERE COME CONTINUA SEGUITE LA MIA STORIA.

Caro Harry,
otto giorni, cinque ore e ventisette minuti.
Sono passati otto fottutissimi giorni, cinque fottutissime ore, e ventisette fottutissimi minuti da quando me ne sono andata lasciandoti da solo con un “perché?” tra le labbra.

"Ecco, ora mi sono rotto il braccio e devo andare in ospedale.” Il ricciolino disse così lasciandomi praticamente senza parole. Mike fece schioccare le labbra tentando di non ridere, così come la madre del bambino. Ecco come conobbi il mio attuale migliore amico, che non perde occasione di rinfacciarmi che il 2 luglio del 2000 gli avevo rotto il braccio.