[Per Echadwen ♥]
«Tauriel» le domandò il sovrano, «posso sapere cosa fai lì sotto?»
La bambina si mordicchiò il labbro. «Mi nascondo».
«Ti nascondi?» Thranduil inarcò un sopracciglio. «E perché mai?»
Tauriel si sporse appena verso di lui. «Un Orco mi insegue» confidò, in tono quasi solenne.

Nel buio Thranduil ascolta e apprende.
Impara che anche il più piccolo dei gesti può far felice chi si ama.

Lei, si sentiva sbagliata perché immaginava il campanile gotico come un gigante sofferente, dagli occhi di vetro, fittizi come le campane digitali che riproducevano l’Ave Maria, ad ogni ora.
[...]
Il dottor Nosfer le faceva paura, con quel suo pizzetto da capra, gli occhi piccoli come crune di aghi e i denti gialli, a causa delle troppe sigarette che fumava. A dieci anni, le avevano chiesto di disegnare qualcuno del collegio e lei aveva ritratto il dottor Nosfer, con il suo pizzetto caprino e i suoi occhi piccoli e pungenti – non aveva dormito, quella notte.
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Una sfida lanciatami da Aeternum.

Mettendo da parte bacchetta e scopa volante, gli studenti della rinomata scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, sono pur sempre dei semplici adolescenti, e alla loro età è normale essere succubi dei desideri sessuali, ed avere così dei bisogni, come dire, particolari.
Ne sono consapevoli anche i professori, che decidono di comune accordo di rendere partecipi i propri studenti del settimo anno ad un istruttivo corso di sessuologia.
Dal testo:
“«Granger. Sarebbe meglio non partecipassi a questo corso, sai com’è, potrebbe bloccarti la crescita.», il tono freddo, tagliente e derisorio di quella voce le fece capire a chi appartenesse senza aver visto chi fosse stato a parlare: Draco Malfoy.
«Non penso sia affar tuo, Malfoy.», sputò fra i denti.
«Sai come avviene un rapporto sessuale? Aspetta forse è troppo difficile…Sai, almeno, che forma ha un fallo? Spero di si, anzi non che me ne importi.», le disse, con un ghigno perfido ad incurvargli le labbra.
Hermione lo fulminò, e senza degnarlo di risposta gli voltò le spalle ed uscì dall’aula.”

Mancano solo pochi giorni all'inizio del Cell Game e la famiglia Son sta facendo di tutto per trascorrere il tempo che resta insieme, senza pensare al peggio, ma a volte quel tutto sembra non essere abbastanza. Qualcosa in Goku cambierà provocandogli dubbi e incertezze. Quanto davvero aveva fatto di buono nel corso della sua vita per la sua famiglia, per sua moglie Chichi?
Dal testo:
«Ti prego resta qui.»
«Non me ne vado da nessuna parte.» le disse prendendole la mano che gli accarezzava il petto.
Chichi si sollevò per baciare nuovamente il marito. Le labbra di Goku sembravano essere state create apposta per poter essere baciate infinite volte e di certo lei non si sarebbe mai stancata di farlo.

Per fare la mia giostra preferita servono solo due corde e un pezzo di legno, se questo non c'è puoi usare un copertone...
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Vi consiglio di ascoltare Safe and Sound di Taylor Swift Ft. The Civil Wars durante la lettura.

«Che succede?» domandò Thranduil, non appena il figlio gli giunse di fronte.
Gli occhi chiari di Legolas erano carichi di apprensione. «Non riesco a trovare Tauriel».
Thranduil aggrottò lievemente la fronte, lasciando che Galion riprendesse il calice. A dire il vero, non gli sembrava una notizia particolarmente allarmante. Tauriel era ancora una bambina, certo, ma gli Elfi erano abbastanza autonomi anche in tenera età.

Non aveva fatto altro che usarla, per ogni singolo istante. Era così abile nel mentire da credere alle sue stesse bugie. Si pentì delle ultime parole che le aveva rivolto, talmente brutali da risultare indegne ad un addio, ricordò il suo sguardo, che scorgeva l’arte in ogni più piccola cosa, anche la più insignificante, e il suo sorriso, che coglieva ogni piccolo frammento di felicità come se fosse l’ultimo.

-“C...Caporale! N...non legga quel libro!”
Senza rendermene conto glielo strappai di mano e mi sedetti sulla sedia accanto alla sua.
-“Tranquilla Petra non ho letto nulla.”
Mi sentii terribilmente in imbarazzo e iniziai a bere il mio tè cercando di annegarci dentro la vergogna che provavo in quel momento.
Finii il mio tè come sempre prima di lui e così rimasi ad osservarlo con la scusa di dover rimettere in ordine.
Adoravo il modo in cui prendeva la tazzina, se lo avessi fatto io sarei sembrata scema ma su di lui era diverso.
-“Quindi... Scommetto che è un libro illecito, uno di quelli che una soldatessa non dovrebbe perdere tempo a leggere...”
A quelle parole sobbalzai sulla sedia e Levi continuò
-“Sconcio giusto?”
subito gli risposi
-“No caporale. Non è come sembra...”
e gli chiesi
-“Caporale, l'ha letto?
-“Solo il titolo."

Questa one shot esula del tutto da quella che sono solita scrivere ma mi auguro che possa piacervi lo stesso.
E' una dramione particolare che mi è costato parecchio scrivere ma alla quale non ho voluto rinunciare.
Dal testo: " Draco Malfoy avanzava con difficoltà, arrancando nella neve alta ma nulla lo avrebbe fermato.
Era sempre così quando lo chiamava lei, il suo amore segreto: Hermione Jean Granger.
La donna che gli aveva rubato il cuore e che lo aveva intrappolato tra le sue mani.
La loro era una storia segreta, perchè nessuno avrebbe accettato di vederli insieme."

«Non temere» disse Thranduil, allontanando la propria mano dall’elsa della spada. «Non ho intenzione di farti del male».
La bambina lo occhieggiò senza dir nulla. Aveva un visino appuntito, piccole efelidi sulle guance, e due imperscrutabili occhi verdi.

Dieci vampiri super mega fantastici e un povero angioletto biondo capitato tra loro per caso. Una raccolta di one-shot sui nostri vampiri preferiti! dieci capitoli ognuno con protagonista un vampiro diverso che "accompagnerà" la nostra Yui. Buona lettura.

[SPOILER DEL CAPITOLO FINALE] [Vincent/Ada]
"Sai, Gilbert non è bravo a mentire, ma in fondo, non lo sei nemmeno tu."

Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

Con un tipo come Rivaille non bisogna mai sottovalutare alcuni aspetti della semplice vita quotidiana, soprattutto le faccende domestiche!
**Questa storia partecipa allo "Slice of life contest!" indetto da MistyEye sul forum di EFP**