"Sanno benissimo che si vogliono e che si avranno. Come sempre. Ma possono giocare ancora un po’, resi spavaldi da tutto quello che circola nelle loro vene annebbiando le menti."

Derek è in calore, ma non se ne accorge. Stiles sa che Derek ha bisogno di lui, ma non sa perché. Il Nodo è una sorpresa per entrambi.

[2x01]
Dopo aver ritrovato Lydia nel bosco, Stiles sgattaiola non proprio in silenzio via da casa per andare a parlare con Derek.

When Liam Gallagher said his favourite "heartbreak song" is Lou Reed's 'Perfect Day'.
"Era stato come assumere una sostanza capace di far raggiungere quel tipo di stato mentale. Qualcosa d'irreale. Qualcosa d'impossibile, di tossico, di malsano. Qualcosa d'incredibile, come il loro amore. Qualcosa che era stato in grado di stordire i loro sensi, uno shock. Qualcosa che aveva fatto credere loro anche solo per pochi istanti che tutto sarebbe stato possibile, normale, anche migliore di ciò che davvero fosse. Sì, era quello il giorno perfetto, quello di cui parlava Lou Reed."

Non sono brava con e introduzioni, quindi lascio "parlare" la storia:
"[...]In realtà Stiles era stato felicissimo di mettere gli occhiali, quando l'oculista gli aveva diagnosticato la diottria a 1.25 ad entrambi gli occhi, il suo primo pensiero era stato un entusiastico:
“Indosserò degli occhiali da vista!”
Il tutto contornato da un sorriso felice e uno sfregamento delle mani diabolico.
[....]
E tutto era andato bene, davvero.
Scott, Allison e Lydia l'avevano accompagnato dall'ottico al centro commerciale e si era divertito come un matto a provare montature improbabili, con Scott seduto su uno sgabello a battere le mani emozionato e le due ragazze che gli passavano le montature.
Sì, decisamente si era divertito.
E quella montatura nera, anonima, squadrata e dalla forma pesante, ma bella, l'aveva attirato alla fine e anche se contraria, Lydia gli aveva dato il suo benestare. [...]"

Dal primo capitolo
“Stiles” iniziò con tono preoccupato e curioso Scott “è da un paio di giorni che hai uno strano odore”
“Strano odore?” disse di rimando il compagno di scuola tentando di annusarsi braccia e maglietta per tentare di capire di che cosa l’altro stesse parlando “Non mi pare”
“Eppure è così e sappi che non è neppure molto piacevole”
“Mi stai dicendo che puzzo?” chiese Stiles avvicinandosi al parcheggio e lasciandosi la scuola alle spalle.
“Non è proprio una puzza, ma, diciamo che, se non fossimo amici, non mi verrebbe voglia di starti vicino”
“Ok, puzzo”
Contesto: post quarta stagione

Lo sconosciuto mi tende la mano nel buio ed io la guardo, soppesando la cosa.
So cosa vuole, so cosa voglio io, mi chiedo se i nostri bisogni coincidano.

[SPOILER THE DEATH CURE]
-Dal testo-
Il castano rimaneva appoggiato al tronco a polleggiare, intrattenendosi ad ascoltare il suono tagliente dell'ascia che si abbatteva sul malcapitato tronco, un'imprecazione colorita aggiunta dall'altro ogni tanto. Il momento migliore era quando il ragazzo biondo si voltava verso di lui, una smorfia sul viso arrossato e i capelli attaccati alla fronte dal sudore. Gli chiedeva non tanto gentilmente di riprendere il suo turno e usava un appellativo con cui Thomas sapeva che mai nessun altro l'avrebbe chiamato. Nel tepore del sonno un sorriso fioco faceva inevitabilmente capolino sulle labbra screpolate di Thomas, il cuore un poco più leggero per il solo fatto che Newt fosse lì.
Peccato che fosse morto.
La consapevolezza piombava su Thomas con la stessa forza di un pugno ben assestato nello stomaco. Era così tutte le volte, tutte le maledette volte. Spalancava gli occhi marroni così velocemente che la vista gli si appannava per pochi secondi, tutta la stanchezza scivolata via in un attimo.
Era da solo.
Ovviamente.
One shot Newtmas ambientata dopo la fine del terzo libro della saga.

Dalla storia:
"[...]La spiaggia era silenziosa e tranquilla, il vento soffiava fresco, accarezzando i corpi accaldati e portando sollievo al sole bollente.
Stesero i teli sulla sabbia, poco distanti dalla rive, vicini alla torretta del guarda spiaggia, a quell'ora ancora vuota.
Nei giorni precedenti Stiles aveva notato la presenza di un ragazzo, ma non ci aveva fatto molto caso, prima per l'entusiasmo della vacanza e poi per la stanchezza del divertimento.
Verso le 10 un giovane uomo dai corti capelli scuri pettinati all'insù e da luminosi occhi verdi, si arrampicò su per la torretta, mettendo in evidenza le lunghe gambe muscolose strette in un attillatissimo bermuda rosso, con il petto nudo.
E la calma che prima aveva permeato il petto di Stiles mutò, divenendo eccitazione e lussuria.
-Scott, fratello, dimmi che lo vedi anche tu?!- strascicò puntando un dito verso l'uomo, che era arrivato in cima alla torretta e si era seduto sulla sedia, posando di fianco alla balaustra dei binocoli neri e la tavoletta per il soccorso in mare.
-Chi? Il guarda spiaggia?- gli chiese ingenuamente Scott, sbattendo velocemente le palpebre e scuotendo la testa spaesato.
-Fratello, anche tu lo trovi bellissimo?- gli chiese ancora[...]"

Vi lascio un estratto della os:
"[...]aveva ancora la schiena distrutta e la testa che gli scoppiava.
La colpa era del letto, troppo duro e troppo scomodo e delle sedie in sala congresso la mattina, che per cinque giorni di fila gli avevano distrutto la schiena e il sedere, e poi naturalmente le nottate di baldoria ci avevano messo il loro carico.
Cavolo, non aveva mai bevuto tanto in vita sua e dormito tanto poco e male da quando andava al liceo e si divertiva a passare i venerdì sera con Scott a giocare ai video games.
[........]
-Che ne dici di un'intera giornata alla nuova S.P.A., che ha aperto in centro-
Aveva mai detto, Stiles, quanto adorasse Lydia Martin?!
-Non ho abbastanza soldi per permettermela- sussurrò invece rammaricato, si sarebbe tenuto il torcicollo e il mal di schiena.
-È un mio regalo, Stiles- rispose lei passandosi una mano tra i capelli, mentre inviava un messaggio a qualcuno.
-Ho appena prenotato un trattamento completo alla S.P.A., quindi muoviti, fila in camera, afferra il tuo zaino, riempilo e andiamo a farci belli- concluse con un sorriso ampio e giocoso.
Mai mettersi contro Lydia Martin!
Mai![...]"

Harry e Draco hanno impegni separati per la sera della Vigilia, quindi decidono di trovarsi più tardi per poter aprire insieme i regali di Natale.
[In realtà è solo tutta una scusa per l'ennesima PWP]

Isaac e Scott si trovano complici ad un punto di rottura. Lo sono anche adesso, nell'armadio di Derek, schiena contro petto, orecchio contro bocca. Almeno per il momento Isaac smette di cercare il suo spazio, perché quello di Scott è abbastanza per entrambi.
[PWP, Scott/Isaac, Stiles/Derek]

Thomas prendeva spesso il pullman, ma non aveva mai visto ragazzi con quella schiena.
Era perfetta: spalle snelle ma muscolose, spina leggermente incavata sui reni a segnare il vitino sottile. Come se non bastasse, quella stramaledetta giacca di pelle gli stava da Dio.

Ovviamente Stiles rimase piantato sulla sua poltrona, davanti al computer, a guardarlo come se avesse visto la Madonna. Il fatto che non avesse urlato né avesse cercato di colpirlo con la sua onnipresente mazza da baseball gli fece aggiungere punti all’autocontrollo di quel ragazzino iperattivo, ma aveva la faccia di uno che ha perso dieci anni di vita in un minuto e mezzo. Si schiarì la gola, ritirando zanne, artigli e occhi fluorescenti.
“Stai bene, Stiles?”
Stiles rimase a bocca aperta per cinque secondi buoni, prima di aprire bocca. Derek iniziò a pensare che fosse una sincope. Poi, letteralmente, esplose. - Sterek, oh yeah, da un prompt di Tumblr.

I ragazzi al centro della sala esclamarono un assenso e anche Newt si aggregò, per poi tornare a rivolgere un sorriso asimmetrico a Thomas "Problema risolto."
Il bruno deglutì a forza. Newt era così fottutamente sexy…
Scosse la testa e rivolse la sua attenzione al bicchiere. Lo guardò ancora per un istante.
Oh, fanculo.
E bevve tutto di un fiato.
La gola iniziò a bruciargli e tossicchiò immediatamente. Newt, al suo fianco, rise di gusto "Vai così, Tommy!"