[WARNING: MYSTRADE]
Diogen's Club, le tre di notte, Mycroft Holmes sta lavorando. Tutto sembra normale, noioso, finchè non arriva una telefonata da parte di Gregory. Una telefonata ambigua, governata dall'alcool che fa parlare troppo uno yarder passionale...
-Gregory.- mormorò, resistendo all’impulso di chiudere gli occhi.
-Eddai, Mycroft. So che mi vedi, in tutti i miei dettagli.- continuò lo yarder, la voce sensuale e misurata, lenta per non fargli perdere nemmeno una sillaba. -Il mio respiro caldo sulla tua pelle, Mycroft… E la mia pelle che struscia sui tuoi vestiti, sui tuoi bei vestiti costosi…

La vendetta può diventare un'ossessione, portandoti a scoprire sentimenti che non avresti mai creduto di possedere.
L'amore, però, ha infinite vie per raggiungere chiunque. E, per chi si ama, si è disposti a qualsiasi sacrificio.
Seguito di "Pure questo è amore" - Johnlock

“Pensa dieci volte di amare una persona senza mai dirglielo, se all’ undicesima lo potrai e vorrai ancora dire allora sarà vero amore”... Mycroft non vede l'ora di dimostrare che questa teoria è una colossale scemenza. Se non ci riuscisse un certo detective ispettore potrebbe trarne dei benefici.
Mystrade...cos'altro altrimenti!

I pensieri di Mycroft riguardo una particolare serata sulle note di "Enchanted" di Taylor Swift.
MYSTRADE

"Ci sono volti impossibili da dimenticare, nonostante lo si abbia osservato da vicino solo per una manciata di secondi, in occasioni drammatiche.
Questo è il caso di Sherlock Holmes.
Non ho mai fatto molto caso a ciò che mi succedeva intorno, dato che ero appena arrivato in questo college poco fuori da Cardiff.
Ogni college ha le sue caste, le quali troppo raramente si trovano a comunicare tra di loro e se si presenta un contatto, è solo per percuotere qualcuno di una casta più bassa.
Sono orfano e il mio motto è sempre stato “Vivi e lascia vivere”; ho sempre trattato tutti con educazione, cercando di essere sempre disponibile per tutti, insomma, amico di tutti.
Tuttavia ho capito che il mio comportamento era sbagliato proprio quando ho visto quel volto."
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College!AU - Johnlock
John Watson racconta in prima persona il suo incontro fantastico con Sherlock Holmes.

John Watson sente follemente il bisogno di una vacanza. Non tanto dai ritmi serrati e frenetici di Londra e della sua vita, ma da Sherlock Holmes.
[Questa shot partecipa al contest di San Valentino indetto dal gruppo Facebook Sherlockians]

Johnlock, pre-slash
"Che cazzo stai facendo!"
La voce di John è... rabbia, delusione, furia omicida.
Sherlock deduce immediatamente che John ha frainteso, ma può capire benissimo l'errore.
È seduto sulla poltrona di John, un laccio emostatico legato al braccio sinistro e una siringa in vena, ma non è decisamente come pensa John.

Trovata. MH
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Dettagli a seguire. MH
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Trovata, femminile. Se si trattasse di Mary difficilmente Sherlock avrebbe interrotto le effusioni che lui stesso ha preteso. Gliel'avrebbe detto domani, con calma e a mente fresca. Anche perché c'è un solo motivo per cui Mary potrebbe essere ritrovata, e anche quello non sarebbe stato un argomento da tirare fuori a quest'ora. Lo stesso Mycroft avrebbe evitato di comunicarlo fino al mattino.
Ma se non è Mary...

[WARNING: MYSTRADE]
Mattino presto, Greg e Mycroft stanno preparando la colazione. Ma Mycroft è particolarmente marpione e invece di imburrare il pane, preferisce dedicarsi a Greg (ogni scusa è buona per palpargli il sedere). Ad un certo punto squilla il telefono, è Scotland Yard. Mycroft vuole approfittare della situazione per soddisfare un suo kink. Mentre Lestrade parla al telefono, Mycroft gli dice di non chiudere la comunicazione e intanto gli slaccia l'accappatoio e inizia a toccarlo.
#prompt suggerito per il drubble weekend sulla pagina facebook We are out for prompt.

[WARNING: MYSTRADE]
Mycroft disprezza la passione di Greg per il rugby fino a che non gli capita di vedere Greg di ritorno da una partita, ancora in divisa.
#prompt suggerito per il Drabble Weekend sulla pagina Facebook 'We are out for prompt'.
Dal testo:
-Myc! È stato assurdo, temevo di non avere più l'età per queste cose, e invece me la sono cavata fin troppo bene!
La voce di Greg era roca, stanca per la corsa, e ogni tanto l'uomo prendeva aria per rilassare il fisico. Mycroft annuì, distratto, poi alzò il viso per dire al compagno di fare silenzio e lasciarlo leggere, rimanendo con la bocca semiaperta. Greg si stagliava davanti a lui, con un sorriso stanco, la divisa rossa e bianca larga sui suoi muscoli e il casco sotto il braccio sinistro. La stoffa era sporca in svariati punti, di fango come di erba, e sul lato sinistro dei pantaloncini c'era una grossa macchia di umidità. Un fallo. Le gambe tozze e allenate tendevano la stoffa pesante dei calzini di spugna, anch'essi macchiati e umidi.
-Myc?

[WARNING: MYCROFTxGREG]
Sherlock è tornato dopo la Caduta, avvenuta due anni prima. Per Greg è l'occasione giusta per scacciare i suoi sensi di colpa, finchè non apprende che il compagno Mycroft non ha fatto che mentirgli sulla morte del fratello minore. E la decisione in risposta a quella scoperta sarà fin troppo drastica. Saranno Sherlock e John, con un piano così ovvio da essere insospettabile, a risollevare le sorti della coppia.
Dal testo:
Gregory chiuse gli occhi e prese un lungo respiro adirato, Mycroft lo aveva osservato abbastanza a lungo da sapere che non era un buon segno ed ebbe il buonsenso di tacere.
-Mycroft. Va' al diavolo. Tu e i tuoi maledetti segreti. Mi hai stancato, mi hai veramente stancato. Ho chiuso con te e il tuo stupido crederti il Re del mondo! Chiuso. Hai capito?

Natali passati, Natali presenti, Natali futuri al 221b di Baker Street.

John non aveva mai mantenuto il contatto con la pelle di Sherlock tanto a lungo: c'era stata la breve stretta di mano quando si erano conosciuti e poi soltanto fugaci, casuali tocchi. Non si era mai reso conto di quanto fosse effettivamente freddo, e, da medico e da ex soldato, il paragone con la pelle di un cadavere gli venne quasi spontaneo. L’idea avrebbe dovuto spaventarlo o disgustarlo, ma non c’era nulla di disgustoso nel palmo di Sherlock premuto contro le sue labbra. Per qualche secondo, anzi, fu l’unica sensazione, l’unico pensiero che gli occupò la mente.
“John”, mormorò Sherlock, ed era quasi una preghiera. Nel buio e nel silenzio, le parole sussurrate del suo nome assunsero un suono tutto diverso, e drizzò le schiena come se si trovasse di fronte all’ordine di un superiore. “Non parlare”.
[Vampire!Lock]

Storia scritta per il Secret Santa del TCATH il prompt (anche se non l'ho esattamente seguito alla lettera) era questo di BuFr:
Mystrade. Per il loro primo Natale insieme, Mycroft vuole fare le cose in grande, molto in grande: preleva Greg con una limousine e a sua insaputa lo porta nella più bella suite di Londra, con un panorama mozzafiato, addobbata con la massima cura, la tavola imbandita di champagne, cibi afrodisiaci e i suoi piatti preferiti. Greg, che a Natale ha praticamente sempre lavorato e comunque non è mai stato trattato con questo riguardo da nessuno, è un po' in imbarazzo e quasi rimprovera Mycroft per questi gesti plateali. Ma in realtà, è la sera più felice della sua vita