Bankotsu si è ormai reso conto di non poter fronteggiare Inuyasha e Naraku da solo e per questo ha deciso di attuare un piano per poter prolungare la sua seconda vita.
Inuyasha sarà costretto a scegliere tra Kagome e Kikyo e la sua decisione porterà a tragiche quanto inaspettato conseguenze.

Gli alieni si preparano a tornare sulla Terra per riprendersi ciò che dichiarano essere loro per diritto di nascita. Sulla terra le Mew Mew non hanno mai abbassato la guardia e nonostante siano ora diventate adulte sono pronte a difendere nuovamente il pianeta dalla minaccia.
Ma non c'è solo Tokyo da proteggere, ora Ichigo ha qualcosa di molto più importate da mettere in salvo. Sua figlia Miki è ignara del passato della madre e verrà trascinata suo malgrado in una guerra senza quartiere dove capirà ben presto che non si combatte solo con le armi, sarà una guerra che la porterà alla scoperta di se stessa, del proprio corpo e dei suoi poteri nascosti, poteri che potrebbero riportare la pace o accelerare la distruzione del pianeta se usati dai nuovi nemici, o dai vecchi.

Sasuke ha quindici anni e vive ormai da quando ne aveva dodici con Naruto, suo tutore, più grande di lui di undici anni. Naruto è uno scrittore, autore della famosa saga young-adult "Le cronache del Paese del Fuoco" che racconta la storia di due ninja in un mondo magico, Haru e Aki.
Sasuke cerca di soffocare i sentimenti che prova verso di lui, reputandoli sbagliati, ma c'è qualcosa fra loro che non sa spiegarsi. Gli sembra di conoscere Naruto da molto più tempo, di aver vissuto assieme a lui per molti più anni. A complicare le cose si mette anche Naruto e il suo comportamento alle volte sfuggente; sembra che gli nasconda qualcosa, come il vero motivo per cui lo accolse in casa tre anni prima, decidendo di prendersi cura di lui.
*SasuNaruSasu* *MadaSaku* *SuiKarin* accenni ad altre coppie
[Incompleta]

Mordern!AU | NaruSasu | GaaLee | MadaSaku
Dove Naruto ha 26 anni ed è il nuovo insegnante di filosofia della terza A liceo Classico e Sasuke è il suo alunno migliore, ma anche il più odioso. Naruto non sopporta davvero il suo essere un genio, ma ancor di più odia il modo svogliato in cui il ragazzo si approccia alla filosofia. Riuscirà a fargli cambiare idea in maniera professionale? O le cose finiranno come con Martin Heidegger e la sua alunna Hanna Arendt?
Perché, come dice il buon vecchio Kierkegaard, che tu lo faccia o non lo faccia, ti ritroverai a rimpiangerlo comunque.

Un anno dopo la sconfitta di Profondo Blu, il pianeta degli alieni viene minacciato da un'invasione nemica. Per fermarla, i fratelli Ikisatashi si affidano all'aiuto delle loro ex-nemiche.
[E' una rivisitazione della mia omonima storia, che purtroppo avevo lasciato incompiuta. Spero che vorrete dare un'occhiata a questa versione aggiornata]

Ovvero come mettere l'amore alle corde, perché chi disprezza compra, ed i lividi sono tutti suoi.
[MadaSaku, con lievi accenni SasuNaru, ShiIta e NejiHina]

"Quando due shinobi di valore si affrontano, e fanno scontrare i loro pugni, riescono a leggere l'un l'altro nei rispettivi cuori" .
Di questo è a conoscenza ogni shinobi, fin dalla più tenera età.
A questo non pensava Sakura Haruno, quando, nel corso della Grande Guerra, ha concentrato ogni fibra del proprio essere nel colpo sferrato a Madara Uchiha.

Questa nuova storia partecipa alla "Ispirational words of Wisdom Wise old saying challenge" del gruppo -Boys Love - Fanfic & Fanart's World.
Ispirata da una citazione di Lovecraft, ho deciso di buttarmi su un nuovo fandom per questo progetto: non sarà una storia facile. Soprattutto per me, che devo scriverla con il magone crescente ^^ Una sana punta di angst ripercorrerà i vari capitoli in un crescendo di malinconia, preoccupazione, erotismo e...

In questo mondo ogni persona ha un'anima gemella. Si può incontrarla, come vivere per tutta la vita senza conoscerla mai.
Ma c'è qualcosa che si sa di quella persona: il colore dei suoi occhi, l'unico che si può vedere fino al momento in cui non si incontra la propria Soulmate.
Aizawa Shota può vedere il cielo, il mare e tutte le sfumature dell'azzurro esistenti in natura. Le iridi celesti della persona a lui destinata lo salvano ancora prima che sappia chi essa sia, lo portano a diventare un eroe, lo rendono abbastanza coraggioso da prendere in mano la sua vita e renderla ciò che è.
Perché è questo il compito di un'Anima Gemella: sostenersi, proteggersi... amarsi.
Combattere per amore è la più alta forma di coraggio che ci sia ed è proprio questo che Aizawa e All Might impareranno in questa storia.
L'intera raccolta partecipa al contest "Un fiume di soulmate!AU " indetto da rhys89 sul forum di EFP.
Piccolissimo spoiler nell'ultimo capitolo per chi segue solo l'anime.

Dopo la guerra contro l'Olimpo, il cavaliere del leone Leonidas vaga affranto dal ricordo di coloro che ha perduto.
Un giorno, mentre è alla ricerca di una persona scomparsa, si imbatte in una vecchia conoscenza, che non si fa chiamare con un nome, ma soltanto con un numero: 6.
Insieme incapperanno in un'antica minaccia che i cavalieri di Atena pensavano di aver sconfitto anni prima nei Campi elisi...
(Seguito della storia in 5 atti "L-Iconoclast")

Fanfiction scritta in occasione del compleanno di Sakura.
One-Shot MadaSaku, accenni lievi SasuNaru.
-Dal testo:
Da quando stavano insieme, tutte le volte che si avvicinava quella data, sentiva un bruciore allo stomaco, le viscere venir strizzate come si fa con il mocio Vileda e la testa svuotata. Le iridi nere venivano stranamente calamitate verso qualsiasi parete bianca, per molte ore, quasi cercasse sul muro la soluzione ai propri dilemmi esistenziali.
La soluzione al suo unico dilemma. Cosa regalare a Sakura?

Aveva scelto di stare alla larga dai sentimenti per un po’; si era creata una corazza invisibile per nascondere quanto in realtà ancora soffrisse, ma nonostante i suoi sforzi alla fine i suoi stessi sogni e desideri più intimi finiranno per tramutarsi in qualcosa che andrà ben oltre l’illusione.
Un’illusione in conflitto con la realtà, ma che diventerà la sua forza… o la sua stessa debolezza.
[Hot SasuxSaku. Lieto fine. I commenti sono liberi e bene accetti, fatemi sapere cosa ne pensate. Baci :)]

[MadaSaku, SasuNaru, Haneji, altre...]
La trasmigrazione degli spiriti era uno spettacolo unico e inenarrabile, a cui lei aveva assistito con lo stesso identico sgomento di una bambina innanzi ai trucchi farlocchi di un vecchio mago circense.
Le candide figure degli Yurei fluttuavano lentamente in avanti, parendo di nuovo quasi incorporee, alla disperata ricerca della tanto agognata pace che, per secoli, era stata loro negata. Come punizione divina.
Ridicolmente le sembrò di esser partecipe al festival dell'hanami e tutto pareva talmente simile, rincuorante, da commuoverla e farla sentire a casa.
Immaginò petali pastello vorticare nel cielo limpido come ballerine, scendere poi verso l'immenso prato fiorito, continuando però a danzare con eleganza e passione. I medesimi movimenti sublimi compiuti dalle anime durante la processione che, narcise, si lasciavano ammirare soltanto per quell'attimo sfuggente.
La compianta madre le aveva raccontato di averla chiamata Sakura proprio in onore dell'effimera bellezza dei ciliegi in fiore, destinati ad appassire dopo aver brillato e allietato la vista degli stolti pellegrini, come è fragile e corta la vita umana.
Simili erano le vesti stracciate e macchiate di sangue che le ricordarono quegli stessi petali, di già scomparsi fra le fauci putride della belva feroce.

La prima cosa che pensò, quando lo vide, fu che la notte doveva essersi originata dalle sue iridi, più cupe e intense di qualunque altro nero avesse mai ritrovato in natura. La seconda che l’espressione severa e implacabile del suo volto, tipica di chi è abituato al comando, sopperiva alla scarsa imponenza di un guerriero alto forse un paio di centimetri più di lei. La terza, tanto nitida e improvvisa da sopraffare per un istante il terrore da cui era avvolta, fu che il saiyan che aveva di fronte era incredibilmente bello.
“Complimenti, Bulma.” si disse ironicamente “Invece di fuggire a gambe levate, o almeno provarci, resta a fare apprezzamenti sul tuo futuro assassino.”
Ha avuto un attimo per decidere: un battito di ciglia per comportarsi come l’eroina della situazione o ritirarsi in seconda linea, limitandosi ad assistere impotente alla lotta. Per una volta ha scelto la prima opzione, e forse quell’atto di eroismo sarà la sua condanna.

“Kisshu e tutte le sue maniere viscide e violente erano un ponte diretto e improvviso con il passato che ormai rivedeva solo nei sogni. Il suo ghigno beffardo e i suoi occhi che sembravano trapassarla da parte a parte. Le sue parole, il modo in cui la sfiorava e la toccava, le volte in cui si erano scontrati. Il bacio che le aveva rubato appena l’aveva vista e quello che non era mai riuscito a darle quell’ultimo giorno.
Era lui. Tutto quello era lui. Imprevedibile e insidioso, avrebbe potuto ucciderla in quell’istante se avesse voluto. E soprattutto era troppo vicino. Dopo esserle stato lontano così tanto tempo, all’improvviso era insistentemente a pochi centimetri dalla sua faccia, a insediarle il lobo dell’orecchio con le labbra fredde e quella voce più profonda di un tempo, inumana e affilata. Non era assolutamente in grado di affrontare una situazione del genere."
Dopo tanto lavoro, pubblico questa storia, la mia prima Kisshigo erotica, annunciata e sofferta.
10.500 parole circa. Note all'interno.