[COMPLETA] Tra dissezioni anatomiche, clownterapia e progetti in power point dalla dubbia utilità, cinque studenti di medicina si approcciano al primo anno.
Christian bacia per sbaglio un ragazzo.
Lorenzo è gay ma non vuole che si sappia in giro.
Sandra passa il test mettendo crocette a caso.
Davide sviene alla vista di interiora e sangue.
Paola si diverte a dissezionare cadaveri per hobby.
È tutto un casino e questi non sono normali studenti di medicina.
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[L'ebook di "Arriverà il tramonto" è disponibile su Amazon; è attivo il preordine del cartaceo che sarà disponibile dal 13 marzo. Il primo capitolo che leggete qui è quello della primissima versione del romanzo, senza revisione né editing.]
New York, 2011.
Amanda Miller, sergente dei Marines in congedo, tenta di ricostruire la sua vita nonostante le cicatrici lasciate dalla guerra.
Robbie Alvarez, medico traumatologo, spende il proprio tempo libero con veterani affetti da PTSD, cercando di ignorare quel senso di vuoto nel petto che minaccia di divorarlo.
Due storie si incrociano, tra East Harlem e Bronx: una porta il peso di un passato sanguinoso, l’altra si avvia verso un futuro incerto.

Polonia, settembre 1939.
L'offensiva tedesca è appena iniziata: i bombardieri sorvolano il cielo come oscuri presagi di morte, le truppe terrestri avanzano mietendo un successo dopo l'altro. Assediata su due fronti, dopo una strenua resistenza, la Polonia è costretta a capitolare.
Il tenente Friedrich von Kleist e il maggiore Hans Bühler sono due ufficiali di fanteria della Wehrmacht che prestano servizio nell'operazione. Il primo è un idealista, la cui condotta cavalleresca spesso si scontra con la ferrea disciplina dell'esercito; il secondo è un giovanissimo comandante di battaglione che si è fatto rapidamente strada nei ranghi dello Heer. Sono partiti per la guerra animati dai migliori propositi, ma presto entrambi dovranno scontrarsi duramente con un dilemma all'apparenza irrisolvibile: fino a che punto è lecito sfidare la ferrea disciplina dell'esercito, in nome di ciò che si reputa giusto?
Una storia di cameratismo e di guerra, con molta azione e una buona dose di angst, in cui Eros e Thanatos s'intrecciano, ancora una volta, indissolubilmente.

1916, San Pietroburgo. L'ultimo impero d'Europa tramonta implodendo, i palazzi d'oro degli zar crollano sotto il ferro, la polvere, il sangue e la rabbia. Il principe Vladimir Paley, il bastardo più illustre di Russia, si affaccia alla vita; Aleksej Bobrinskij, che la sua vorrebbe bruciarla, ne entra a far parte sconvolgendola; lo splendente Feliks Jusupov compie l'assassinio più oscuro del secolo, tenendo fra le mani il grilletto del granduca Dmitrij Romanov. Sono loro i Bastardi che, nell'assistere impotenti alla Rivoluzione, si ritrovano ad amarsi di amori folli, malati, impossibili. Che eppure esistono e occupano un piccolo, insignificante barlume di quel che è stato e che prova a farsi spazio nella Storia.

«Cosa mi dai?»
«Dopo tre bicchieri di vodka liscia? Il numero di un taxista.»
«Hai tenuto il conto?»
«Cercavo di capire con chi avrei avuto a che fare.»

Un soldato russo e i suoi vizi: le donne, il poker, la vodka.
Non varrà la pena, prima o poi, questo vortice autodistruttivo?
E lei: la sua ultima vittoria o la sua prima sconfitta?

Luglio 2013
Quando a Flavia viene proposto di fare un reportage fotografico nella lontana città russa di San Pietroburgo, accetta senza nemmeno pensarci. E' l'occasione professionale che aspettava. L'occasione di andar via per un pò e di vedere una città nuova, facendo ciò che ama di più: scattare fotografie. L'occasione anche per allontanarsi dalla sua disastrata vita sentimentale. Senza saperlo, il destino ha serbato per lei un ulteriore occasione: l'incontro con il giovane Youri...
[Revisionato Dicembre 2019]

È una sera fredda e noiosa quella in cui Lily cerca di scaricare - in modo illegale - il nuovo episodio di una serie tv che adora su internet. Il suo computer viene infettato da un virus bizzarro e la sua vita prende una piega inquietante. La ruota della fortuna sembra suggerirle che inizierà una nuova vita, un nuovo ciclo, delle nuove stagioni, ma a Lily sembra sempre il solito gelido inverno.

“Io sono Alice, piacere. La mediatrice culturale”.
“La che?”.
Offesa, feci una smorfia: il mio era un mestiere come tanti, non di certo uno di quelli super fighi con il titolo tradotto in inglese giusto per sembrare ancora più irraggiungibili.
“La me-dia-tri-ce culturale” rispiegai pazientemente.
“Ah, mediatrice! A causa del viaggio sto così fuso che avevo capito meretrice, ecco perché ero confuso” ridacchiò, con un palese accento romano. “Salvatore, comunque. Piacere. Faccio questo mestiere da cinque anni e non ho mai sentito parlare di una mediatrice nel team!”.
“E’ un’eccezione, oltre agli inglesi ci sono gli spagnoli e l’azienda aveva bisogno di una traduttrice. Diciamo che è un esperimento... Scusami comunque, mi sono bloccata nel bel mezzo della strada perché ho appena ricordato di aver dimenticato l’adattore e il mio cellulare è appena morto”.
“Azzò, sei perspicace, Alice la Mediatrice. Spero non dimentichi le traduzioni delle parole così come dimentichi le cose essenziali”.

Denis odia il sistema, odia la sua vita, odia tutto. Vuole ribellarsi, vuole trovare l'amore, vuole lottare per un ideale che ancora deve trovare. Mentre aspetta di trovare la strada giusta, si barcamena cantando in un locale e piangendo lacrime amare ogni notte.
Yurij è appena uscito dal carcere, è un attivista violento, combatte continuamente contro il governo, ma soprattutto con i demoni che lo perseguitano da sempre. Non crede nell'amore, è troppo perso per potersi ritrovare.
Sullo sfondo di una San Pietroburgo crudele e oscura, questi due ragazzi si incontrano, si innamorano, si lanciano a capofitto in guerra che li distruggerà. Perché Denis è pronto a morire, per Yurij. Ma Yurij, è pronto a sacrificare la sua libertà per un ragazzino come Denis?

Jeremy Hunt ha perso tutto, ogni cosa: non ha un posto dove stare, tantomeno un motivo per continuare a vivere. Ma non è il né il primo né l’ultimo. Sono ancora gli anni Settanta, tuttavia sembra che le lancette del tempo si siano fermate da un pezzo. E mentre i civili continuano a fuggire dalle guerriglie, i malavitosi pullulano nelle strade, si spostano per l’Europa, trafficano organi e persone oltre le frontiere dei Distretti stabiliti dall’SRF – un’incredibile e dittatoriale alleanza post Guerra Fredda.
[…] Ogni rumore era un boato nel petto, ogni passo pareva una marcia funebre. Ma non esistevano corpi, non c’erano mai cadaveri. Quando l’aria gelava nelle vene, quando le nuvole grigie ricoprivano il cielo e lasciavano cadere la neve sulla Vecchia Washington, la gente spariva e basta. […]

«Io non voglio ferirti, Ra’hel, ma se ormai sei rassegnata a tutto questo tanto vale che te lo dica: lui non ha spazio per te nel suo cuore. Potrebbe averti voluto bene, ma temo che questo affetto non sia tanto intenso da riportarlo da te, un giorno. (...) Lui ora sta puntando al futuro, e il futuro gli riserva redenzione.
(...) Perciò sì, l’unico amore che vuole è quello di Dio, a cui sta chiedendo redenzione, pietà, liberazione e pace. Lascia andare lui e il pensiero di lui, lascia andare i ricordi di lui e che hai con lui. Stai per cominciare una nuova vita in cui David non ci sarà, tenerlo morbosamente nel tuo cuore ti farà solo male inutilmente».
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Le vite di una famiglia ebraica e quella di un profugo siriano sono destinate ad intrecciarsi. David, Ra'hel e Raphael sono i tre volti di Gerusalemme, una città che crea divisioni tra le persone che la abitano e all'interno delle persone causando conflitti interni ed esterni. Certe anime sono destinate ad incontrarsi, rincorrersi, intrecciarsi; tuttavia non sempre tali incontro generaro eventi positivi... tantomeno a Gerusalemme.

Tornati in patria dopo un anno in India, Simon ed Etienne iniziano a crearsi una nuova vita in una cittadina di campagna. Tra vecchi palazzi decadenti e un caffè letterario da far partire nel vecchio mercato del pesce, gli angoli nascondono per entrambi l'arrivo di due novità decisamente...al di fuori del comune.

Estate del 1915, Impero Ottomano.
Anahìd e Salih. Due ragazzi, due popoli distinti, due destini diversi. E una grande amicizia ricambiata.
Questa è, infatti, la storia di una grande amicizia, talmente tanto immensa da andare oltre ad ogni difficoltà, e da essere in grado di affrontare il gravoso peso di un terribile e spietato genocidio.

Seguito di "Russian Roulette".
Los Angeles: le strade della Black List non sono più quelle dei piloti clandestini, da quando c'è Irina Dwight a fare l'agente di polizia. Eppure, anche nelle notti più tranquille, lo spirito della Black List si agita ancora. Uno spirito diverso, distorto, più nero di quanto non lo è mai stato; uno spirito risorto dalle ceneri della leggenda dello Scorpione e delle sue auto. Uno spirito fatto rinascere da chi non ha mai conosciuto il lusso dei locali della costa, da chi non ha mai giocato il proprio denaro dei casinò di Las Vegas, da chi non ha mai accarezzato il volante di un'auto da duecentomila dollari.
Questa volta, il passato da pilota clandestina e il presente da agente di polizia non basteranno a Irina per affrontare la partita a scacchi che le verrà proposta. Non basteranno le sue capacità, né la sua auto. Non basterà nulla di tutto ciò che ha già.
L'unica cosa che potrà salvarla sarà il suo nome, il nome con la quale porta ancora vivo addosso il ricordo della Black List: Fenice.

Un giovane ricercatore è a Wernigerode, alle pendici del Brocken, impegnato in un lavoro per l'Università di Berlino. Improvvisamente incomincia a fare strani sogni, che si fanno man mano sempre più vividi e realistici. In questi sogni incontrerà un misterioso e affascinante personaggio, che lentamente lo condurrà alla scoperta di un mondo onirico che sempre di più si sovrappone alla realtà che il ricercatore vive nello stato di veglia. Tra dispute filosofiche, sospetti di patologia mentale e diavoli tentatori, quale sarà la realtà? Quella del sogno o quella della veglia?
(abbiate pazienza, è il mio ennesimo delirio psico-filosofico).