Prima long su efp.
Prima Merthur.
Dopo una sera passata a bere con gli amici, Artù si risveglia con i postumi di una sbronza colossale. Non ricorda molto della sera precedente... anzi, forse è meglio dire che non ricorda niente.
Un messaggio da uno sconosciuto può essere un errore, due sono una coincidenza... il resto invece è Merthur.

Raccolta di traduzioni di one-shots di diversi autori, tutte incentrate su Bilbo e Thorin. Ci saranno diversi rating/situazioni/generi, e sarà tutto segnalato nell'indice e all'inizio di ogni capitolo!
Sommario dell'ultima shot pubblicata: I vecchi del prato, di TheBookshelfDweller

È la storia di un giorno di aprile, e di quanto sono fortunati di essere arrivati così lontano, di aver vissuto abbastanza da vedere i capelli l'uno dell'altro diventare bianchi, nel caso di Bilbo, e argentati, in quello di Thorin.

Raccolta di one shot/ drabble Sterek.
Ultimo aggiornamento: Idillio.
"Non ci aveva pensato più di tanto. In realtà non ci aveva pensato per nulla. Voleva solo scappare, prendere una boccata d’aria, una pausa da quella vita fatta di continui pericoli che iniziava a stargli stretta. Così stesso quel giorno, appena tornato a casa, aveva comprato online un biglietto aereo di sola andata fissato per tre giorni dopo. Direzione: New York."

- Non dici niente? Io sto protestando, quindi se non vuoi che io chiami l’amministratore allora abbassa il tono della musica o cambia appartamento - concluse lanciandogli uno sguardo di sfida.
-Come dire, sono rimasto colpito. – affermò sporgendosi verso la ragazza – Non mi capita tutti i giorni di incontrare una ragazza carina come te che se ne va in giro mezza nuda a protestare di qua e di là sui miei gusti musicali – portò le braccia al petto continuando a sorridere – Sia ben chiaro, non che la cosa mi dispiaccia, anzi tutto il contrario. -
[...]
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- Alexander Gideon Lightwood? - chiese con un tono di voce molto caldo e suadente, mentre posava lo sguardo sulla figura del ragazzo moro seduto comodamente con una tazza di caffè in mano – Molto piacere di conoscerla. -
- Lei invece è--? -
-Che domande, sono il suo nuovo coinquilino.-
[...]
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Ovviamente Malec, Clace e Sizzy!

In molti sono entrati nella vecchia Londra, ma mai nessuno è riuscito ad uscirne. Voci dicono che la bestia li abbia divorati. Quando sua sorella scompare, John si avventura nella dead zone al di là della barriera, dove incontra un uomo folle e brillante, vittima di una terribile maledizione.

Dean e Lucifer sono due diciannovenni compagni di classe e si odiano reciprocamente.
L'ultimo anno di scuola deve cominciare e fin da subito ci saranno degli avvenimenti che costringeranno i due a confrontarsi.
[Bromance tra Dean e Lucifer. Ma anche Destiel e Samifer]

Au!Malec | Coffe Shop Au
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- Ehi, sei rimasto folgorato dalla mia bellezza? -
Scosse vigorosamente il capo cercando di dimenticare il fattore “Jace”; si era completamente dimenticato del cliente che era appena entrato, si raddrizzò un po’ impacciatamente, nel contempo con le mani si stirò il grembiule ormai del tutto sporco.
- Come scusi? -
[...]
- Ohw andiamo Fiorellino, non fare il timido – inclinò di poco la testa senza smettere di fissarlo negli occhi – chi non rimarrebbe colpito da così tanta bellezza? -
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Accenni Clace - ovviamente - e Sizzy!

cosa sarebbe successo se Jonathan Morgestern non fosse morto? cosa sarebbe successo se Simon non avesse mai perso la memoria?

Tratto dal prologo:
Kurt non meritava questo potere. In realtà non l’aveva mai voluto, ma ci era nato e avrebbe passato l’eternità in compagnia di esso, volente o nolente. C’era bellezza in esso, una magia meravigliosa che gli permetteva di fare cose straordinarie. Ma non c’è mai solo un lato positivo nelle cose. E quello negativo poteva veramente rovinare tutto.

Castiel e Dean sono due ragazzini con una vita dura.
Castiel e Dean vivono nella stessa città e frequentano lo stesso college.
Castiel e Dean hanno più cose in comune di quanto pensino.
Castiel è un ragazzino solitario e timido.
Dean viene evitato da tutti per la sua brutta reputazione.
Gabriel e Balthazar decidono di farli conoscere in un modo particolare.
text!fic

Un matrimonio, quattro amici, la notte dell'addio al celibato di Greg. Una notte che non avrebbero scordato mai... forse.
Liberamente ispirata al film omonimo, ovviamente un po' di Johnlock non manca mai.

Raccolta di drabble Johnlock.
#1: "Sii carino con mia sorella, okay?" "Sarò me stesso." "No, menti! Ho detto sii carino!"
#2: Cena di famiglia
#3: Fulsere quondam candidi tibi soles
#4: "Sherlock, devi cambiare il piccolo."
#5: "Ti sembra il modo di mangiare una torta?"
#6: Sherlock balbettava
#7: John non era geloso
#8: "E' un gatto speciale, John."
#9: "Per la scienza, John."
#10: Johnlock, le chiamavano.

Arthur non era ancora tornato e il sole stava iniziando a calare oltre le mura, quando Merlin udì in lontananza nel corridoio un suono simile al pianto di un bambino. Aggrottò le sopracciglia per un attimo, scuotendo subito dopo il capo. Impossibile.
[...]
“A…Arthur!?” articolò a malapena il mago, congelato nella sua posizione a fissare il suo interlocutore ad occhi sgranati.
“Per gli dei, Merlin! Vuoi smetterla di startene lì impalato e darmi una mano!?” Sbraitò lanciando un’occhiata significativa alla creatura che aveva tra le braccia.

“Ciao moccioso”
Quelle parole lo fecero destare dallo stato di stupore in cui si era ritrovato e solo allora gli accennò un timido saluto col capo prima di dirigersi al suo posto.
“Bene ragazzi, visto che anche il signor Novak ci ha degnato della sua presenza, vorrei introdurre un nuovo studente. Prego”
Il ragazzo interpellato fece un passo avanti, tenendo le mani nascoste dentro la giacca di pelle e guardando un punto preciso della stanza con un sorrisetto sfrontato: il posto in cui era seduto Castiel.
“Salve a tutti, il mio nome è Dean Singer”

In un anno in cui la minaccia di Voldemort non incombe sul mondo magico i nostri protagonisti trovano finalmente il tempo per il divertimento, per i giochi, per gli scherzi, per le risse e per l'amore, soprattutto l'amore che unirà il più altezzoso re delle serpi con il più coraggioso dei grifondoro.