[Sterek – Hunger Games!AU]
Può tra due persone completamente diverse, destinate ad annientarsi a vicenda, nascere qualcosa di così grande da sfidare anche la sorte? Questa volta la fortuna sarà a loro favore?
“Restò un attimo a fissare i fogliettini, poi lentamente girò la mano e ne afferrò uno. Tutti i cittadini restarono per qualche secondo col fiato sospeso, la tensione e la paura erano palpabili nell'aria. La donna aprì il bigliettino e lesse: - Stiles Stilinski!
Stiles ci mise un po' a capire quello che stava accadendo. Rimase un attimo a guardarsi intorno, sperando di aver sentito male, ma gli sguardi sconvolti delle persone che conosceva puntati su di lui gli confermavano che non c'era alcun errore: era lui il nuovo tributo maschio del Distretto 7.”

Dal primo capitolo:
« Sento distintamente uno sbuffo sonoro e respiro, avviandomi verso la Jeep. Spero che papà bruci quella partecipazione, altrimenti lo faccio io. Ma chi vogliamo prendere in giro? Non ne ho nemmeno il coraggio. Non ho più nemmeno quello e probabilmente non l'ho mai avuto. »
_______________
C'è un matrimonio, un matrimonio che sta per unire Derek Hale con Kate Argent.
C'è Stiles, coinvolto in una battaglia per se stesso, una battaglia senza superpoteri, portata avanti dai sentimenti.
C'è un matrimonio, e questo matrimonio è da bruciare.

Michael/Luke
Michael è statico, da quando la donna più importante della sua vita lo ha abbandonato nel bel mezzo della sua infanzia: prende le cose sul momento, senza badare alle sfumature o alla durata o alla compiutezza di esse.
Luke è dinamico: il giorno prima potrebbe lavorare in un anonimo bar di Chicago, e quello dopo decidere di sorprendere più persone di quanto immagini.
Con la partecipazione di un Ashton ammaestrato per nascondere il dolore nell'iperattività e di un Calum che viaggia spesso, ma non dimentica le persone.

“Hai mai baciato qualcuno sulla bocca?”, le parole di Derek ora erano così vicine al suo volto, il suo respiro caldo, l’odore intossicante Stiles lo avvertiva dentro le narici, addirittura dentro al cervello, Derek aveva inclinato la testa di lato, ponendo i loro volti quasi alla stessa altezza, i loro occhi a divorarsi e succhiarsi l’un l’altro i più reconditi segreti. “Qualcuno ha mai violato la castità delle tue labbra?”, ed era così vicina la bocca di Derek, così maledettamente vicina, il suo alito caldo aveva seccato lo spesso strato di saliva con il quale Stiles si era involontariamente inumidito la bocca.
Stiles si limitò a negare con il capo, a sputare un flebile “No” con un lamento della voce.
Le punte dei loro nasi, oramai, si sfioravano, così come le loro bocche, e nel parlare le labbra di Derek sfiorarono impercettibilmente le sue: “Non ho sentito bene...”, abbastanza poiché Stiles potesse sentire il sapore dell’alito di Derek bruciare sulla sua lingua, contro il suo palato.
“N-No”.

Derek Hale, a causa di un furto finito male, viene mandato a scontare la pena in un Centro specializzato per curare il suo comportamento. Stiles Stilinski, che si trova nella struttura per altri motivi, prende a cuore il caso del ragazzo. Tra strani incontri, inopportune sedute, personale più strano degli ospiti della clinica, Derek e Stiles scopriranno che le bugie e le cattiverie si nascondono ovunque. E, forse, potrebbe essere un bene per entrambi.

Derek fa sentire Stiles una nullità e un pericoloso peso per il branco. Quest'ultimo decide di rimediare grazie all'aiuto di Deaton...questo darà un incredibile svolta alle loro vite.
Capitolo 1:
“Ho qualcosa sulla faccia?”
“Come?”
“Mi stavi fissando. Ho qualcosa sulla faccia?” ripeté strofinandosi la manica della felpa grigia sul volto.
Capitolo 3:
Uno squillo. Due... tre...Il suo respiro prese a regolarizzarsi, prese ampie boccate d'aria. Mentre il silenzio regnava sovrano, l'unica cosa che sentiva era il suo cellulare. Che fosse finalmente solo?
Cinque..sei...sette... “Oh mio Dio! Diamine Scott rispondi!” Otto...Nove.. “Rispondi amico..Ti prego.”
Capitolo 4:
“Ti interessa sul serio?” chiese lui tenendo lo sguardo basso sulla mela che stava mangiando.
Derek si girò appoggiandosi al piano cottura e fissò il beta con malcelata curiosità.
“Cosa?”
“Ti interessa sul serio sapere perchè sono felice?”
Storia ambientata in un ipotetica terza stagione. STEREK con accenni SCISAAC e SCALLISON.

Sterek ~ collegata alla 4x09.
Fu disperato, sì, il loro trascinarsi su per quelle scale che Stiles non aveva mai percorso e che in quel momento neanche vedeva, guidato dai passi dell’altro, fiducioso.
Fu disperato quel loro percorrere il corridoio a occhi chiusi, guidati da un istinto che li univa, fino a entrare in una camera mai visitata dal più piccolo, una camera in cui Derek però avrebbe spesso voluto vederlo.
Fu disperato ma dolorosamente desiderato quel loro gettarsi sul letto, sulle coperte sfatte, stringendosi come sempre avrebbero voluto fare, assaporandosi come sempre avrebbero voluto fare.

[Traduzione!] Peter decide di usare il potere della musica di Barry Manilow per far innamorare Stiles e Derek.
Nel frattempo, ci sono mostri e altre cose, e Stiles e Derek sono stupidi.

“Non sei un tipo di molte parole” borbottò come se lo stesse spiegando più a se stesso, ma l’altro in risposta grugnì infastidito, iniziando a faticare con il peso che stava tirando su. Fu uno dei pochi segni di vita che gli rivolse.
Stiles si concentrò sul suo volto, per studiarlo un po’: gli occhi verdi erano ridotti a due fessure, i denti stretti per lo sforzo e il volto imperlato di sudore.
Seguì pensieroso con lo sguardo una gocciolina che gli percorse il viso dalla fronte fino al collo, i cui muscoli erano decisamente contratti.
Chissà quanto gli ci era voluto per farsi quel fisico, si chiese guardandolo oltre la maglietta bianca completamente aderita al petto da quanto aveva sudato.
Sterek ~ [College!AU]

AU.
Stiles è un giovane insegnante d'asilo chiacchierone e confusionario,amato dalle vecchiette del suo quartiere per le sue doti culinarie e adorato dai bambini.
Derek è uno scorbutico giovane uomo aspirante direttore di museo.
Il loro primo incontro avviene in modo abbastanza disastroso e dopo un piccolo battibecco sembrano destinati a non rivedersi mai più...il destino però ha altri piani in mente.
Derek infatti è un padre single e ha da poco iscritto suo figlio nella scuola materna dove lavora Stiles.
Il loro rapporto sembra pian piano migliorare. Derek è misterioso e Stiles incredibilmente curioso.
Nasce così un divertente e stuzzicante tira e molla fatto di battute e scontri.
Quando però Stiles viene a conoscenza dei metodi poco ortodossi che Derek è costretto ad usare per mantenere il figlio,la faccenda diventa molto più seria...
STEREK

-Ehi Clifford, perchè non sei a fartelo mettere in culo?-
-Chi ti dice non sia io a metterlo in culo? Magari è a te che piace tanto prenderlo nel culo.-
Michael/Luke | Punk!Michael, High School!AU | Conteggio parole: 1.4k

Vide il sole tramontare e l’umidità calare sulla terra non appena varcò il confine del Nebraska. “Welcome to Iowa.” Mentre l’orizzonte stracciava l’azzurro rivelando arancio e viola, le cifre sul contakilometri avanzavano silenziose e lui era in grado di annullare i pensieri. Finché era come volare lungo la via, casco in testa, giubbotto di pelle a coprirgli le terga, poteva fingere che non esistesse motivo di angustia. Non esisteva Lydia ferita che gli urlava contro, non esisteva nessuna delle bugie e delle colpe che, ancora una volta, s’infrangevano dietro di lui.
[bikers!AU - giacche di pelle & Harley-Davidson]

Gregory Lestrade è il cattivo ragazzo della città. Fuma, beve, fa sesso, come la maggior parte dei suoi coetanei. Non Mycroft Holmes, però: quello scemo snob non saprebbe cosa fare con un ragazzo. Greg è convinto di conoscere Mycroft, ma quando scopre un suo nuovo lato rimane sorpreso, e tutte le etichette che gli aveva attribuito vengono bruciate in pochi secondi.

Quando Sherlock muore una parte di John se ne va insieme a lui. Ma poi Sherlock torna e fa quello che gli riesce meglio: cambiare le carte in tavola.
E John vorrebbe solo riuscire ad odiarlo.
Tra la sua camera e quella di Sherlock ci sono solo diciassette scalini e due metri. John li conta in continuazione, sempre. Se li ripete nella testa.
[Post-Reichenbach]

È opinione comune che, dopo il suo finto suicidio, Sherlock torni da John nel giro di tre anni.
La verità, però, è che non se n’è mai andato. Non realmente.
[Per il Big Bang Italia]