Continuo di "Io, a Beverly Hills". Edward e Bella si sono ritrovati a Capodanno. La loro storia sembra procedere per il meglio, ma mai dire mai. La vita di Bella diventerà più difficile del previsto e la scelta è tra fuggire e abbandonare tutti e tutto, o affrontare con coraggio la nuova sfida che la vita le propone. E Edward? Come reagirà?

Raccolta di drabble scritte per raccogliere gli ultimi pensieri dei nostri amati personaggi in punto di morte.
1. Fred Weasley, "Sorriso"
2. Regulus Black, "Scelte"
3. Lily Potter, "Figlio"
4. Severus Piton, "Occhi"
5. Dobby, "Libertà"
6. Malocchio Moody, "Giustizia"
7. Ninfadora Lupin, "Parenti serpenti"
8. Bellatrix Lextrange, "Folle"
9. Albus Silente, "Preghiera"
10. Gellert Grindelwald, "Attesa"
11. Merope Gaunt, "Desiderio"
12. Bathilda Bath, "Senza fine" [Undicesima classificata al contest "La morte in cento parole" di Oyzis.]
13. Leta Lestrange, "Mostro"

Edward e Bella umani. Lei dolce sensibile e desiderosa di essere amata per ciò che è. Lui il più popolare della scuola che si nasconde dietro una maschera di apparente superficialità. Riuscirà la nostra Bella ad abbattere le barriere per arrivare nel profondo della sua anima?

Edward ha 19 anni ed è un futuro marchese che ancora non sa cosa voglia dire amore oppure sesso. Isabella ha la stessa età solo che è una cortigiana. Cosa accadrà se Isabella dovesse insegnare quello che sa ad Edward? Tutti umani.

Il finale di Mockingjay mi ha lasciata proprio come Katniss, come Peeta, come Haymitch: spezzata, smarrita, sola, disorientata. Scrivere è stata l'unica cosa che mi ha permesso di liberarmi di tutte queste sensazioni, un po' alla volta, per essere libera di ritrovarle solo quando lo desidero nel rileggere o ricordare tutti i personaggi creati da Suzanne Collins. Così ho scritto. Partendo direttamente dal testo dell'ultimo capitolo, per immedesimarmi meglio e per cercare di avvicinarmi allo stile della Collins (così lontano dal mio), ho cercato di ricollegare tutti i flash, tutte le scene che ho immaginato nella mia testa e ho messo insieme questa Fan Fiction.
Spero di darvi il senso di chiusura che io stessa cerco, nel mio lavoro e in quello degli altri, anche se solo in una piccolissima parte.
Buona lettura!
Nota: il titolo si riferisce all'album - e non alla canzone - dei Coldplay. La FF non è ispirata a nessuna delle track dell'album, nonostante queste mi abbiano tutte ispirata notevolmente.

Gli Hunger Games sono giochi senza un vincitore, ventitrè ragazzi perdono la vita, l'ultimo che rimane perde sè stesso in quell'arena, non c'è nulla da vincere, solo da perdere. Nell'arena si è soli, soli col proprio destino, Jenna però non è sola...
Cosa sei disposto a fare per non perdere te stesso? E se fossi costretto a rinunciare alla tua vita prima ancora di entrare nell'arena?
Gli Hunger Games saranno solo l'inizio...
(dal Capitolo 1):
"Un solo rumore e so che lei è qui...l'altra faccia della medaglia, il mio pezzo mancante, la mia immagine riflessa allo specchio, una copia così perfetta che forse potrebbe ingannare anche me, se non fosse che io sono la copia originale dalla quale è stata creata. Dopotutto sono uscita per prima dalla pancia di nostra madre, quindi io sono l'originale e lei la copia."
(dal Capitolo 29):
"'Che fai Jenna?'
Mi libero della menzogna.
'Che fai Jenna?'
Abbraccio la verità.
'Che fai Jenna?'
Mostro l'altra faccia della medaglia."

(seguito di "Hunger Games: Blue Flames")
Meloday e Sherlock non sono ancora fuori pericoli, nonostante siano riusciti a vincere i 77° Hunger Games. Perchè il popolo di Panem ha ancora sete del sangue dei figli di Capitol City e vuole la sua venedetta. Finchè la figlia dell'ex-presidenta Snow avrà respiro, non ci sarà tregua.
Benvenuti agli 80° Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore !

La comunicazione, verbale e non verbale, si basa su cinque assiomi, ovvero cinque principi impliciti e fondamentali. Il primo dice che è impossibile non comunicare: Caren l’ha studiato al liceo, accantonandolo subito dopo perché era troppo impegnata ad uscire con Henry o con Kim.
Eppure, a ventidue anni compiuti, si ritrova a ragionare sul serio su quel piccolo concetto sbiadito dagli anni, perché Lake lo incarna alla perfezione.
Lake non parla molto, perché le parole sono spesso inutili o superflue, ma questo non vuol dire che non comunichi: Caren l’ha capito quando lui le ha accarezzato un braccio con le dita ruvide per svegliarla. Quando ha baciato il suo collo prima di uscire di casa, con la sigaretta pronta ad essere accesa e i capelli in disordine. Quando ha percorso il suo corpo con le dita e le ha dato un confine.
Lake è comunicazione pura in ogni movimento che compie, in ogni respiro trattenuto e in ogni sguardo. Caren l’ha solo compreso in ritardo.
"Lui che dice qualcosa del genere? - domanda l'altra, divertita. Subito dopo scuote la testa e riprende. - No, non mi ha detto niente. Ma poi ti ha guardata, ed io ho capito".

Cosa sarebbe successo se, dopo la visita di Snow a casa di Katniss, le rivolte nei distretti si fossero palcate? Qui Peeta e Katniss si sposano e diventano i nuovi Mentori degli sfortunati ragazzi del Distretto 12 che verranno estratti alla Mietitura per l'Edizione della Memoria. Cosa succederà? Chi verrà estratto?

Il Palazzo di Giustizia è addobbato come al solito con stendardi di Capitol City e nascosto dai megaschermi che trasmetteranno in diretta ogni cosa accadrà da qui alla fine dei giochi.
Felici 74° Hunger Games, ragazzi.
- Siamo mentori - mi dice Peeta, in un soffio che mi fa rabbrividire.
Cerco Prim con lo sguardo ma non trovo i suoi occhi, basso verso il terreno, mentre sta torturando il suo vestitino con le dita.
Sarà un compito più difficile del previsto.

Una raccolta di flash su buona parte dei personaggi di tutti e tre i libri; ogni flash prende ispirazione da una citazione.
Effie; Cinna; Haymitch; Finnick; Peeta; Foxface; Clove; Marvel; Johanna; Peeta (II);
NOTA: l'avvertimeno OOC non si riferisce a tutti i personaggi, ma solo ad alcuni. La cosa sarà segnalata lì dove si presenterà.

Finnick Odair aveva diciannove anni.
Annie Cresta diciassette, ma Annie Cresta era stata sorteggiata per la Settantesima Edizione degli Hunger Games.
Finnick Odair avrebbe dovuto farle da mentore, riportarla a casa: VIVA.
Questo è Panem. Questo è il Distretto 4.
Questa è la storia di come Annie Cresta tornò a casa.
Felici Hunger Games e che la fortuna possa sempre essere a vostro favore.

#Annie - Athazagorafobia - Paura di essere ignorati, o di dimenticare.
#Effie Trinket - Chromofobia - Paura dei colori sgargianti
#Haymitch - Phasmofobia - Paura dei fantasmi
#Gale - Filofobia - paura dell' amore
#Enobaria - Fobofobia - paura di avere una fobia, di avere paura.
#Pollux - Laliofobia - paura di parlare, paura delle parole.
#Johanna -Dendrofobia - paura di alberi, foreste e legno
#Alma Coin -Atomosofobia- paura delle esplosioni atomiche.

Katniss e Peeta sono usciti indenni da più di un Hunger Games, ma entrambi recano su di loro cicatrici profonde, forse indelebili. La più ferita è Katniss, che con le sue crisi si isola dal mondo attorno a lei rendendo impotente chiunque le sia accanto. Ma la sua medicina è sempre lì, costante, una certezza nel suo mondo di incertezze.

A Bella, giornalista del Washington Inquisitor, viene affidato un incarico, dal quale dipenderà tutta la sua carriera. Dovrà svolgere una complessa inchiesta, svelare i segreti di Edward Masen, magnate dalla finanza e importante uomo d'affari, sul cui passato aleggia il mistero più totale. Rimarrà immischiata dall'intricata quanto oscura storia della famiglia Cullen e dei suoi membri, fino al punto di dover scegliere tra la sua carriera e il mantenimento di un importante segreto. AH, OOC, AU, Rating Rosso per i temi trattati. I paring saranno rispettati. Spero di aver attratto la vostra attenzione.