bene ho deciso di postare una nuova fanfic su Guido/Gonzalo visto che l'altra è andata abbastanza bene! spero che anche questa vada nello stesso modo o speriamo che vada meglio (non esagerariamo)
passiamo alla storia: come tutte le scuole anche la Pretty Land organizza la gita di una settimana, i nostri protagonisti si troveranno coinvolti in ruzzolonidagli sci, pattini sul ghiaccio e docce fredde!
beh non vi dico altro (sono sempre stata una frana con le introduzioni perciò spero che la storia vi piaccia comunque)... lasciatemi una recensione per favore ci terrei molto un bacio
sabry_style

John stava quasi per tornare sui suo passi, sperando di raggiungere l’alimentari all’angolo prima della chiusura, quando una visione insolita attirò la sua attenzione. Intendiamoci, dopo la testa nel frigo poco o nulla avrebbe potuto realmente sorprenderlo, ma ciò che vide fu sufficiente ad incuriosirlo.
Sherlock.
Sherlock in vestaglia sul divano, appollaiato a testa in giù, i capelli scuri che sfioravano il terreno ed i piedi poggiati alla tappezzeria della signora Hudson...

"John non era sicuro di come fosse successo; si era disteso sul divano dopo un’estenuante giornata di lavoro, con un braccio sulla testa e gli occhi chiusi, pesanti.
Sherlock, poco dopo, era salito su di lui come un felino affamato, sembrava davvero fuori di sé, aveva gli occhi freddi - come sempre - ma le pupille innaturalmente dilatate, qualcosa non andava nel suo modo di fare.
Era troppo tempo che non risolveva un caso e in quei giorni si stava decisamente annoiando."
[scritta per il 4# p0rn fest di fanfic_italia]

[Cesare Borgia/Ezio Auditore]
Tortura - Perché non sai mai cosa ti aspettano nelle segrete di un castello quando ti fanno prigioniero

-Perché ti fidi di lui?-
Già, perché lo stai facendo?
Sherl/John (pre-slash)

AU!Hogwarts: Sherlock deve cogliere una pianta nella Foresta Proibita e decide di fare una passeggiata notturna. In qualità di Prefetto, John non può lasciarlo andare da solo.

“Ma non avevi detto che...”
“Mi consideravo sposato col mio lavoro? Certo che l'ho detto. Ma il matrimonio non implica necessariamente la rinuncia a qualche... esperimento. Non trovi?”, mormorò Sherlock facendosi più vicino.
[John/Sherlock]

Shin annuì ancora un paio di volte, probabilmente in assenso a quello che il suo interlocutore gli stava dicendo.
«Allora a domani» chiuse al telefonata senza guardare nessuno, con lo sguardo fisso nel vuoto.
Poi, come se si fosse appena reso conto di quello che stava facendo, mise di scatto il cellulare in tasca si rivolse agli altri.
«Domani ho un impegno» disse con il solito tono di voce «voi andata pure al cinema, noi ci vediamo lunedì» e, senza aggiungere altro si voltò e uscì dagli spogliatoi.
«Scusate…» fece Sakuraba cercando il modo migliore per esprimere quello che gli era venuto in mente «ma non è che Shin ha un appuntamento?»

Sherlock era un sociopatico. Così si definiva, così amava definirsi. John era convinto che prima o poi sarebbe uscito da quella condizione, lui lo avrebbe aiutato.
[Partecipante al 4° p0rn festival di fanfic italia]

AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)

Questa storia è strutturata in una maniera particolare. Ogni capitolo è diviso in 2, e ciascuna parte rappresenta ciò che ha vissuto uno dei due protagonisti. In questo modo con calma si scopre ciò che a prima vista può essere incomprensibile. I capitoli corti sono voluti, perché in realtà sono spezzati in due. Ora una piccola introduzione alla storia.
Hiroshi è un ragazzo che vive la sua vita di liceale come chiunque altro. Negli ultimi 3 mesi però sembra avere la testa altrove. Pensa continuamente ad un ragazzo che lavora in una fumetteria. Riuscirà finalmente a parlarci?

La mattina dopo si erano svegliati, nudi ed attorcigliati tra le lenzuola, e si erano entrambi affettati a precisare che era stato soltanto sesso. Quindi avevano immediatamente deciso di sottolineare la cosa facendolo un’altra volta e poi un’altra ancora.
Da allora, i giorni avevano assunto tutto un nuovo significato.
Ma erano state soprattutto le notti ad aver cambiato sapore.
Ed è di queste notti, del magico mondo racchiuso tra il tramonto e l’alba, che narreremo.

“E’ che io... tu... tu mi piaci da impazzire, Shaun!” gridò tutto d’un fiato. “Mi piaci e sono... sono giorni che... che non f-faccio altro c-che pensarci!” e le lacrime ripresero a scendere, più forti di prima. “Anche... anche se tu… anche se a te non... importa nulla di me… ”

[...] Stavo per rimettermi sdraiato quando un rumore proveniente fuori dalla stanza mi fece sobbalzare.
"Che diavolo..." Sussurrai. Il rumore sparì come per magia e il silenzio tornò a regnare sovrano. Era strano, molto strano...
Mi alzai dal letto e con passo lento mi avvicinai alla porta. Chi diavolo poteva essere a quell'ora della notte?
Non feci in tempo ad aprirla che essa si spalancò davanti a me con un tonfo sordo e, in un secondo, qualcosa mi tappò la bocca per evitare che gridassi o facessi altro. Mi sentii portare indietro, aveva una forza pazzesca. In un attimo mi ritrovai di nuovo sdraiato sul mio letto, qualcuno sopra di...
"J... Jack!?" Cercai di scandire non appena mi fu chiaro chi avevo davanti.
[Jack x Yusei]