Alla fine del suo terzo anno scolastico, a Kurt viene chiesto di passare le vacanze estive insieme alla sua famiglia a Wilmington, una cittadina del North Carolina a circa dieci ore di distanza da Lima. L'adolescente è contento di potersi finalmente lasciare alle spalle Lima, la sua scuola, le brutte esperienze e il ricordo di quel primo bacio che avrebbe preferito non ricevere, così accetta la proposta di suo padre senza pensarci due volte.
Kurt ha paura dell'amore e vorrebbe non averci più niente a che fare quando all'inizio di quella vacanza incontra Blaine, uno strano ragazzo solitario che passa gran parte delle sue giornate a fissare pagine bianche sperando di poterle macchiare con l'inchiostro di una canzone.
Blaine non ha mai conosciuto l'amore, ma nel momento esatto in cui il suo sguardo incrocia quello di Kurt, ha come la sensazione di averlo appena incontrato. Il ragazzo si ritroverà a fare l'impossibile per aiutare Kurt a superare le sue paure e per conquistare la sua fiducia, ma cosa accadrà quando l'estate giungerà al termine e l'autunno busserà alle porte chiedendo ai due innamorati di separarsi?

Si può ancora amare una persona dopo essere stati lontani per tanti anni? Si possono accettare tutti i cambianti che la vita ci ha riservato, per l'unica persona che si abbia mai amato veramente? Kurt e Blaine si rincontrano per caso dopo 7 anni dalla loro rottura, ma le loro vite sono completamente diverse da come ce le aspettavamo, ma adesso riusciranno a ritrovarsi e rinnamorarsi ancora?

Nella cittadina di Seabrook l'estate è alle porte e per Kurt si prospetta uguale a tutte le altre, almeno finchè non arriva un ragazzo di nome Blaine a sconvolgere le sue certezze. Tutte le barriere che aveva costruito. Piano piano, Kurt impara a crescere con Blaine. A volergli bene, a perdere un battito di cuore ogni volta che si sfiorano o i loro occhi si cercano. E alla fine si innamorano, perché all'amore non si può comandare, non se è a quello ciò a cui due corpi sono destinati.
Ma Seabrook non è il posto di Blaine. La sua casa è a New York, lì c'è una vita che lo sto aspettando da sempre – una vita a cui Kurt non appartiene. E quando si separano, nulla sembra avere più senso per entrambi. Ma il destino vuole ancora metterci del suo, e forse ha in mente per loro un disegno diverso.

Kurt e Blaine pensano entrambi di essere eterosessuali, sino a quando si incontrano e diventano migliori amici.
Risvolti stravaganti, sexy, ed emozionali ne conseguono.

"La pista di atterraggio dell’aeroporto di Heathrow gli venne incontro quasi volesse inghiottirlo.
Il boing dell’American Airlines completò la sua discesa a balzi e strattoni, prima che il pilota azionasse i freni per trattenere quell’enorme bestione ed impedire che andasse a schiantarsi contro un altro aereo o in uno dei campi che circondavano le piste.
L’uomo seduto nel posto A6,nonostante fosse accanto al finestrino evitò di guardare il panorama fuori dall’oblò; in fondo cosa ci sarebbe stato di diverso da tanti altri aeroporti, altri paesi che aveva visitato negli ultimi tre anni?
Forse qualcosa di diverso questa volta c’era… Quello sarebbe stato l’ultimo volo, l’ultimo atterraggio per un lungo periodo, forse per sempre.
Era ritornato a casa.
O meglio era ritornato a Londra, sarebbe veramente ritornato a casa soltanto quando avrebbe rimesso piede al 221B di Baker Street."

Kurt si è da poco diplomato, e si trasferisce a New York, anche dopo l'insuccesso alla NYADA, pronto a ricominciare, senza etichette, e senza omofobia. Ma si sente solo, il suo appartamento è troppo grande, così come il suo letto. Decide di trovarsi un lavoro in una delle più grandi case di moda, e quando due occhi color miele entrano nella sua vita senza avvertire, sarà difficile per il ragazzo non innamorarsene.

E se John Watson già in chiesa, già sull'altare e in procinto di unirsi in matrimonio, non sposasse Mary Morstan? Quali sentimenti e quali questioni irrisolte si celerebbero dietro ad una simile decisione? E se Sherlock Holmes trovasse finalmente il coraggio di parlare sinceramente al suo dottore?

Scritta per il p0rnfest indetto da Fanfic Italia.
John crede di conoscere i limiti affettivi di Sherlock, ma si sbaglia. E sbaglia anche sui suoi, finchè non è spinto a superarli.
Sherlock gli sorride sollevando appena un angolo della bocca. Gli piace lo sguardo liquido negli occhi di John, il modo in cui lo accarezza con tenerezza. Ha sempre amato la personalità di John, il suo cuore, il modo in cui ragiona, la pazienza con cui lo comprende.

John e Sherlock mettono a punto un sistema di classificazione per il sesso.
Beta: Yoko Hogawa

Darren Criss, si proprio Darren Criss, suo stretto collega da più di due anni, e ormai migliore amico e inseparabile compagno di (dis)avventure, era davanti allo specchio a rimirare con espressione inquietantemente compiaciuta il suo riflesso. E fin qui, niente di sconvolgente, che Darren fosse veramente bello, e che ogni tanto se ne accorgesse, non era certo una novità. Peccato che la sua soddisfazione venisse visibilmente dal fatto che lo specchio stesse riflettendo il modo in cui era vestito, se così si poteva dire. Il moro infatti aveva indosso solo dei pantaloni rossi da Babbo Natale, il cappello rosso e bianco sempre del costume natalizio, gli scarponcini neri e un gigante bastoncino di zucchero in mano.
Nient’altro.
Chris arriva sul set e trova Darren pronto a scattare la foto del calendario, (s)vestito da Babbo Natale. Le conseguenze di questo incontro ravvicinato si fanno interessanti.
{Chris Colfer/Darren Criss}

Rose e John in una giornata di lavoro alternativa al Torchwood.

Una semplice conversazione su Tyra Banks degenera in qualcosa un po’ più… interessante e imbarazzante.
ATTENZIONE: leggete le note iniziali! Sesso telefonico!!
[...]“Sai, non ho mai fatto sesso, perciò pensavo…”.
“Nemmeno io, non del tutto almeno, perciò non posso raccontarti come si sente a fare sesso con un altro ragazzo”.
“Ma hai guardato dei porno, come funziona lì?”.
“Non dovresti basare la realtà sul porno, sono sicuro che è completamente diverso”.
“Sono solo curioso riguardo ad alcuni meccanismi, cioè, ho un’idea generale, ma…”.
“Kurt” Blaine disse con voce roca. “Guardalo tu stesso”.
“Sarebbe imbarazzante”.
“Più di quanto sia chiedermelo?”, chiese Blaine, un tono pieno d’incredulità e qualcos’altro.
“Sì!"