Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i Sogni.
(W. Shakespeare)

Ed è così, che tutto ha inizio.

Monica, ventidue anni, romantica sognatrice.
Innamorata.
Ha iniziato a scrivere all'età di quattordici anni, in una calda giornata di metà giugno. Ha iniziato a scrivere perché sognava, perché i suoi idoli la facevano sognare ed emozionare. A quel tempo erano i Simple Plan.
Poi è cresciuta.
Non ha mai smesso di scrivere, ha continuato a farlo anche quando nel suo cuore c'erano altri quattro ragazzi che la facevano emozionare, ridere, piangere, sognare. I Tokio Hotel.
Ha scritto tanto per loro, su di loro. Ha scarabocchiato infiniti pezzi di carta, ha finito centinaia di penne, ha passato i pomeriggi e le notti a battere sulla tastiera del computer interminabili parole, interminabili pensieri, interminabili sogni.
Accompagnata dalla loro musica, ha creato diverse storie, diverse versioni di vita. Quella vita che avrebbe voluto, ma che poteva avere solo nella sua mente. Nel suo cuore.
Poi è cresciuta ancora.
Si è innamorata.
Automaticamente, spinta da quell'amore che aveva e che ha dentro, ha iniziato a sperimentare anche la scrittura di storie originali.
Forse questi sei anni di sogni, hanno portato a qualcosa di buono.
E' cresciuta nel suo modo di scrivere, è cambiata, è migliorata.
E lo deve ai libri che ha letto, agli scrittori a cui si è ispirata. A quelle persone che erano e sono un punto di riferimento, che pur indirettamente le hanno dato consigli per migliorarsi.
Ora continua a scrivere e raccontare i suoi sogni, racconta ai suoi lettori quella che per lei è la sua vita in un'altra dimensione, un mondo parallelo a quello reale dove si rifugia quando si sente felice, quando si sente triste o abbandonata. Quello che sa dove trovare ogni volta che ne avrà bisogno.

Quel mondo in cui tutto è perfetto, perché la perfezione esiste, basta solo guardarla con gli occhi di un sognatore.


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