Camminando per le vie polverose della campagna che si estendeva al di fuori della città, Yuu respirò a pieni polmoni l'aria fresca e pulita che non sentiva da tanto, troppo tempo, godendosi il panorama mozzafiato che gli si presentò davanti agli occhi. Ma, di tutto quel mare rosso che galleggiava placidamente sopra la sua testa, c'era una gradazione in particolare che catturava la sua attenzione, attirandolo verso di sé come una falena ad una fiamma viva: non era proprio una tonalità di rosso, ma aveva dei riflessi color magenta così delicati da essere irresistibili. Erano i lunghi capelli lisci di Daisuke, come sempre curati impeccabilmente; gli cadevano morbidamente sulle spalle, poggiandosi sulle sue spalle larghe e coperte dal leggero tessuto color grigio fumo dello yukata estivo che indossava.
[DiexAoi]

“ È una pomata per le distorsioni, gli strappi e questo genere di infortuni tranquillo! Non è lubrificante!”
“Puoi abbassare la tua maledetta voce per favore …”
“Come sei agitato stasera Kou, rilassati e togliti i pantaloni dai … “
“Cosa?!”
“Come te la passo la pomata se hai i pantaloni addosso secondo te? Dai su, o te li devo togliere io?”
Gli afferrò la cinta che legava i jeans con entrambe le mani ed iniziò a slacciarla, facendola così tintinnare. Il chitarrista saltò sul posto, colto da una scossa alla schiena.
“Faccio io Aki, grazie”
“Come vuoi”

Un battito di cuore.. a volte serve solo quello.

Passo le mie dita sulla tua fronte, scendo in mezzo alle tue sopracciglia per poi soffermarmi sul tuo naso. Arrivo piano sulle tue labbra, rosse e socchiuse, ancora gonfie dei nostri baci.
È strano, siamo uguali, ma diversi.
Sei un uomo come me, hai il mio stesso naso, la mia stessa bocca, il mio stesso cuore spezzato.
Tutti e due abbiamo dovuto rinunciare a una vita che pensavamo sarebbe stata la nostra, sin da quando eravamo piccoli.

"È in queste notti calde, afose, che il desiderio di te si fa sempre più impellente. Cresce dentro di me come uno tsunami e si scaglia contro ogni mio pensiero.
La voglia di stringerti, di sentire il tuo corpo sudato contro al mio, la voglia inarrestabile di amarti è così forte che non c'è posto per altro e diventa quasi insopportabile. Ma poi alzo gli occhi al cielo e vedo quelle stelle che so che anche tu stai guardando, allora mi sento più vicino a te..."

Se penso che proprio grazie a lui ho scoperto l’amore per la musica, quando ero un ragazzino passavo ore e ore a guardarlo alla tv, a sentirlo alla radio e sapevo ogni sua canzone a memoria; le cantavo tutte sotto lo sguardo di disapprovazione dei miei genitori. Loro volevano qualcos’altro per me, qualcosa che però non sono riuscito a dargli comunque anche non inseguendo più il sogno di diventare musicista; non sono mai diventato dottore e ormai si sono messi il cuore in pace.

Nel porgergli la tazza da tè, tentava di sfiorarlo casualmente, guidata dal capriccio impudico che la martoriava come la curiosità più sconveniente.
Lui sembrava aver colto quei goffi tentativi, e ritirava la mano prima che lei potesse assaporarne la consistenza, o verificarne il calore.
Ritraendosi ai giochi sinuosi di quella voglia nelle mani, delle mani.
Temendo, forse, che potesse risvegliare la sua.

Io non sono un rifiuto, io non sono sbagliato. Chiudo gli occhi e vorrei dispiegare le ali ed andarmene, volare via, essere libero.
Ma sono bloccato qui, nell'oscurità. E solo la luna mi benedice, mi bacia, mi sfiora, come fossi suo figlio.
Mi piace - Penso - Essere un figlio della luna

Avete presente quei periodi in cui accadono eventi che vi fanno meditare su voi stessi?
Gli incredibili effetti che possono avere una scena in bagno, un'amica pazza e una preside bulldozer.
Condite con un ragazzino maldestro e...
ZAM!
Dal primo capitolo
"Aprendo gli occhi che ho chiuso per la botta vedo il buio...
No, aspetta, il buio non è morbido come quella cosa che sta solleticando il mio naso e che realizzo essere dei capelli neri."
Buona lettura
Attenzione questa storia parte con un rapporto SLASH, ossia con un rapporto omosessuale fra RAGAZZI.
io vi ho avvisati
Questa storia ha partecipato al contest "La notte degli Oscar"  indetto su Writers Arena Rewind

- "«Perché non finisci da solo, allora? Non vorrai rimanere così, vero?» mormorò Akihiko.
Il più giovane spalancò gli occhi, così scioccato dalla richiesta da non sbottare alcun insulto come invece avrebbe fatto normalmente da una simile richiesta. [...] "Ma in fondo... C-che male c'è nel f-farlo, una volta tanto...?"" -

Amare una persona e lasciarsi prendere dalla gelosia fino a travisare anche i gesti più banali. Può capitare, no? Questa volta è successo a Hizaki che, eternamente innamorato di Kamijo, teme di vederselo portare via… e combina qualche guaio...

Cosa accadrebbe se Usagi si stancasse dell'eterna indecisione di Misaki riguardo al loro rapporto e prendesse una decisione molto grave?

"Fratello, questo è amore...". Misaki si trova in una situazione difficile, che lo costringerà ad esaudire il desiderio di Usagi-san e mettere finalmente al corrente Takahiro del profondo sentimento che lui nutre per lo scrittore. Ma a cosa porterà questa improvvisa rivelazione? E soprattutto, l'amore di Usagi e Misaki sarà abbastanza forte per superare i nuovi ostacoli che la vita gli porrà davanti?

Piccolo incontro tra i tre Suzuki-san più importanti di casa Usami...

Da oggi la mia carta d’ identità è il mio avambraccio sinistro dove è stato tatuato il mio nuovo nome, da oggi dimentico di essere uomo, essere umano, dimentico di essere Takanori Matsumoto, da oggi mi chiamo: 1488189.