-Sai quale è il problema? Non avresti mai dovuto confessarmi i tuoi sentimenti. Hai sbagliato cazzo! La mia vita è diventata un inferno a causa tua. Prima mi isolavo, non sentivo niente e stavo bene. Stavo fottutamente bene. E poi sei arrivata tu e mi hai detto di sentire qualcosa. Io non mi sono mai ascoltato Mar! mai! E tu mi hai fatto rendere conto che invece sento così tante cose! Ma perché? Perché mi hai reso debole?!-

Harry e Eiffel, due ragazzi che si conoscono dall'età di quindici anni e che hanno condiviso tutto, le cose importanti e le stronzate. Questa è una storia d'amore, di amore profondo, di amore desiderato, di amore bramato, di amore raccontato sulle note delle canzoni dei nostri ragazzi.
Buona lettura. xmela

Io ti amo ancora e mi sento in colpa perché sto per promettere amore eterno a una ragazza che non sei tu, e mi sento uno stronzo. Cosa posso fare per cambiare le cose? Niente.
Tu rimarrai parte di me, per ogni istante della mia vita. Mi mancherai ogni istante della mia vita, e ti amerò ogni istante della mia vita.

“Ci saranno Zayn e Liam con Amber e Jane, Jessie o Jennifer o come si chiama...” la interruppe lei. Kathleen sospirò alzando gli occhi verso il soffitto.
Capiva Hannah – da una parte – perché provava la stessa cosa, e nemmeno lei moriva dalla voglia di vedere Zayn con la sua nuova e sicuramente bellissima ragazza, ma dall'altra non voleva ridursi a fare la Bridget Jones di turno.

Usciva pochissimo sangue, presi un tovagliolo e lo asciugai.
-Che imbranata- dissi a bassa voce, maledicendomi per la figura appena fatta.
Guardai Harry, aspettandomi una delle sue battutine di scherno.
Invece no, mi fissava.
Era teso, le mani strette in due pugni.
Ed i suoi occhi, Dio, sembravano..rossi.
Indietreggiai.
-Harry..cosa..-
Il suo respiro era pesante, lo sguardo puntato su quell’innocuo graffietto.
Sembrava volesse divorare quel dito da un momento all’altro.
-Va in camera tua- disse, dopo aver preso un respiro profondo.
Chiuse gli occhi, per poi riaprirli dopo qualche secondo.
Erano tornati del solito verde.
-Ho detto di andare, sei sorda?- disse, scontrosamente.
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-E’ da due settimane che non dai segni di vita-
Puntai il mio sguardo su di lui, cercando di trasmettergli la mia irritazione.
-Ho avuto di meglio da fare- si congedò freddo, scrollando a sua volta spalle.
Incassai l’ennesima batosta, l’ennesima conferma che per lui non rappresentavo nulla.

«Ora possiamo parlare?»
«Lo sai, vero, che non puoi saltarmi addosso ogni volta che non voglio ascoltarti?»
«Mi diverto con poco, che vuoi che ti dica? E poi saltarti addosso non mi dispiace.»
Sei arrabbiata con lui, ricordatelo, si ripeté June mentalmente. Eppure, per quanto avrebbe voluto prendere Harry a schiaffi e urlargli di andare al diavolo, non riuscì a non sorridere debolmente.
«Comincio a pensare che tu abbia qualche problema con la coerenza, Harry. Sbaglio o poco fa hai detto che non c’era niente di cui parlare?» gli ricordò, un po’ mestamente.
Harry alzò gli occhi al cielo e le liberò i polsi. Tuttavia, non accennò ad alzarsi.
«Mi fai così incazzare, June, che non ne hai idea.»
«Io? Oh, questa è bella.»
«Ci sto provando, okay?» Harry sbuffò, poi si lasciò cadere di lato e si mise a pancia in su. Fissava il soffitto, ma con la mente era altrove.
June lo osservò per un attimo, cercando di capire cosa gli stesse passando per la testa. Non che fosse facile, perché Harry aveva una mentalità particolarmente contorta, oltre che una testa bacata.
«Voglio che tu ti fidi di me.»

“ Zayn non va bene per te “ Urlò, sovrastandomi maggiormente.
“ Vuole soltanto usarti, per portarti a letto “ Proseguì aggrottando lo sguardo.
“ E tu Harry? “ Domandai retoricamente. “ Tu non fai lo stesso con le altre ragazze? “ Proseguii, aspettando la sua risposta. Come Zayn, anche il mio fratellastro aveva la sua stessa fama, nella mia scuola.
Alla mia domanda Harry sbarrò gli occhi, per iniziare a parlare con tentennamento.
“ Si, ma è diverso “ Disse abbassando lo sguardo, cercando di auto convincersi.
“ In che modo è diverso Harry? Spiegati.” Chiesi provocandolo. La curiosità mi stava uccidendo, mentre aspettavo la sua risposta.

«Va da lei e fallo» Tamara sospira, abbassando lo sguardo e fissando il pavimento della sua stanza.
«Come?» rispondo immediato, sperando di aver capito male.
«Si Zayn, va da lei. Va da lei e diglielo, dille che la ami, baciala e poi fate l’amore fino a tardi, finchè non arrivano i suoi e si incazzano. Dille che è stupenda nelle sue imperfezioni, dille che la ami anche se ha un carattere di merda. Portala al mare e permettile di insegnarti a nuotare. Falla ridere e falla sentire speciale. Baciala dopo aver litigato e poi mettetevi a ridere come due dementi. Rimanete svegli fino a tardi e ripetile sempre quanto è speciale per te. Regalale i suoi fiori preferite, delle rose magari, così senza motivo, per ricordarle che lei per te è tutto e che tu sei tutto per lei».

‘Sarò qui insieme a te per sempre, fino alla fine.’
La gente cambia, tutti. Il per sempre non esiste. Sola, mi aveva lasciata sola ancora una volta. Io avevo perso e lui aveva vinto.

"Harry ne abbiamo già parlato, decido io per me, non puoi essere sempre così protettivo.." Dissi abbassando lo sguardo e cercando di diminuire i toni della conversazione.

Ok, non ho la più pallida idea di come descrivere questa storia.
Io non sono neanche un fan degli One Direction!
Vabbé, dico solo che è un piccolo sclero creato per far sorridere un po' la mia sorellina!
Dalla storia:
Ora, per voi poveri ignoranti che non conoscete il significato di questa parola, “Larry Stylinson” deriva dall’unione dei nomi e dei cognomi di Louis e Harry, due dei membri della famosa band.
"Embè?" vi chiederete voi ignari non-directioner.
E invece no, questa è una questione di fondamentale importanza!
Non offendetevi, lasciatemi una recensioncina e fatevi una risata :D

-Ma come facevi a sapere che sarei arrivato ora?- chiese.
Louis lo vide sorridere ed una scarica di farfalle divoratrici cominciarono a mordergli l'intestino.
-Non lo sapevo..- mentì -Mi sono seduto qui e mi son detto: “Conto fino a dieci, se non arriva vado via.”- concluse saggiamente.
Quando vide un altro sorriso sul volto di Harry, immediatamente si affacciò giusto in tempo per vedergli comparire sulle guance quelle adorabili fossette che amava.
-..E a quanto sei arrivato?- domandò Harry prendendo a sorseggiare il suo cappuccino.
-Milleduecentoquarantasei, ma potevo ancora continuare.- rispose il moro con nonchalance.

Cosa succederebbe se quello che provassi per tua sorella non fosse più una questione di parentela?
Cosa succederebbe se non fosse solo più un fatto di "legame di sangue"?
Cosa succederebbe se tutta questa storia impossibile facesse male soltanto a tutti e due?
Forse è una storia impossibile o forse no.

- Anche Harry è innamorato di te, idiota.- Giulia sbuffa, accavallando le gambe, seduta su una sedia del bar dove stanno bevendo due granite, alla fine di Giugno.
- Certo, nei miei sogni.- Regine sorride ironicamente, affondando il cucchiaino nella granita al limone.
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- Chiudi il becco, Louis.- gli ordina il riccio, poi la sua aria sognante ritorna. – Dici che lei è diventata più bella? Per forza è diventata più bella.- si da dello stupido da solo per aver potuto aver dubbi su una cosa simile, Louis lo guarda basito.