«Come stai, capitano?»
Era quasi imbarazzante. Quasi perché Nami non aveva aspettato una risposta, e si era limitata a prendere il capo di Rufy ed ad appoggiarlo contro la propria spalla.
Il giovane immerse le mani nei suoi capelli lunghi, ispirandone il profumo.
(Sette momenti Rufy/Nami).

Il ragazzo si concentrò a pieno. Chiuse gli occhi raccolto, portandosi una mano al mento in profonda riflessone. Il silenzio più profondo lo circondava, nella sua camera da letto. Il ticchettio della pioggia, contro il vetro della finestra, attutito dal suo rimuginare.
-Uhm…- mugugnò pensieroso -… 1983…?-
La ragazza che gli sedeva di fronte, lo fissò sull’orlo della disperazione. Trattenne un ringhio solo per un soffio...

Dieci colori, dieci sentimenti, dieci episodi... Può l'amore nascere con le sfumature dell'Arcobaleno?
Piccola raccolta alla ZoroxNami

Lo spadaccino appoggiò un gomito al tavolo e si puntellò la testa, rimuginando: nausea… vomito mattutino… aumento di peso… stanchezza… dolori ossei… 40 settimane… Dove aveva già sentito tutto ciò?
In un libro forse… o nelle ore di lezione teorica nella palestra del suo maestro di spada… Ma riferito a cosa?
Centrava una donna… un uomo… amore… un uovo, forse… un seme… e poi dopo 9 mesi…

'Un deserto, un deserto roccioso, chissà dove. Il vento soffiava trasportando granelli di sabbia, e davanti c'era solo desolazione. Un essere superiore era pensoso, lo si vedeva dal suo sguardo. Uno sguardo pensoso e assente da quel luogo desertico.
Era una desolazione assurda, quel tipo di desolazione che con il tempo ti porta alla pazzia. C'era soltanto il nulla, diremmo noi. Lo stesso paesaggio ben poco provvisto di vita, con vegetazione scarsa che quasi sembrava meno viva delle pietre presenti un po' ovunque, ripetuto fino all'orizzonte senza alcun cambiamento. Ma il nulla era ben altro, come sapeva l'essere. Aveva visto tante cose, anzi troppe cose.
"I combattenti più potenti sono concentrati in un unico punto... Bene..." disse il Kaiohshin.
Il sommo dio si teletrasportò.'
Storia sospesa.

E’ una piccola raccolta, i cui capitoli hanno come titolo gli aspetti meteorologici. Li ho scelti perché mi sembravano i più adatti per descrivere i pensieri e le sensazioni della mia meteorologa preferita e del suo compagno… Bhè naturalmente il tutto in stile Zonami!!!

"Ma Nami.."
"Zitto!! mi hai stufato di nuovo, sei insopportabile!"

#01 [Anima]: Era entrata con forza e decisione, stabilendosi dentro alla sua anima quando lui stesso credeva di averla perduta per sempre.
#02 [Sfocatura]: Era più facile guardare il volto insanguinato di Soul attraverso quella marcata sfocatura.
#03 [Giovane]: Non avrebbe mai immaginato che la sua giovinezza possedesse un nome ed una forma così strani; Maka Albarn.
#04 [Nuda]: Perchè a Maka bastava la fragile nudità della sua anima per farlo morire dentro, come nessuna era mai riuscita.
#05 [Movimento]: L'andatura di Maka era un' qualcosa di assolutamente curioso. Soul la notò immediatamente, la prima volta. E seppe che non se la sarebbe dimenticata tanto facilmente.
#06 [Ultimo] L'ultimo attimo prima di chiudere le palpebre su quell'incubo era stato pieno di lei.
#07 [Sbagliato] Lui era l'unico che riuscisse a convincerla del fatto che, di sbagliato tra loro, vi era solo l'idea.
#08 [Fresco] Maka era la freschezza che alleviava la sua anima dall'aridità bruciante delle fiamme del suo Inferno.
#09 [Canto] Le note delicate della voce della sua Maka lo raggiungevano come un balsamo,mentre lei sorrideva e cullava fra le braccia il loro piccolo fagotto candido.
#10 [Concretezza] La concretizzazione dell'amore, la pienezza della sua vita.
Le sue donne.
[Raccolta] [Soul x Maka]

M'ama o non M'ama?

Unici nel nostro modo d'esser sbagliati.

Siccome sto' letteralmente impazzendo per questa canzone e ogni volta che la sento penso sempre:" Ma perchè non farci una FF su Soul e Maka?"
Spero vi piaccia: naturalmente la storia si svolge in una discoteca.
*Buona Lettura*

Più scorreva gli occhi sul foglio più il suo sguardo si spalancava, mentre le mani stringevano la carta bianca. Rilesse più volte, per essere sicuro di non aver capito male.
« Non è possibile... » esalò con un fil di voce.
« Allora? Cosa dice? »
« I miei genitori... vogliono che torni per qualche giorno a casa perché... – ingoiò un flotto di saliva – vogliono presentarmi la mia fidanzata! » esclamò tutto d’un fiato, incredulo.
Maka lo fissò, attonita. Fidanzata?

Era passato un sacco di tempo da quando aveva dormito per l’ultima volta nel suo letto, Soul era convinto che lo rifacesse ogni mattina appena svegliata, la verità era che non lo usava mai.

#1. Nessuno ti porterà mai via da me, «Cosa vuoi ancora, Blair?»
#2. Disarmarti con un sorriso, Deglutisce rumorosamente, puntellandosi sui gomiti.
#3. Indugia sulla punta della lingua, Anche senza bisogno di parlare, Soul aveva compreso tutto.
#4. Le vecchie abitudini sono dure a morire, «Hai visto? L’avevo detto che sarebbe tornato utile».
#5. Fino all'ultima sillaba del tempo stabilito, «Come sapevi che…?»
#6. Se volevi sincerità, «Perché mi hai portata via a forza dalla festa di Kid?»
#7. Non è rimasto nulla a cui essere legati, «Insieme, Maka. Non sei sola.»
[Soul/Maka, 7/7.]

Era vero che Rufy era rumoroso e spesso la faceva scoprire, ed era vero che la assecondava in tutto, come Sanji, solo meno servilmente, ma ciò che più amava dei suoi furti con Rufy erano proprio le loro fughe.