Quando l'Arte lega la creatura al proprio creatore...

E se la bella e la bestia vivessero ai giorni d'oggi? Come si comporterebbero? La "bella" riuscirebbe ad andare oltre la superficie?
Lorenzo non stava esattamente camminando. Stava correndo a più non posso lontano da quella casa e dal quel ragazzo che sembrava essere la reincarnazione di qualche pazzo omicida, altroché scienziato folle.
Quello era Hannibal Lecter in incognito, o suo fratello.

Murad lo minacciava, certe volte, e poi gli offriva regali, doni per farsi perdonare e per ingraziarselo e per vedere se un giorno o l'altro gli sarebbe riuscito di vederlo sorridere, magari, perché doveva essere molto meglio avere intorno un Elwyn appagato, in pace con sé stesso, in pace con la sua situazione, in pace con Murad, soprattutto con Murad. Non era mai riuscito a comprarsi un sorriso di Elwyn, ma insisteva, ancora e ancora, sperando di riuscire ad indovinare la giusta offerta, il giusto prezzo per quel sorriso.
Perché Murad lo minacciava, sicuro: ma, poi, conosceva una verità diversa.[...]
Seconda classificata al concorso L'Harem... e il Pagliaccio indetto da Eylis.

Mia prima assoluta FF del fandom, quindi siate clementi, e un parere non guasta mai.XD
Puoi fare finta quanto ti pare, puoi mentirti, puoi guardarti allo specchio e sorridere, puoi fare quel che ti pare.
Tanto sai che prima o poi vi distruggerà entrambi.

Gabriel non ricorda di essere stato umano, Gabriel non ha più nessuno. C'è stato un tempo in cui era bello, molto bello, bellissimo, ma adesso quel tempo è passato. Gabriel viaggia con un armadio al seguito e quattrocento anni di ricordi perduti sulle spalle.
In una casa antichissima piena di cose rotte e di cose preziose avrà inizio la più bizzarra delle convivenze.
Prima classificata e vincitrice del Premio Attinenza al concorso Once upon a Bloody December indetto da storyteller lover.

Ci sono cose che non cambiano mai, una di queste è il cappotto militare del Capitano Jack Harkness. [Jack/Ianto]
Scritta per il p0rn fest #4 indetto da Fanfic Italia.

[Dave Karofsky/Kurt Hummel]
Ok, forse non è proprio così, pensò mentre si massaggiava il naso per l’ennesima volta e tratteneva a stento le lacrime.

Questa fic è nata da un'immagine molto...rovente: due ragazzi abbracciati su un letto, le mani sotto le magilette l'uno dell'altro, le bocche sulle rispettive pelli, un'immagine che trasuda passione da ogni poro.
E questa piccola storia è quello che questa immagine mi ha ispirato ^__^''
Quindi buona lettura a tutti.

Attraversi Venezia con uno stato d’animo impossibile da reggere.
Sei solo da un anno, da quando tua moglie ha fatto i bagagli infilandoci dentro preziosi abiti e tutto il suo essere volubile.
Avresti dovuto picchiarla qualche volta, ma non sei mai stato un uomo così vigliacco, sì, perché a differenza degli altri capi famiglia del Rinascimento sei sempre stato uno che considera da vigliacchi picchiare una giovane donna.
E poi, probabilmente, lei sarebbe tornata a Londra comunque.
Era davvero ribelle Susan, sicuramente una donna in grado di fare tanto, se solo la società glielo permettesse.
Certo, una donna con dei pregi e belle gambe, ma anche con un istinto materno pari a zero, è andata via lasciandoti il vostro unico figlio, Riccardo.
Sorridi, amaramente, ma sorridi, non è mai stata una perfetta nobildonna del rinascimento, e ciò che ti piaceva di lei è stato la causa della fine della vostra unione.
Riccardo è diventato sempre più chiuso ed introverso, non che fosse mai stato un bambino e poi un fanciullo molto loquace, ma ora…ora era come spento…
Ti sei fatto procurare un giovane ragazzo, vuoi dipingere qualcosa di bello, non lo avevi mai fatto prima...

" “ Non osare fermarti.”
Tentò di imporsi, di mantenere un’aria austera, nonostante i sospiri e i gemiti, nonostante volesse soltanto sorridere.
“ Agli ordini…” sussurrò l’altro, mentre gli rubava un altro bacio, più dolce, che gli riempì le membra di quel candido languore che non conosceva ormai da troppo tempo."
UsUk/Lemon/Chissà perchè ultimamente tendo al romantico.
Una storia ambientata in una camera da letto condivisa, una notte insonne di Alfred, un Arthur che non sa resistere al suo cuore.

Un incontro bloccato nel tempo, senza passato, senza futuro.
Un incontro senza parole, senza pensieri, solo corpi e desideri.
"Ne sono passati almeno dieci di taxi da quando ho cominciato a contarli e ancora niente, poi finalmente la mia pazienza è premiata, godo nel vederlo scendere dall’auto che si è fermata sul piazzale, senza che sappia che io lo sto osservando.
Mi passa un brivido nella schiena scrutando le sue movenze controllate, l’incedere falsamente sicuro e lo sguardo che tiene dritto davanti a se quasi gli altri fossero invisibili.
Un mix perfetto per farmi eccitare."

Neal è un baratro.
Peter si lascia cadere.

Mark e Gary ai tempi della scuola: Mark ha bisogno di ripetizioni di fisica, e trova il suo compagno di classe e migliore amico MOLTO DISPONIBILE ad aiutarlo..

Sapeva perfettamente che era pericoloso, il piccolo biplano rosso non era assolutamente il mezzo adatto per affrontare una tempesta di sabbia nel deserto, però doveva tentare.

Non era molto divertente fare i turni di notte, soprattutto se i turni in questione si facevano ad una festa di paese dove tutti si divertivano tranne loro.
Marco controllò l’orologio per l’ennesima volta.
Le 21:00
Ne avevano ancora davanti, di tempo da trascorrere.
Fortuna che almeno erano insieme, tra quattro chicchere e qualche caffè generalmente la notte con Stefano passava velocemente