Arthur è innamorato di Merlin ma non riesce a trovare il coraggio di confessare il suo amore, come potrebbe mai amare il suo servo e per giunta un altro uomo?
L'arrivo di un personaggio che scombussolerà le loro esistenze cambierà qualcosa nel loro rapporto? Li allontanerà o li farà avvicinare?
Dal primo capitolo..
"Arthur picchiettò le dita sul tavolo mentre si trovava davanti ad un foglio di carta ancora vuoto. Non riusciva proprio a concentrarsi sul discorso che doveva fare perché i suoi occhi erano concentrati solo... solo... Lanciò un urlo dentro la sua testa, non riusciva a credere di provare questi sentimenti, specialmente nei confronti del suo servo.
Sì, lo aveva ammesso. Era innamorato di Merlin, il suo servo. Lo era dalla prima volta che lo aveva visto molti anni fa, ma solo recentemente era riuscito ad ammetterlo a sé stesso. Non aveva mai confessato i suoi sentimenti al moro, come poteva Merlin provare le stesse cose per lui?"

[...] E alla fine Dean si chiede come sia possibile, e se veramente lo sia, innamorarsi così tanto e in così poco tempo.

Artù teneva lo sguardo fisso sul pavimento, la fronte sudata, i capelli che la sfioravano leggermente. Eppure quel pavimento non lo guardava.
No, Artù guardava lui.
Non faceva altro. Non aveva fatto altro per mesi, sempre. In qualunque luogo si trovasse, qualunque cosa stesse facendo, Merlino avvertiva i suoi occhi scavargli sottopelle. Era diventato un peso. Non lo avrebbe mai detto ma lo era diventato.

TRADUZIONE MIA CON PERMESSO DELL'AUTRICE.
Castiel: un ragazzino magro e imbranato con una cotta per il ragazzo più popolare della sua classe. Essere impopolari non è facile ed è ancora peggio quando la parte omofobica della scuola lo scopre. Un po' di fatica per essere notato dalla sua cotta si trasforma in una grande fatica per se stesso e la sua dignità. Ma il bullismo può prendere il meglio di una persona. Slash. Destiel rating rosso per capitoli futuri.

"Rimane impercettibilmente sorpresa alla vista di quella ragazza, lì. Sembrava così... fuori posto. Avrebbe voluto portarla via. O almeno, togliere quell'espressione imbronciata dal suo volto." (...) - "Canti qui tutte le sere, Diana?" - "Sì, Celeste."