“Tu vuoi il mondo ai tuoi piedi, Hermione Granger” sibilo. Tenendola ben stretta, mi stendo sulla schiena e la posiziono sopra di me, mentre i suoi occhi torbidi mi squadrano affannati. “Lascia che io te lo dia”

Hermione Granger si reca a Grimmauld Plaice, dove è sicura di trovare i suoi amici, per festeggiare la sua promozione ma quando arriva al numero 12 non trova Harry, Ron o Ginny ma bensì il suo ex Professore di Pozioni, Severus Piton.
L'inaspettato pomeriggio di semplice e puro sesso finirà per trasformarsi in un reciproco donarsi amore alla scoperta di due cuori e due anime che avevano solo bisogno di trovarsi.

Come un fiume, a volte la vita trascorre tranquilla, ma spesso incontra un ostacolo che la costringe a modificare il suo corso, oppure, più semplicemente, sfocia nel mare, con un estuario o un delta… Sono passati quattordici anni dalla fine della guerra. Hermione, fidanzata con Viktor Krum, Indicibile al servizio del Ministero della Magia Bulgaro, si concede una breve vacanza a New York. Draco Malfoy, dopo aver dato scandalo chiedendo – e ottenendo - l’annullamento del suo matrimonio con Astoria Greengrass, essendo lei sterile, ha deciso di trasferirsi a New York per seguire più da vicino alcuni affari in quel continente.
NOTE DELL'AUTORE: Per “Furry”, io intendo l’espressione degli istinti primordiali, liberi dalle convenzioni imposte dal nostro essere "umani", in cui l’aspetto erotico è di primaria importanza (quindi, niente animali antropomorfizzati). Molto probabilmente, questa breve fic sarà il prequel (o il prologo) di un’altra storia più articolata, ma non ho ancora deciso nulla in merito.
Fanfiction partecipante al contest “Il rosso del mio sangue è l'unico colore, non è della mia anima che parlo, è del mio corpo che non ha pudore”, indetto da White Ophelia e Meg Marlon.

Devon, per ordine del suo capo deve rapire una ragazza, Dafne, per chiedere il riscatto al padre. Il padre però si rifiuterà di pagare e a Devon non resta altro che ucciderla ma... qualcosa dentro di lui glielo impedisce.

“Oh, non ti tirerai indietro adesso, Granger”, le disse con tono serio, che non prevedeva repliche. “Girati”, le ordinò.
E' sottile il confine tra una notte di piacere, e una notte di dolore.

Attenzione: ho inserito alcuni degli avvertimenti che state leggendo perché - anche se non approfondita - questa storia parla di violenza.
Non sono voluta entrare nei dettagli, non era questo il mio scopo e ricordate che la storia è OOC, What if...? Quindi prima di criticare vi prego di leggere ogni cosa.
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Alla fine aveva vinto lui: aveva strappato le ali ad Hermione Granger e l’aveva trascinata all’inferno con sé.

La guerra è finita e gli studenti sono tornati a Hogwarts per l'ultimo anno. I Serpeverde stanno organizzando qualcosa di losco ed Hermione cerca di scoprire cosa, ma stavolta qualcosa potrebbe non andare come previsto e costringerla a fare cose che non avrebbe mai pensato. E non è detto che le dispiaccia....
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La fic contiene scene di sesso esplicito sebbene non vengano praticamente usati termini volgari (nel rispetto dello stile di JKR). I protagonisti sono tutti diciottenni allo svolgersi degli eventi. La fic sarà completa entro una settimana dalla pubblicazione del primo capitolo.

Tutti ci soffermiamo sull’aspetto classico di un rapporto sessuale, ma se invece pensiamo alle conseguenze che questo potrebbe avere? E Bellatrix e Rodolphus, come la prenderanno?
{Storia partecipante al ‘The first time’ Contest, indetto da Mary Black sul Forum di EFP}

Erano ormai mesi, che era inquieta.
Spesso si aggirava per casa come una fiera in gabbia, catturata da una vita sempre uguale.
Non era infelice, non esattamente, piuttosto insoddisfatta.
Una volta avrebbe deriso chi si sentiva come lei, eppure ora andava ad ingrossare quei ranghi di mogli e madri che avrebbero venduto l'anima per " un'emozione ".
Buffo come spesso quello che ti sembra l'eden diventi la tua prigione, dorata ma pur sempre qualcosa che ti imprigiona senza darti la possibilità di spiegare le ali e spiccare volo, librandoti nel cielo e facendoti trasportare dalle correnti.
Si sentiva soffocare sempre di più in un matrimonio che non si era rivelato quello che sperava, con un marito che non era stato un compagno di vita nel senso più completo del termine.

" Cosa vuoi che faccia mezzosangue? " il sussurro roco a fior di labbra che le rivolse fece spalancare gli occhi ad Hermione, la quale capì in un lampo perché l’altra poco prima si fosse fermata. Voleva che fosse lei a chiederglielo.
Voleva che fosse lei ad implorarla di continuare.
No, non lo avrebbe fatto, non si sarebbe abbassata fino a questo punto.

Neville continuava a scorrere queste domande nella sua testa, ma prima che se ne accorse le labbra fredde di Bellatrix, erano sulla sua guancia.
"Piccolo,piccolo Paciock." sussurò sensualmente.
Il ragazzo balzò, come la sua lingua rapidamente uscì fuori e leccò la guancia insanguinata.
Pensò che fosse disgustoso, ma ben presto le labbra di Bella si mossero lentamente verso la sua bocca e prima di rendersene conto, Bellatrix lo stava baciando! Tentò di allontanarsi.
Comincio a scalciare, ma non si muoveva.
....sono da manicomio ma spero che vi piaccia :D ^^"

Eppure alcune volte, ma soltanto alcune, le pareva di scorgere il suo viso tra le ombre del castello, che le sorrideva placido, sornione, come a voler dire:"credi davvero di riuscire a cancellare me?". Appoggiato alla parete, impalpabile eppure così vivo, le infiammava il sangue, e, nonostante i suoi occhi fossero freddi e tristi come una violenza già subita troppe volte, lei si ritrovava a smaniare la sua compagnia.
Eppure lui non tornava, non tornava mai.
Questa storia si è classifica prima al contest "La fantasia è la nostra arma" indetto da Hece e giudicato da Alchimista93.

In un angolo, rannicchiata su se stessa, c'era una donna che stringeva la petto un fagotto.
Una lunga treccia, il viso sporco e ferito, ma uno sguardo fiero dorato ancora barluginava in lei.
Il corpo magro, troppo provato, le labbra screpolate, le mani dalle lunghe dita scarne, le unghie sporche, i vestiti laceri.
Tremante, cercava di essere invisibile, ogni volta che la porta si apriva si appiattiva alla parete, pregando di non essere vista. Pregando che la sua bambina non piangesse.

Sono passati 5 anni dalla fine della guerra, ma non tutti sono riusciti ad andare avanti come avrebbero voluto. Il trio si è separato, e c'è chi si è nascosto dietro relazioni superficiali per non restare solo. Un vecchio pericolo si ripresenterà a spaventare chi già non era in grado di provvedere a se stesso, avendo come risultato quello di sanare i rapporti deteriorati dal tempo e di crearne di nuovi.
Confusione, incertezza, e paura di venire feriti sono i fili conduttori di questa storia.
[Prima classificata al contest "The Most Beautiful Death in the world" indetto da Rosebud.89 sul forum di EFP e giudicata da Krixi]