il titolo in se può essere fuorviante.
solo una OS in cui Hermione spiega a Draco l'utilizzo di un regalo babbano.
storia nata in fb durante un gioco a capodanno.

Avete presente quelle giornate in cui nella testa avete solo brutti pensieri? Quelle giornate in cui se il buongiorno si vede dal mattino allora è meglio starsene a letto? Bhe ... Mi chiamo Hermione Jane Granger, mezzosangue, Grifondoro, Ex dentona, So-tutto-io, Eroina del mondo mondo magico per aver aiutato Harry Potter a sconfiggere Tom Riddle e oggi la Cooman mi ha predetto una giornata di merda!

Chiudo gli occhi e spingo ancora di più la testa nell'incavo del collo del ragazzo che mi stringe, ma una sensazione di sgomento si impossessa del mio corpo. Quando li riapro ci siamo spostati ed ora posso chiaramente vedere chi sia l'artefice di quella melodia così tormentosa: Draco Malfoy. Il suo sguardo incontra il mio e vi si incatena. Anche da questa lontananza riesco a notare lo scintillio dei suoi occhi grigi e lentamente mi ci perdo dentro, scivolando nell'oblio più profondo e ritrovandoci la stessa mia insoddisfazione e perdizione.

Senza fidanzato, circondata da neve e da un inverno che sembra divertirsi nell'intralciare i treni, destinata a una riunione di famiglia disastrosa con nonna Tsuru e i famigliari più pazzi del pianeta, Nami sembra essere ormai giunta al patibolo... ma forse la rimpatriata dei Cocoyashi le nasconde ancora qualche sorpresa, e chissà, magari anche piacevole.
*Fan Fiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan*

Lo fissai con odio snaturato. «Sei solo uno schifoso Serpeverde, un povero idiota che si crede chi sa chi. Sei una persona patetica e subdola, Draco Malfoy» gli sputai addosso con asprezza.
Le sue labbra si schiusero e il suo sguardo si fece ridente e giocoso, come se gli avessi rivolto un meraviglioso complimento.
«Hai fatto la tua scelta, mezzosangue»
***
O.S dedicata alla Dramione. Sicuramente ne avrete lette e stralette, ma spero che vi piaci. Buona lettura.

Estratto-
"Sentì delle mani afferrarle le spalle ed allontanarla bruscamente :-Sta' attenta Mezzosangue.-
Riconobbe subito la sua voce grazie al soprannome dispregiativo con cui l'aveva chiamata. Si ritrovò davanti un ragazzo biondo che la guardava con un cipiglio severo, con quei suoi occhi color del ghiaccio.
Lui non avrebbe dovuto trovarsi li, ma in casa sua, accuratamente sorvegliato, se non addirittura ad Azkaban. Perchè era ritornato ad Hogwarts?"

Tutti sono ad Hogwarts per un ultimo anno da "ragazzi normali". Ovviamente non sarà un anno tranquillo.
Dal capitolo III:
"Avrebbe potuto chiedere alla McGranitt una camera singola, magari tentando di corromperla promettendole un po’ della miracolosa crema anti-rughe di sua madre. Draco non si era mai sentito tanto idiota in tutta la sua vita: se ne stavano chiusi a chiave, lui, Nott e Zabini; quest’ultimo aveva tirato le tende [...] e se ne stava in piedi, di fronte ad una lavagnetta fatta comparire poco più di mezz’ora prima.
Theodore e Draco erano stati costretti a sedere sul letto del primo – il più lontano dalla porta – mentre Blaise gesticolava animatamente spiegando il suo “infallibile piano”.
Quando Malfoy gli aveva chiesto il perché della lavagnetta, quella mente geniale di Zabini aveva risposto “Fa più scena.”.
Dal capitolo XXIX:
"La situazione in cui si trovava non faceva altro che aggravarsi. [...] Salazar Serpeverde, isso su un trono retto dai principi della sua nobile Casa, doveva sicuramente starlo ad osservare con aria disgustata e delusa. Draco Malfoy se ne convinse, mentre, camminando con la bacchetta illuminata puntata verso il basso, sentiva il respiro di Hermione Granger, la Mezzosangue, bruciargli la nuca."

- Nami... Nami... Cosa devo fare con te?- pronuncia l'aguzzino, iniziando a torturarla con piccoli morsi, eccitandosi all'evidente resa della sua preda che soffoca gemiti a quel contatto.
Ed era tutto chiaro a Nami, il respiro calmo e voluttuoso, non riuscito più a gestire per colpa di quella tanto agognata vicinanza, ne era la prova tangibile.
*Fan Fiction partecipante al PORN DAY ZONAMI*

Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, l'osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.
Alzò lo sguardo verso di me e l'osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo. Titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
( Dato che me lo chiedono in molti, ripeto e ribadisco, che la storia è ZONAMI. C'è del LAWNAMI? Si. Perchè all'autrice piace. Se volete una trama avvincente -per quanto posso- abbiate fede e soprattutto PAZIENZA.)

[Liar Game]
A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di trovarsi in una situazione altamente spiacevole da cui, in un modo o nell’altro, si voleva sfuggire.
Tra questi è più che giusto annoverare il Liar Game, il gioco più criminale del Giappone che, tuttavia, non sembra essere noto alla legge. Infatti, nonostante spenni più e più rispettabili – ma anche no – cittadini, nessuno sembra saperne niente e tutti i suicidi causati da debiti esorbitanti, creati da un giorno all’altro, vengono attribuiti ad una qualsiasi altra ragione.
Gli è morto il gatto? Bene, discendeva da un samurai dall’antico onore e ha deciso di seccarsi insieme al suo adorato animale da compagnia.

Non l’aveva più chiamata Mezzosangue. Non la chiamava mai, in realtà.
Infatti era rimasto spiazzato quando quella volta, dopo appena tre mesi di scuola, la Granger gli aveva rivolto per la prima volta la parola. Proprio lì, in quella biblioteca, in quell’esatto punto. Gli aveva domandato in toni gentili come mai spendesse del tempo a guardarla, definendosi poco interessante e monotona, quando avrebbe potuto studiare. Sulle prime lei rimase diffidente, ma c’era qualcosa nello sguardo di Draco che le aveva fatto capire che non era lì per prenderla in giro.
Una volta gli aveva proposto persino di fare i compiti insieme e… sedersi accanto a lei.

Victor: Con chi non andreste a letto neanche morta? Nami: con Ussop nonostante gli voglio un gran bene, per me è come un fratello, ma quel naso bleah. Califa: con Spandan...non c'è bisogno di dire il perchè ma l'avete visto? Tashigi: con Smoker l'odore di fumo mi da fastidio... Nami: come fa a darti fastidio praticamente ci vivi insieme??? Robin: Io non vorrei fare torto a nessuno...andrei a letto con tutti..

E se una persona qualsiasi riuscisse ad accedere, in maniera apparentemente inspiegabile, nel mondo di Kingdom Hearts? Ammetto che sarà una storia abbastanza lunga, non fatta per coloro che si stufano abbastanza presto... I capitoli sono ancora in prosecuzione, e essendo pure sommersa dagli esami, avrò un ulteriore rallentamento... Chiedo venia in anticipo... Questa non è la mia prima Fan's Fiction: ne ho scritte alcune altre, ma per ora mi sento di postare solamente questa. Suppongo che, a primo impatto, vi sembrerà infantile, forse noiosa: in effetti, l'inizio lo è, ma la storia maturerà di capitolo in capitolo, promesso! ^^ Vi auguro buona lettura, e spero che seguirete anche i prossimi capitoli!

Conoscerete sicuramente la canzone/filastrocca "fai una giravolta, falla un'altra volta...." bene la mia storia prende spunto da quella. Ovviamente Zoro/Nami

Una notte, una camminata silenziosa, attenta, ed un mandarino.
Tre cose che possono portare ad una conversazione un po' strana.
Dedicata al compleanno della Navigatrice.