Avete presente quando dovete fare le analisi del sangue e state in ansia estrema nemmeno doveste andare in guerra?
Avete presente il blocco di ogni funzione corporea che per un secondo vi uccide, finché quell’ago non esce dal braccio e tutto torna magicamente come prima?
Avete presente tutto questo?
Bene, allora capirete perfettamente come Park Jimin risucchi ogni energia a Min Yoongi sempre, costantemente, perennemente.
*
Min Yoongi è sempre stata una persona silenziosa e sicura di sé. È un perfetto leader nel suo lavoro e, nonostante la sua posizione, riesce tranquillamente ad avere dei buoni rapporti con il suo staff.
Quindi, quando Hyojin fa la sua entrata in scena con un’ora e mezza di ritardo, accompagnata da un Jimin a dir poco mozzafiato, il fatto che a Yoongi voli dalle mani un piatto colmo di pizzette, lascia perplessi e allucinati tutti.
*YoonMin*
Con Cameo di altri idol che amo.

Ispirata all'episodio 3x07 "Alis Volat Propriis"...con un finale alternativo

Il mio primo (imbarazzante) tentativo di PWP.
Richard Armitage si mette particolarmente d'impegno per far fare tardi al lavoro a una collega, durante le riprese de Lo Hobbit.
buona lettura!

C'era una volta, lontano lontano, il regno di Alabasta, che tra problemi idrici e sabbia a non finire si apprestava a festeggiare il compleanno di Re Cobra.
Gli invitati? La crema della società, e l'uomo più ricco di Alabasta non poteva mancare.
Sir Crocodile degna il Palazzo Reale della sua presenza, e al suo braccio ci sarà un'affascinante Nico Robin.
Siete pronti al red carpet?
Noticina: ho messo l'avviso OOC ma Crocodile non dichiarerà amore eterno a Robin, non le canterà serenate, non smetterà di fumare e non adotterà cuccioli abbandonati dagli occhioni imploranti.

[Cullen/Lavellan]
Ainwen Lavellan amava guardare Cullen mentre dormiva, soprattutto dopo una notte particolarmente accesa, ma era il suo risveglio che la divertiva oltre ogni modo.[...]
Se c'era una cosa che non avrebbe mai immaginato era quella che il comandante soffrisse il solletico.

"Spense la luce, chiuse la porta dietro di me e mi ci sbatté contro. Con le mani sui miei fianchi mi teneva stretta, compressa contro la sua vita, e mi baciava."

Con i doni di "Feastday gifts" e "Feastday pranks" deve essere stato divertente per tutti noi dare qualcosa ai nostri compagni di viaggio del Quinto Flagello; ma come avranno reagito loro?
E soprattutto, come l'avrà presa Zevran di fronte ad un particolare dono trovato inaspettatamente tra la roba del nano Bodahn Feddic?

[...] Quando Clint Barton diceva di organizzare matrimoni, la gente rideva e gli batteva la mano sulla spalla, come per complimentarsi di una battuta particolarmente spiritosa. Poi alcuni loro amici si sposavano e tessevano sperticate lodi del loro oh così simpatico e arguto Wedding Planner dell'Iowa.

Senza fidanzato, circondata da neve e da un inverno che sembra divertirsi nell'intralciare i treni, destinata a una riunione di famiglia disastrosa con nonna Tsuru e i famigliari più pazzi del pianeta, Nami sembra essere ormai giunta al patibolo... ma forse la rimpatriata dei Cocoyashi le nasconde ancora qualche sorpresa, e chissà, magari anche piacevole.
*Fan Fiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan*

John pensa di avere una normale vita sessuale con Sherlock fino a quando si accorge che non è così. Se Sherlock può inventare il suo lavoro, allora può anche inventare i suoi fetish.
Traduzione di "De Facto" di devincarnes.

Dalla storia:" Jimin era un provocatore e basta, non c'era mai stato nessuno capace di tenergli testa. Quello che non sapeva, è che anche Hoseok era in grado di giocare molto bene a quel gioco, e non l'avrebbe lasciato vincere facilmente."
Highschool AU
Popular!Jimin/ Nerd!Hoseok

“Questo qui si veste come un idiota” dissero all’unisono, per poi voltarsi l’uno verso l’altro e ringhiarsi contro, sempre a braccia serrate.
“Ehi moccioso, porta rispetto!”
“Scusa nonno, ma non ti si può prendere sul serio con quel trucco!”
“Parla Mr. Lentiggini a cui bastano solo i pantaloni e un cappello, sei indecente!”
“Almeno io non semino piume in giro, Signor Cuoricino!”
Non c’era verso.
Gwyn Lionheart, promossa di recente – e nemmeno lei si spiegava come – a grado di Sergente della Marina, iniziò a vagliare l’ipotesi di cercare un esorcista per tornare ad avere una vita silenziosa.

«Devi lasciarmi andare.»
«No! Ti ho lasciato andare quando siamo diventati alleati. Ti ho lasciato andare prima che le orde degli orchi si abbattessero su di noi. Ti ho lasciato andare quando ti ho donato gli smeraldi dei miei antenati. Ti ho lasciato andare ogni volta che ti ho incontrato da allora!»
«Tutti gesti lodevoli da parte tua,» provò di nuovo a ribattere Thranduil, con un distacco nella voce che il suo sguardo, ora basso e fisso nel vuoto, tradiva. «Chiederti di compierne un altro simile suppongo non sia così fuori luogo, dunque.»
Solo un passo lo divideva da lui e Bard annullò quella distanza appena vide la creatura eterna appoggiarsi sulla parte rialzata dell'imbarcazione con l'intenzione di scendere. Strinse la mano sul suo braccio per fermarlo, ma attese che fosse lui a girarsi, cosciente del fatto che avrebbe potuto scatenare anche la sua collera.
«Non questa volta,» sentenziò quando incontrò nuovamente il suo sguardo e lo vide privo di ogni rancore. «Non ti lascerò andare via in silenzio come ho sempre fatto!»

Vmin
Ispirata dal mv di Dope. Jimin è un segretario e un giorno incontra Taehyung...

“Ehi! Ehi! Fatemi uscire! Fatemi uscire! Voglio parlare col mio avvocato!”
Che poi, mica ce l'aveva un avvocato. Era così, tanto per dire. Per fare un po' di schiamazzo e far sì che i secondini smettessero di sfilargli davanti come tante papere dondolanti e gli prestassero attenzione.
Non avrebbero dovuto dargli un avvocato d'ufficio, intanto? Nei telefilm succedeva così e Law&Order era la Sacra Bibbia dell'iter giudiziario su piccolo schermo. (...)
Pochi minuti dopo dei passi lenti e calibrati risuonarono nel corridoio e un uomo – di circa una trentina d’anni – infagottato in un completo giacca e cravatta nero, perfettamente stirato – non una grinza osava mostrarsi, non una piega sgualciva il colletto o le maniche – perfettamente su misura. Sembrava che fosse una seconda pelle per l’uomo; gli occhi azzurri, vividi e luminosi, che si fissarono sul viso del ragazzo, erano leggermente incuriositi - e forse un po’ annoiati, ma giusto un po’. In mano stringeva una cartelletta color pulce che aprì arrivato davanti alle sbarre, “Clinton Barton?” Chiese, mordendosi appena il labbro inferiore, gli occhi che scorrevano velocemente le pagine racchiuse nel cartone.
“Clinton Francis Barton."