La prima volta che lo ha visto ballare è stata durante il suo primo anno a scuola, ad una recita, e da quel momento non è più riuscito a toglierselo dalla testa. Forse sono stati i suoi movimenti, i suoi piedi veloci o la sua espressione mentre si impegnava a far uscire correttamente un passo che lo ha fatto innamorare pazzamente di lui.
Stripper!Louis; Dacer!Louis; Hugh School!AU

«Guarda Liam! È migliorato tantissimo» esclama ancora il biondino non prestando per nulla attenzione a quello che gli sta cercando di dire l’amico.
Zayn sospira e abbassa il capo, consapevole che neanche questa volta riuscirà a dire a Niall che gli piace e che vorrebbe che sia il suo primo bacio.
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Harry dorme beato accanto a lui, incosciente delle paranoie di Zayn e dei suoi troppo pensieri in testa e Zayn neanche lo odia quel bastardo del suo fidanzato perché forse è giusto che sia così, sanno entrambi che non c’è più amore nel loro rapporto se non solo il sesso.
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«Mi scusi?» grida Liam perforandogli un timpano, Louis è costretto e mettersi una mano davanti l’orecchio e a mandargli un’occhiataccia, sono le undici di mattina e lui si è svegliato appena venti minuti fa per volere altrui, il suo corpo è ancora stordito. Si appoggia malamente al bancone e guarda in basso, assonnato, vorrebbe tanto un letto e una coperta.
Da una porta che sbatte ancora, esce un ragazzo con una maglia a maniche corte, sgualcita e sporca di cioccolata, Liam gli fa cenno con la mano alzandosi sulle punte e quello si avvicina con passo frettoloso verso di loro due.
«Posso esservi utile?» chiede più rivolto a Liam che al diretto interessato, poiché Louis ha ancora la testa appoggiata sul palmo e gli occhi bassi, quasi chiusi a perdersi nelle mattonelle bianche e sporche del pavimento del locale.
«Dovremmo ordinare una torta, per il ventiquattro dicembre» mentre parla, Liam, strattona il ragazzo che ha di fianco e lo costringe a rimettersi dritto sui proprio piedi. Ed è proprio in quel nano secondo in cui fa saettare lo sguardo prima sulla maglietta sporca e poi su una massa uniforme di capelli che Louis lo nota.

Zayn è bello e premuroso, la maggior parte del tempo è silenzioso ed è molto difficile che si arrabbi, gli porta il thè la sera a letto e la colazione la mattina. Louis oserebbe dire che potrebbe essere il ragazzo perfetto per chiunque. Purtroppo non lo è per lui.
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Harry non pensa di potersi meritare un uomo come Niall, un uomo bravo e troppo bello, perché pensa di essere uno scapestrato, una persona che porta solamente guai e mai niente di buono, eppure ha avuto il coraggio di chiedergli di sposarlo e Niall ha accettato. Harry dovrebbe esserne felice ma non lo è.
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«Io ho chiesto Mr. Potato per Natale» dice Louis contento infilando una manina tra i capelli biondicci di Harry e il bambino fa un verso estasiato.
«Allora io chiederò Mrs. Potato, Lou!» esclama più contento che mai.
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. Non gli importa del sesso, dell’età, della differenza di altezza o dei giudizi della gente, semplicemente il nuovo infermiere lo ha ammaliato e per questo, prima o poi, sarà suo.
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Harry singhiozza ancora e «la donna fantasma arriverà anche qui?» chiede con il labbruccio inferiore tremante e gli occhi lucidi. Louis sospira e scuote la testa, divertito dall’ingenuità del bimbo più piccolo. Ma in fondo lo capisce, Harry ha solo sette anni mentre lui ne ha già dieci, è più grande e ovviamente non crede ai fantasmi.
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«Siamo una bella famiglia, non è vero?» chiede. Harry alza gli occhi su di lui dal piccolo Thomas e si allarga in un sorriso prima di raggiungerlo e baciarlo una, due te volte sulle labbra.
«È ovvio, amore, siamo e saremo una bellissima famiglia» gli dice tenendogli le guance con le mani.
Doctor!AU, Louis/Harry, 361 parole

Il ragazzo è così tremendamente vicino, Harry sbircia attentamente i movimenti delle sue braccia forti, le mani piccole e i capelli castani sulla fronte. Poi succede ed Harry ne rimane estasiato.
I suoi occhi sono celesti, più che celesti, sono esattamente dello stesso colore del mare alle prime luci del mattino e non può fare altro che trovarli bellissimi e mozzafiato.
Si allunga un altro po’, nel tentativo di osservare meglio quel ragazzo che gli fa battere forte il cuore, e, purtroppo, fa lo sbaglio di appoggiare una mano sulla parte muschiosa dello scoglio, che lo fa scivolare e agitare leggermente nell’acqua tiepida di agosto.
Resta immobile quando incontra, per la prima volta, lo sguardo del ragazzo e sgrana gli occhi appena nota il suo volto trasformarsi in un’espressione stupita e agitata.
«Liam, Zayn!» lo sente gridare mentre si mette in piedi su quelle che gli umani chiamano gambe, «eccolo!».
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