Quando il suo liceo organizza un progetto in collaborazione con l'Università di NY, Alec sa che è l'occasione della sua vita per vincere una borsa di studio, peccato però che il compagno di studi che il fato gli ha assegnato è tutto fuorché uno stinco di santo.
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Alec e Magnus, due realtà completamente opposte, che però potrebbe completarsi alla perfezione, portando sollievo nelle vite differentemente problematiche dei due ragazzi. Alec 17 anni, studente modello, con troppi scheletri nell'armadio, Magnus 22 anni, studente disastrato, perennemente ubriaco e con un passato da dimenticare alle spalle.
Uno scontro inaspettato li farà incontrare, riusciranno a cogliere quello che il destino gli sta offrendo?
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Dal quarto capitolo: "- Magnus - Alec aveva strabuzzato gli occhi in direzione del gatto - sembra ubriaco.
Si avvicinò al micio e lo prese in braccio - Puzza di alcool. Dannazione - disse guardando Magnus in modo sconcertato - Hai dato degli alcolici al tuo gatto?"
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Il tutto condito con lo squilibrio mentale dei coinquilini di casa Bane-Santiago-Fell, tra denunce mensili, droni per spiare i vicini, lassativi presi per sbaglio, pitoni reali, pappagalli invasivi e gatti bipolari.

Questa storia è una piccola favola d'amore moderna, costellata di momenti di speranza e di momenti di tristezza, di momenti comici e di momenti tragici. Perché si sa, ciascuno di noi ha una sua personale favola ad attenderlo, basta solo saperla cogliere.
Tra allerte meteo, senza tetto, improbabili gala di beneficienza, malintesi e bugie, i nostri impavidi eroi (Alec e Magnus) saranno protagonisti di questa romantica commedia agrodolce che abbatte i pregiudizi ed i dogmi tradizionali.
Preparatevi a vedere Magnus ragazzo di strada come non lo avete mai visto in questa mirabolante avventura nata dal profondo disagio di NavierStokes.

Alec sapeva da quando aveva diciotto anni che sarebbe diventato un medico. Aveva già programmato tutta la sua carriera e tutta la sua vita, ma nessuno gli aveva detto che la sua strada si sarebbe scontrata con quella di un infermiere dai capelli glitterati.

“Alexander.” Magnus lo interruppe con calma, senza nascondere la gentilezza che, suo malgrado, gli permeava la voce. Era assurdo. Erano passati anni da quando era stato gentile con un Shadowhunter, figuriamoci dall’ultima volta che ne aveva rassicurato uno! “Non esistono domande stupide. Puoi chiedermi qualsiasi cosa.” Il ragazzo lo guardò da sopra la tazzina, gli occhi spalancati, e allo stregone sembrò diverso da tutti i Nephilim che aveva conosciuto. Sembrava curioso, timido e per niente arrogante, niente affatto disgustato al pensiero che un Nascosto avesse bevuto dalla sua stessa tazzina, anche se questa naturalmente era passata dalla lavastoviglie. Alexander Lightwood non aveva l’aria di chi era lì per ottenere qualcosa. Aveva l’aria di chi era lì perché semplicemente ci voleva stare.
Il momento, mai descritto nella serie di libri, in cui Alec trova il coraggio di chiedere a Magnus di uscire, suonando inaspettatamente il campanello dell'appartamento dell'altro. Da immortale, Magnus ha vissuto un sacco di esperienze strane, ma questa sarà destinata a superarle tutte.

[Non ci sono tante cose che Alec ama quanto le stelle. Di notte gli piace sedere sul balcone e guardare l'angosciante drappo di oscurità che copre il cielo e il bagliore argentato della luna, circondato dalle costellazioni di stelle che conosce a memoria.
Questa è una notte speciale per lui e suo figlio. È l'unica notte dell'anno in cui Alec permette a Max di stare sveglio fino a mezzanotte, per vedere le meteore Perseidi piovere tutte insieme sul tetto della loro palazzina.
Alec non si aspettava di scoprire che non fossero stati gli unici ad avere quell'idea.]
Magnus/Alec
Parents!AU
Neighbors!AU
Conteggio: 4.4k
!!TRADUZIONE!!

Tratto dalla storia:
Stringo il mio omamori, perdendomi nei ricordi, mentre ascolto il rumore della pioggia. Vengo distratto da un leggero bussare. Sbuffo andando ad aprire e quando lo faccio, devo aggrapparmi alla porta per non cadere.
- Alexander… - dico senza fiato.

Alec aveva una bella vita a Columbus, in Ohio. Stava diventando sempre più bravo e importante come avvocato nell’azienda di sua madre e stava raggiungendo la carriera dei suoi sogni un passo alla volta. Aveva una bella vita, confortevole e stabile, se non un po’ noiosa.
Così, quando il talent scout Magnus Bane gli offrì un colloquio alla prestigiosa Idris LLP a New York, Alec decise che non poteva fargli male andare a dare un’occhiata. Dopotutto, non si rifiutava la Idris LLP così, anche se non si era davvero interessati.
Non poteva immaginare che New York gli stava offrendo più che un lavoro in un’azienda più grande. La città era veloce, insanamente viva ma, soprattutto, aveva Magnus. E Magnus cambiava tutto.

Ad Alec piace partire per viaggi on the road. Non dà passaggi agli autostoppisti. Una volta lo fa, e l'autostoppista è Magnus.
Da New York a Los Angeles in tre settimane.
Traduzione di una fanfic dall'inglese.

E' la vigilia di Natale, e al villaggio di Santa Claus c'è un gran fermento.
Cosa succederebbe se i nostri amatissimi Sevenfold fossero degli elfi?
« Zack… Zack… PER L’AMOR DEL CIELO ZACKY CHIUDI QUELLA CAZZO DI BOCCA » tuonò il giovane elfo, tirandosi in piedi e trattenendosi dal tirare un pugno dritto contro il naso di Zacky. La tentazione era forte, e Brian sapeva che il suo limitatissimo autocontrollo non sarebbe durato a lungo.
Per fortuna, Zacky zittì.
« Allora, cos’è successo di così tremendo da farti precipitare in casa mia? »
« Oddio Brian, è una cosa terribile, i-io non posso c-crederci, h-h-ho sempre f-fatto il m-mio l-l-lavoro con d-dedizione, non c-c-credevo che p-potesse s-succedere! »
« Zacky, puoi almeno smettere di balbettare? Cosa diavolo è successo! »
« Non lo so com’è successo! » esclamò Zacky, cercando di non balbettare nonostante i suoi denti battessero ormai alla velocità della luce « Johnny e Jimmy stavano giocando a calcio con uno dei palloni… poi il pallone è… e Jimmy… e Johnny invece… »
« Zacky, per l’amor del cielo, cosa diavolo è successo? »
« A-Abbiamo perso un regalo »
Enjoy!

<< Don't think, just Save Me >> Questo è quello che pensano tutti i protagonisti di questa storia. Non pensare, salvami. Perché forse è proprio questo di cui si ha bisogno: avere una persona da salvare, per sentirsi un vero eroe, più di quanto non lo si sia già. TRATTO DAL CAPITOLO UNO: - Ehi! Voi due! Spicciatevi che dovete andare a scuola! – strillò la voce potente di Jimmy, mentre prendeva le chiavi della macchina. Non capiva proprio le donne, perché dovevano prepararsi per così tanto tempo? Lui si svegliava dieci minuti prima del suono della campanella e, in cinque minuti, era già pronto per andare, doveva solo aspettare quei due uragani delle sue sorelle minori.