CreepyLullaby, autore su EFP Fanfiction

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CreepyLullaby

Membro dal: 11/12/08
Nuovo recensore (45 recensioni)

Esplica.

Serpi sul soffitto.E c’era quel gingillo strano attaccato al vetro,ed era buffo e avevi detto di non toccarlo, era rosso.Come la mia scatola col fiocco storto, sì esatto.

Spacciatrice di sogni.

Ma comunque era divertente affondare la lama nella piaga..
La aiutava ad addormentarsi.. aldilà delle pillole al sapore di radice non aveva scelta.

Niente di male e Niente di bene.

Perché tutto è solo e il rosso non può diventare necessariamente oro.
Perché c’era una casa che tempo fa aveva l’odore del mare e anche del vento.Perché c’erano tanti lucchetti ed erano tutti vecchi, uno era incrostato.

I will sacrifice.

- Ultimo capitolo

Le mie dita sul tuo collo, liscio, radici ben definite. I contorni di una bocca che non lascia macchie. E poi alzati e riprendimi poi un sorriso e un al altro E tanti. LEI & LEI.

Nelle note del pianoforte.

Una tranquillità agonizzante, la morte e la nascita di ogni parola, il sospiro mozzato di un’amante intrappolato nel sadico gioco perverso di.. niente di meno che Se stesso.

L'ultimo Valzer in Blu.

Con una vena di blu, mi raccontava di mesi di freddo e stanze al neon multicolore. Il biglietto riportava in vita documenti vecchi da cestinare e disilludeva le Foto per imparare ad amare.

Insonnia

Chiedo al mare di uccidere il tempo,ma lui non mi ascolta e attonito mi canta ogni anno la sua ninnananna melanconica.

La casa dei cieli morti.

Delirio mentale, catarsi cerebrale. Guardatemi male se volete, la storia è scritta nei miei capillari. "L’ha ucciso Mary Sue, il vecchio amante perverso Che sniffava cellulosa, abolendo la fotosintesi di piante In catalogo."

Muori Delay.

Scritta di getto, una vita che ho potuto a malapena sfiorare prima di morire. Definitivamente. Ho perso qualcosa in un posto che, forse , col tempo dimenticherò.

Il cantore di storie sconnesse.

Il mio gioco incoerente porterà a fini incoerenti..
E… ci sarà un'altra virgola prima della fine.

Le risate del cappellaio matto.

La donna dell’inganno affetta da borderline aveva completato
la sua opera di mali psicosomatici e successive
regressioni mentali.

Vomitava certezze ingoiava rancore.

Respiravo urlando, schiava di parole neanche troppo dolci
che mi rapivano e trascinavano nel tuo baratro interiore.

Deliri da anestesia del cuore.

Pareti ornate di buio, calze bruciate e baci al sapore Di mentolo, hai qualcosa dentro che ti attanaglia i polsi. Sognavo vermi inermi e strade diroccate, camere affittate E vasche fatte di fazzoletti e di te.

Sapeva di rose sradicate.

L’angelo dell’immenso profumava di morte precoce.
Delirio nella decadenza. Scaglie di vita.

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