[Raccolta di oneshort Steve/Tony scritta per la challenge del gruppo "Hurt/Comfort Italia"]
1) "A volte, Steve ha l'impressione che non sia passato che un mese soltanto dal 1945 e una vita intera da New York"
2) "Non è il peggior rapimento che gli sia mai capitato, ma è definitivamente in top five, subito dopo l'Afghanistan, pensa, ed è un pensiero straordinariamente coerente, per il suo stato".
3) Gli occhi gli lacrimano e la gola si contrae come se avesse qualcosa bloccato nella trachea e tossisce e tossisce e tossisce fino a vomitare una manciata di petali azzurri. Oh. Pensa stupidamente. Sto per morire.
4) "Ehi, non sarai al sole da troppo tempo?"
5) "Stai tenendo sveglia l'intera città"/.Tony conosce perfettamente la voce alle sue spalle. Non distoglie lo sguardo dall'incudine. "Timely è abituata ai miei orari"

One shot legate alla long fic Stony "Safe in my hands"

Bokuto e un bicchiere di troppo. Akaashi e una cravatta verde.
Future!fic ~ BokuAka ~ Sex-Sex-Sex (e un pizzico d’ammore♥)

Incurva il collo, la testa sbatte contro il materasso e dalla sua bocca esce un singhiozzo misto ad un gemito. Piange guardando il soffitto, perché la tristezza nelle iridi di Iwaizumi già gli gocciola addosso, continuare a guardarla significherebbe affogare.
Le cinque fasi del dolore di Kubler Ross.
[IwaOi][Angst!]

[Otabek/Yuri]
“Beh? Che succede?” dice, senza riuscire a frenare la propria curiosità.
Otabek sospira di nuovo e lo guarda un po’ titubante. “Temo dovremmo cambiare il programma per il fine settimana.”
“Intendi quello di alzarci da questo letto solo per mangiare e basta?”
“Proprio quello.”
Yuri sbuffa. “E perché?”
Otabek si morde il labbro e Yuri riconosce nervosismo nei tratti del suo volto. “E’ una faccenda un po’ lunga da spiegare, ma…”
Fa una pausa, si passa una mano tra i capelli e sospira. “Ti andrebbe di conoscere la mia famiglia questo fine settimana?”

{Nagumo X Suzuno... forse un po' OOC} {AU: USA 1950s-1960s per questioni di trama i nomi saranno quelli europei}
Claude Beacons è un bambino di dieci anni della Louisiana, stato in conflitto tra la comunità bianca e quella dei creoli e afroamericani. E' un bambino estremamente vivace che vive da solo con la madre nella periferia di New Orleans vicino alle paludi del Bayou.
Bryce Witihngale è un bambino come Claude, della stessa età ma che vive nella caotica New York. Figlio di un industriale di fama nazionale e benestante, tuttavia è privo di amici a causa del suo carattere distaccato.
I due ragazzini sono in tutto e per tutto diversi, lontani centinaia di miglia.
Tra nord e sud gli Stati Uniti d'America erano uniti solo dal nome eppure a legarli sono una serie di lettere che si scambiano due ragazzini di dieci anni ogni settimana.

[Eren/Levi] [Modern!AU]
Erano ormai dieci minuti che Levi lo stava fissando senza quasi sbattere le palpebre.
Atterrito, agghiacciato, sconsolato e incredibilmente avvilito.
Il suo primo capello bianco.

“Dimmi dove ti trovi” la incitò nuovamente.
Rey lo fissò con tutto il disprezzo di cui era capace. Assunse un’espressione determinata e tornò a sollevare il braccio, richiamando un oggetto davanti a sé. Forse la spada laser?
Il suo corpo venne travolto, sollevato e gettato a terra da qualcosa che lui non vide. La sentì urlare per il dolore, un suono che scese fin nei crepacci più profondi del suo animo oscuro e lì si depositò sotto forma di un incubo nuovo di zecca.
Il collegamento s’interruppe e lui rimase a fissare il pavimento di freddo metallo, teso come una corda di violino. Sudava freddo.

Tsukishima Akiteru è scomparso ormai da due anni e nessuno parla più della faccenda.
Suo fratello minore, Kei, vive in nella menzogna di chi gli sta attorno, almeno fino a quando qualcuno non decide di riesumare il caso misteriosamente taciuto.
“Abbiamo iniziato nell’ordine sbagliato..”
“Grazie di avermelo fatto notare, perché pensavo che l’ubriacarsi, scopare colui che ti ha fatto ubriacare e poi vomitare per il resto della nottata fosse la prassi di voi di Tokyo.”
“Il tuo sarcasmo mi tocca più del mal di testa post-sbornia, Tsukki..”

Recuperò la bottiglia da sopra al letto, buttò il suo bicchiere nel cestino e poi si diresse verso la porta, fermandovisi davanti per un attimo. Si voltò e sorrise a Wakatoshi, alzando la bottiglia.
«Continua a guardarmi e ad osservarmi, diventerò presto degno di giocare sul tuo stesso campo!»
~
Ushijima, Bokuto e la loro sopravvivenza nella Nazionale.

La terra trema da tre giorni ormai.
Da fuori il palazzo si levano le urla dei soldati, i lamenti delle donne, i pianti dei bambini. Il popolo è già morto da tempo, da quando l'imperatore l'ha abbandonato e si è rifugiato altrove, lasciando la capitale del mondo sbriciolarsi sotto i loro piedi. [...] L'ordine del cosmo è stato invertito, e l'oscurità si abbatte su Roma.
[VikingsAU]
[IwaOi] [UshiOi]
[ON HIATUS]

[Bokuto/Akaashi] [Kuroo/Kenma]
E’ solo il primo giorno e Akaashi già non ce la sta più facendo.
Di fronte a lui, la tragedia del secolo: Bokuto e Kuroo abbracciati stretti e con due espressioni contrite in volto. Bokuto viene addirittura scosso da qualche singhiozzo, ogni tanto.
Akaashi sospira per quella che è la centesima volta negli ultimi dieci minuti.
Kuroo si allontana da Bokuto e gli mette le mani sulle spalle. “Bro,” lo chiama, utilizzando quello stupido nickname che si sono affibbiati l’un l’altro durante il loro primo anno di università. “Devo andare.”
“Ma bro!” replica lui, imitando l’amico e prendendolo per le spalle. “Sappi che mi mancherai tantissimo.”
“Anche tu, bro… anche tu,” replica Kuroo con identica sofferenza.
“Ci sarà sempre un posto sul mio divano per te,” Bokuto si porta una mano sul cuore e Akaashi si schiarisce la gola. “Sul nostro divano,” si corregge, ma Akaashi fa un altro verso. “Basta che prima avvisi,” conclude, voltandosi verso il compagno per vedere la sua espressione. Akaashi si limita a far roteare gli occhi.

[KakaSaku]
Quando tutto ebbe inizio, il suo cuore batteva, ma lei ancora non lo sapeva.
***
Sakura Haruno è un'universitaria diligente, ma senza peli sulla lingua. Ha diverse ombre alle spalle, non per ultima quella di un tale Uchiha, ma è determinata a guardare avanti.
Della rieducazione della giovane si occuperà Kakashi Hatake, esteta ed artista, nonché suo professore; un genio dell'arte anticonformista come lui non baderà certo a contenersi, pur di riuscire nel proprio intento.
Scopriranno, con il tempo, quanto l'una sia necessaria all'altro, e viceversa... e che Oscar Wilde aveva dannatamente ragione quando diceva che "la Vita imita l'Arte più di quanto l'Arte non imiti la Vita".

[Storia scritta per partecipare al Porn Fest #11 - Prompt "Oikawa nerd e Iwaizumi teppista"]
“Porta rispetto a Star Trek, Iwa-chan, non sei carino”

Cancellata e ricaricata per via di un problema che mi impediva di leggere le recensioni. Chiedo perdono.
Antica Roma, 140 a.C.
Era quasi arrivato al punto di rimandare tutto… quando la coda dell’occhio catturò qualcosa d’interessante.
Erano solo due fratelli, ancora piuttosto giovani, raggomitolati in un angolo del tappeto.
Ludovico si ritrovò a fissarli insistentemente, perché c’era qualcosa in loro, qualcosa di misterioso, che aveva fatto perdere un battito al suo cuore insensibile.
Aveva sempre pensato di preferire di gran lunga le donne agli uomini… eppure…
Il padrone non dovrebbe innamorarsi dello schiavo. Mai.
Perché basta poco -un incidente, una congiura, una guerra- per strapparglielo via.
[Gerita | Spamano | accenni Itacest]
[AU | OOC di alcuni personaggi]
AVVERTENZE:
-Sarà presente una scena di violenza sessuale.
-I nomi originali dei personaggi sono stati modificati, per adattarsi meglio al contesto storico.