[Killing Stalking]
Ma questa volta, non è la semplice percezione di poterti avere ad inebriarmi i sensi ed offuscarmi la ragione, quanto la consapevolezza che ciò che sta accadendo è reale, tangibile. Quel dito che, prepotente, mi fa male, spingendo con troppa forza, forse troppo abituato alla lubrificazione naturale delle donne, lo muove con ferocia, portandomi a serrare i denti.
…Ventridue, ventitré, ventiquattro…
Il susseguirsi di una serie di dita che entrano ed escono da me, confondono il mio assiduo conteggiare, un gioco stupido nella speranza di non donare completamente il mio cuore, a qualcuno che già lo possiede.

Iwaizumi Hajime non era geloso.
[...] A nulla servivano le frecciatine degli amici, che lo provocavano fin troppo spesso nelle loro uscite congiunte ogniqualvolta qualcuno si avvicinasse con intenzioni malevoli al suo ragazzo.
Lui rimaneva di ghiaccio, scrollando le spalle con disinteresse.
[...] Tuttavia, il fuoco che lo stava divorando vivo e la morsa allo stomaco che gli attorcigliava le budella alla vista del suo Tooru in atteggiamenti fin troppo confidenziali con uno sconosciuto troppo carino per i suoi gusti, non aveva un nome tanto diverso dall’emozione che negava fermamente di provare.

Come poteva chiederle una cosa simile dopo tutti i loro "trascorsi"?

[BunnyAU! One-shot, MadaSaku.
Le OS di questa raccolta, seppur legate fra loro, possono anche essere lette singolarmente].
“Tu?! Ti sposi?”.
Era iniziato in quell'esatta, rumorosa, maniera il pomeriggio più lungo, distruttivo e stressante della giovane vita di Sakura Haruno. Alla soglia dei ventisei anni, fidanzata da quella che considerava un'eternità, data l'enorme pazienza a cui doveva attingere per sopportarlo, con il tronfio e poco sentimentale Madara Uchiha.
Al momento latitante.

Haru divenne viola di imbarazzo quando Rin gli fece un baciamano quasi poetico in mezzo agli spogliatoi.
Ma il delfino divenne ancora più viola quando Makoto fece lo stesso dall' altra parte.
E fortunatamente, se fortuna si poteva definire, vi erano solo loro tre nello spogliatoio, siccome si erano protratti con gli allenamenti più del normale.
Il corvino cercó di dire qualcosa, ma non fece in tempo ad aprire bocca che Rin lo immobilizzó da un lato e Makoto lo aiutó a spingerlo verso il muro, passando dal baciamano al leccare le falangi sottili del giovane bloccato tra i loro corpi ed il muro.

Il suonare di un campanello lo portó in semi coscienza.
Gli occhi chiusi, il respiro lento e cadenzato, in parte trattenuto dalle labbra, le ciglia lunghe e curve, segnate da cristalli intrappolati tra di esse, i capelli bianchi che si sparpagliano sul cuscino.
Sulle guance morbide, rosate, vi erano segni di lacrime, scese una serie di ore prima, soffocate dall'ammasso di piume sotto il suo capo in cui aveva nascosto il volto.
Un secondo scampanellio al piano di sotto, breve, che quasi tirava un gemito frustrato.
Si rigiró, mettendo quasi all'aria le coperte già sfatte, in parte scivolate ad un lato del letto.
Non si mosse, non volle muoversi di un muscolo.
Voleva dormire, voleva pensare, di certo non andare giù ad aprire a quello che -poco ma sicuro- stava continuando a suonare.

Come al solito tocca sempre a Takao sudare sulla bicicletta mentre Midorima se ne sta tranquillo e rilassato dietro. Ma stavolta Takao vuole prendersi la sua vendetta. Ci riuscirà o sarà Midorima a ridere per ultimo?

-J-Jeff… ti prego. Ho-ho sbagliato! È stato un errore solo questo! Vi prego non uccidetemi- singhiozzò disperata.
-Oh, no. Per quanto sarebbe piacevole mutilarti, torturarti, sentirti urlare dal dolore e dalla disperazione, non ti uccideremo- disse Jeff, leccando il rivolo di sangue dal coltello, assaporando il sangue di lei.
-Ti avevo avvertito. Lo sapevi, quando diventi un proxy, lo sei per sempre. Che tu lo voglia o no- la rimproverò Toby.
Lo Slender apparve dietro di loro.
It looks like you might be one of us

“Ti faccio male?”
“Assolutamente no” mugugnò il ragazzo estremamente rilassato sotto di sé.
“E tu eri quello che non voleva mettere niente, eh?” lo prese in giro ma continuando il massaggio alla base della schiena.
“Come se tu non avessi trovato la scusa per saltarmi addosso”
“Cosa?!” gli pizzicò una natica.
“Ecco, vedi? Queste sono molestie sessuali”
[Akashi x Nuovo personaggio] [spiegazioni all'interno]

"Io non ti condivido con nessuno".
[KagaKuro, accenni AoKuroKise]

Per il compleanno della mia bimba ho ben deciso di scribacchiare delle one-shot su tre dei crack pairing che la comprendono e che preferisco, spero che entrerete a darvi un'occhiata e che vi piacciano!
~
• KakaSaku, "my baby girl" - “La mia bambina” le sussurrò sofficemente ad un orecchio, per poi stringerla forte fra le braccia mentre Sakura fremeva fino alla punta delle dita e affondava il viso nel petto caldo e rassicurante del suo fidanzato.
• SasoSaku, "crazy wishes" - Lei era l’unica pazza che desiderava un traditore, per di più di legno e che stava tentando di avvelenarla da quando l’aveva conosciuta. Sakura, in fondo, aveva sempre saputo di avere qualche rotella fuori posto.
• ItaSaku, "drowning into you" - E sarebbe stata felice di quelle attenzioni se non fosse stato per un piccolo, semplice e insignificante particolare, un particolare che vantava odiosi occhi di ossidiana, lunghi capelli neri e un culo da paura.
Buon compleanno, Sakura! ♥

Auguri Sakura! ♥
[Prima One-shot della raccolta BunnyAU!! MadaSaku]
“Che scempio...”.
“È il suo compleanno, dai, non fare troppo la maestrina”.
“Non la sto facendo! È il motivo per cui ha bevuto come una spugna che trovo 'fastidioso'”.
“Lo sai che si lascia trasportare troppo dalle sue emozioni, compleanno o no”.
“C-compleanno? -Parlò docile e poi, appoggiandosi meglio a Mito, si lamentò con un'acuta vocetta infantile. Triste e confusa- Lo odioooo. Non voglio più vederlo... È cattivo!”.
La donna dai lunghi capelli rossi alzò gli occhi al cielo “Perché non sono per nulla stupita che il suo ultimo pensiero semi-razionale sia Porco rosso?”.

'Quando Kei aveva detto di volere qualcosa all’altezza del suo regalo di san Valentino, per il White Day, non intendeva… questo.'
[established!KuroTsuki] [seguito di Tortine e altre meraviglie culinarie]

Deve davvero smetterla di stringere quella palla, o quel ferro, come se fossero le natiche di Kuroko
[Kagakuro, ad insaputa di Kuroko]

Ora Eita era immobile a capo chino, la schiena aderente alle piastrelle fredde della doccia: i capelli bagnati erano appiccicati alla fronte e alle tempie, l'acqua grondava dalle punte, solcandogli il viso fino al mento e poi gocciolando sullo sterno pallido.
[ Scritta per il Porn Fest #10 ]
[ Prompt: Eita adora vedere Satori con i capelli abbassati: gli viene voglia di tirarli. Soprattutto se Satori è occupato a fargli un pompino nelle docce degli spogliatoi. ]