Ricordi, paure e speranze della ex "fata russa" ormai diventato adulto e responsabile??? Jurio?? Responsabile...non esageriamo

La storia si svolge due anni dopo gli eventi dell'anime Yuri on ice.
Siamo nel 2018 e i nostri personaggi si ritrovano ad Osaka per il Gran Prix di fine stagione.
Yuri diciassettenne sta scoprendo cosa sia l'amore , mentre Victor ha in mente di mantenere una promessa fatta al suo fidanzato due anni prima.
Siete curiosi? Bene, vi auguro buona lettura!

Questa storia partecipa alla challenge #vorreiincontrartitracentanni, sul gruppo FB Non Solo Sherlock.
Ispirata al film "Il Dottor Zivago". È nata come una One Shot ma poi mi ha preso ed è diventata una mini long, con capitoli brevi.
"Dalle finestre della grande casa degli Urali, quella con le cupole d’oro, sin dalle prime ore del mattino si diffondevano all’esterno le note di un pianoforte. Otabek, che allora aveva tredici anni, giocava con la sua spada di legno nel cortile di servizio sul retro e ogni volta che sentiva la musica, finivano sia il gioco che la guerra. Rimaneva seduto sulle scale di pietra, con il viso all’insù e il tempo passava lento, scintillante di sole.
Il tempo era il signorino Yuri che si esercitava."

OS che partecipa al #writeptember sul gruppo FB “Non solo Sherlock”
Dal testo:« E il profumo di Yuri, sparso sulla coperta del divano. Il profumo dolce dei capelli appena lavati in una domenica di neve, misto a essenze erbose e fruttate, da giardino segreto dopo la pioggia. Il profumo fresco di un corpo ancora acerbo nel quale però aleggiano da tempo note oscure e tentatrici. Il profumo del pericolo che Otabek respira tutte le volte e che riesce a dominare a fatica, ma lo fa perché è giusto così.
Perché ormai non sono più quindici anni ma sono comunque appena sedici.»

Tre parole, tre frasi, due persone!
Challenge: “3 Frasi Fic” - challenge del weekend - organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”

Dal testo:«“Non eravamo amici?”
“Certo, e lo siamo ancora. Buoni amici.”
La voce di Otabek continua ad essere calma. Ferma. Insopportabile. Yuri ha voglia di prenderlo a calci ma è come paralizzato. Ed è il momento giusto per cambiare passo, per non rischiare un quadruplo azzardato dopo una rincorsa scomposta. Può saltare un singolo, può far finta di niente. La coreografia è solo sua, nessuno gli ha ordinato di correre a perdifiato per le vie di Barcellona a cercare Otabek Altin.»