La vita in una piccola città é fatta così, come essere sotto un grosso microscopio
Era esattamente così che si sentiva David, sotto un microscopio, quando quella mattina era uscito
dalla sua nuova casa ancora piena di scatololi per andare nella sua nuova scuola.
Poteva sentire gli sguardi delle persone addosso anche se aveva camminato
a testa bassa praticamente tutto il tempo, prestando ben poca attenzione a
quello che gli succedeva intorno, estraniato dalla musica delle cuffiette nelle orecchie.
Qualcuno lo aveva perfino fermato, chiedendogli se fosse 'il ragazzo nuovo'.

Sperava di aver accantonato una volta per tutte quella faccia disfatta, dagli occhi vacui – quella mattina, allo specchio, credeva di esserci finalmente riuscito. E invece, eccola lì. Nessuna luce: solo un’accecante oscurità, un vuoto brillante, una maschera dai lineamenti grossolani e inespressivi.
(Cap. VII online)

In un negozio come quello quel tintinnio era una cosa
normale quanto il vociare delle persone o il rumore
metallico della cassa, niente da registrare, insomma.
Tutti si erano accorti di loro, però, quando il più
basso dei tre aveva fatto esplodere un colpo secco dal suo
fucile, diretto alla telecamera a circuito chiuso che riprendeva l'interno del drugstore.
C'erano state una serie di urla spaventate, e quello che sembrava essere il capo aveva sorriso, mentre
gli altri si disperdevano nel locale con le armi puntate in aria.
Gli era sempre piaciuto quel suono, la sorpresa, la paura.
Gli dava una scarica di piacere che risaliva tutta la colonna vertebrale.
Piacevole quasi come scopare.
[Matt Tuck/Quinn Allman]

Il giorno in cui aveva compiuto vent'anni era andato a farsi un tatuaggio.
Due pistole, nel basso ventre, dalle quali partivano delle ali.
Il segno marchiato a fuoco sulla pelle che era armato e libero.
Pronto ad affrontare tutto lo schifo che si aspettava dalla vita con tutta la rabbia che aveva dentro.
Era diventato forte ormai, niente poteva più ferirlo.
O almeno così credeva, prima di ritornare a casa quella sera stessa.
[The Used/Lostprophets - Pairing Ian Watkins/Quinn Allman]

Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"

I wanna take you home..
I won't do you no harm, no..
You've got to be all mine, all mine..
Ooh, Foxy Lady!!
La sua avventura negli Stati Uniti era appena cominciata.. L’avventura di Ruben Allister, un tempo conosciuta come la ragazza dei Rolling Stones, e adesso intenzionata a diventare la più grande giornalista musicale degli anni del Rock and Roll.

IN PRINCIPIO C'ERA IL RE, ERA UN RE BUONO E FACEVA SI CHE A MUSICOLANDIA REGNASSE L'ARMONIA A LE ROCKSTAR VIVEVANO GIOVANI E FELICI INSIEME ALLA LORO MUSICA, AI LORO STRUMENTI ANIMATI E ALLE LORO GROUPIE, MA UN TERRIBILE MAGO LANCIO' SU DI LORO UNA MALEDIZIONE: LE ROCKSTAR SAREBBERO INVECCHIATE, AVREBBERO PERSO LA LORO FIGAGGINE E NON SAREBBERO PIU' STATE IN GRADO DI VENDERE ALBUM.
RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI A SPEZZARE LA MALEDIZIONE E FAR SI CHE MUSICOLANDIA TORNI AD ESSERE IL REGNO AMENO CHE ERA UN TEMPO?