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Recensione alla storia Nessun Alibi - 02/05/20, ore 23:53
Capitolo 27: L'Occhio
Ciao Soul, meglio tardi che mai e, quindi, eccomi qui a recensire il tuo splendido ultimo capitolo! 
E l’aggettivo qualificativo non è affatto di secondaria importanza: mi è piaciuto ancora di più del precedente ed è bellissimo lasciarsi stupire ogni volta dalla tua narrazione; qui c’è tutto e al punto giusto: il giallo, l’indagine con i suoi sviluppi, i rapporti tra i personaggi che si evolvono sempre di più, nuove dinamiche ancora tutte da scoprire, le scene romantiche per i nostri cuori già palesemente persi per questi due *-* Insomma, la lettura è sempre più piacevole e accattivante: e così era già dal primo capitolo, solo che ogni domenica riesci a migliorarti sempre di più. Chapeau! 
Partiamo con il turbo, un po’ come la guida sprint di Mancini per le vie di Roma e la sua frase sull’essere decisi, anche nella vita. Mi è piaciuta come metafora, molto nel personaggio. E doveva già farmi intuire che la quarta il procuratore l’ha ingranata non solamente sulle quattro ruote :P finalmente comunque si è smossa un po’ la questione con l’Interpol e, anzi, trovo che proprio grazie all’intervento di Mancini, si siano fatti passi avanti enormi nell’indagine in questo capitolo. Si vede che è davvero rimasto molto impressed da Imma, ahia. 
Adoro i tuoi dialoghi, so che lo dico in una recensione sì e nell’altra pure, ma non smetto mai di notarlo e apprezzarlo: riesci a costruire gli scambi di battute in modo assai realistico, adattando benissimo le conversazioni ai vari contesti, come nel caso dell’interrogatorio a Mendoza. 
Non ho capito perché comunque quella non fosse una circostanza poco piacevole: certo, stavano pur sempre parlando di e con un trafficante, ma non mi sembravano in situazioni di pericolo o di sventura. Chissà quali sottotesti avrà mai quella frase XD. 
Non mi è chiaro come la Ferrari potesse già sapere tutto e invece Calogiuri no? L’ha avvisata Mancini? Chi è che ha chiamato, invece, Conti e Mariani? Capisco un po’ la delusione di Calogiuri, se fosse stata Imma a contattare gli altri due marescialli, avrebbe potuto farlo tramite Calogiuri, aggiornandolo sul caso...però d’altronde è successo tutto molto in fretta e non so quanto tempo effettivamente ci sarebbe stato tra l’uscita dalla sede dell’Interpol e il pranzo con Mancini. 
A proposito, bella la battuta in romanesco: mi piace che quando puoi caratterizzi anche linguisticamente i personaggi, è un valore aggiuntivo che riesci ad inserire bene nel tessuto narrativo e linguistico complessivo. 
Quanto vorrei conoscere meglio Roma per poter apprezzare tutti gli spostamenti che descrivi, così da immaginare meglio i luoghi dove si trovano i personaggi, magari con una punta di realismo in più rispetto a ciò che fa ora la mia immaginazione che arranca un pochino al momento. Ho provato anche a dare un occhio alla cartina di Roma, cercando i vari quartieri, ma per il momento mi accontento delle foto dei posti per rendermi conto almeno del tipo di spazio. 
Mi stupisce un po’ la curiosità di Imma, cioè non è completamente fuori dal personaggio, anzi è alla base anche della sua professione alla fine, però credo che debba sentirsi parecchio in sintonia con Mancini, anche solo per essere interessata a sapere di più e a buttarsi pure sul personale. Dopo questo capitolo comunque ora mi è chiaro cosa intendessi con “e si apriranno ancora di più”, riferito sia ad Imma sia a Mancini. Da questo pranzo direi che sia abbastanza palese che il procuratore sia rimasto così impressed da essere sinceramente intenzionato a provarci. Sono davvero curiosa di capire come e quando Imma farà capire di essere impegnata: più aspetta e peggio è, ma ovviamente si tratta pur sempre del capo e di una persona che è sempre stata molto gentile e riconoscente nei suoi confronti. 
Non credo comunque che sarà mai credibile una relazione tra Imma e Calogiuri nata nel post separazione: è pur vero che sono passati parecchi mesi ormai dalla firma tra Imma e Pietro, però basterebbe una chiamata in quel di Matera per avere il sospetto confermato, ecco. Però leggere che entrambi, soprattutto Imma, ne sono convinti rende credibile la cosa anche a chi legge, o almeno a me fa questo effetto durante la lettura. 
“Dottoressa, solo gli uomini insicuri temono una donna forte al proprio fianco. Una persona sicura di sé ed intelligente non può che apprezzarla, mi creda. E infatti dopo la festa annuale ho sentito vari apprezzamenti nei suoi confronti. Sia in procura, che pure tra alcuni degli invitati. Quindi la fila credo proprio che ci sia, forse è lei che non la vede, ma c’è.” Ecco esattamente questo intendevo con Mancini ha messo la quarta XD Mi ha sorpreso, devo ammetterlo, anche se come uscita è perfettamente coerente con l’evoluzione che stai facendo fare al personaggio, per il quale comunque al momento non riesco a provare alcun sentimento negativo. Non so se questo sia o meno il tuo obiettivo, ma mi faceva piacere informarti che al momento mi fa quasi tenerezza (sì so che è assurdo :P) come quando fa i suoi sospiri e mezzi sorrisi che la dicono lunga (tranne forse ad Imma visto che almeno in un paio di occasioni ammette di non capirne il significato...o forse non vuole capirlo). Che poi certe galanterie come l’aprire la portiera e la porta della Procura, noi sappiamo da chi le accetta più che volentieri: il fatto è che Imma non sembra contrariata dagli atteggiamenti di Mancini, sembra solo non decifrarli, non trovare il pezzo mancante del puzzle, forse anche perché è la sua insicurezza a farle da padrona nei pensieri almeno in certi momenti e quindi non pensa che qualcuno, al di fuori di soli due uomini (prima Pietro e poi Calogiuri), possano rivolgerle delle attenzioni. Se così fosse, mi sembrerebbe un meccanismo molto umano e in linea con il mondo interiore di Imma che finora ci hai descritto. 
Mi piace comunque che con Calogiuri si sia chiarita subito e soprattutto che lui le abbia detto come si fosse sentito escluso: sembra una frase fatta, ma la comunicazione, anche emotiva, è davvero fondamentale e mi è piaciuto molto quindi che si siano subito entrambi confrontati. 
Come scrivevo, ho apprezzato tanto gli sviluppi dell’indagine e gli interrogatori a Davidson, pur con tutti gli interrogativi ancora lasciati aperti (il finale!!!! meno male oggi è sabato e dovrò resistere ancora poche ore :P). 
Tornando ad Imma e Calogiuri, questa frase mi ha fatto impazzire *-*: D’istinto, se lo abbracciò forte forte, godendosi il suo profumo: un misto di docciaschiuma e di ammorbidente che ormai le era tanto familiare. Per lei quelle premure erano meglio di qualsiasi dichiarazione d’amore. Anche se pure le dichiarazioni non le disdegnava affatto ultimamente. La cosa più bella è emozionarsi di fronte alla normalità (seratina pinse e birre <3): le premure di Calogiuri sono preziose, proprio per l’amore che ci dedica. Felice che piano piano anche lui agisca più d’istinto: tanto i gusti di Imma li conosce, deve solo prendere più coraggio. E in questo capitolo direi che ci è riuscito appieno. 
Domandina stupida: a che stagione di Scandal sono arrivati i nostri? :P
Ma la tenerezza della scena in cui Calogiuri riporta Imma a letto e poi si mettono nella loro posizione preferita per dormire?! *-* Adoro il fatto che in questo capitolo tu ci abbia fornito uno spaccato diverso del loro rapporto, una prospettiva anche un po’ inedita per certi versi, per quanto sempre molto familiare. 
Vado molto per parti della storia, seguendo gli appunti, scusami se ti risulterò un po’ confusa. Non ho capito a quali amanti ha pensato Imma, visto che a quanto pare per quella volta non erano lei e Calogiuri? Ci ho riflettuto un po’, ma ho preferito chiedertelo così da chiarirmi meglio le idee. 
Dovrebbe essere proprio scema per darti buca!: mi sono immaginata tutta la scenetta ed è stato bellissimo, lui spavaldo e sornione che scrive sul foglietto e lei maliziosa che a voce gli risponde in un modo, ma con il linguaggio del corpo con ben altri sottotesti :P Che meraviglia. Che poi è la stessa cosa che ha pensato Calogiuri alla vista del tubino nero con il top leopardato, degli orecchini di Barcellona, dei capelli raccolti e di come Imma brillasse di felicità. E lui con lei. Ed io con loro. 
Il ristorante di pesce, la vista mozzafiato, la loro commozione per avercela fatta “nonostante tutto e tutti” ad essere insieme come coppia, alo scoperto: ogni loro emozione arriva al cuore facendolo sprizzare di gioia. E non poteva mancare il ballo: mi piace che li hai messi alla prova anche con questa disciplina, a modo loro ovviamente, anche se non c’è cosa più bella che percepire l’amore che lega due persone, fossero sbagliati anche tutti i passi. Si meritano tutto questo <3 
Ed, in qualche modo, ballarono in sincronia e dopo pochi minuti non gliene fregò più niente degli altri o del fatto che stessero inventandosi un ballo tutto loro. Era tra le sue braccia, in un locale pubblico per di più, dove erano solo due persone come tante, tra altre centinaia, e poteva starci fin quando le pareva, godendosi il tepore del corpo contro il suo ed il modo in cui il battito gli accelerava quando gli si appoggiava al petto. E tutto il resto davvero non aveva importanza. Qui i miei battiti si sono accelerati: d’ora in poi qualsiasi cosa succeda li penserò esattamente così, mi ricorderò di questi momenti preziosi (e così so che faranno loro, casini e disastri eventuali a parte).
Ammirevole la loro resistenza fino alle 5 del mattino: quando si dice “vivi d’amore” :P 
Mi piacerebbe vederli alle prese di nuovo con i cavalli, anche se Sabrina è insostituibile. Poi Imma ci teneva davvero molto, spero che le spese glielo consentiranno, anche se ovviamente c’è sempre da pensare al famoso viaggio in Giappone XD
Alba sulla terrazza del gianicolo, che splendore *-* e che invidia! 
“Certo che tu una volta eri di poche parole ma mo sei diventato fin troppo bravo ad usarle, Calogiuri! Ecco, questo si nota davvero parecchio e non potrei che esserne più contenta. Sta crescendo molto anche da questo punto di vista, il che professionalmente torna decisamente comodo, ma ancora di più nel privato vista la frase successiva: ed è la prima volta che lo faccio con la persona che amo, quindi non me lo scorderò mai. Il mio cuore si è sciolto esattamente qui. 
Hai descritto davvero delle scene dolcissime, le citerei tutte se non fosse già tardissimo: è incredibile come tu riesca a calibrare bene tutto, non eccedendo mai laddove il rischio è forse anche più alto. Senza mai essere melensa, riesci a trasmetterci ciò che l’uno prova per l’altra, come quando descrivi i pensieri di Calogiuri mentre vede Imma dirigersi verso il panificio, luminosa nonostante la stanchezza e splendente di una luce tutta sua <3. 
A proposito di questa scena, mi piace che entrambi abbiamo pronunciato la stessa esclamazione nel vederlo. Per fortuna Imma si è salvata in corner con la bugia su Valentina. Ho temuto un incontro casuale con qualcuno di loro conoscenza per tutta la prima lettura della serata/mattinata: con la seconda lettura mi sono rilassata e goduta meglio le parti precedenti perché sapevo che alla fine la loro “promessa” riescono a mantenerla e che le occhiaie sono valse assolutamente la pena. 
I commenti di Mancini sulla giacca leopardata e sull’acconciatura sono un “ok, ci prova, è palese parte seconda” :D 
Bello l’inserimento della conversazione con la madre di Calogiuri: dalle vacanze di Natale di più di un anno prima non avevamo avuto molti altri riferimenti ai suoi genitori. Chissà cosa succederà a Pasqua, non ci vedo Calogiuri a subire eventuali affronti più o meno taglienti, più o meno espliciti, alla fine è cresciuto davvero molto ed è arrivata l’ora che anche la sua famiglia faccia i conti con questa crescita e con tutte le scelte che da uomo adulto quale è ha fatto e continua a fare. Sarebbe arrivata anche l’ora che lo supportassero, anche se immagino non sarà per nulla facile, soprattutto visti i pregiudizi che possono esserci verso una coppia come la loro. La dolcezza di Calogiuri che tiene soprattutto a condividere con la sua famiglia la straordinarietà di Imma è commovente, ma ancora di più il coraggio con cui afferma di non aver bisogno dell’approvazione di nessuno e di saper andare oltre le opinioni altrui, quelle di sua madre incluse. 
Mi spiace per il rinvio dell’udienza: sicuro c’è sotto qualcosa di sporco, ma se l’hanno concesso è perché, a meno che il giudice non sia davvero venduto, l’ordinamento lo rende possibile, ahimé. Curiosissima di vedere come Imma penserà di riuscire a mettere in mezzo la Tantalo. Qualche carta in mano già la possiede, ma finché Davidson non parla sarà dura. 
Per quanto riguarda la chiamata con Pietro, sono molto titubante; non so se davvero la visita a Roma possa essere un bene...soprattutto bisogna vedere come la prenderà Valentina e se accetterà. Ma se così non fosse, temo che Pietro verrebbe ugualmente nella città eterna. Spero solo non faccia qualche piazzata in Procura, anche perché il livore non è sparito, anzi (vedasi la frase in cui definisce sarcasticamente Calogiuri gentilissimo).
E per chiudere con un sorriso: Ho visto di meglio. Si sbrighi. Ecco perché il personaggio di Imma mi fa impazzire :P 

A domani, grazie di cuore per questo bellissimo capitolo!
Recensione alla storia Nessun Alibi - 24/04/20, ore 23:28
Capitolo 26: La Gelosia
Ciao Soul, finalmente riesco a recensire...che bel capitolo, davvero, mi è piaciuto moltissimo e ha superato le aspettative! 
Il mio sesto senso mi diceva che Imma si sarebbe raccolta i capelli e così è stato: quando l’ho letto non potevo esserne più felice, perché già mi immaginavo che anche solo questa pettinatura facesse impazzire Calogiuri, se poi all’acconciatura si aggiunge un vestito da favola e accessori leopardati che portati da Imma hanno anche un certo fascino...il gioco è fatto, insomma! Bellissima la frase “Perché elegante andava pure bene, ma noiosa proprio no.” e la voglia di Imma di contraddistinguersi a modo suo.  
Quando ti scrivo che mi piace la tua scrittura mi riferisco a scene come questa: “S- sì, sì,” balbettò lui, il collo che già gli si arrossava sopra il colletto bianco della camicia, non levandole gli occhi di dosso, tanto che Imma stessa si sentì avvampare un poco.”, in cui con pochi tratti riesci a rendere palpabile sia l’emozione e l’imbambolamento di Calogiuri sia l’improvvvisa vampata di eccitazione di Imma. Ed è stupendo quando la scrittura riesce a raggiungere questi risultati, perché non può che avere effetti benefici su noi lettori, rendendoci ancora più coinvolti e catturati dalla vicenda. 
Mi piace poi che Imma avesse proprio tra i suoi obiettivi quello di far prendere un coccolone a Calogiuri con il suo vestito e mi ha fatto molta tenerezza che comunque lei fosse consapevole del fatto che Calogiuri la trovi bellissima anche in abiti da casa <3
Come immaginavo, Mancini è stato la sorpresa del capitolo: in positivo, rispetto all’ambiguità con cui fin da subito si è contraddistinta la Ferrari, devo ammetterlo. La sua galanteria e i modi rispettosi, quasi divertiti con cui si approccia ad Imma non mi dispiacciono, così come il suo voler valorizzare i talenti dei suoi sottoposti. Tutta la scena mi ha molto divertito, soprattutto viste le premesse (“Quando esordivano così, già si chiedeva quanto fosse alta la loro evasione fiscale e quali scheletri avessero nell’armadio” :P) e anche se mi è sembrato abbastanza palese che Mancini un poco ci provasse (soprattutto per il passaggio al ritorno e le rose la domenica mattina), mi chiedo cosa ci dobbiamo aspettare da questo personaggio. Non so perché ma per ora la Ferrari continua a rimanere la più subdola. Forse non dovrei nemmeno paragonarli, ma dal momento che mi pare che lei e Mancini siano le mine principali che potrebbero compromettere la relazione tra i due, tendo a fare paragoni. Ovviamente con “compromettere” non intendo che potrebbe succedere qualcosa di irreparabile, perché credo fermamente nell’amore che lega i nostri due beniamini (e la tua buona volontà di non farci soffrire così tanto :D) ma di sicuro alcune complicazioni subentreranno: la Ferrari che suggerisce a Mancini di portare a Milano Imma, per esempio, non me la conta giusta e una parte di me, anzi, sta pensando alle peggiori intenzioni possibili da parte della cara Irene, ma d’altra parte anche il fatto che Mancini pensi ad Imma solo come una donna recentemente separata non è di conforto. Sono davvero curiosa di sapere come porterai avanti la storia e come ci farai scoprire piano piano qualcosa di più su questi personaggi. A questo riguardo, non mi aspettavo che già in questo capitolo ci fosse un dialogo sul personale andante e il racconto da parte di Mancini del suo lutto e anche del desiderio non realizzatosi dei figli. Però devo ammettere che mi ha piacevolmente stupito. Se magari avessi preso una cantonata assurda e in realtà Mancini non ci stesse provando, non mi dispiacerebbe che Imma possa comunque trovare in lui un amico o qualcosa di simile insomma, visto anche quanto il procuratore sembra apprezzarla e supportarla nel suo lavoro. 
Comunque un ulteriore punto a sfavore della Ferrari sono tutti i commenti che ha fatto durante la festa: se fosse davvero e soltanto amica di Calogiuri, vedendolo così visibilmente teso e contrariato dalla vicinanza di Imma e Mancini, non sarebbe stato meglio solo distrarlo e basta, senza mettergli pulci nell’orecchio?! Altra cosa ricollegabile a quest’ultima è l’insistenza che  dimostra più avanti nel voler sapere cos’abbia Calogiuri, anche se sono sul posto di lavoro e teoricamente dovrebbero occuparsi di altro. Non è con l’invadenza che si cerca di aiutare un amico a risolvere eventuali problemi. Confido però nel fatto che ci saprai spiegare con calma le motivazioni che guidano le sue azioni...per ora non mi resta che lasciarmi divorare dalla curiosità :)
Non pensavo ci sarebbero stati anche i semplici appuntati alla festa, ma felice che Carminati si sia ricreduto, seppur di certo le sue uscite non siano state affatto piacevoli da sentire, specialmente per Calogiuri che, infatti, a sentir parlare di “concorrenza” si è scaldato parecchio e in tutti i sensi. Il bacio nello stanzino mi ha lasciato senza fiato: Calogiuri geloso sa essere davvero irresistibile e tenerissimo allo stesso tempo (come quando le chiede tra quanto se ne sarebbero potuti andare). 
Come scrivevo poco fa, mi è piaciuto anche il gesto riconoscente di Mancini nel voler accompagnare Imma a casa, anche se i parallelismi con altri dialoghi silenziosi erano più che evidenti (credo di essermi ingelosita io per conto di Calogiuri in quel momento :P). 
Le scene a casa di Imma (che per me è già casa loro) mi sono piaciute un sacco: il vestito è stato il miglior investimento di sempre e la mia immaginazione ringrazia XD poi anche la colazione a letto e un’uscita come questa: “Al vestito di ieri sera, a questa notte, a tutto…” proclamò lui in quel modo schietto che la faceva impazzire.. Insomma, la perfezione <3 Hai reso molto bene la gelosia di Calogiuri comunque, hai tratteggiato le sue reazioni mantenendoti in linea con il personaggio e con la sua crescita, ma soprattutto rappresentando quella gelosia sana che troppo spesso nella realtà purtroppo finisce soffocata da reazioni molto più aggressive. Mi è piaciuto, per esempio, percepire l’orgoglio di Calogiuri nel vedere il caso assegnato interamente ad Imma e anche il fatto di non voler pretendere che lei rinunciasse ad opportunità di lavoro, come il convegno a Milano, in nome della sua gelosia. 
“E le sue storielle se le fa ben lontane dalla procura, non è stupido.” Si chiese se gli stesse implicitamente dando dello stupido, ma lei si affrettò ad aggiungere, con un sorriso, “niente di personale, Calogiuri.” Gli leggeva veramente nella mente, Irene. Lo conosceva troppo bene, ormai. 
Ecco quest’ultima frase mi ha un pochino incupito: Calogiuri è così in buona fede con la Ferrari che la prima cosa, o quasi, a cui pensa è quanto bene lo conoscesse ormai Irene. Ora, Calogiuri, penso che chiunque si sarebbe accorto che la Ferrari con una frase del genere si riferisse implicitamente in qualche modo alla tua scelta, secondo lei probabilmente sprovveduta, di stare con Imma, oltretutto essendo ormai sicura della vostra relazione. Non credo che la frase sia stata pronunciata così sovrappensiero. 
Ma il potenziale era ed è del maresciallo. Questa frase cela molto più di quanto voglia dare a vedere: Imma ha sempre creduto in Calogiuri e nelle sue capacità e che lo ammetta con quell’orgoglio nella voce non può che essere estremamente appagante. 
Gli sviluppi del caso Spaziani mi sono piaciuti molto, anche se mi dispiacerebbe se fosse coinvolto in qualche modo il “nipote” di Imma: durante l’interrogatorio al bar mi è sembrato sincero e vorrei davvero tanto che per una volta Imma si potesse ricredere. Mi ha fatto tenerezza Chiara Latronico durante la chiamata, sentirla così quasi "spezzata", anche nel tono di voce, mi fa convincere della sua buona fede e spero che la rottura dei rapporti sia solo temporanea. Comprensibile la freddezza di Imma che teme di prendere un’altra cantonata, ma credo che anche lei sotto sotto voglia trovare del buono in quella famiglia, anche se non è facile ammetterlo visto i tanti precedenti poco felici. 
Venendo ora all’operazione sotto copertura, immaginavo che venisse scelto Calogiuri e, anzi, hai fatto molto bene ad inserire questo filone perché c’era davvero bisogno di un momento che chiudesse il cerchio apertosi con Lolita e che si rinsaldasse definitivamente la fiducia sul fronte lavorativo. Comunque... Marco Caltagirone…sei un genio XD
Le sentì il sollievo e l’orgoglio nella voce. E, come sempre accadeva in questi casi, quel senso di gioia, di pace e di soddisfazione profondissima lo invasero al sapere che lei era fiera di lui. E poi poco dopo Era maturato negli ultimi anni, pur essendo ancora un po’ troppo ingenuo a tratti. E alla fine, in fondo, era anche quel residuo di innocenza, nonostante tutto, il suo bello. Hai reso il loro rapporto qualcosa di davvero prezioso e speciale: lui fiero di aver portato a termine l’operazione e di essersi meritato lo sguardo orgoglioso di Imma, lei che ne ammira le capacità, ritrovando proprio nella latente ingenuità il valore aggiuntivo di Calogiuri che pur diventa ogni giorno sempre più bravo. Questi due passi mi sono proprio piaciuti tanto *-*
Ho apprezzato che nell’interrogatorio a Maja Imma abbia dimostrato la sua estrema dedizione al lavoro, dichiarando che si sarebbe occupata del caso di Alina fino in fondo, anche senza un eventuale collegamento al caso Lombardi. Mi piace che sotto il suo carattere un po’ scontroso Imma dimostri un’incredibile umanità (bello il momento in cui assicura Maja di poterla proteggere, di poterle dare una nuova identità, incoraggiandola anche a studiare). 
Curiosissima di sapere chi sarà l’uomo con l’occhio del serpente e gli altri personaggi coinvolti. 
Per quanto riguarda l’unione delle due inchieste, sono davvero felice per Imma che se lo merita. Spero solo che non inizino a circolare voci di corridoio sessiste e maschiliste sul perché Mancini abbia preso questa decisione, peraltro più che giusta visto l’andamento dell’indagine di Santoro. E spero ardentemente che Santoro non si vendichi in qualche modo subdolo. 
Mi piace la fiducia che Mancini dà ad Imma, chiedendole addirittura di controllare la sua presentazione prima del convegno. Forse è rimasto colpito da Imma, resta da capire se solo lavorativamente parlando o no.
Quindi perché uno apprezzi il mio lavoro e voglia mostrarlo ad altri deve essere per forza interessato a me?!” sibilò, cominciando ad irritarsi. Ecco, ammetto di aver condiviso l’irritazione di Imma, anche se d’altro canto mi sento di concordare con la sensazione di Calogiuri riguardo ad un possibile interessamento da parte del procuratore capo. Non so come sia possibile condividere entrambe le posizioni, ma è il bello delle storie e di leggerne di stupende come la tua!
Poi comunque Imma lo rassicura in tutti i modi possibili: penso che sia solo la paura di perdere l’altro/a ad illuminare visioni paranoiche, perché che entrambi siano appagati dalla relazione che stanno vivendo è palese, ma ovviamente saperlo e riconoscerlo non equivale a far scomparire tutte le incertezze. “anche tu non hai paragoni per me. E lo sai.” “Sì, so di questa tua cecità selettiva,”: adoro l’autoironia di Imma, sempre così incredula di meritarsi l’amore di Calogiuri. Il finale è fantastico e, siccome ho almeno una minima idea di certe scene di Scandal, non posso che apprezzare e lasciarmi andare all’immaginazione di quell’Italians do it better :P.

Bravissima, a domenica!

Ps sono consapevole di aver scritto un po' con i piedi oggi, ma la stanchezza ha preso il sopravvento purtroppo. Grazie davvero per la pazienza, se mi dilungo troppo non farti problemi a segnalarmelo!

 
Recensione alla storia Nessun Alibi - 15/04/20, ore 14:27
Capitolo 25: Ricercata
Ciao Soul, mi dispiace molto aver saltato lo scorso appuntamento, ma ora eccomi qui a recensire!
Il capitolo è bellissimo e non poteva essere altrimenti visto l’inizio con la sessione di ginnastica da camera XD (mi hai fatto sorridere con questa espressione, davvero, anche perché me la sono immaginata pronunciata da Imma e suonava meravigliosamente :P). Spiace ovviamente per l’interruzione, ma era necessario che si mettessero subito all’opera con la ricerca di Valentina: è bello perché da lettrice so bene che la ragazza ha la testa sulle spalle e che probabilmente non le succederà nulla di male (anche se ovviamente non si sa mai, purtroppo), però è di una tenerezza disarmante vedere in azione anche la protettività di Imma e la sua celerità. Pensare che addirittura accetta l’aiuto della Ferrari, il che credo sia tutto dire. E, a questo proposito, ho condiviso per tutta la lettura il dubbio lacerante di Imma che giustamente teme ci siano risvolti poco positivi di fronte alla generosità smodata della Ferrari che addirittura si mostra disposta a coprirli con Mancini dando loro una “giustificazione” di facciata per la trasferta a Matera: insomma, per quanto sappiamo noi finora della Ferrari, potrebbe benissimo essere tutta una fregatura, come Imma teme che sia. Bello l’intervento del capitano Ranieri di Bari che aggiunge ancora più mistero al passato della Ferrari (perché dai è abbastanza evidente che la lunga collaborazione tra i due non sia stata strettamente di natura professionale), anche perché comunque l’aver lavorato con un membro (o ex a quanto ho capito) dei ROS fa aprire notevoli scenari sulle sue possibili esperienze pregresse. Mi è piaciuto moltissimo questo passaggio: “Lo spero. Grazie dell’aiuto,” proclamò con un tono che gli sembrò meno ostile del solito. Il cambio di punto di vista repentino da quello di Imma a quello di Calogiuri è molto efficace e portato avanti con naturalezza, oltre che utile per non farci prendere subito la posizione di Imma, coalizzandoci con i suoi dubbi, per quanto credo che comunque questa rimanga la reazione più immediata. Diciamo che i passaggi di punti di vista a questo punto della storia sono utili per dare spazio a quelle che sono anche le motivazioni della fiducia che Calogiuri nutre verso la Ferrari, anche se in questo capitolo mi è sembrato che per la prima volta sia stato un po’ dubbioso (mi riferisco alla parte in cui si chiede se magari il sesto senso di Imma avesse ragione su Irene). Di sicuro ciò che sappiamo è che Imma non è stupida e sa benissimo che tanto altruismo ha anche una doppia faccia e che potrebbe significare avere un debito nei confronti della Ferrari (che in parte viene scontato già con la richiesta di interrogare Eugenio Romaniello, ma che certamente temo non si esaurirà solamente con questa cosa, anzi). 
Bello anche il passaggio alle scene di Valentina, con il suo punto di vista sulla vicenda e le sue reazioni di fronte a quanto sta accadendo. Mi è piaciuta molto la battuta di Ranieri “si vede che sei figlia di un magistrato. Il timore per la divisa proprio non ce l’hai”: da Valentina mi sarei aspettata proprio ciò che ha fatto e detto, come il suo impuntarsi a non voler vedere il padre, di fatto fregandosene di avere di fronte un capitano dei Carabinieri! Stessa cosa vale per la battuta ironica successiva fatta a sua madre: “chissà perché per te il posto sicuro è dove ci sono i carabinieri…”, mi ha fatto davvero sorridere, anche perché Imma ha pronunciato il discorso precedente tutta concitata e credendo fermamente a ciò che diceva (oltre al fatto che, va beh, sappiamo perché apprezzi così tanto la categoria :P). 
Le parti incentrate sulle motivazioni della reazione di Valentina di fronte alla scoperta del padre e di Cinzia sono azzeccatissime: il punto della questione è proprio perché Pietro si comportasse “di facciata” come l’innamorato abbandonato e triste, soprattutto davanti alla figlia, quando però di fatto stava già frequentando un’altra donna. Andando avanti con la lettura mi è stato più chiaro e, anche se non temevo come Imma che lo facesse per ripicca, immaginavo che fosse legato a motivazioni più profonde, al non avere ancora idee chiare su come andare avanti con la propria vita senza Imma. E ho apprezzato moltissimo due cose a riguardo: che Imma sia andata a parlargli apertamente e gli abbia fatto capire che non fosse giusto “usare” (passami questo verbo) Cinzia per tamponare provvisoriamente la ferita, rischiando di fare peggio e, altra cosa molto onorevole da parte di Imma, l’aver chiarito subito con Valentina che entrambi i genitori hanno sbagliato e che non esiste un buono e un cattivo in questa situazione. Anche se, ovviamente Pietro, si poteva evitare il solito commentino sul fatto che Imma stia con un “ragazzetto”. 
Bello che tu abbia scelto di approfondire anche la reazione di Valentina, andando ad indagare un po’ sul rapporto tra lei e il padre, su come di fatto per lei Pietro fosse stato da sempre un mito perfetto, intoccabile e che pensava anche incrollabile.
Quel
se dovete baciarvi, io mi giro e non guardo, mi ha fatto davvero ridere. La scena, un po’ come il viaggio in macchina di ritorno, mi è sembrata incredibilmente familiare (ovviamente con le dovute cautele nell’usare un’espressione del genere, specialmente per il periodo particolare che sta affrontando Valentina). 
Bellissimi i momenti di tenerezza e di confidenza mamma e figlia: mi piace che il loro rapporto piano piano stia avendo una seconda possibilità, anche di ricostruirsi più forte di prima; ho apprezzato come Valentina abbia intuito da subito che la questione Irene fosse spinosa per la madre, anche per il molto tempo che la collega trascorre con Calogiuri (mi piace come Valentina si diverta a chiamarlo anche “il tuo maresciallo” quando parla di lui ad Imma :P). 
Arrivò di fronte alla procura e le prese una botta di magone: quella era la sua procura e lo sarebbe probabilmente sempre stata nel suo cuore”. Mi sono commossa anche io al suo arrivo e queste parole hanno amplificato la sensazione <3. Non poteva mancare ovviamente un incontro con la Moliterni e nemmeno le sue frecciatine sull’aria nuova. Diciamo che ormai è palese che Maria invidi moooltissimo Imma ahahah. Che bella anche la scena con Diana che parla a macchinetta e che si preoccupa se Calogiuri stia trattando bene Imma *-* sono contenta che Vitali non abbia pensato di assegnare l’ufficio a un nuovo PM e visto che ormai sono passati più di due mesi, credo sia anche abbastanza significativa come scelta. 
Ora, la frase del giorno: Anche in questo caso non sapeva se fosse un premio o una punizione. Con la Ferrari era tutto così: tremendamente ambivalente. Ben detto Imma...e non sai quanto questa cosa punzecchi la mia curiosità e quella di molti. Questo personaggio enigmatico ti è davvero riuscitissimo, complimenti. Ogni volta aggiungi un pezzo di puzzle in più, ma è come se per ora avessimo in mano solo pezzi che non si incastrano davvero alla perfezione tra loro (o meglio, probabilmente tu ci stai anche dando una direttiva, ma riesci a rimanere vaga al punto giusto, così da non farci instradare necessariamente sulla retta via!). Mi fa spezzare l’ironia di Imma quando parla a Calogiuri e definisce la Ferrari come la tua cara Irene :P
Se comunque il piano era quello di far raccogliere ad Imma le scuse preliminari di Romaniello, così da evitarsi questa fase al processo, bisogna ammettere che è davvero astuto, ma c’è sicuramente anche altro; nel complesso l’incontro è stato interessante, anche se sono rabbrividita quando il giudice ha fatto notare come, a differenza del fratello, lui avesse studiato e conoscesse quindi benissimo sia i propri diritti, sia come i magistrati sono soliti lavorare. Non ho potuto non cantare almeno parziale vittoria, di fronte quel “l’aveva vista: una singola goccia di sudore sulla fronte del giudice”. Mi è partito l’hype, come ogni volta che Imma prende le redini della situazione e ha le sue intuizioni geniali. 
Venendo al ritorno a Roma e al viaggio in macchina, mi è piaciuta molto la scena della scelta della musica, con i commenti schietti di Valentina sui gusti di Calogiuri strani anche in campo musicale. Sono contenta che il rapporto tra i tre abbia modo di evolversi anche in occasioni simili che permettono a Valentina di conoscere meglio Calogiuri e ad Imma e Calogiuri di saldare ancora di più il loro rapporto, come ci dimostra il loro sorriso reciproco al ricordo della canzone di Battiato. Sarebbe stato bello leggere della loro reazione a qualche verso, ma è già molto bello che tu abbia inserito questa cosa dalla serie *-*
Stupendo che anche Calogiuri, al rientro a Roma, abbia citato l’appartamento di Imma come “casa”, in un modo molto simile a come Imma aveva definito l’abitazione di Calogiuri ormai un anno prima (se non sbaglio il calcolo del tempo). È straordinariamente emozionante percepire il loro sentirsi a casa nel luogo dove c’è anche l’altro/a <3. Ah, risparmio energetico nuova frase cult della storia eh XD.
Per quanto riguarda la scena al pub con gli altri della PG, ho ammirato la fermezza di Calogiuri di fronte alle frasi da caserma degli altri: è riuscito a rimanere delicato, rispettoso ed emotivamente saldo come la situazione richiedeva, anche di fronte alle agghiaccianti insinuazioni su di lui e la Ferrari e sui commenti sprezzanti verso Imma. Cosa che io non sono riuscita a fare e ho mentalmente inveito come non mai verso Rosati e soprattutto verso Carminati. Spero solo che questa cosa non abbia ripercussioni sul rapporto tra gli agenti della PG (a proposito, Calogiuri è maresciallo e gli altri agenti che hai citato sono invece solo appuntati, tranne Mariani? Scusa la poca memoria se l'avessi già scritto magari). In ogni caso, felice che se ne sia andato dal pub e si sia estraniato da commenti che definire solo maschilisti sarebbe ancora troppo un eufemismo, ahimé. Bello il rapporto tra Mariani e Calogiuri e come entrambi possano contare sul supporto dell’altro. Non so comunque come lei faccia a sopportare certe uscite. 
E poi capì che cosa: era l’espressione che aveva anche a Matera, quando qualcuno sparlava di loro o di lei e lui ci rimaneva male e pensava lei non se ne accorgesse. Wow, sono momenti come questi che definirei, forse con un’espressione un po’ abusata, couple goals: riuscire a capire l’altro dalla sola mimica. Capirlo e sapere come affrontare l’emozione che sta provando, senza sminuirla o altro, ma dimostrando di esserci per alleviare le preoccupazioni.
La tenerezza che muta in bramosia famelica di Calogiuri è qualcosa di incredibilmente prezioso: mi piacciono così tanto i cambi repentini di Calogiuri e quanto tu ti concentri sulla sua espressività prima dei momenti di passione. 

Ora veniamo alla questione Festa della Procura: ci credi che nei momenti in cui mi concedo di fantasticare un pochino su di loro, costruendo sprazzi di storie nella mia mente, mi ero immaginata proprio un’occasione del genere?! Ebbene, ovviamente avevo pensato anche alla questione vestito e, anche se può sembrare una cosa frivola, trovo invece che tu l’abbia affrontata benissimo, mettendo in luce anche la preoccupazione di Imma di omologarsi alla massa degli invitati o comunque di dare l’impressione di cambiare per compiacere gli altri. Le cose le avrebbe fatte, ma con il suo stile. E da lei, d’altronde non ci si potrebbe aspettare altrimenti! Mi sono piaciute anche le riflessioni sul fatto di volersi valorizzare e per una volta di voler credere alle affermazioni di Calogiuri e della figlia sul suo bel fisico. Sono davvero curiosa di leggere le reazioni di entrambi a vedersi vestiti così eleganti (sono sicura ce ne saranno delle belle visto che anche Calogiuri è stato invitato)! Spero che Imma leghi i capelli in alto, come li acconcia a volte nella serie, trovo che le stiano davvero benissimo. Mentre, a proposito del tubino nero, è smanicato o di quelli a mezze maniche che arrivano al gomito? Scusa la domanda un po’ stupida, ma siccome voglio immaginarmi per bene la scena, sono interessata anche a questi dettagli :P Comunque nella mia mente Imma in occasioni del genere avrebbe indossato un vestito lungo rosso, di questi con la scollatura a V, più stretto in vita. So che forse è troppo basic, ma nella mia mente le sta divinamente, specialmente per il colore di pelle che ha. Spero non mi prenderai troppo per pazza ;)
Bella la frase in cui Imma ammette di essersi innamorata del vestito e di non riuscire negli ultimi tempi a resistere agli innamoramenti e alle tentazioni *-*
La curiosità è alta anche per quanto riguarda i casi: da un lato se sarà Calogiuri ad andare all’incontro con Maja, dall’altro come proseguirà la storia dopo la batosta finale, a proposito della quale spero comunque che, anche se con basse aspettative al momento, si non danneggi troppo il rapporto in costruzione tra Imma e la sorellastra, perché mi stavano proprio piacendo gli sviluppi.
Sono anche davvero molto intrigata dal possibile asso nella manica della Ferrari per il maxiprocesso, perché che abbia un asso mi sembra quasi certo, almeno dalle sue frasi a riguardo. Sembrerebbe comunque che le serva un pezzo grosso e per questo mi è venuto in mente Latronico, anche se non mi ricordo benissimo in che tipo di rapporti fosse con il giudice (intendo dal punto di vista delle indagini, visto che comunque è palese che sia coinvolto). Resta il fatto che il suo
sorriso misterioso mi intriga un sacco e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà. 

La storia, cara Soul, si continua a mantenere interessantissima e molto coinvolgente, non dubitarne mai, davvero! E funziona tutto alla perfezione, a tal punto che un “grazie di cuore” finale sembra davvero riduttivo, ma è ciò che di meglio posso offrirti. 

A domenica prossima!
(Recensione modificata il 15/04/2020 - 02:48 pm)
Recensione alla storia Nessun Alibi - 31/03/20, ore 23:42
Capitolo 23: Bugie
Ciao Soul
mamma mia che capitolo! Non pensavo assolutamente avvenisse tutto così in fretta e mi riferisco in particolar modo all’incontro tra Calogiuri e Valentina e ovviamente a tutte le complicazioni che questa cosa ha portato con sé fino all’esplosione finale. Davvero, mi hai stupito moltissimo e decisamente in positivo, anche se sono stata in apnea per quasi tutta la parte finale. Ma andiamo con ordine.
Dovevo già capire che le cose si sarebbero messe male fin dal titolo, ma le tue parole hanno lo straordinario potere di farmi buttare a capofitto nel mondo che hai creato e sono riuscite a farmi dimenticare il pericolo in agguato, almeno fino ai primi segnali (o meglio, botte in testa che Calogiuri deve aver preso da qualche parte XD). 
L’importanza di Valentina per Imma la si vede dalle piccole cose, anche dalla tenerezza dei suoi sms: si vede che è una madre distrutta e che farebbe di tutto per riconciliarsi e, sebbene anagraficamente sarei più vicina a Valentina che ad Imma, non riesco a non provare empatia per la nostra PM, sarò di parte o non so cosa, ma la persona che secondo me ora dovrebbe dimostrare comprensione e andare oltre i propri rancori e insoddisfazioni personali dovrebbe essere proprio Valentina. Lei è la forza di Imma, anche se il suo essere mamma è sempre stato un po’ conflittuale e travagliato. 
Mi sono piaciuti molto gli inserti narrativi relativi al caso: se ormai avrai capito quanto sia entusiasta per le parti che dedichi solo ad Imma e Calogiuri, non mi stancherò mai di farti capire anche quanto adori tutti gli altri elementi della storia. E lo sai qual è il bello? Che non fanno da semplice cornice spazio-temporale, ma sono lo sfondo imprescindibile che dà forza alle stesse azioni dei protagonisti e credo che non sia da tutti essere in grado di saper gestire il tutto così bene come fai tu. Una cosa piccola come il dettaglio dell’insulina nelle analisi del sangue (che poi piccola non sarà nel caso giallo che stai costruendo ovviamente) mi ha esaltata tantissimo e mi ha ricordato perché mi piaccia così tanto leggerti. E a proposito di questa scena, ma la dolcezza di Imma che sente “l’orgoglio nel petto” per le deduzioni di Calogiuri?! *-* Adoro che si supportino così tanto a vicenda e che credano nell’altro/a più che in se stessi quasi. 
Ora arriviamo al piano di Valentina. Quando ho capito cosa volesse fare ho iniziato a temere: non che Calogiuri ci potesse stare, ovviamente non lo penserei mai, ma che potesse nasconderlo ad Imma, come poi è successo, sì. E infatti sono arrivate le prime bugie, quando poi Imma si preoccupava pure per la sua salute, nel vederlo diverso dal solito. La cosa che mi ha fatto più “arrabbiare” con Calogiuri (sono consapevole che la mia sanità mentale sia in vacanza da secoli viste le mie ormai consuete conversazioni mentali con i personaggi :P) non sono state tanto le omissioni in sé, perché sono comprensibili, umane, dettate dall’amore profondo che nutre verso Imma, quanto piuttosto le molteplici occasioni che ha avuto per parlarle, per chiarire eventualmente anche il suo punto di vista, visto che reputava importante avere un confronto con Valentina e sono sicura che Imma avrebbe capito e che magari, nonostante l’irritazione iniziale, avrebbe pure capito che potesse essere un primo tentativo di approccio, per quanto dall’esito decisamente ignoto. E invece no, ha sempre evitato il confronto diretto e sincero, quello al quale Imma aveva chiesto di dare spazio nella loro relazione, per rimanere uniti anche contro le difficoltà. Ho sofferto per tutta l’umiliazione che Imma ha provato quando credeva che Calogiuri si fosse stancato di lei e l’avesse già tradita, perché ho percepito con tutta la sua forza come questo sconvolgimento potrebbe minare la già fragile sicurezza che Imma nutre verso se stessa, verso di loro come coppia e che, di sicuro ormai ha già incrinato la fiducia. Questo sarà il fronte più complicato, credo… alla fine l’amore c’è, le difficoltà pure, ma se manca la fiducia è come se qualcosa si spezzasse, è un pezzo di un coccio rotto che non si riesce più ad incollare. So che Calogiuri farà di tutto per farsi perdonare e spero che per loro questa occasione possa essere solamente fonte di rinascita e rinvigorimento del loro rapporto <3
Mi sono dilungata un sacco, scusami, che disastro. 
Torniamo in carreggiata: mi sono immaginata Imma che commenta al vetriolo per tutta la durata delle puntate di Scandal, deve essere una scena imperdibile :P
Poco fa sono stata parecchio dura con Calogiuri, ma non smetto di sciogliermi quando se ne esce con frasi come l’ammissione a Ludovica di essere “felicemente impegnato” o come “è bella dentro e fuori” *-* E per rimanere in tema di occhi a cuoricino, come potrei non esserlo per l’intera scena del ballo?! Bellissima ed emozionante: “Mi sa che non sono brava a farmi condurre, Calogiuri, nemmeno nella vita”, ammise e lo sentì ridere di rimando, con un’espressione affettuosamente esasperata. “E allora conduci tu, io ti seguo. Poi quando ti senti a tuo agio proviamo a fare anche il contrario” le propose e ad Imma sembrò, ironia della sorte, un po’ una metafora di tutta la loro relazione. Questa frase mi è piaciuta moltissimo, li rappresenta alla perfezione e fa anche capire quanto bene possano funzionare due persone che si amano e rispettano così tanto; Imma con Calogiuri si è quasi sempre trovata a suo agio, a partire dai lunghi silenzi in macchina, paradossalmente molto più loquaci di qualsiasi parola. Spero che questa cosa non cambi visti gli sviluppi successivi (e il fatto che in una scena come questa Imma ribadisca anche quanto lei si fidi di Calogiuri, da un lato, pur non essendo ancora successo il disastro, mi fa sperare che tutto sia ricostruibile, dall’altro, invece, mi mette un po’ di inquietudine addosso). 
Apprezzatissimi ovviamente i risvolti post ballo ;) hai un modo unico di rendere palpabile la loro tensione erotica, senza mai cadere in volgarità o esibizionismo, ma descrivendo tutto con una delicatezza che è proprio la cifra che dà vigore a questa loro chimica amorosa. 
Tornando alla serie di recriminazioni da fare a Calogiuri, la scena in cui lui in Procura vedere sorridere Imma e spera che presto il suo sorriso non fosse più cosa rara, mi ha sciolto per la sua dolcezza, ma al contempo mi ha fatto inveire contro di lui, facendogli notare che forse non è cosa saggia continuare a mentire se il suo obiettivo è rivedere quel sorriso -.- 
L’incontro tra Valentina e Calogiuri mi è piaciuto, anche se avvenuto in un modo che, pur comprendendo, non approvo. Il momento in cui parte in quarta (anzi in quinta) con il discorso da innamorato perso (quasi mi scendeva la lacrimuccia talmente era bello, vero, spontaneo, sentito e profondo) mi è piaciuto tantissimo, ma è tutta la scena che hai gestito molto bene, mettendo sul tavolo entrambi i punti di vista e facendo intravedere una possibile sana complicità per la quale non potrei che essere contenta (pur nella consapevolezza dei ruoli di ciascuno in questa storia). Mi è sembrato un incontro molto proficuo per Valentina e non solo per conoscere qualcosa in più di Calogiuri, quanto forse anche per iniziare a capire meglio lei stessa che è la cosa di cui mi sembra aver maggior bisogno al momento. Provare ad aprire se stessa ai suoi stessi desideri, alle sue aspettative, alle sue emozioni. 
Arrivando al momento sparatoria (sapevo c’entrava qualcosa l’aver citato il caso all’inizio!) e alla chiamata con la Ferrari, sto provando a vedere quanto successo anche da una prospettiva differente: magari la Ferrari potrebbe dubitare di una reale frequentazione tra Imma e Calogiuri o comunque iniziare a mettere un po’ in discussione le idee che si è fatta fino a questo momento (sempre che non abbia “prove” in mano), anche se forse nella concitazione del momento questa è l’ultima sua preoccupazione :P Chissà, sempre più curiosa degli sviluppi che riguardano questo personaggio!
Come già anticipavo in un commento precedente, Calogiuri l’ha combinata grossa e la litigata che ne è venuta fuori, o meglio, lo sfogo più che giustificato di Imma, è stato uno dei peggiori che io ricordi; se a volte la via delle omissioni ci sembra quella più percorribile per raggiungere i risultati sperati, non è così che si può costruire un rapporto duraturo, ma so che ce la faranno e voglio concludere, quindi, esprimendo tutta la mia speranza per un prossimo capitolo riappacificatore, magari con l’intervento di Valentina in qualche modo, anche se mi rendo conto che la maggior parte dei pezzi da rimettere insieme riguarda soltanto Imma e Calogiuri. D’altronde, qui tifiamo sempre per loro...e per te che ci regali questi bei capitoli ogni volta!

Un saluto affettuoso, a domenica e grazie di cuore ancora!
Recensione alla storia Nessun Alibi - 24/03/20, ore 23:56
Capitolo 22: La Fedeltà
Ciao Soul, mi dispiace tanto non essere riuscita a commentare il precedente capitolo :’( in realtà avevo tutti gli appunti pronti, ma non ho trovato il momento giusto per scrivere una buona recensione, che fosse all’altezza del tuo racconto. In questa situazione così particolare che stiamo vivendo vorrei che almeno nel mondo delle parole ci si potesse ritagliare il proprio spazio di serenità e, seppur con difficoltà, ho deciso di farlo questa sera, per recensire un altro tuo meraviglioso capitolo. Davvero, Soul, è fantastico. Sei proprio brava e ogni domenica continui a farmi emozionare sempre di più, a tal punto che ogni volta che arrivo alla “nota d’autrice” mi accorgo con vero dispiacere e rammarico di dover uscire fuori dal mondo che hai creato: è come una magia, inizio a leggere le prime righe e mi sento catapultata in un’altra dimensione e, fidati, sono davvero poche le cose che ormai riescono a sortire un effetto simile. 
Scusami per la premessa un po’ prolissa, forse non è nemmeno lo spazio più adatto, ma vorrei poterti far capire quanto ti sia riconoscente per ciò che scrivi e crei, magari nella speranza che il mio entusiasmo possa avere almeno una briciolina di efficacia nei momenti più complicati della scrittura. 
Partiamo dall’inizio: l’attacco con dialogo tra Imma e la Ferrari è stato fantastico, tutto condotto dal punto di vista di Imma che ancora vede nebbia intorno a questo personaggio così criptico (perché sì mi sembra che ormai sia chiaro a tutti, tranne a Calogiuri forse, che la parola giusta da associarle sia “mistero”, come Imma poi avrà modo di ribadire tra sé più avanti). 
“Ma molto spesso è proprio dalle persone in apparenza così innocue che bisogna diffidare di più” [...] Un po’ come da lei?; il passaggio al tu non me lo aspettavo così repentinamente, ma forse è il modo migliore per capire meglio le intenzioni della Ferrari, della quale c’è proprio da temere il suo saper leggere molto bene le persone (anche se forse, per quanto riguarda Calogiuri, spero che il suo radar abbia miseramente fallito e che ciò che pensa di sapere di lui si riveli poi essere diverso dalla realtà). 
La scena con Pietro mi ha colpito, ma forse perché finora ci avevi fatto vedere poco degli spezzoni di vita degli altri personaggi che non fossero Imma o Calogiuri, però apprezzo molto! E, per rimanere in tema di commento allo stile, mi è piaciuta tantissimo anche la parte con Valentina, in cui la focalizzazione è tutta su di lei. Sono piccole scelte ma credo valorizzino molto la storia nel suo complesso, perché ci permettono di entrare meglio nella scena, avendo anche una pluralità di punti di vista con cui osservarla. Tornando a Pietro, ho temuto il peggio quando ha chiesto a Cinzia ancora tempo, proprio perché avevo paura che questo tempo aggiuntivo gli avrebbe dato la possibilità di lasciarsi scappare qualcosa con Valentina, ma dopo è successo quel che è successo e sono molto più contenta che sia accaduto nel modo in cui l’hai scritto tu. Ma su questo punto torno dopo. 
Telefonata con Oksana e un inaspettato incrocio di indagini: stra approvato (non che avessi bisogno della mia approvazione ovviamente :P), mi piace molto il collegamento con il maxiprocesso e, come ti avevo già scritto, i tuoi gialli non sono mai una delusione, pensi sempre proprio a tutto. Ed è questo che mi fa impazzire, il modo in cui non lasci nulla al caso e tieni saldamente in mano tutti i fili che hai diramato lungo questi capitoli: oltre ad essere un fattore vincente, rende davvero coinvolgente e attraente la storia! Spero che comunque Imma non abbia casini per aver omesso il racconto dell’incontro con Alina a fine dicembre, seppur fuori orario di lavoro e quando ancora comunque non era ufficialmente nell’organico della procura di Roma.
“Ma ci sei tu ed il tuo profumo, ed è questo che conta! - pensò, ma non disse ad alta voce, stringendogli però la mano accanto alla sua! La dolcezza di questi pensieri è disarmante, ancora di più sapere che provengono da Imma, la cui sensibilità sto imparando ad amare capitolo dopo capitolo: è molto bello poter penetrare da lettrice nell’interiorità di questo personaggio, per scoprirci ogni volta delle sfumature nuove che non fanno altro che aumentare a dismisura l’affetto che già nutro. Un po’ meno felice il sorriso di Calogiuri poco dopo, al ricevere il messaggio dalla Ferrari. Sì, lo so, lui lo fa con innocenza o, anzi, con più probabilità non se ne accorge proprio, però la cosa non può che ferire Imma in qualche modo, nonostante la consapevolezza del diritto di Calogiuri di avere una vita sociale, magari pure utile per il futuro lavorativo che merita. Mi sono immaginata che durante il racconto di Calogiuri delle uscite serali settimanali con la Ferrari e con gli altri della PG Imma abbia avuto una di quelle espressioni mezzo sofferenti e mezzo schifate che aveva nella serie. Ho adorato l’espressività dell’attrice ed è bello rievocarne alcuni tratti che si sposano così bene con quanto descrivi tu. 
La stoccata “Io ho un’altra definizione di distanze” ci voleva: è la giusta nota sarcastica con cui Imma può sfogare la gelosia repressa; e poi anche a me le toccate di mano della Ferrari non convincono. Rimangono gli stessi interrogativi degli ultimi capitoli, a questo riguardo. Ma la curiosità aumenta eccome...soprattutto dopo che più avanti la Ferrari mette in guardia Calogiuri da pseudo dicerie sul conto di quest’ultimo ed Imma. Non me la racconta giusta e mi sono anche chiesta come mai Calogiuri non abbia pensato se lui in prima persona avesse sentito queste voci (visto che già aveva avuto modo di rilevare quelle tra lui e la Ferrari stessa). Forse credeva che davvero la PM glielo dicesse nell’innocenza più assoluta e per il suo bene, come segno solidale di amicizia, ma a me non convince per nulla come cosa. 
Per quanto riguarda, invece, l’accenno ad un possibile corteggiamento di Imma, devo dirti che la cosa non mi dispiacerebbe. So che può sembrare assurdo vista l’assoluta dedizione che ho per questa coppia e, non me ne voglia nessuno dei due, ma mi piacerebbe vedere Calogiuri geloso, di una gelosia che non sia dettata solo dalla consapevolezza di non poter mai vivere alla luce del sole il rapporto con Imma (cosa che ombreggiava il loro rapporto prima della separazione e durante la loro relazione clandestina). Non so se ha senso spiegata così, ma in sostanza mi piacerebbe un po’ di gelosia come quella di Imma verso la Ferrari, un sentimento che in questo capitolo ci ha acceso la fiammella di così tanti bei momenti di passione sfrenata tra i nostri due beniamini. Quindi chissà se questo scambio di battute sarà anche un segnale in codice per noi lettori :P
“Non sono strani i miei gusti. Sono strani gli altri che non sanno apprezzare ciò che hanno di fronte agli occhi”. Credo che mai mi stancherò di segnarmi queste belle frasi strappacuore (e lacrime, di gioia per una volta). Calogiuri è davvero prezioso. Loro due insieme sono davvero preziosissimi. Grazie per tutto questo.
Bellissima la parte in cui Imma cerca di indagare sulla serata della Ferrari, non mi aspettavo tanta “spavalderia”, essendo ben conscia del suo carattere un po’ refrattario a questo tipo di conversazione. La risposta della Ferrari, però, è stata la cosa davvero spiazzante: prima il “mezzo sorriso che non capì del tutto” (e che inizia ad inquietare parecchio anche me, non solo i personaggi), poi quell’ “amici” pronunciato un po’ sospeso e, infine, l’esplicita ammissione di saper recitare, per quanto anche solo da dilettante. Un climax ascendente di ansia in pratica. Il mistero Ferrari si infittisce e continua a lasciare tracce non rassicuranti. Ahia. 
Però, almeno, l’ansietta è stata fagocitata per un po’ dall’accoglienza post teatro: “Qualcuna poteva pure fare My Fair Lady, ma lei avrebbe fatto 9 settimane e mezzo e contava di proseguire a farlo per ben più di un paio di mesi”. La scena mi è piaciuta da matti, anche se mi ha fatto riflettere. Perché, da un certo punto di vista, mi è sembrato quasi che la passione fosse in qualche modo guidata dal timore di non essere abbastanza per lui, arrivando quindi a volergli dimostrare qualcosa, per paura di perderlo. Non so magari è solo una percezione mia e, in realtà, non ci sarebbe nulla di male se in quel momento fosse stata quella la motivazione, anche solo a livello inconscio. Ma mi piacerebbe tanto che Imma piano piano riuscisse a prendere sicurezza da questa relazione e che non vivesse con la paura di non essere abbastanza per Calogiuri. In questo senso, purtroppo, temo che la brutta frattura con Valentina non sia certo la palestra migliore, ma magari da questa situazione riuscirà a trovare una forza che pensava di non avere e a capire che forse non è davvero necessario scegliere tra l’amore di sua figlia e quello per Calogiuri. 
Bellissimi i momenti flashback che inserisci ogni tanto, come quello dell’ammissione reciproca di quanto entrambi si sentissero e continuino a sentirsi appagati dal lavorare insieme. Mi piace che tu abbia scelto che Imma si sia riproverata a lungo per questa ammissione e che, di fatto, questo l’abbia portata a riflettere ancora una volta sul debole che Calogiuri esercita potentemente su di lei. 
“Si sentiva maledettamente, tremendamente, schifosamente felice: talmente tanto che le faceva quasi paura”. Da sempre fan degli avverbi lunghi e ingombranti, se poi sono inseriti in una frase del genere, non può che spuntarmi un sorriso (aspetta, ma forse non ho smesso di sorridere per tutta la tua lettura e anche adesso che scrivo mi rendo conto che, in fin dei conti, forse è proprio un sorriso quello che incurva le mie labbra) *-*
Ok, ora però una nota preoccupante: quanto è diventato bravo Calogiuri a mentire? La nonchalance che adotta a volte mi fa pensare “e vedi come sta crescendo il nostro Calogiuri!”, mentre altre volte mi incupisce e fa presagire il peggio. Il bello è che poi istanti dopo dimentico tutto subito perché se tu mi scrivi una scena come quella in cui inaugurano casa fino alle due notte, non posso che concentrarmi moolto attentamente ed immaginare il non detto che ci lasci trapelare tra un paragrafo e l’altro XD Bella l’idea degli stili di arredamento che in linea teorica quasi si contraddicono, ma nella pratica si armonizzano così bene da essere il riflesso del loro rapporto nella vita reale. Ovviamente l’hai scritto in un modo così emozionante che non potevo non conservare la citazione, anche se non l’ho inserita perché credo che altrimenti mi dovrai denunciare per violazione di copyright ;) La cornice digitale come regalo è una splendida idea...e ora capisci cosa intendo quando dico che tieni saldi tutti i fili narrativi...hai tirato fuori di nuovo il selfie di novembre e in un modo assolutamente coerente e tenero, anche se quella foto già mi aveva mandato in fibrillazione quando Imma aveva pronunciato, mentre la guardava, uno dei suoi primi “ti amo”, seppur a distanza. E, a proposito di queste due paroline magiche, mi piace che tu stia dando loro la giusta importanza, un po’ come dice più tardi Calogiuri che scrive “ti penso” per non banalizzare qualcosa che così faticosamente sono riusciti a dirsi a voce, guardandosi negli occhi. 
Bellissimo anche il “ci vediamo a casa” che mi ha ricordato molto il “portami a casa” equivocato del capitolo 15. 
Arrivando alla scena con Valentina, prima in procura con l’amica (che guardi Laura?!!) e poi a casa, non posso che farti i miei complimenti. Hai gestito tutto benissimo, creando la giusta suspence...quasi mi aspettavo che dopo un iniziale momento di coraggiosa intraprendenza Imma decidesse di non rivelare nulla dopo il primo misunderstanding di Valentina e invece mi hai sorpreso. Anche con la reazione di Valentina. Davvero: non mi aspettavo certo pacche sulla spalla e sorrisi, ma non tutto quel livore e strafottenza. Forse sono di parte, anzi sicuramente lo sono e non posso davvero capire cosa provi Valentina, però l’umiliazione che ha investito in pieno Imma l’ho percepita tutta; prima la risata isterica, poi l’incredulità e infine le recriminazioni. Sarà dura recuperare un rapporto e non è tanto lo schiaffo in sé ad aver complicato le cose, ma il fatto che per Valentina le colpe della fine del matrimonio tra i suoi in questo momento siano tutte di Imma, colpevole oltretutto ai suoi occhi di essersi finta una madre eroica, trasferendosi a Roma per un altro motivo. Vedendo tutto bianco o nero come spesso Valentina fa, è difficile che riesca a comprendere le scelte di sua madre, ma spero di cuore che possa riuscirci (e confidando nella tua promessa di lieto fine mi sento incoraggiata a crederci). Sarebbe bello anche un eventuale confronto tra lei e Calogiuri in cui finalmente lui non la guarda in modo timido e impacciato. A proposito di Calogiuri, la sua premura è un salvavita per Imma che dopo la fuga di Valentina dalla casa si stava lentamente lasciando andare. Questi livelli di distruzione ci sono stati forse solo dopo la partenza di Calogiuri per Roma e ovviamente mi spaventano, così come il maresciallo teme di perderla, “proprio ora che si erano finalmente trovati per davvero”. 
In conclusione, sono incuriosita dal nuovo caso che hai introdotto. Mi chiedo se sarà di appoggio alla narrazione e quindi più breve del lungo caso del maxiprocesso oppure qualcosa di più. Per ora spero solo che non faccia venire strani pensieri ad Imma: non cadere in facili, insidiosi ma sterili parallelismi, Imma! Ah dimenticavo, il procuratore capo Mancini per ora mi piace e mi convince, sembra un tipo che apprezza davvero il lavoro fatto bene e la Tataranni sappiamo che il suo lavoro lo sa fare benissimo <3. La chiusura sulla nota di silenzio mi ha un po’ incupito, ma è la degna conclusione di un capitolo così intenso emotivamente. Spero solo che sia transitorio e che, pur nel silenzio, tornino entrambi a comunicare come prima. Sentirsi uniti in questo momento è la cosa più importante e che potrà dare loro la forza necessaria a superare anche questa burrasca di sentimenti, per uscirne anche più rafforzati e ancor più incredibilmente shippabili XD

Grazie di cuore: non hai idea di quanto faccia bene leggere la tua storia in queste settimane. Ha un potere catartico incredibile <3 

Ps gli appunti per recensire il capitolo precedente li ho conservati, sia mai che ci faccia un pensierino (se potessi, scriverei tutto il giorno!) e che tu debba sorbirti anche un' altra mia eccessivamente lunga recensione ;) scherzi a parte ci sarebbero diversi punti sui cui mi piacerebbe ricevere un tuo feedback. Alla prossima, un abbraccio!