Recensioni per
La fioritura dei cuori innamorati
di Saerith

Questa storia ha ottenuto 157 recensioni.
Positive : 156
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/04/20, ore 20:37

Sono passati moltissimi anni dacchè questa fanfiction è stata scritta quindi non so se l'autrice è tuttora attiva sul sito e potrà chiarire dei dubbi collegabili a, a mio avviso, a delle incongruenze nella narrazione delle vicissitudini tra Sanae e Tsubase. Sanae fà intendendere che non ci sia stato alcun rapporto fisico con Shiratori; durante la scena dell'amplesso dietro la cascata si cita "L’esperienza era nuova per entrambi"......"Sanae si aggrappò ai suoi bicipiti, soffocando un grido di dolore, contro la sua spalla". Perchè Tsubasa è così adirato con Sanae? Non c'è stato alcun tradimento, un flirt platonico nei 4 mesi precedenti il rientro di Tsubasa a Nankatsu (dopo tre anni di "agonizzante attesa"). Reazione quella di Tsubasa troppo esasperata, caduta in un dramma troppo inverosimile. In questo capitolo le parole di Shiratori "- E chi ti assicura che sia tuo, Ozora?-" sono solo una provocazione? Ancora più confusione genera la domanda che Aoya pone a Tsubasa durante il loro colloquio telefonico: "Certo, che hai una bella considerazione di Sanae, se pensi che abbia sprecato la sua prima volta per una stupida vendetta.- sentenziò sarcastica" Da qui sembra quasi che la sua prima volta Sanae l'abbia avuta con Shiratori. Queste imprecisioni (che magari solo io ho notato) inclinano un po' lo slancio verso la lettura in quanto per me è essenziale che la scrittura sia "pulita" e non contraddotoria per non creare difficoltà nel lettore. Nel complesso il capitolo è ricco di patos e molto dinamico si presta quindi alla "lettura tutta d'un fiato" ma la figura di Shiratori un po' troppo "esagerata" in tutto (presenza, comportamento, linguaggio) la trovo esageratamente ingombrante e nettamente fuori luogo in questo capitolo e poi questa incongruenza sulla verginità di Sanae mi ha lasciata un po' l'amaro in bocca nonostante la conclusione positiva di questo capitolo.

Recensore Veterano
04/05/17, ore 01:30

Cara Saerith,
in questo pre-epilogo, dopo tanti amori interrotti e iniziati di nuovo, abbiamo una vera e propria rinascita: quella concreta e vera della figlia di Tsubasa e Sanae.
Molto bella ed intensa la presenza di Sanae sugli spalti, nonostante la sua condizione "pre-parto". Simbolo di quell'amore sofferto ma totale che hanno vissuto per anni i due protagonisti, uniti e divisi dal calcio.
Ti esprimi sempre con accuratezza e sensibilità, una combinazione che apprezzo molto.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
19/04/17, ore 20:35

Cara Saerith,
un'altro frammento di questo mosaico di emozioni e di coppie da te creato torna al suo posto. Un'altra coppia, colpita da un triste evento, si riunisce. Ho apprezzato molto il momento in cui Hikaru esprime la sua piccola epifania personale, nel mezzo tumulto che lo circonda, con grande spontaneità e senza alcun filtro.
Egli avrebbe dovuto chiedere a Yoshiko di sposarla, e non solo limitarsi a convivere con lei, dopo tutto il tempo trascorsi separati. Trovo questo momento molto in linea con il personaggio di Hikaru, attaccato alla sua terra, alle sue tradizioni.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
15/04/17, ore 13:19
Cap. 24:

Cara Saerith,
in questa "Rivelazione", un altro "filo spezzato" si riannoda, in modo delicato ed appassionato al tempo stesso.
La coppia Taro-Elena ha subito tormenti importanti, psicologici in primis, ci voleva un accadimento "tragico" per portare questo splendido fiore a rifiorire. Esso aveva solo un disperato bisogno di qualche goccia d'acqua affinché ne esplodesse la fioritura, in tutta la sua bellezza.
Questo momento narrativo inizia in modo sussurrato, con un riavvicinamento dovuto all'incidente. Gradualmente, conduci il lettore per mano all'apice, passionale e delicato al tempo stesso.
Sin dall'inizio, ho percepito un profondo legame tra il narratore e questa coppia, che ha affrontato e superato importanti ostacoli di natura psicologica. Ed in piena sintonia con questo vostro legame, hai regalato a questa coppia un finale davvero emozionante. Come il paragone da te fatto con la statua di Amore e Psiche.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
12/04/16, ore 12:44
Cap. 23:

Ciao Saerith,
in questo capitolo si sciolgono alcuni intrecci narrativi, mentre altri rimangono ancora annodati saldamente.
La coppia che realizza il proprio sentimento nel modo più pieno e completo è quella Tsubasa-Sanae. Come dici benissimo nel titolo da te scelto, la realizzazione di un amore cosi tormentato e profondo passa per il passo di ufficializzazione per eccellenza. Non poteva che essere cosi visto che Sanae è in dolce attesa. D'altra parte, il suo dubbio è umano e comprensibile: nonostante tutto, Tsubasa, nella magnifica sincerità che lo caratterizza, le dice chiaramente che probabilmente, se non ci fosse stato col bimbo, avrebbe atteso per il matrimonio.
Per un rapporto di coppia che tocca l'apice narrativo, ce ne sono altri che si sviluppano intorno, come una bella cornice rispetto alla "foto" principale di Tsubasa e Sanae. Hikaru e Yoshiko, quando compaiono, donano sempre un'aura di serenità. Kasumi e Ken sono pure ormai una coppia solida. Gli unici ancora appesi ad un sottile filo trasparente sono Elena e Taro. Molto delicata la scena del ballo tra loro, con questa timidezza palpabile, ma che cela un sentimento mai sopito.
La chiusura con Maki e Kojiro è molto bella, perché rompe un po quell'atmosfera più "formale" e corale che un matrimonio porta con se' e dona al lettore un momento intimo e fisico tra i due ragazzi. Come ti dissi in precedenza, diversamente da quanto mi accade di solito, apprezzo il modo in cui descrivi Kojiro e Maki, sei capace di far trasmettere calore ad una coppia che personalmente non ho mai amato.
Un bel capitolo dove accade un fatto importante, ma cui hai saputo dare una bella dinamica narrativa, dando spazio un po' a tutte le coppie.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
30/03/16, ore 01:47

Ciao Saerith,
momento narrativo esplosivo, che hai condotto con un ritmo incalzante e teso, in linea con la tragicità degli eventi qui raccontati. Il dramma che la giovane Sanae vive nel comunicare le sue condizioni al padre, viene subito messo in secondo piano dal rifiuto da parte di suo padre. Parole forti, tese, che sconvolgono la giovane, gia provata dalla lontananza e dal rifiuto da parte dell'uomo che ama.
Il momento da te descritto nell'ospedale e' grigio, freddo, quelle sensazioni che solo una giovane donna alla prese con una scelta più grande di lei può vivere.
La reazione di Tsubasa alle parole odiose di Shiratori fanno gia comprendere ciò che alberga davvero nel cuore del giovane capitano" un amore incondizionato, che non si e' ancora voluto piegare agli eventi che lo hanno travolto.
Il sipario di questo atto narrativo si chiude sul ricongiungimento vero e totale tra i due innamorati. Trovo molto giusta questa scelta di plot, dopo la tensione vissuta durante tutto questo capitolo, un calo di tensione con una scena rosa e' perfetta!
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
22/03/16, ore 00:56
Cap. 21:

Ciao Saerith,
qui proponi due tormenti che viaggiano paralleli, cosi simili, cosi vicini, eppure non riescono ad incrociarsi. Non ancora.
Tsubasa inconsolabile, si lascia andare per un attimo fuggente al proprio dolore, tentando inutilmente di esorcizzarlo con alcol e fisicità. Non ci riesce, non può andare sino in fondo. Le immagini di Sanae lo avvolgono, impedendogli di perdere se stesso e ciò che ha significato l'atto d'amore con la ragazza.
Sanae fa la scoperta più grande per una giovane donna, ma anche la più difficile in questo momento di difficile solitudine. Un tormento infinito, perché alla delicatezza interiore ed alla fragilità che l'inizio di una gravidanza porta nell'animo di una donna, si accompagna anche la struggente consapevolezza di essere da sola.
Una solitudine muta e terribile, che porta anche la ragazza a pensare a non portare a termine la gravidanza appena iniziata.
Yayoi tenta il difficile ruolo di mediatrice, cercando invano di intervenire all'orgoglio ferito (ma anche sulla testardaggine) di uno Tsubasa tormentato.
Sei entrata in un argomento delicato e complesso. Lo trovo narrativamente appropriato e splendido, perché tesa a donare una svolta importante al rapporto di Sanae e Tsubasa, in cui nulla e' accaduto per anni, ed ora tutto sta accadendo in poco tempo. Ciò e' sinonimo di vero sentimento, completo e profondo. Un vero fil rouge.
Molto bella l'immagine del "Sogno a meta", perché le due meta che lo compongono sono separate dall'incomprensione, ma credo anche che quei due tormenti paralleli siano destinati ad incontrarsi, non solo per la piccola vita che i due ragazzi hanno generato, ma anche per il profondo sentimento che li lega. Da sempre.
A presto,
gratia

Recensore Veterano
17/02/16, ore 01:14

Ciao Saerith,
vi sono molteplici mani che vanno e vengono in questo capitolo, di cui il titolo non è che un preludio. Dinamicità, delicatezza, profondità si fondono naturalmente, in creando una bella armonia narrativa.
Kojiro tende la mano a sua sorella, in quella stretta fraterna che è tipica di un personaggio così legato alla sua famiglia. La tragedia che li ha colpiti ha aperto quello spiraglio che occorreva a far ricongiungere i due gemelli.
C’è Hikaru, che tende la mano a Tsubasa, un momento più sussurrato rispetto agli altri che si susseguono in questo capitolo, ma non per questo meno importante. Un gesto amicale e generoso, coerente con questo capitano del nord, con il suo mettere lo spirito di corpo e l’interesse della squadra sempre in primo piano.
Quindi c’è Ken, che comprende il tragico momento vissuto dalla famiglia Hyuga, e prima di ogni altra cosa raggiunge l’amico di una vita per stringersi a lui nel dolore. Toccante e molto IC il momento in cui Kojiro trattiene le lacrime, lui non si è mai concesso il lusso di piangere. Ma è Kojiro che, dopo aver metaforicamente preso quella mano tesa da Ken, offre a sua volta la sua all’amico, “concedendogli” di andare dalla sorella. Come dice Kasumi, qualcosa in lui è cambiato, sicuramente il primo, vero contatto coinvolgente con la femminilità (Maki), gli hanno fatto comprendere quanto importante sia per Kasumi avere accanto il ragazzo per cui prova trasporto sentimentale.
Infine, Kasumi e Ken prendono reciprocamente le proprie mani, sia metaforicamente che fisicamente, in un delicato momento di abbandono fisico che tu hai descritto con molta grazia.
La chiusa del capitolo con il risveglio della signora Hyuga e l’accettazione completa del rapporto (anche fisico) tra Kasumi e Ken è permeata di una luce di speranza che credo splenderà un po’ su tutti i protagonisti nel prosieguo.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
06/02/16, ore 03:15

Cara Saerith,
Un altro capitolo intensissimo emotivamente per il lettore, ova la tensione drammatica sale progressivamente fino al "punto di rottura". Pare quasi di udirlo, quel momento in cui il sogno si frantuma, quando Tsubasa perla del suo cuore a pezzi.
Il castigo di Sanae è stato quello di non essere stata capace di stare sola, cosa che apparentemente Tsubasa è riuscito a fare. Eppure, Sanae suscita tutta la mia empatia in questo momento narrativo.
Sanae è stata abbandonata a se stessa per 3 anni, senza una telefonata, senza una parola positiva o negativa. Ha atteso, ha sofferto in silenzio, è rimasta ancorata al suo amore profondo e disperato senza alcun indizio di essere ricambiata. Sanae ha dimostrato un amore dalle radici davvero solide, nonostante alla fine si sia messa con Yosuke... Ma lo ha fatto solo per cercare di dimenticare, per soffrire di meno.
Il silenzio di Tsubasa è molto più pesante delle parole non dette da Sanae nel momento della febbre, in più subito dopo aver fatto l'amore per la prima volta con un ragazzo. La ragazza fosse meritava un po' più di sensibilità e di comprensione da parte di Tsubasa. E' successo tutto molto in fretta, la ragazza non ha neppure avuto il tempo di realizzare che il ciclone di passione e amore rappresentato da Tsubasa è entrato nella sua vita. In poche ore, Sanae ha ritrovato l'amore perduto della sua vita, gli ha donato la sua verginità, ha cambiato la sua vita. Ha sbagliato, ma lui aveva sbagliato forse poi di lei in passato.
Il castigo per entrambi, è forse quello di amare troppo rispetto alla loro giovane eta, e non essere in grado di controllare l'entità del sentimento.
Menzione d'onore va alla citazione di Yourcenar, che adoro!
gratia

Recensore Veterano
01/02/16, ore 02:49

Cara Saerith,
ecco il mio piccolo spazio serale dedicato a questo tuo lavoro, delicato e coinvolgente.
Capisco che, come persona e come autrice, ami profondamente l'acqua, il mare, il lago, il fiume, tutto ciò che è fluido e trasparente. Ed infatti, non a caso hai scelto di accostare due momenti chiave della storia, l’incontro tra Maki e Kojiro e il primo atto d’amore di Sanae e Tsubasa, a questo elemento.
Dopo il capitolo di Maki e Kojiro in riva al mare, in cui tutta la sensualità tra i due ragazzi si gioca intorno alla sabbia e all'acqua, qui ci proponi il momento per antonomasia tra Tsubasa e Sanae accanto ad una cascata. L'acqua con la sua trasparenza, la sua purezza, la sua freschezza fa da cornice al momento fisico e sensuale tra i due giovani. Ho trovato anche molto simbolica la scelta dell’acqua di mare per Maki e Kojiro, che hanno in effetti un rapporto più “salato” e quella dolce per Tsubasa e Sanae. Quanta dolcezza, freschezza, limpidezza hanno emanato le parole con cui ne hai descritto l’avvicinamento fisico e spirituale.
Ho trovato questo atto d’amore molto naturale, l’esplosione di un sentimento celato troppo a lungo. Molto delicato anche il contrasto metaforico tra la freschezza dell'acqua sulla pelle di Tsubasa ed il calore dei corpi dei due ragazzi che sprigiona dalla passione che si esprime, libera di volare.
L'amore vero, totale e totalizzante, descritto come una cascata d’acqua che non ti aspetti: il fiume scorre tranquillo e, ad un certo punto, l’acqua accelera e cade, cambiando tutto.
Bravissima, un capitolo splendido!
gratia

Recensore Veterano
30/01/16, ore 22:28

Ciao Saerith,
un tuono intenso e appassionato, un incontro inatteso dopo un momento tinto di grigio della vita di Kojiro. Hai preso il momento originale della storia, l'incontro con Maki, e gli hai dato una cornice descrittiva magnifica, molto più intima e sentimentale di quanto sia quello presente nel manga.
Personalmente amo il personaggio di Kojiro per tutti i chiaroscuri che si porta dietro, ma ho sempre avuto difficolta ad accettare un personaggio "maschio" come Maki, almeno cosi come era stato presentato da Takahashi. In questo capitolo, ci presenti una Maki sotto una luce più soffusa, con più femminilità (il costume, l'acqua del mare sul corpo, la ragazza che fa la doccia dopo la partita, il drink che prendono insieme) pur mantenendola IC, con quelle note di aggressività caratteriale tipiche di questo personaggio.
Nonostante conosca la scena e l'incontro tra i due, ammetto che mi sono emozionata a leggere del ragazzo che guarda Maki uscire dal mare, con le gocce di acqua salata che baciano il suo corpo, rendendola sensuale e attraente agli occhi del giovane calciatore. E dopo il primo incontro sul mare, anche la loro separazione, avviene al mare, cosa nuova rispetto al manga originale. Questo cerchio della conoscenza tra i due ragazzi che inizia e finisce sulla spiaggia dona più romanticismo ed umanità sia a Kojiro che a Maki, secondo me.
Infine, il bacio è magnifico, perché sancisce l'umanità ed il calore di entrambi i ragazzi, avvicinandoli ancora di più al lettore.
Un capitolo davvero splendido, uno dei miei preferiti sinora. Le descrizioni accurate (stilisticamente sempre più belle e convincente) ed il crescendo emotivo che il lettore vive insieme a Kojiro (dal buio del litigio con Kasumi e Ken e dell'esclusione dalla Nazionale a questo momento sentimentale intenso e profondo) sono le componenti più belle.
Concordo con te, Kojiro è molto difficile da caratterizzare a parte il dolore della morte del padre e dal punto di vista calcistico, ma tu gli hai dato un'interpretazione delicata e personale, pur mantenendolo, a mio parere, IC.
Trovo che tu abbia due preziose capacita stilistiche: la prima, di alternare scene di felicita a momenti tristi o difficili; la seconda, di gestire con equilibrio il ritmo narrativo, tra accelerazioni e attimi più “statici” ove soffermarsi a descrivere momenti chiave nella storia.
I miei più sinceri complimenti per questa storia che sta divenendo una delle mie preferite di sempre.
gratia

Recensore Veterano
27/01/16, ore 20:44

Ciao Saerith,
ed ecco che compaiono i primi fiori che danno il nome a questo tuo lavoro. I fiori di primavera che fioriscono in tutta la loro bellezza sono Tsubasa e Sanae.
La comparsa del soccer prodigy a Nankatsu è inattesa sia per Sanae che per il lettore. Ho vissuto con gli occhi della ragazza la comparsa del giovane davanti a lei, l'incredulità, la sensazione di vivere in un sogno. Un bel "colpo di scena" quasi cinematografico, visuale ed emotivo.
Ciò che ho amato di più è quel senso di naturalezza che sei riuscita a creare nel corso della narrazione, i due ragazzi si conoscono da sempre, e nonostante non si vedano da tre anni, il loro ritrovarsi è naturale, semplice, cosi come accade nella vita reale a due persone che si sono perse per le vicende della vita ma che rimangono comunque unite da un profondo legame. Magnifica la citazione iniziale della Bronte, cosi adatta alla Sanae di questo momento. Nonostante il tempo, nonostante la distanza, nonostante le parole non dette, il ritrovarsi di questi due cuori innamorati è cosi delicato, ed il bacio che chiude il capitolo è la naturale apoteosi della progressione che ho percepito durante la narrazione, nel mezzo di semplici e colorate bellezze naturali.
Davvero un bel pezzo, colmo di amore, speranza, dolcezza.
gratia

Recensore Veterano
27/01/16, ore 20:00
Cap. 15:

Ciao Saerith,
mai titolo fu più azzeccato per uno dei tuoi capitoli. Pare quasi di udirli, i frantumi delle certezze (sia sentimentali che calcistiche) dei personaggi qui presentati. Bello il cambio di fronte narrativo, che si è spostato da Taro e Elena su Kasumi e Ken, per lo meno per i primi tre quarti del capitolo. I due ragazzi sono innamorati, e ciò si percepisce dai gesti delicati che compiono uno sull'altro, dalla scelta del mare per il loro tempo insieme, da come Kasumi riesca a far aprire Ken su un argomento per lui molto difficile, quello del confronto/rivalità con Genzo.
Certamente Kasumi pecca di ingenuità e di inesperienza, perché nonostante sia comprensibile inizialmente che ella voglia proteggere il fratello ed il suo rapporto con il suo miglior amico, ormai è oltre un mese che escono insieme. Se all'inizio l’ "andare per gradi" poteva essere una forma di protezione verso entrambi i ragazzi, giunti a questo punto mi pare più una debolezza/timore della ragazza nei confronti del fratello gemello. Infatti, purtroppo Kojiro vede la coppia nel momento psicologico peggiore per se stesso ed il suo orgoglio calcistico. Ricordo bene la vittoria della RJ7 sulla squadra giapponese, e la rabbia di Kojiro è palpabile e giustificata. Ho trovato particolarmente toccante il momento di solitudine di Kojiro: le mani trasudano sangue, cosi come lacrime rigano il viso dell’attaccante giapponese. Un contrasto sia visivo che interiore, che parla di fuoco e di acqua al tempo stesso. Davvero un momento molto bello.
Dopo la sconfitta contro la RJ7, ecco che la caduta libera continua, purtroppo. Il problema è che, essendo rimasto all'oscuro dei progressi sentimentali di Karumi e Ken, Kojiro si ritrova di fronte una scena di una certa intimità “sessuale” senza sapere la progressione fisica ed emotiva che vi è stata tra i due ragazzi nelle precedenti settimane.
Il risultato è una squadra in frantumi, come dice il titolo stesso, insieme ad alcuni cuori a pezzi (ivi inclusi Ken e Kasumi, ma anche Kojiro). La ragazza, pur in buona fede, ha fatto degli errori di valutazione importanti.
Il sipario narrativo cala su Taro e Elena, il rapporto più struggente sinora narrato, proprio per la fragilità psicologica della ragazza che deriva dai tragici avvenimenti che l’hanno colpita.
Trovo molto bella la fluidità narrativa che caratterizza il tuo stile, i cambi di fronte e di scenari, ed il preservare le caratteristiche principali dei personaggi.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Veterano
25/01/16, ore 01:49
Cap. 14:

Ciao Saerith,
eccomi alla mia lettura serale. Inizio con il complimentarmi per i titoli dei capitoli, che scegli con molta cura. Amo particolarmente titoli brevi ed incisivi, scelti con cura e che in pochissimi lettere riassumono il significato del testo.
Elena mi colpisce sempre più per la sua complessità, dovuta chiaramente a trascorsi tragici che ha vissuto e alla perdita degli affetto più importanti per la sua vita di adolescente. Tale perdita non può che averla destabilizzata nel profondo come essere umano che si sta formando.
La scelta di non allontanare Taro è una prova d'amore, un amore grande e incondizionato, sincero, disinteressato. Credo che Taro lo capisca, pur non volendo forzare la ragazza.
Hai descritto molto bene Taro nella prima parte del capitolo, non ha fatto il capitano, non è riuscito a agire in modo diretto con Sanae, e ha pensato più agli altrui problemi che a quelli di Elena. Tutto e' molto coerente con un Taro IC che per lungo tempo è stato un po' "l'ombra di Tsubasa".
Delicato il ritrovarsi tra lui e Sanae, il ragazzo si lascia andare emotivamente, e questo basta ad aprire il cuore generoso e paziente di una ragazza come Nakazawa.
A presto!
gratia

Recensore Veterano
22/01/16, ore 19:45

Ciao Saerith,
dopo la dolcezza del bacio tra Ken e Kasumi, un secondo capitolo drammatico segue a quello in cui Sanae viene messa improvvisamente di fronte alla realtà dei tre anni trascorsi lontana da Tsubasa.
Qui abbiamo Elena che appare in tutta la sua fragilità di ragazza di 16 anni che ha subito un tragico lutto. Sinora, l'avevo percepita come una ragazza dal carattere forte, sensibile e diretto. Ma si sa, anche le persone più solari possono nascondere tragedia silenziose, difficili da cogliere ai più. In questo caso, il "rifiuto" di Taro ha agito da potente destabilizzante per la sua delicata situazione psicologica, soprattutto considerando che questa ragazza ha ben poche persone di cui si fida e da cui si sente amata. Certamente, nella sua mente di adolescente, Taro rappresenta moltissimo, qualcosa di molto più importate e profondo di un semplice amore giovanile considerando le grave carenze affettive che ha sofferto.
Molto bella la solidarietà dimostrata da Sanae, nonostante la triste verità che ha appena scoperto. La sua reazione è, a mio parere, molto coerente con il personaggio. Sanae ha un carattere reattivo, ma anche una profonda bontà ancorata dentro di lei.
Attendo gli avvincenti sviluppi di questa storia corale, appassionata ed emozionante.
Un abbraccio,
gratia

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