Riletto veloce veloce per qualche istante, giusto per rifare il punto della situazione, posso dire che questo capitolo, quando lo avevo appena letto - tra l'altro un po' attraverso l'iPhone e quindi cecandomi alquanto... okay, so che non te ne frega niente e ci do un taglio -, mi aveva commossa. Un pochino, almeno. Non ho mica pianto, ci mancherebbe. Ma qualcosina è riuscita a smuovermela, perché Mr Colon/Colite/(o Coglione, se preferisci. Tanto alla fine i coglioni piacciono sempre), come ho scritto nella recensione precedente, è davvero mooolto ma mooolto cucciolo smarrito, ma è soprattutto un maldestro senza speranza (come me. E andiamo!) e, in quanto tale, ha parlato di bellezza nel modo più inaspettato (e quidi meno scontato) possibile: ha parlato di bellezza con quel suo fare un po' da fanciullino appena sceso dall'albero e un po' come un bambino che vede l'arcobaleno per la prima volta. Ingenuo, tenero, simpaticissimo.
«Scusami» questa volta non si trattiene dal dirlo, anche se gli trema la voce – trema di nuovo tutto, in realtà «A volte piango davanti alla bellezza.»
Dai, potrà pure fare un po' lo sfigatello con la passione per la scienza, ma quale donna non vorrebbe sentirsi dire qualcosa di simile? Io stessa, che per un complimento sembra che mi hai buttato addosso l'acido, vorrei sentirmelo dire. 
Amo come le cose fra i due si stiano evolvendo - pian piano, con un che di poetico, dolce e trascinante al tempo stesso - e amo il fatto che, sebbene vi sia un imprinting di mezzo, non stia accadendo tutto troppo velocemente, troppo forzatamente. Mi fanno morire, insieme entrambi formano una specie di valvola della tenerezza, per me.

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Scusa.
E sì, lo so che sono banale e che non te ne frega proprio niente se io recensisca o meno, perché so anche che starai pensando: "Non è mica un obbligo, mica lo pretendo". Il punto è che avevo promesso a me stessa di recensire capitolo per capitolo, perché questo sequel è stato sì inaspettato, ma io ho capito soltanto con il primo capitolo quanto in realtà, inconsciamente, desiderassi rileggere di Mab (perché la figlioletta, in fondo, è una piccola Mab) e quindi il mio "scusa" iniziale forse l'ho scritto più per me stessa che per te... no, d'accordo, un po' volevo anche darti fastidio. Tanto ormai è quello che ti aspetti da me.
Per tornare al motivo principale per cui ti sto scrivendo: che dire? La adoro. Adoro la protagonista, perché è sì una piccola Mab, ma è anche qualcosa di molto più accattivante: una Mab in potenza, per dirla come Aristotele. Perché in atto è ingenua e fa tanto la dura e poi gli basta un gemito di Mr Colite e comincia a sentirsi tutta insicura. E' ingenua - per gli standard mabbeschi, naturalmente -, ma non permette alla tenerezza che suscita di "accecare" il lettore, a farti innamorare di lei in realtà ci pensa quel mix di ironia e sarcasmo che, alla fine, ti riduce - mi riduce almeno - sempre a ridacchiare fra te e te.
Mr Colite, lui sì che fa più tenerezza, perché sembra una Bridget Jones al maschile, un cucciolo smarrito, e allo stesso tempo è così maledettamente gentile e timoroso che non ti può far incazzare più di tanto. Anche se a volte vorresti inserirti nel capitolo e urlargli: "Daje! Te voi sveja'?!".
Son tornata a recensire a ritroso, ma non mi aspetto né pretendo tu mi risponda ("E chi cazzo ne aveva intenzione?", penserai tu. Io però lo specifico), perché tanto sto per passare ai prossimi e quindi tanto vale che mi rispondi direttamente lì. 
Adoro il fatto che il rapimento sia stato fatto a lui e non a lei. Sembrerà assurdo e infantile (che io lo adori così tanto intendo, non l'espediente), ma questo "scambio" dei ruoli narrativi mi piace da morire.
Sempre più felice di questo ritorno.

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Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, molto più del precedente. La fine mi stava commuovendo!
Non saprei dire perché mi sia piaciuto di più, forse perché si scopre che Colin sa tutto di Vampiri e Licantropi, ma anche perché fa un po' meno la figura del demente! Si capisce che è un tipo sveglio, magari un po' impacciato, ma comunque non è un idiota. Insomma, il suo personaggio mi piace un sacco, si è capito?
Il fatto poi che voglia vedere la trasformazione e non gliene freghi nulla di vedere la figlia di Mab (non mi ricordo come si chiama) nuda, in un certo senso me lo ha reso ancora più simpatico. Certo, è ancora più strano, ma almeno non è come tutti gli altri personaggi maschi delle fanfiction, che alla vista di una caviglia nuda della protagonista cominciano a perdere sangue dal naso come nei manga.
Il pensiero che Mike Newton abbia fatto ricerche su Bella e Edward fino a scoprire tutto mi inqueta parecchio. Già non mi stava simpatico prima, ma adesso mi sembra un maniaco. Non so, mi fa venire i brividi persare che abbia passato tutta la vita a fare ricerche sui Cullen.
Sono molto curiosa di come proseguirà la storia :)
A presto!

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Sono sempre molto belli, i tuoi capitoli. Riesci a fondere assieme comicità e vere e proprie perle di saggezza, se così si può definirle. Tra l'altro non so come tu faccia, ma hai un modo di usare le parole che è davvero notevole. Le combini assieme quasi come fosse un gioco - o almeno questa è la mia impressione. È un modo di scrivere davvero bello, viene da chiedersi se ti venga facile, perché se fosse il caso permettimi di essere almeno un po' gelosa ;) tutti il testo è molto fluido, nonostante i passaggi da scene comiche a altre più profonde come quella finale - bellissima! 
Ogni volta so che almeno per qualcosa mi rotolerò dalle risate :D lasciati dire che quella del topo mi faancora ridacchiare tra me :) ahah, sei fantastica,  giuro. 
Spero pubblicherai presto un'altro capitolo, un abbraccio :)

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Ciao carissima, e' una gioia leggerti, porti allegria, sentimento, comicita' ed erotismo insieme...sei una vera forza. Ultimamente ho letto un sacco di libri che ho trovato di una mediocrita' disarmante, menomale che ogni tanto posso venire qui a distendere la mente con le mie letture piu' amate...grazie
Quando vuoi io ci sono
Laura.

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WOW
Questo terzo capitolo è Bello, Disarmante, Dolce, Ironico..
Sei davvero incredibile.
Sei riuscita a creare un momento unico con una lacrima. Un attimo tenero, dolce e puro.
Mi hai fatto venire la pelle d'oca...o di paparella ^_°
Aspetto freneticamente il prossimo capitolo che promette già bene!!!

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Mi sono commossa. La trasformazione più dolce, piena di sentimento che abbia mai letto. E, ovviamente, le risate.
Questa ff che nasce senza impegno è di una compagnia incredibile: è distensiva, allegra e con quel tocco di emotività che non carica e non guasta, ma la rende perfetta.
La ricetta perfetta per noi e per te.

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che bello anche questo capitolo, che tenerezza il ricordo della paperella. il nipote di newton sembra un po' meno scemo del nonno. comunque trovo adorabile il fatto che alice inizi ad essere veramente innamorata di colin.
aggiorna quando puoi, è sempre bello leggerti

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Che bello rileggere le tue storie... Sono felicissima e non vedo l'ora di trovare il tuo prossimo capitolo. Complimenti

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Certo che mi hai fatto sorridere! Come sempre ^_^
Ma mi hai fatto anche commuovere. Il finale... oddio che stretta al cuore che ho sentito. *_*
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, sto cominciando seriamente ad affezionarmi a questa storia.
Baciii :*************

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Ed eccola qui la paperetta!
Le vicende di Alice sono appassionanti- Lei, indipendentemente dal fatto che è una mutaforma, è una ragazza fuori dal comune, un po' pazza, come lo era Mab. Ha anche lo stesso linguaggio. E' bello trovare questa somiglianza.
Colin è il nipote di Mie Newton: quando l'ho letto sono scoppiata a ridere, davvero! Non me l'aspettavo proprio.
Come sono dolci alla fine Alice e Colin: ognuno si commuove nel vedere nell'altro la vera bellezza, quella bellezza che ti stupisce e ti tocca il cuore.
Bravissima, come sempre.
Alla prossima :)

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La paperetta...impossibile da dimenticare!E impossibile non immedesimarsi in lei per buona parte dell'adolescenza (e oltre).
Colin è un personaggio alquanto strano, ogni frase che diceva/balbettava sembrava non avere senso, finchè non si è ripreso alla fine.Il dubbio rimane ancora:perchè sa dei lupi?

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Non avevo dubbi di sorta che anche questa tua ultima storia fosse scritta bene, benissimo..., ma è come se non riuscissi a trovare quella magia, quelle parole incalzanti che ti affollano gli occhi (la mente), ma che sono talmente giuste, talmente naturali che, anche in un intreccio non sempre facile, scivolano leggere, pur essendo piene di significati; qualche volta nella tua prosa ho trovato una somiglianza (per una certa malinconica ironia) con un autore che amo tanto: Calvino, ma in questa ultimo racconto le frasi mi sembrano più cariche, più pesanti, più difficili...
Questa non è una critica negativa, è semplicemente l'esternazione di impressioni, emozioni che ho provato leggendo, spero tu non ti sia offesa visto che non ne avevo assolutamente l'intento.
Segnalo un'imprecisione: prostata, non prostrata.
Grazie per l'attenzione che vorrai darmi.

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Recensire ogni tuo capitolo è una "fatica"! Come si fa a mettere nero su bianco ciò che mi fai provare? E' praticamente impossibile. C'è tutto: tenerezza, dolcezza, ironia, rabbia, fiducia e sfiducia il tutto condito da quello stile incalzante che ti contraddistingue e che lo rende perfetto.
Grazie.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Dopo le "Linee", i "Punti". La geometria delle parole che ti avvolge, ti abbraccia, ti conquista. Che siano le battute lapidarie al vetriolo, i doppi sensi pieni di umorismo, le invettive più o meno scurrili, le lacrime scivolate inaspettatamente, questa storia è capace di stregarti. E' un sortilegio, una magia che solo Mirya conosce e distilla con cura in ogni capitolo.
Se scrivo è per gridare che i lettori meritano di leggere "Punti", hanno bisogno di essere sconvolti, arrabbiati, delusi, commossi. Meritano di ridere l'attimo prima e restare a bocca aperta subito dopo, preda della meraviglia. Meritano tutte le montagne russe emotive concentrate in quelle righe, in quei fogli. Meritano di innamorarsi anche loro, come me, di questa storia e di questi tre capitoli e di quelli che verranno. Meritano l'emozione.
L'emozione, quella che la protagonista Alice prova quando si rende conto che sta per conoscere il suo imprinting. L'emozione che rimpiange di aver provato quando scopre che il suddetto imprinting, Colin, è uno sfigato. L'emozione che cerca in tutti i modi di reprimere mentendo a se stessa. L'emozione che non riesce più a negare quando parla con lui, e dice la verità, perché con lui non sa mentire.
La meraviglia, quella di Colin per le cose inspiegabili e quella di Alice per Colin. Lei, che si sorprende perché il sorriso di Colin fa luce, la sua risata fa buio, i suoi occhi sono bellezza e il suo odore, il profumo del sapone, dell'erba e della carta dei libri che legge, il suo odore l'ha fatta innamorare. E tutto questo, dice lei, la manda in cortocircuito.
Il dolore, quello di Alice per la madre che ha perso, la madre con cui parla ancora nei suoi pensieri, perché è il solo modo in cui può ancora sentirla vicina, a inveire e a ridere di lei, con lei, per lei. Il dolore che quasi non si vede, nascosto com'è nel vivace botta e risposta della protagonista con la sua adorabile genitrice, o meglio, della protagonista con se stessa. E il sorriso, che affiora sulle labbra leggendo questo dolore camuffato con mille immagini comiche, è un sorriso dal retrogusto amaro.
La bellezza, quella di Alice, davanti alla quale Colin si commuove. La bellezza, quella degli occhi di Colin, per cui Alice si commuove. La commozione, quella di entrambi i protagonisti e quella dei lettori, perchè questa storia, questi "Punti" sono bellezza.