E’ da domenica che aspetto di scrivere qualcosa su questo capitolo, e ancora non so come impostare questa benedettea recensione, perciò già dico che sarà incasinata e pressoché inutile, ma devo farlo.
Devo farlo perché questo capitolo merita tanto, sia per come lo hai scritto, impostato e pensato, sia perché sento che, al livello di trama, non può essere ignorato.
L'inizio è stato brillante, mi aspettavo totalmente un'altra scena e poi SBAM, mi è andato in pappa il cervello con la presentazione di Julia (e di Cyn), tant'è che l'ho dovuto leggere due volte perché è stato un trauma :') .
Hai riassunto la giovinezza di questo John in poche righe: la morte della madre, il dolore mai superato, il rapporto con zia Mimi e zio George, la scuola, le ragazze, la violenza, tutto scritto in modo così asciutto e pulito che in un attimo, mi è sembrato di conoscerlo da una vita.
Poi, finalmente, l'arrivo di Stuart. Devo ammettere che è stato piuttosto soddisfacente avere la conferma che le mie supposizioni erano giuste (e che non devo pagare le sedute con lo psicologo!).
Chiusa questa parentesi autocelebrativa (?) posso anche continuare.
Non ho mai shippato la coppia John/Stuart, come la maggior parte di noi immagino. Ne sono sempre stata affascinata, ma la mia gelosia mi ha sempre impedito di apprezzarla appieno fino ad' ora. Il tuo Stuart mi ha subito trasmesso tenerezza e affetto, e il modo in cui John l'ha amato mi ha fatto stringere il cuore.
La loro storia è stata diversa da come potrebbe essere quella con Paul, ed è per questo che ho provato molta empatia per loro. Stuart ha salvato John da se stesso con gentilezza e limpidezza. E John ha amato Stuart profondamente, ma in un modo diverso da come ama Paul. Per farla breve, non ho sentito rivalità fra i due e non ho sentito il bisogno di fare paragoni, quindi sono riuscita ad apprezzarli senza pregiudizi.
Mi è piaciuto tantissimo la parte in cui John viene a conoscenza (o quasi) della propria sessualità, di Elvis, di Buddy Holly e delle sue inaspettate erezioni reazioni. Mi piace perché sei riuscita a farmi ridere anche in un capitolo serio come questo, ed è una cosa che apprezzo sempre delle tue storie.
Della situazione politica di allora non ne so molto ad essere sincera, ma, anche in questo caso, sei stata capace di farmi catapultare in quel periodo storico, senza doverti dilungare troppo in spiegazioni e descrizioni.
Da lì in poi è stato un susseguirsi di emozioni fino al tragico finale. Ok, tutte ci aspettavamo una morte piuttosto tragica, ma non così diamine XD!! In confronto Shakespeare te fa na pippa! *scusa il francesismo* .
Dopo aver saputo queste cose si capiscono tante sfaccettature della parte ombrosa e fragile di John. Il pensare di essere solo e che nessuno possa mai volerlo o amarlo, la tendenza all’autodistruzione e il costante pensiero di fuggire. Mi fa capire ancora di più l’amore che prova per Paul e la sua paura di non essere mai ricambiato. Come nel capitolo precedente, nella scena post coito (scusa ma non sapevo come dirlo XD), dove è assalito dalla solitudine e dalla convinzione che Paul si sia pentito di tutto. Povero micetto!
John, capitolo dopo capitolo, si sta confermando come il mio personaggio preferito di questa storia ^^
Aspetto con ansia venerdì per vedere come si sia evoluta la situazione fra quei due rincoglioniti <3 e vorrei un pochino di fluff dopo tutto questo angst, ma forse chiedo troppo.
A venerdì,
Veronica |