Recensioni per
La ballata di Heer Halewijn
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
25/07/18, ore 19:04

Ciao Yonoi.
Questa volta la situazione si è un po' capovolta, nel senso che è Larse a cacciare l'amico Indaco, ad allontanarlo da sé, anche in modo abbastanza freddo a dire il vero.
Indaco a modo suo sta crescendo, è diventato un ometto anche dal punto di vista fisico e dell'indipendenza. Sa difendersi da solo dalle accuse dei compagni e degli insegnanti e riesce a notare il malessere di Larse.
Al contrario quest'ultimo sta conoscendo la maturità in maniera completamente sbagliata! Eppure ho la sensazione che questa "storia" con il suo nuovo insegnante di fumetto lo faccia sentire appunto più grande, e forse anche in gamba. Una cosa però non mi è piaciuta: il vomito, che sia anche lui malato? Oddio, dimmi di no, ti prego!
Un capitolo splendido come sempre, una storia che ogni volta riesce a cambiare faccia e a stravolgere tutto.
Al prossimo ;)
Nina

Recensore Master
22/07/18, ore 21:47

Buonasera yonoi ^^
Qua mi sa che va a finire in tragedia... Accidenti! (Non il manichino di legno ihihih).
Ho trovato questo terzo capitolo di una mestizia recondita.
Per la prima volta ci hai mostrato anche il lato debole di Indaco, il quale finora si è dimostrato sempre allegro, vivace e sicuro di sé. Invece anche lui ha un punto debole e - manco a dirlo - è stato Larse a farlo scattare. Non voglio incolpare Indaco per la reazione che ha avuto quando il suo amico d'infanzia l'ha baciato sulla guancia (e meno male che non gli sia venuto in mente di baciarlo sulla bocca), in fondo è un ragazzino che ha smania di crescere ammirando Jens, e penso che la sua sarebbe un po' la reazione di tutti gli adolescenti i generale.
Di sicuro la modifica delle analisi gli costeranno caro, molto caro, tu stesso lo lasci intendere attraverso il pensiero di Larse.
E veniamo a lui appunto.
Larse sta conducendo davvero un'esistenza triste e difficile, chiuso in sé stesso, custode di un segreto che per adesso sembra intenzionato a portarsi nella tomba. Tuttavia la passione per il disegno gli ha permesso di trovare un porto franco e in particolare l'amicizia con Shlomit - a proposito, complimenti per la scelta "semplice" del suo nome - sono sicura lo aiuteranno a risolevvarsi.
Una cosa è certa: le passioni aiutano le persone a superare i momenti difficili, ma come tutto ciò che è eccessivo, possono anche portare allo sfacelo...
Un capitolo scritto benissimo, splendido!
A presto,
Nina

Recensore Master
22/07/18, ore 11:05

Ciao carissimo,
ecco qui un classico marpione nelle inoffensive vesti di un disegnatore famoso. Ha circuito il ragazzino, se l'è portato nella tana e... cos'hanno fatto in quel famoso terzo incontro, dove non hanno prodotto alcuna tavola?
Nel frattempo Indaco viene in contatto con un professore che sembra il tedesco delle barzellette (che forse è un po' come i danesi in generale vedono i tedeschi).
Inesorabilmente, però, i due amici si stanno allontanando, le loro vite cominciano a seguire direzioni diverse, la confidenza si fa via via più incerta. Vedremo cosa succederà...
Come sempre è un piacere leggerti, complimenti!

Recensore Master
22/07/18, ore 10:57

Tutto mi sarei aspettato questa domenica mattina, tranne che trovare un nuovo capitolo di questa storia!

Dunque, le vicende dei nostri due eroi stanno prendendo una brutta piega, o almeno così la vedo io. Larse è stato attirato nella tana di Halvorsen con la promessa di imparare l'arte del disegno. Ora, sarò forse paranoico, ma quel tipo non mi piace. Ho una brutta sensazione, e credo che prima o poi il buon Larse passerà un gran guaio.

Indaco, invece, se la cava un pò meglio. Tra un passo di danza e gli stronzi che non capiscono un cazzo (bellissima la scena in cui sferra un calcio nelle palle all'insegnante di ginnastica), la sua carriera di ballerino prosegue abbastanza bene. Non tanto il suo rapporto con l'amico Larse, però. Speriamo bene per il futuro, e che i miei timori si rivelino infondati.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
22/07/18, ore 09:58

Ciao Yonoi!
Diciamo che la situazione di Larse è divenuta estremamente critica: leggendo tutte le tue ultime storie credo proprio di aver ritrovato un'altra volta la stessa tematica, sulla quale non starò poi a soffermarmi molto, ma credo che lo studio di disegno nasconda fin troppe ombreggiature... sarà che appena ho sentito le parole Heer e bosco mi si sono drizzate le orecchie e ho fatto vari collegamenti tra la leggenda iniziale e l'altra storia, quella di Roseland, per cui quel "con un'avventatezza che non riuscì mai a perdonarsi" ha un che di estremamente inquietante. Per una volta che la signorina Shlomit aveva ragione...
Indaco, invece, si sta adattando sempre di più alla vira di città: ormai è cresciuto anche fisicamente, è una persona nuova, ma ha sempre l'aria sognante e ricca di speranze di sempre, da "turista". Credo che l'isegnante di ginnastica debba stare più attento a quello che dici, anche perché un corso serale del genere contiene di tutto e di più, e con qualche ex carcerato poteva anche andargli peggio! Intanto Herr Iena (scusami, ma il nome mi sfugge proprio) raddoppia le pretese della Grisi, ma credo proprio che con quei due lo spettacolo verrà perfetto.
Per il quindicesimo posto al concorso, invece... dico solo che su 220 io sarei arrivato duecentoventunesimo, perchè io e il disegno... comunque per quel motivo che non ho mai fatto concorsi di pianoforte, anche se qualche anno fa avrei potuto, in genere pretendo troppo da me stesso fin da subito e non sarebbe stato l'atteggiamento giusto, suppongo.
Dovrei aver detto tutto, quindi... alla prossima!
P.s. ma quanti capitoli mancano ancora, che sono curioso!?
A presto,
mystery_koopa

Recensore Master
19/07/18, ore 22:35

Ciao yonoi ^^
Dunque... cominciamo dall'inizio!
La prima impressione che ho avuto è che suor Diletta sia stata per Larse la Madame Grisi di Indaco. Entrambe le donne hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita dei due ragazzi, spingendoli e spronandoli a fare ciò per cui sono portati: rispettivamente la pittura e la danza.
In questo capitolo conosciamo anche la signora Abramovich, un personaggio a tutto tondo come si usa dire in gergo, davvero "curiosa". Povero Larse, mi ha fatto una tenerezza enorme quando ha chiesto se il marito si occupasse di orologi e -“Ma allora come mai tutti quegli orologi?” - “Ragazzo mio”- soffiò Leah Abramovich, alzando gli occhi al cielo -“secondo te, sul tavolo cosa dovrebbe metterci?”-
Meraviglioso! ahahahahahaha
Ma sbaglio o la scena della porta è ispirata alla favola di Cappuccetto Rosso? E' una cosa voluta?
Infine scopriamo che Indaco ha incontrato dei nuovi amici e sebbene sembrasse sconfortato dal fatto che Larse non avesse risposto, ho l'impressione che lui stia per rimpiazzarlo (in un certo senso), trovando qualcuno che ha le sue stesse "malattie".
Che dirti yonoi, ormai le tue storie sono una certezza e non annoiano mai!
A presto,
Nina ^^

Recensore Master
16/07/18, ore 21:53

Ciao^^
nelle tue storie ci sono sempre questi interni misteriosi, un po' alla "Fanny e Alexander", dove convivono fascino e paura. Oggetti strani, sconosciuti, che un po' attraggono e un po' spaventano.
È così lo studio della disegnatrice, per esempio, che fa le creaturine soavi che si divorano a vicenda come gustose torte piene di panna.
Indaco frattanto, letteralmente divorato dal demone della danza, abbandona un pezzo per volta la sua vita precedente. Addirittura l'amico Lars viene sacrificato sull'altare della danza, dopo che vi sono stati sacrificati la sua salute e il suo futuro.
La nonna Mette, un po' protettrice e un po' mezzana, collude con questa dissennata passione in un modo che ha qualcosa di inquietante. Davvero non capisce cosa sia l'emofilia, o è entrata in una mortifera folie à deux col nipote?
Mi piacciono le tue atmosfere morbose, con tanti piani sovrapposti come le improbabili gonne della signorina dal nome imponunciabile.
Qui comincia ad aleggiare aria di tragedia, profeticamente illustrata da Lars con le Scarpette Rosse...
Come sempre, leggerti è un grande piacere. Alla prossima!

Recensore Master
16/07/18, ore 15:37

Ciao caro^^
I nostri protagonisti stanno crescendo, stanno imparando a conoscere se stessi e soprattutto stanno dedicando anima e corpo alle loro più intense passioni.
Larse sta imparando le basi del disegno grazie agli insegnamenti della sua maestra. Molto caratteristico lo studio che hai descritto, è veramente un ambiente particolare, che si adatta alla mente di un'artista un po' stravagante.
Il disegno per Larse è l'unico rifugio in cui riesce ad esprimersi, il mondo reale appare ancora qualcosa di distante e incomprensibile ai suoi occhi. La separazione da Indaco è stata un duro colpo, si sente tradito dalla decisione dell'amico, ma allo stesso tempo comprende che il suo destino è di continuare a danzare, anche per questo credo che abbia scelto di aiutarlo. Per Larse la sua intera esistenza ruota intorno alla figura di Indaco, egli è costantemente nei suoi pensieri, nelle sue opere...insomma, quasi un'ossessione. Però alla base di tutto questo c'è un sentimento di affetto profondo.
Indaco invece è determinato soltanto a raggiungere il suo obiettivo, è disposto a tutto per poter continuare a ballare e l'esempio di Jens di certo gli ha dato speranza. Temo che tutta questa determinazione presto mostrerà anche dei lati negativi, come lascia trasparire l'angosciante finale del capitolo.
Infine è stato triste vedere come il rapporto tra Larse e Indaco sia cambiato tra l'infanzia e la prima adolescenza, il primo è ancora attaccato al passato, l'altro invece è cresciuto in fretta e sembra aver dato per scontate molte cose riguardanti quell'amicizia.
Vedremo come proseguirà la vicenda...
Complimenti, è sempre un piacere leggere questa storia, che come puoi vedere mi sta davvero appassionando^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
16/07/18, ore 09:26

Ciao Yonoi^^
Sicuramente non si può dire che Larse non sia ossessionato completamente da Indaco... so come è essere "innamorati" a 13, 14 anni di una persona (lo sanno tutti, ma comunque è un ricordo recente per me), e posso confermare che mettere la sua immagine ovunque non è assolutamente normale, anzi... prima usava il disegno per distrarsi, adesso chissà che cosa intenderà fare, variando i soggetti!
Per quanto riguarda l'altro, il falsificatore... contro una vera passione non is può fare nulla, questo è certo, ma sono sicuro al 600% che prima o poi verrà anche scoperto, e non glielo augurerei... chissà come fa Jens, il ragazzo più grande, ad andare ancora avanti.
Questa storia mi sta prendendo sempre di più, quindi complimenti come sempre ^^ alla prossima,
mystery_koopa

Recensore Master
16/07/18, ore 08:04

Ah, che bello che è lo studio della signora Abramovich. Pieno di libri, un pochino di polvere, e quell'atmosfera tranquilla e rilassante...quanto mi piacerebbe avere uno studio così!

Ma non divaghiamo: dunque, in questo terzo capitolo i nostri cari ragazzi continuano ad esplorare le loro passioni. Indaco và avanti con la danza, e anche se ogni tanto ha qualche problemino per quanto riguarda i trasporti urbani (tenerissima la parte dove gli autisti formano una rete di sostegno per aiutare Indaco e sua nonna), riesce comunque a non demordere e ad avere dei risultati più che incoraggianti. Per quanto riguarda invece Larse...beh, devo dire che lui mi preoccupa, e anche parecchio. Perchè sebbene stia continuando a disegnare, dimostrando anche di essere molto bravo, in ogni disegno ci infila un particolare che rimanda a Indaco. Ora, so cosa vuol dire essere innamorati e pensare in continuazione alla persona amata, ma qui mi sembra che si stia sfiorando l'ossessione. Non sarebbe una cattiva idea se Larse andasse da uno strizzacervelli. Anche perchè, se si continua di questo passo, si potrebbe benissimo arrivare a una tragedia (sicuramente starai pensando "eh, ma come sei pessimista!". Che ci posso fare, è la mia natura).

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
14/07/18, ore 16:29

Ciao^^
per prima cosa, qui c'è il passato che ritorna... Una volta mi raccontarono una barzelletta che non faceva ridere (così la definì chi me la raccontò), ed era per l'appunto quella del tizio che si occupava di circoncisioni e aveva il tavolo pieno di orologi. Tutto ciò è inquietante, se ci pensi.
A parte questo, abbiamo due bambini problematici, chi da una parte e chi dall'altra: un ipercinetico e uno con le turbe e i mostri. Ci pensa suor Diletta, e spedisce il primo a ballare, e il secondo a dipingere con un'inquietante signora del ghetto...
Hai reso molto bene tutta la fatica, ol sacrificio, le privazioni, la competitività e il patimento della danza, che dietro l'apparenza eterea e aggraziata, è in realtà violentissima.
Inquietante il motivo per cui Indaco si chiama Indaco. Certo ha predecessori illustri, ma quella è una patologia che di sicuro non va molto d'accordo con la danza...
Complimenti come sempre, alla prossima!^^

Recensore Master
11/07/18, ore 08:09

***A differenza di Indaco Hansen, che in classe non riusciva a stare immobile al banco per più di una manciata insopportabile di secondi***
A proposito, l'altra volta quando ho letto Indaco volevo domandarti se ti sei ispirata ai "bambini indaco", quelli iperattivi, complicati da crescere, che quasi tutti gli adulti trovano ingestibili e per questo "maleducati", che in realtà sono più senbili/intelligenti e geniali. Ora non ricordo tutte le caratteristiche e non so nemmeno dirti se è una "teoria" diffusa o solo quella di uno dei vari divulgatori del sito in cui ne lessi (uno di quei siti che per fare informazione fanno controinformazione, tanto che poi non si sa a cosa credere e a cosa no).
Larse Kruse, l'hai chiamato quasi Kruspe. <3
Invece Diletta Dahl è un chiaro omaggio a Roald Dahl. ;)

***alcuni erano ritratti, eseguiti nello stile approssimativo tipico dell’infanzia, ma che già rivelavano una mano sicura e un tratto visionario. C’erano bimbi al parco, accompagnati da lunghe ombre di adulti, in tutto simili ad alberi, o a pali vestiti di nero. Gli occhi dei bambini erano orbite vuote, i volti inespressivi e disegnati con brevi tratti: il naso verticale, la bocca simile a un taglio.***
Ricorda jiokE. :P

Tutti dovrebbero avere un educatore, un parente stretto o un adulto di riferimento saggio come suor Diletta, che invita i bambini ad assecondare le proprie inclinazioni, invece quasi sempre ci troviamo con adulti che vedono l'arte, la musica, lo sport come attività extra e che interpretano impara l'arte e mettila da parte nel senso di "se ti piace impara ma accantonala e tirala fuori solo se per le cose importanti dimostrerai di essere una nullità e che non hai speranze di diventare una persona di valore". Pensa che solo un annetto fa sono arrivata a comprendere che impara l'arte e mettila da parte non significa che le attività "extra" sono da accantonare, da seguire in segreto sennò la gente che cosa penserà e ti rovinerai la reputazione! Ma che sono da considerare come tesori da custodire, non sono segreti ma faccende intime tra noi stessi e che non sono per chi non può sperare di avere un lavoro vero, un futuro vero, una vita vera, ma per quegli eletti che hanno la fortuna di poter arricchire la vita inventarsi un lavoro, elevarsi come persone.
Logicamente in famiglia pensare a questi extra era motivo di rimprovero e di scherno.

***i muscoli di Indaco, già contratti un unico blocco per la tensione, si rilassarono all’istante.*** - IN un unico... 

C'è da dire che è il mondo reale di questi due amici a sembrare quello fiabesco e fatato, nella realtà vera e propria adulti simili sono rarissimi e loro li incontrano tutti, ma proprio tutti. 

***un sconquasso di molle*** - unO sconquasso...

Comunque del fatto che Indaco è emofiliaco l'avevo capito dal capitolo precedente, avevi accennato a problemi di coagulazione. Ma vedo che l'hai ambietata proprio ai giorni nostri, quindi con un bel po' di fondotinta può danzare davanti a un pubblico (senza turbare nessuno) come gli pare e piace! Con la danza può farsi molti lividi ma non può farsi dei tagli. L'unico sport che ho smesso di praticare perché mi causava di continuo il sangue al naso è il nuoto.

Recensore Master
10/07/18, ore 14:20

Ciao caro^^
Rieccomi qui.
In questo capitolo scopriamo qualcosa in più sul passato dei protagonisti e sulle origini delle loro passioni. I due sono molto diversi caratterialmente, ma hanno molto in comune, hanno avuto un passato difficile con famiglie in difficoltà...ma entrambi hanno trovato rifugio nelle loro passioni.
Larse è sempre stato timido e introverso, il suo unico modo per esprimersi sembra essere il disegno, ed è bello che abbia trovato qualcuno disposto a far crescere questo suo talento.
Indaco invece è alle prese con lo spietato mondo della danza, che richiede sacrificio e impegno, ma anche coraggio e un'enorme forza d'animo. Il destino però sembra avverso al nostro eroe, che si trova a dover fare i conti anche una malattia che potrebbe compromettere per sempre il suo futuro.
Mi chiedo come affronterà un ostacolo così grande, il giovane è determinato a inseguire il suo sogno e di certo non ha alcuna intenzione di arrendersi...ma questo quanto gli costerà?
Apprezzo davvero tanto come riesci a trattare temi complessi e addentrarti nell'animo dei tuoi personaggi con estrema naturalezza.
Complimenti, una storia davvero appassionante, come sempre adoro il tuo stile, veramente unico e particolare.
Attendo il prossimo capitolo^^
A presto! :)

Recensore Master
10/07/18, ore 11:39

Yonoi!
Eccomi qui con il nostro Indaco. Beh, sul fatto che sarebbe stato preso all'accademia della madame Grisi non c'erano dubbi, e nemmeno sul fatto che la ragazza/armadio Sorensen non si vedrà per un po'.
Allora è emofilia, ciò che lo rende così fragile e vulnerabile, così come quella di Aleksej Romanov (il figlio dell'ultimo zar)... non sai quante cose ci ho letto su quando ho "studiato" genetica (due pagine del libro di testo, poi ovviamente dovevo complicarmi la vita con altre ricerche).
Per quanto riguarda Larse, invece, credo che il disegno sia la strada giusta per lui, proprio lungimirante questa suor Diletta! Certo che la sua solitudine sta aumentando sempre di più, ma credo che almeno per quanto riguarda Indaco credo che quei ragazzi possano dargli l'amicizia che gli manca... anche se temo che per la malattia ci saranno molte complicazioni.
Cellulari? Ma quindi la storia è ambientata ai giorni nostri... beh, non credevo, pensavo qualcosa come gli anni settanta, non so perché ^^
Alla prossima allora,
mystery_koopa

Recensore Master
10/07/18, ore 08:22

Recensione premio 4/4 per il contest Ramm-Eros

***Neppure si sapeva con certezza se Sieuwert Halewijn fosse una creatura di questo mondo o dell’altro, un’entità malvagia o un semplice essere umano esperto nelle arti magiche: né cosa ne era stato delle giovani scomparse lungo i sentieri accidentati della foresta.
Si diceva che fossero state attirate da una melodia sospesa tra le fronde come un tranello, capace di avvincere le punte dei piedi, di avvolgere le braccia muovendole irresistibilmente nella danza. Catturate dal ballo, le ragazze finivano per cadere nell’abbraccio di Heer Halewijn,***
Come il pifferaio magico.

Però quando descrivi chissà succede, ovvero la musica e le voci sentire dalle ragazze... Non è che sia colpa dei funghi? In quel luogo incantato devono essere fortemente allucinogeni e di sicuro rilasciano tante spore, da creare tranello. Heer Halewijn ancora non l'ho visto ma lo trovo affascinante e dev'essere innocente. Vedrai che non esce per non fare la fine delle ragazze (e perché poi a lui che gliene frega delle ragazze?). Ah, è sono i Bambi a ucciderle e spolparsele come piranha di terra. :D

[Vado a leggere il resto, che ho già sproloquiato molto e sono arrivata solo a quando inizia a sentire la voce della madre.]

§

Ha fatto bene a portarsi il nastrino di Emmelie, come in qualunque fiaba che si rispetti le servirà per proteggerla o per sconfiggere il male. (caspita stamattina. Era meglio se i commenti te li lasciavo tutti oggi! ^^)

Poveraccio, ma che fine gli ha fatto fare? Lui era persino dispiaciuto di doverla ammazzare... anche se quasi temevo che la ragazza facesse di peggio, non mi spiegavo perché lo stesse facendo spogliare. Faceva prima se come la mia Aase gli diceva che combattere ben protetti è segno di vigliaccheria. :P
Continuo a pensare però che non ci sia niente di magico e che sia un'allucinazione collettiva dovuta a quei funghi infestanti (ma quanto vorrei vedere dal vivo quelli luminescenti!). Invece il fatto che lei senta nella sua testa la voce di Heer Halewijn che gli parla dal teschio, è la cattiva coscienza: l'ha fatto per una buona causa, ma in quel luogo in cui tutto appare al contrario di com'è nella sua vera natura... lui che le appariva un "cattivo" forse era la vera vittima innocente. Pensa che anche se hai scritto che è una storia slash questo si comportava come het!
L'ho detto: sono tutti drogati forti, colpa dei funghi! ^^ Ci vuole una disinfestazione anche dai ragnacci.

Da un angolo riposto, un trapestio annunciò il passo lieve di Emmeline col grembo colmo di funghi: le punte delle dita che levavano gli angoli candidi del grembiule erano rosa e già in procinto di dissolversi.
Se curavano davvero anche le ferite più gravi lei invece di quasi dissolversi si sarebbe salvata e avrebbe aiutato la sua amica a magicamente salvare tutte le altre ragazze.

***e non perché detestasse i biscotti allo zenzero: nessuna privazione gli era di peso, purché gli fosse data la possibilità di esprimersi attraverso la danza. In quella prospettiva, qualsiasi divieto assumeva il senso di una conquista***
è quello che pensano le persone anoressiche, e comunque ieri ho comprato i biscotti allo zenzero, così profumati da stordire. :P

***In quel momento, però, più della bacchetta pericolosamente oscillante di Madame, e persino più della severità del discorso, teso a presentare la danza nei suoi risvolti di sacrificio più tetri, a preoccupare Indaco era piuttosto il fatto di ritrovarsi in una classe di sole femmine.***
Pensa che mia madre provò a farmi fare danza quando avevo 3-4 anni e io non volli saperne perché mi vergognavo a morte di stare con quel body aderente davanti a due maschi (due maschi contro una trentina di femmine) e quando gliel'ho detto anni fa lei ha risposto "E figurati quanto dovevano vergognarsi loro di stare in una classe di sole femmine!" Io che per certe cose (v. gusti personali) ragiono sempre sottosopra, ho sempre considerato il contrario, cioè che se un maschio sceglie danza è per troppa eterosessualità, pur di trascorrere quanto più tempo possibile con quante più femmine è possibile. La seconda opzione che contemplavo era che avessero amassero il movimento e volessero imparare a sentirsi totalmente liberi, a volte i ballerini sembrano volare, dev'essere molto meglio che fare i soliti sport. Ma anche per queste cose con me ci vuole uno bravo e per me quello che un ballerino cerca nella danza si può ottenere solo con l'atletica leggera: le corse, i salti, il desiderio di librarsi da terra; la disciplina, anche lì rinunce, i crampi al torace a forza di correre, le dita dei piedi indolenzite, le gambe stirate che chiedono pietà... due approcci differenti per ottenere le stesse cose. E' come la danza ma permette di scappare via da ciò che non amiamo, mentre la danza è adattarsi per restare e migliorare le cose.
***-“Sai che non devi mangiare queste porcherie altrimenti metti su peso, e se ingrassi addio corsi di ballo!”-***
la preoccupazione maggiore per restare sempre con lo stesso peso perché sarebbero guai a ingrassare l'ho vista solo per il pugilato: pensa se uno ingrassa di poco, ma quanto basta per passare alla categoria superiore, dove però ci sono solo altri come lui ma più allenati o più grandi e grossi! In quel caso son cavoli seri!

Stavolta ti ho lasciato un commento "arcobaleno" nel senso di "multicolore", in cui ti ho parlato di tutto di più, da strizzacervelli per davvero. :P

Sui due amici, Larse e Indaco, ho detto poco ma perché ero completamente assorta mentre leggevo di loro. Ovviamente sono curiosa di sapere come prosegue. Sono sicurissima che Indaco verrà preso, si intuisce che è lui il più promettente in quanto l'unico nato con una grazia per cui si può dire predisposto... predestinato!
Dopo la prima parte fiabesca viene spontaneo fantasticare sull'incantesimo non rotto e in loro due che si trasformano nei due "oscuri" della fiaba. ^^

Quanto ad aver messo insieme danza classica e dipinti, JB dice che ne avrebbe di lezioni di vita da insegnare a entrambi, :P mi associo a lui nella speranza che tra i due amici nasca qualcosa. ^__^
(Recensione modificata il 10/07/2018 - 11:11 am)