Recensioni per
He's more myself than I am
di padme83

Questa storia ha ottenuto 78 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/19, ore 23:15
Cap. 2:

Buonasera cara, che piacere ritrovarti e come sempre non vedo l’ora di immergermi nelle atmosfere che sai ricreare con tanta maestria. Vorrei poter concludere questa raccolta prima di affrontare il tuo ultimo aggiornamento, perché il modo in cui la gestisci, tutta l’introspezione che dedichi ai due protagonisti è notevole. Se penso che lo fai sottoforma di flashfic, apprezzo doppiamente perché riesci a portare avanti questo progetto avvalendoti di un metodo decisamente non facile da gestire: non è da tutti portare avanti delle flash e riuscire a farci stare dentro tutto ciò che desiderano esprimere. Brava! :3 Qui ritrovo la frase che da il titolo all’intera opera, ed è forte e chiaro il motivo per cui pensa ad una simile cosa: amore, unione, fusione proprio non solo di due corpi, ma di due stesse anime che si riconciliano e stanno in simbiosi. Ciò che li tiene assieme va al di la e al di sopra della vita e della morte stesse, in un infinito rincorrersi ed amarsi, cercarsi e perdersi tra i propri corpi, sospiri, orgasmi, gemiti.
C’è tanto di quell’erotismo in queste poche parole, ben gestito, dipinto anziché descritto: rende bene il tutto, il fatto che non si tratta solamente di mero rapporto fisico ma c’è qualcosa di molto più profondo e ancestrale tra loro. Il fatto che sia una flash aiuta molto di più in questo caso, il tutto è concentrato e molto più efficace a mio parere. Nonostante non conosca la coppia, sono completamente rapita da questo tuo modo di amarla, rispettarla e scrivere queste piccole perle di dolcezza per loro. Mi auguro di poter avere ancora l’occasione di continuare con questa tua raccolta, perché mi piace davvero un sacco! Alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Master
17/03/19, ore 14:32

Sono giunta alla lettura dell'ultimo capitolo di questa tua raccolta e intanto voglio dirti che sono perfettamente d'accordo con te in ciò che scrivi nelle note finali: questo è il tuo progetto per Albus e Gellert e facendo questo, regalando loro questi momenti di amore infinito, hai reso questi personaggi veramente tuoi e io aggiungo anche che hai dato loro vita, li hai resi vivi nel mondo parallelo dove esistono, vivono, respirano e amano tutti i personaggi che noi amiamo e di cui scriviamo (non solo tu e io, ma tutti gli autori e autrici). Quello che hai scritto per Albus e Gellert è diventato realtà in un punto della loro vita e sono felice di sapere che hai già iniziato a lavorare ad uno spin-off di questa raccolta, per donare ancora gioia, amore e passione a questi personaggi, felicità a te che ne scrivi e a noi che ne leggiamo... e ti posso dire che proprio questa tua incantevole interpretazione di questa ship mi ha fatto venire voglia di guardare il film, cosa che fino ad ora non avevo pensato di fare! Guarda la potenza della tua scrittura e quanto amore hai saputo trasmettere per Albus e Gellert (ovvio che guarderò il film grazie alla tua interpretazione, e non a quella del film stesso!).
Bellissimo come hai voluto chiudere il cerchio di storie con Gellert che sveglia Albus, in un rispecchiamento della prima ff e a me fa pensare anche che in un certo qual modo si chiuda anche il cerchio che li teneva protetti dal mondo di fuori, al di là del tempo e dello spazio, vivendo solo del loro amore in una bolla protetta e incantata. Temo che d'ora in poi le cose non saranno più così idilliache per loro, anche se continueranno a restare uniti... ma forse dovranno lottare di più per poterlo fare. Ho fiducia però che il legame che li unisce reggerà ancora per molto tempo, grazie ai pensieri di Gellert in questa ultima storia. Infatti, come mai potrebbero separarsi due anime legate così intimamente, tanto che l'una è il riflesso dell'altra? Se Albus è sempre stato nel cuore e nel sangue di Gellert e viceversa, ancor prima di incontrarsi realmente? Quello che Gellert pensa di Albus è anche ciò che Albus pensa di Gellert ("Qualunque cosa il destino abbia in serbo per noi, tu sei e rimarrai sempre, anche dopo che ogni scelta nella vita ci avrà cambiati, mio fratello, mio amico, mio padre, mio figlio, mio marito, il mio amante, me stesso") e per questo non ci potrà mai essere "nessun grado di separazione" tra loro (anch'io sono in vena di citazioni!) poiché sono la stessa essenza in due persone, e nessuno dei due potrà mai più sentirsi completo senza l'altro.
In questa storia sono rimasta particolarmente colpita da due pensieri in particolare di Gellert: il primo è quando lui si sente completamente amato e accettato da Albus, anche in tutti i suoi lati più torbidi e oscuri, ed è stata proprio questa accettazione, questo amore senza limiti e senza condizioni, senza volontà di cambiare ma solo di accogliere, che ha permesso a Gellert di aprirsi come mai prima, perché ha sentito che sarebbe stato amato da Albus comunque, e questo mi sembra meraviglioso (è quello che sottolineo sempre nelle mie storie per Elijah e Tristan, forse per questo mi emoziona tanto!). Il secondo è l'insistenza di Gellert sulla parola "adesso": come ho scritto altre volte, la bellezza di queste storie è la loro dimensione idilliaca, incantata e fuori da ogni legame esterno. Ci sarà un futuro oscuro per questa coppia, ma non ora, non qui. Ed è inutile pensarci adesso, è meglio godere ogni istante del presente. Ho la fantasia che questa parentesi di serenità e amore potrebbe dare a entrambi la forza di combattere ciò che cercherà di dividerli, che potrebbe unirli per sempre fino a... a cambiare quello che dovrà succedere, a trovare anche per loro un lieto fine (questo è quello che farei io e spero che lo farai anche tu per loro!). La forza del loro amore, che si è forgiato e rinforzato ancora di più in questa bolla, dovrà essere ciò che sosterrà entrambi nel momento di affrontare le prove più dolorose del futuro, per poi ritrovarsi ancora insieme... come spero.
Una bellissima storia a conclusione di un'incantevole raccolta, come ti ho scritto più volte, ma che adesso mi ha fatto venire veramente la voglia e la curiosità di vedere il film per conoscere questi personaggi che tu hai reso così meravigliosi.
Grazie per questo magnifico sogno!
Alla prossima storia e al prossimo progetto!
Abby

Recensore Master
06/03/19, ore 14:53
Cap. 1:

Buongiorno! Eccomi pronta per iniziare a leggere questo tuo progetto che mi piace proprio nell'idea di base: alle volte ci sta prendere un respiro, rilassarsi e scrivere di cose leggere e soprattutto che siano in grado di suscitare emozioni non sempre negative.
Quanta quiete sento in questa prima flashfic, una pace che rilassa e che ci fa fare un breve viaggio all'interno del protagonista, perso nei propri sentimenti e nel buio della notte, in dolce compagnia, mentre ancora attende che il giorno possa arrivare. Il tutto sembra così ovattato, fuori dal tempo, onirico quasi: non ci sono riferimenti precisi di ora, di spazio o luoghi, qui sono solo loro e ciò che provano, come fossero persi in un posto indefinito dove lo scorrere delle ore non ha assolutamente alcun peso. Una parentesi dedicata completamente a loro stessi, dove si sente forte la componente emotiva di chi resta sveglio ed incantato.
Rinnovo con piacere il mio interesse a continuare questa raccolta, perché davvero ci si rilassa, si stendono i nervi, ci si crogiola in tutta l'emozione che traspare da questi piccoli stralci di quotidianità, di lieve quiete, di relax per te che l'hai scritta e per me che l'ho letta molto volentieri. Mi auguro di riuscire a tornare qui prestissimo, per poter leggere ancora: ho trovato il testo scritto bene, senza alcun refuso e movimentato dall'utilizzo di brevi dialoghi e del corsivo per certe parole chiave.
Lo specchietto finale mi ha aiutata a comprendere il titolo appieno, e il fatto che abbia citato il gruppo sapendo che ti è di conforto e di sprono in questo periodo, per me è stato davvero fonte di orgoglio, non hai idea quanto! Ti ringrazio, sapere che possiamo essere utili da davvero la voglia di fare di più e meglio. Alla prossima cara, e come sempre, buon lavoro! :3

Recensore Master
05/03/19, ore 20:11
Cap. 2:

Ciao, inizio questa recensione riprendendo dalle note finali nel quale sottolinei quanto in realtà Silente non fosse affatto un agnellino indifeso, alla mercé del perfido Grindelwald ma quanto, invece, era conscio di quanto stava accadendo. Io sposo assolutamente questa filosofia, perché basta aver letto i libri di Harry Potter per rendersi conto che l'immagine che di Silente abbiamo avuto per sette libri altro non era che la visione filtrata di Harry. Avevamo un'idea specifica di lui ovvero quella che, giustamente, aveva un ragazzino che vedeva in lui un mentore, un qualcuno di cui fidarsi. Un professore, insomma, che non aveva un lato oscuro, ma che era il simbolo della bontà e del bene. Crescendo Harry impara a conoscere anche altri aspetti di Albus Silente, restandone quasi deluso, ed è lo stesso per noi (non per la delusione, quanto per la scoperta). Ragion per cui non crederò mai che sia stato manipolato da Grindelwald, sono più dell'opinione che invece Albus sia stato diviso tra due idee, tra due fazioni, chiamiamole così. E che, a complicare il tutto, sia arrivato l'amore che provava per Grindelwald e la passione che nutriva per lui. Questo ha incasinato tutto insomma. Ed è quello che ci mostri in questa storia, la passione carnale e viscerale, la venerazione totale che Albus nutriva per lui. Hai trasmesso tutto, questa volta dandoci il punto di vista di Silente. Che è ovviamente diverso rispetto a quello di Gellert. Silente si sente trascinare giù da una passione che non riesce a controllare, Gellert si sente più un dominatore dei propri sentimenti, in questo senso. Si ha la sensazione che, per quanto travolto, Grindelwald subisca di meno il peso dell'essere trascinati dentro a un qualcosa. Che lo desideri di più e questo, appunto, anche in relazione a quanto dicevo prima. Al sentirsi diviso, al temere per il futuro, eccetera.

Molto bello l'accenno che fai al patto di sangue, cosa su cui ancora sappiamo ben poco in effetti e su cui il prossimo film dovrà rispondere (io almeno lo spero). Per il momento non ci resta che fare delle teorie e la tua mi convince, mi piace l'idea che sia come una specie di matrimonio religioso cristiano. Suggestiva, ecco. E calzante, anche.

Complimenti per questa flash, sono tutte meravigliose le tue. Anche per stile, uso del lessico e tutto il comparto tecnico.
Koa

Recensore Master
05/03/19, ore 01:07

Eccomi qui, come ti avevo anticipato. Ho deciso di continuare a leggere questa storia e... devo farti i complimenti. Come fai a descrivere cose tanto profonde in così poche parole? 380 parole che hanno comunicato più di un libro di 380 pagine. Hai la capacità di scegliere le parole adatte, le pesi, le incastri su misura, come se fossero pezzi di un puzzle e poi ci doni questi capolavori. Bravissima.

Parlando della storia, invece, posso dirti che è stata intensa. Ho avvertito la sicurezza di Gellert vacillare solo perché sentiva Albus lontano, irraggiungibile.

"«E da quando Gellert Grindelwald ha bisogno di chiedere per scoprirlo?»
Da quando sento che sei lontano, e mi sfuggi, come un grumo di neve fresca che si scioglie tra le dita.
«A volte mi sembri così… irraggiungibile» rispondo, portandomi un poco più vicino a lui. Ed è in questi momenti che ti desidero, immensamente, e voglio tenerti prigioniero nella stretta delle mie braccia, per farti respirare in me, e vivere in me, e morire in me."

Questa è la mia parte preferita. Tra le righe scorrono i sentimenti che entrambi provano verso l'altro, dolci e decisi, determinati ad essere una cosa sola, non solo fisicamente ma anche intellettualmente.

Un capolavoro.
Bravissima come sempre.
Un abbraccio ♡

Recensore Master
05/03/19, ore 00:29

Cara padme, <3

Intitoli un capitolo “Sleeping Sun” e io già mi sciolgo, perché sai quanto io ami questa canzone. Leggendoti, stavolta, ho avuto reminiscenze di Catullo. Mentre Grindelwald dorme assieme a un Albus addormentato come Eros quand’era tra le braccia di Psiche (lo ricordiamo entrambe che La Bella e la Bestia, così amata da entrambe, nacque proprio da quella storia) pensa ai baci dati di cui si è perso il conto. Ed eccolo, il Carme V su cui si è fondata la letteratura d’amore occidentale.

Eppure, leggendo di questa notte d’amore dove solo lo stare abbracciati basta, mi sono venute in mente anche in mente le ultime poesie di Pavese: in “Verrà la morte” c’è uno specchio che non è quello delle brame, ma forse ha la stessa valenza. Riflette qualcosa che non c’è e gli stessi specchi ci restituiscono sempre un’immagine distorta e al contrario rispetto a ciò che siamo. Ma la notte appartiene anche agli amanti, come cantava Patti, e allora Gellert dice una delle cose più belle che si possano scrivere: “respiravi tra le pagine dei libri che ho letto e amato, negli incantesimi…”

C’è qualcosa di più totalizzante di questa frase? Albus era l’amore che cercava, ma anche una linfa vitale che non è tale per bisogno, ma perché senza di essa non ci sentiremo mai completi, a posto con noi stessi e con il cosmo. Ed ecco che torna il mito platonico della mela divisa in due, dell’anima spezzata e mai ricomposta che solo un illusorio specchio può unire. Il modo in cui chiudi questa raccolta che ho amato davvero con un’intensità incredibile è un’invocazione intensissima proprio perché messa ad arte.

È il momento perfetto prima della tempesta, ma è anche la resa di un cuore che non chiedeva altro che cedere, che ha aspettato per tutta la vita di cedere. L’amore della vita esiste e Albus e Gellert lo avevano trovato, solo che il destino ha deciso altrimenti, ha scelto di corrodere Gellert. Il resto, lo conosciamo già. Ciò che rimaneva obliato e le tue pagine hanno svelato, invece, era un amore vissuto nella sua accezione più intensa (come ho amato il riferimento a come l’amore entri dentro la carne, in un passaggio che va dalla sublimazione dell’anima al desiderio fisico con parole stupende. Insomma, l’ho preferita dal primo capitolo e si è chiusa degnamente.

Sulla simbologia del sette, sappi che l’ho apprezzata, come questa chiusa squisita e scritta magnificamente cui mi auguro si aggiungeranno ancora tante, tante altre storie.
Grazie per questa, intanto.
Un caro abbraccio,
Shilyss

Recensore Master
28/02/19, ore 20:58
Cap. 1:

Ciao, finalmente ti lascio questa benedetta recensione e ne approfitto per fare una cosa che dovevo fare da un po' ovvero iniziare questa raccolta dal principio (e non dalla fine come avevo fatto). Leggo quindi Interlude, un bellissimo titolo per una bellissima flash.

Di nuovo mi piace sempre ritrovare i tuoi personaggi, Gellert e Albus in questa giovinezza nella quale vivono il loro amore facendolo in un modo libero e senza pensieri o responsabilità. Si amano e la realtà tenta anche d'insinuarsi fra di loro, ma non ci riesce. Non ora che sono a letto insieme e che sono vicini uno a fianco dell'altro, lontani da tutto. Soprattutto da loro stessi, da quello che temono potrebbe succedere e da una famiglia (quella di Silente ovviamente) che potrebbe seriamente separarli. Ebbene, tutto questo ora non c'è. Adesso ci sono soltanto loro due e nel leggere li ho amati, perché si nota tutto il tuo amore per loro, il modo in cui li descrivi ce lo fa capire benissimo.

Grazie per averla scritta, perché è un piccolo gioiellino (come tutte le cose tue del resto).
Koa

Recensore Master
27/02/19, ore 19:45
Cap. 2:

Eccomi per lo scambio a catena del giardino.
Che dire in questo piccolo one shot hai espresso proprio sia l'amore in pieno di entrambi sia anche il concetto stesso che fa da nome al capitolo ovvero ineluttabile il fatto che, loro due, saranno sempre uniti come fosse una specie di matrimonio. Trovo questa cosa veramente molto romantica.
Ciaoo alla prossima.

Recensore Master
27/02/19, ore 17:35

Ma salve piccola Donnah **
Eccomi qua, finalmente, a recensire l'ultimo... sigh. Però me ne aspetta un'altra quindi sono felice e spero di vederti scrivere altro su di loro, te ne prego un po'... ho bisogno dei tuoi scritti su Gellert e Albus come avrei bisogno dell'aria per vivere. E solo tu puoi. Solo, solo, solo, tu. Sappilo.
Detto questo, sperando di non essere risultata una stalker, passiamo alla recensione vera e propria e sappi che mi lascerò andare ai sentimentalismi...

Un amore che nasce prima ancora della nascita, che è sito nella natura, che è parte della nascita del mondo. Un seme di un fiore che sboccia ad ogni sguardo, del loro riflesso perfetto che sa di loro, e non di un solo essere. Ecco cosa sono. Sono un insieme di sentimenti e intrecci di carne che creano un amore perfetto, dannato, sconsiderato, letale e appuntito. Loro due, nelle tue mani, sono la più totale assenza di rimpianti e paure. Loro si amano, si conoscono, sono la stessa persona ma al tempo stesso sono differenti, distaccati, entità a sé.
Sai che non è facile riuscire a dare una sensazione simile; per farlo c'è bisogno di una conoscenza dell'amore tale da poterla poi trascrivere dieci volte più forte. I tuoi racconti su di loro sono bombe. Esplodono in faccia, fanno male, fanno invidia perché un amore così non è contemplabile, eppure è reale. Ogni sguardo porta a un pezzo di loro, ad un'unione sempre più viscerale. Sì, perché è facile donarsi totalmente all'altro, ma è difficile mantenere se stessi come lo fanno loro ed è questo che alla fine, secondo me, li allontana e non dà loro la possibilità di confrontarsi. E io cito il sarcofago di Osiride:

"Io sono te e tu sei me, e dovunque tu sia, là io sono, e sono disseminato in tutte le cose, e da qualsiasi parte tu voglia tu puoi raccogliermi, ma raccogliendo me raccoglierai te stesso."

Combattere se stessi è la parte più difficile della vita, per questo loro due sono così capaci di amarsi, di trovarsi, di specchiarsi in loro stessi ma non hanno la forza di combattersi. È difficile descrivere un sentimento così, perché dire che è amore è troppo poco. Dire che sono una cosa sola è troppo sminuente. Ed è questo il punto cardine della raccolta. Infine, la parte finale, quelle scuse per averlo svegliato, che diventano inutili quando Albus cerca subito il contatto, il suo collo e subito le labbra si trovano e l'amore trova un'entità. Almeno per Gellert, l'amore ha il nome di Albus e di conseguenza, forze, anche il suo (chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio... no?).
Insomma, sono dispiaciuta che la raccolta sia conclusa, ma so e spero che presto ne scriverai un'altra... perché io lo so, oh sì che lo so, che tu non hai ancora finito di raccontarceli. Perciò se deciderai di scrivere ancora, anche all'infinito, mi trovi qui ad aspettarti... per te vale sempre la pena di lasciarsi ammaliare.
A presto donnah, a prestissimo
Miry

Recensore Master
27/02/19, ore 17:02

Ciao! Sono felicissima che il mio papiro ti abbia fatto piacere e ti abbia aiutata e adesso sono qui per una nuova recensione alla tua meravigliosa raccolta di storie (approfittando anche del fatto che adesso sono io a casa ammalata!). E mi ha emozionata tanto il fatto che anche Albus e Gellert mi ringrazino, per me anche loro esistono veramente, sono reali, ti ho già detto questa mia idea delirante, vero? XD però per me è così, tutti i personaggi di cui scrivo o leggo esistono davvero in un universo parallelo.
In questo capitolo troviamo Albus e Gellert in una situazione diversa da quelle a cui ci hai abituato, ma in fondo è anche un'altra opportunità per vedere un lato del loro rapporto. Albus è nervoso, arrabbiato per qualcosa (mi è rimasta la curiosità di sapere che cosa lo avesse innervosito a tal punto!) e vorrebbe sfogarsi scatenando un uragano su Godric's Hollow, ma Gellert lo ferma, facendo per una volta la parte di quello saggio e ragionevole. Io, comunque, ho avuto la netta sensazione che Albus non avrebbe mai fatto una cosa simile, ho immaginato (correggimi se sbaglio!) che la sua volontà distruttrice non fosse diretta tanto alla cittadina, quanto al suo legame con la famiglia, a ciò che lo tiene lontano da Gellert e dalla loro vita perfetta. Ho avuto la sensazione che Albus sia sempre più consapevole che questa bolla di felicità non potrà durare per sempre, che forse già presto dovrà rinunciare a questa parte della sua vita in nome del dovere, e che fosse proprio questo che lui voleva distruggere, estinguere con il fuoco. Come se, facendo una cosa simile, avesse potuto preservare per sempre l'incanto del suo mondo al fianco di Gellert. Eppure proprio per questo sono convinta che si sarebbe fermato anche da solo, perché Albus si rende benissimo conto che scatenare una tempesta non avrebbe preservato il suo sogno ma anzi, forse ne avrebbe accelerato la fine. E' una tentazione, lo sfogo di un momento, ma poi svanisce proprio come "un refolo innocuo di vento". E Albus ritrova il vero se stesso specchiandosi negli occhi di Gellert, tra le sue braccia e sulle sue labbra, come sempre, finché questa magia durerà.
Ho letto le tue note DOPO aver scritto la prima parte della recensione, in effetti non avevo pensato al fatto che Gellert si ritenga meno potente di Albus e tema il momento di uno scontro diretto tra loro, forse perché li vedo ancora così uniti e felici che non riesco proprio ad immaginare che si scontrino tanto presto! Anche nel suo caso avevo immaginato che volesse evitare un disastro perché questo avrebbe distrutto anche la situazione idilliaca che loro due stanno vivendo, lontani da tutto e tutti, e che le cose sarebbero precipitate troppo in fretta.
Questa storia finisce ancora bene, i due amanti si sentono sempre più uniti, sempre più rispecchiati l'uno nell'altro... eppure qui si sente sempre più vicino il momento della verità, i problemi e i doveri della vita reale sono già tanto pressanti da innervosire Albus e questo fa pensare che non manchi molto alla fine del sogno. Infatti poi, nelle note, scrivi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo... che peccato! Speravo che questa raccolta di storie potesse essere ancora lunga, magari quanto la ff su Gold e Belle! Chissà, magari cambierai idea...
Complimenti per la bellissima storia e per il modo che hai di scrivere, talmente evocativo che sembra sempre di vedere le immagini, come in un dipinto! Sei molto brava con le descrizioni e mi è parso veramente di vedere i colori del crepuscolo, le stelle, l'inizio e poi il placarsi della tempesta. E' una cosa che mi colpisce perché io, per esempio, con le descrizioni proprio non ci so fare e in genere mi annoio persino a leggerle, quando sono lunghe e dettagliate... ma tu riesci in poche righe a dipingere uno scenario in modo vivido ed efficace, che rende ancora più reali le tue storie e i tuoi personaggi. Sei bravissima!
A presto!
Abby

Recensore Master
18/02/19, ore 17:17
Cap. 5:

Eccomi ancora una volta a commentare questa tua incantevole raccolta, e mi piace veramente lasciarmi trasportare dalla magia della tua scrittura, perché sento veramente la tua emozione, la tua passione e la gioia che ti regala questa coppia. E' come se anche tu ti trovassi in una bolla incantata d'amore insieme a loro, per spiarli affettuosamente e descriverli nei loro momenti più teneri e segreti... e sapessi quanto mi hai emozionata nella risposta alla scorsa recensione, quando hai detto che questa coppia ti libera l'ispirazione proprio perché non c'è niente e nessuno che può contraddirti e tu puoi scrivere tutto ciò che loro ti ispirano, aprendoti totalmente alle emozioni. Come capisco questa bellezza, visto che è lo stesso che provo io con la mia storia su I Medici (e non è buffo che entrambe, sia pure in ambiti totalmente diversi, abbiamo trovato la nostra ispirazione più libera e appassionata più o meno nello stesso periodo? E' proprio la magia dello scrivere e del sognare!).
Qui abbiamo nuovamente un momento di totale serenità, qui non ci sono presentimenti negativi a turbare la gioia di Albus e Gellert. In questa storia loro possono illudersi di vivere davvero come una coppia normale e che questo loro meraviglioso idillio duri per sempre, qui c'è solo la tenerezza di una coppia innamorata che condivide un momento di pace e dolcezza. E' bellissimo come i due si parlano, si prendono affettuosamente in giro, e come Gellert parla della sua patria (ma è ovvio che non ne provi nostalgia, niente manca di ciò che è "fuori" e la sua vera casa in quel momento è accanto a Albus). Da brividi, come sempre, le citazioni (ho sempre amato la principessa di Gianina!) e comunque mi viene da dire una cosa, che spero tu condivida. E' vero che il destino di Albus e Gellert sarà pieno di dolore, che ci sarà tanto male e tanta tristezza... eppure io credo veramente che tutto ciò non cancellerà mai questi giorni, settimane, mesi che loro hanno vissuto insieme e che quello che hanno avuto loro in un periodo seppur breve è infinitamente più bello e intenso di ciò che molte persone possono avere in una vita intera. Perciò, in fondo, non si deve essere tristi per loro, perché almeno per un periodo entrambi hanno conosciuto un amore totale e una perfetta felicità. Quanti possono dire lo stesso?
Come sempre ti rinnovo i miei complimenti per questi piccoli quadri luminosi di amore e tenerezza, sempre delicati, sempre intensi, sempre meravigliosi. Sono felice di poter condividere con te un sogno che ti regala tanta gioia!
A presto!
Abby

Recensore Master
17/02/19, ore 14:44

Mi rendo perfettamente conto di non aver ancora recensione questa. Come è questo possibile? Ma rimedio, oh se rimedio!
Questa particolare flash ha dei toni diversi rispetto alle altre. C'è rabbia. C'è frustrazione, incapace di lasciarsi contenere in una bacchetta tremante. E Gellert come spieghi tu, non cerca di fermarlo per l'incolumità degli altri. Non gli è mai importato niente. È Albus, sempre Albus, il motivo.
La bellezza di questo pezzo sta nella potenza. C'è amore e passione, ma c'è anche la consapevolezza del divario tra i due. Gellert non può fermarlo, e l'unico mezzo che ha per provarci è la parola, che santo iddio è fin troppo bravo ad usare. Albus è potente, quasi pericoloso. Ma il rischio di farsi del male per calmare quella situazione vale la candela? Decisamente sì. Gellert lo sa. E allora nasce un gioco di sguardi, di mani e labbra che si intrecciano, e la tempesta torna a dormire nel cuore e nel petto del ragazzo tempesta.
Due concezioni di caos completamente differenti, scaturite da motivazioni diverse, da cause diverse. Se da una parte abbiamo la rabbia, la cosiddetta giornata no, dall'altra abbiamo l'amore. Non è forse anch'esso il caos dell'anima, dei sentimenti? Non è forse la passione qualcosa che offusca la mente e lascia che ogni emozione e sentimento si fondano insieme? Non è questo qualcosa nato dal battito d'ali di una farfalla lontana?
Sì, lo è e sebbene Gellert riesca a calmare la tempesta, come mezzo usa un'altra tempesta.
Quindi, non è forse anche Gellert un ragazzo tempesta?
Amo poi come i ruoli si inventano inesorabilmente quando Albus quasi ritrova la calma. La predominanza di Gellert è di fatto l'arma utile ad evitare un disastro, e questo lo mette per un attimo in una posizione più alta, più di controllo e poi... Dal sorriso inevitabile di Albus, di nuovo tutto torna a ribaltarsi. Albus è di nuovo quello che ha in mano le carte, che sa e può. Che gli basta prendergli il mento tra le mani e Gellert non capisce più chi è.
Sai perché sono perfetti, nelle tue mani? Perché tu lo bilanci, li rendi equi. Diversi, tanto diversi, eppure c'è sempre un filo conduttore che li fa agire, infine, quasi alla stessa maniera. Conoscono i loro limiti e i loro punti forti, e sanno esattamente quando è il momento di nasconderlo o mostrarli.
Ecco, sono talmente veri, talmente passionali, talmente caldi che ogni volta che scrivi qualcosa di loro mi lasci una cicatrice dentro. Ed io amo le storie d'amore così. Tormentate, un po' superbe. Lussuriose e peccaminose. Amabili e dolci, impossibili non rimanerne incantati!
Nulla, detto questo ti ribadisco che mi lasci emozioni strane dentro, donna. Ogni volta che finisco una tua storia sento il letto caldo, e sono certa che sia una sensazione positiva. Corro a leggere l'altra. C'è un aestethic che ti aspetta (anzi due u.u)
Ti adoro, sei essenziale!
Miry

Recensore Master
14/02/19, ore 10:20
Cap. 5:

Ed eccomi qui! ^_^
Recupero questo capitolo con vergognoso ritardo perché ci tenevo a farti sapere quanto mi sia rimasto nelle mente.
Leggere di Albus e Gellert nel pieno appagamento del loro amore è sempre una gioia, ma in questo caso mi è piaciuto quasi di più la loro dialettica, il loro complice scambio di battute, il loro modo di esternare i sentimenti anche con le parole.
Ho amato anche il riferimento al luogo di nascita di Gellert, che non sarà necessariamente la sua "casa" perché a volte la propria casa è altrove, Albus invece non è un luogo fisico, lui è ovunque. E devo ammettere che questa visione mi piaciuta molto e l'ho trovata anche consolante, considerato tutto il tempo che passeranno separati.
Al solito, non finirò mai di ringraziarti per tutte queste gioie!
Un bacio, Joy.

Recensore Master
14/02/19, ore 09:53

No vabbè , che posso dire?
Intanto grazie per aver pensato a me, per aver risposto a uno dei tanti interrogativi che mi annebbiano la testa; per me, lo specchio delle brame, così come il molliccio, sono da sempre tra gli elementi più affascinanti: adoro vedere attraverso poche e precise immagini i sentimenti e le paure più profonde dei personaggi.
La tua versione dell'amore che provano Gellert e Albus è stata in ogni capitolo estremamente intensa, sviscerata alla perfezione con un' interiorità quasi disarmante, e la conclusione che le hai dato è perfetta:
ognuno di loro vede nell'altro se stesso e in se stesso l'altro, in una comunione quasi ultraterrena. Loro non si appartengono a vicenda, la loro unione è più profonda, loro sono l'altro. È più che amore , è un'esistenza condivisa che tu rendi meravigliosamente, e con la stessa schiettezza rendi chiarissima quanto straziante e innaturale potrà essere la loro separazione, e quanto legati resteranno nonostante tutto. (E qui il mio animo s'invola, perché proprio non riesco a immaginarli divisi! ç_ç)
È stato un piacere leggere questa raccolta, immergersi nella tua narrativa sempre così appropriata, incalzante e inequivocabilmente elegante e osservare questi personaggi attraverso i tuoi occhi, scoprire quali sentimenti li muovono e cosa pensano, come interagiscono; e tutto questo è stato semplicemente bello.
Grazie ancora per averci regalato tutte queste immagini, tutto questo sentimento e questa sinfonia di parole. Hai sicuramente un dono.
Un abbraccio forte forte, Joy.

Recensore Master
13/02/19, ore 18:57

Ciao carissima!
Con infinita gioia e anche un po’ di dispiacere giungo a leggere, di volata come sempre, il tuo ultimo capitolo di questa bellissima raccolta.
Ti avevo già accennato quanto io poco conosca il fandom di Harry Potter e quindi anche loro due, però, c’è un però, leggendoti ho imparato a conoscerli, ad amarli così, come tu lì presenti. A sentirli pulsare nelle parole nei gesti, nel loro amore quasi possessivo e, a tratti invece fin troppo trattenuto, quasi che voglia restare candido, come immacolato, cristallizzato in un’idea.
Qui ci presenti Gellert che fa un lungo pensiero monologo sull’importanza di Albus nella sua vita e nei suoi pensieri... sa che non potrà durare, sa quanto lui sia diverso da Albus, eppure lo ama con una tale intensità da sfiorare la necessità virale del respirare...
Le immagini che usi sono, come sempre, poetiche, intense, stupefacenti, quel tuo lessico così particolare, riconoscibile eppure mai noioso o troppo barocco. Adoro in modo in cui leggendoti mi si vanno a formare le immagini e i suoni e i profumi quasi, in maniera sinestesica e mi pare sempre di esserci dentro... e uscirne è sempre un po’ doloroso, un piccolo strappo che la parola fine mi riporta alla realtà.
Mi dispiace che il progetto sia finito, mi ha dato tanto, mi ha permesso di conoscere personaggi per me nuovi, e di leggerti ancora, e con rinnovato interesse...
Ti abbraccio fortissimo e sei sempre nei miei pensieri, ti sono grata per tutto, ma fondamentalmente ti sono grata di esserci, tu, con la tua meravigliosa sensibilità umana e artistica, mi hai dato tanto, anche nei miei periodi più brutti.
A presto!
Tua Ladyhawke83