Recensioni per
Madeleine, mani e melissa
di Nisi
Ed eccoci al secondo incontro...Victor e Madeleine si parlano, entrambi fanno fatica a sovrapporre il presente con il ricordo del fugace incontro di Natale (lei crede sia omosessuale, quindi non comprende l'invito a ballare, lui la ricordava dolce e la trova scontrosa), ma, almeno per quanto riguarda lui, sappiamo che ha lasciato una traccia che va oltre il ricordo dell'altra donna singolare che ha segnato la sua vita. Mi piace molto come scrivi i dialoghi, raramente trovo un linguaggio così fedele all'epoca, nel modo di esprimersi, accompagnato dalla gestualità dei tuoi personaggi, e dalla stessa scelta dei vocaboli. Questo rende fortemente credibile e direi "visibile" la scena che descrivi. |
Adoro pure io Aigor e quella citazione è una delle preferite (dopo Frau Buhler e il nitrito del cavallo). |
È vero, al nostro Victor è andata tutto sommato bene! Non sono certa del film.. un aiutino?? |
Cara Nisi, |
Ben ritrovata Nisi con questo passaggio che ci fa entrare un poco di più nelle vite dei nostri protagonisti, dando la possibilità di incontrarsi, tra l’altro, proprio sul campo di entrambi. |
Buongiorno, che bel capitolo! Ho colto la citazione del film Frankestein Junior, ma non perché l\' ho visto, bensì perché è diventata una specie di mantra, usata in tutte le salse nel linguaggio dei social network . Girodel e i suoi uomini si trovano a dover pattugliare uno dei quartieri più malfamati e pericolosi di Parigi e, guarda caso, proprio in questa zona , dove nemmeno un medico mette piede,abita la coraggiosa ed affascinante speziale Madeleine di cui Girodel si sta piano piano innamorando. Provvidenziale il suo intervento dopo l'aggressione dei malviventi alle guardie Reali! Io ho sempre reputato Girodel un damerino, ora, con la Rivoluzione in atto , si trova costretto a mansioni fuori dalla sua portata, ma le guardie parigine sono insorte, non più fedeli alla monarchia e non più disposte a sottostare agli ordini di un Re a cui non conoscono più alcuna autorità. Un re da demolire passo dopo passo. Tornando alla tua storia e sempre parlando di films , c'è un altro passaggio non credo voluto, che mi ha ricordato "Il mandolino del capitano Corelli" quando la fiera e indomita Penelope Cruz, nei panni di dottoressa in tempo di guerra, ospita in casa sua un altrettanto fiero e spavaldo soldato, il capitano Antonio Corelli , in missione militare in Grecia . Scontato il colpo di fulmine fra i due come altrettanto immaginabile la nascita di un forte idillio fra Madeleine e Girodel. Attendo con viva curiosità i prossimi sviluppi |
Piaciuto? Scorre che è una bellezza. La citazione cinematografica l'ho colta, ma non spoilero. Veramente azzeccata! Girodel continua a fare il proprio dovere, è stoico ma la situazione è piuttosto complicata. Nel faubourg Saint Antoine non ci sono le persone di Versailles ma tremendi farabutti. I medici non crescono sugli alberi, meno male che ci sono le speziali. È bellissimo l'incontro e lo scambio di battute tra Girodel e Madleine. Figure di contorno ma molto folkloristiche quelle dei soldati, mi piace molto il quadro che hai fatto. Complimenti e a presto. |
Bellissimo capitolo. Madaleine sembra proprio una donna di carattere, forse anche solo un po' assomiglia a Oscar? Un tipino asciutto, che ha catturato l'attenzione di Girodelle, ma diversa dalle altre ragazze, almeno da quelle a cui il 'tenente' possa essere abituato. |
Bello anche questo secondo capitolo, molto intenso e curato nei dettagli, si sente una vena sottile di malinconia dettata dall'assenza dei nostri e soprattutto quella di André che purtroppo non viene nemmeno menzionato in cimitero come compagno di Oscar ,sepolto accanto a lei ....ma mi rendo conto che, in questo modo non ci sarebbe stato il voluto malteso che consentì l' avvicinamento fra Madeleine e il conte Girodel. Un Girodel in questo capitolo ancora frustrato dal lutto e desideroso di starsene in disparte "lasciandosi vivere". Fortunatamente qualcuno gli è sempre vicino, sua madre, il suo amico ed infine di nuovo lei, la bella e misteriosa speziale. La vicenda acquisita sempre più interesse perché è un racconto assolutamente inedito non assomigliante a nessuno di quelli apparsi finora in efp. Unico appunto, oserei dire che Girodel in teoria (pur conoscendo il forte legame fra Oscar e André) non avrebbe potito essere a conoscenza della loro intimità, immaginarla alla vigilia della Rivoluzione. Fersen su questo era (purtroppo) molto più al corrente e partecipe , grazie all'episodio 32 in cui di fatto, salvò la vita ad entrambi, scoprendo i sentimenti di Oscar per la prima volta. Attendo il seguito con rinnovata curiosità , gli aggiornamenti una volta a settimana sono molto graditi:)) |
La trovo bella e piacevole anche se non ci sono Oscar e André, spero per Girodel di trovare l'amore corrisposto questa volta, sono curiosa di leggere il seguito ma da quello che ho letto sarà stupenda. |
A me piacciono molto le storie con personaggi secondari; qui il cambiamento ed il tormento di Madeleine sono evidenti. |
Buongiorno Nisi, |
Girodel e Madleine si ritrovano nell'unico posto dove non volevano andare: un ballo. Entrambi sono molto riluttanti per motivi diversi. Si ricordano uno dell'altra, nei mesi passati si sono persino pensati, ma forse per l'equivoco iniziale, la ragazza se ne va dal ballo lasciando solo e deluso Victor. Lo scambio di idee con la madre è interessante: ricorre la presenza di una donna dal carattere forte che fa un lavoro da uomo. Sono molto incuriosita dalla tua storia così originale, a presto. |
Spiace per Girodel, che però ha già avuto la fortuna di non essere stato trucidato all'inizio della Rivoluzione. E' monarchico, ma in qualche modo (per ora) sembra essersi integrato nel flusso, così come sua madre ed i suoi tre amici /sottoposti, che sembrano vivere sereni i cambiamenti in atto. |
Ciao, nonostante questa storia sia priva dei protagonisti principali, è ricca di elementi per me molto intriganti. A partire dal "mestiere da uomo", oggi svolto in prevalenza da donne e a tutte le conoscenze che esso comporta, per passare alla storia dalla quale hai tratto ispirazione per la tua protagonista la cui autrice è una delle mie preferite, per poi finire con l'intento di dare "una possibilità" al povero Victor che, devo ammettere, è rientrato negli ultimi anni nelle mie simpatie e un pò di felicità credo se la meriti. Rende tutto più prezioso quella nota finale, pochi numeri con i quali molti di noi hanno dovuto fare i conti ultimamente. Un saluto. |