Carissima, grazie per le note introduttive e per avermi ricordato, con il tuo personaggio, la mia "vecchia" Therese Dressie :-)
Devo ammettere che non amo particolarmente le fic centrate su personaggi che no siano Oscar ed Andrè, ma la tua è diversa, mi piace l'idea di trovare un possibile "dopo Oscar" per Girodelle, un personaggio molto positivo per me, un nobile nel vero senso della parola, ma tenacemente legato al suo ruolo tradizionale, per come lo vediamo nell'anime/manga (il solo fatto che chieda la mano di Oscar a suo padre senza neanche accennare la cosa a lei per prima la dice lunga). L'incontro con una donna fuori dagli schemi, e solo per questo simile a quella che ha amato e perduto, suona come una seconda possibilità, che tu tratterai benissimo nella tua fic.
Sei riuscita a stemperare il magone che anche a me viene nel figurarmi la tomba di Oscar con un gesto spontaneo e gentile, e lasciando per ora in vantaggio il lettore rispetto alla protagonista, riguardo ai gusti sessuali di Girodelle.
Complimenti, ci ritroviamo al prossimo capitolo <3

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L'inizio è proprio interessante e scritto bene: mi piace!
Sulle storie con Girodelle sono parziale perché mi piace molto anche lui, nonostante o forse proprio per quello: per via di tutto quello spazio bianco che la Ikeda ci ha lasciato.
E poi perché è un gentiluomo e sa incassare.
Un colpo al cuore vedere la tomba di Oscar - una volta sarei stata tristissima: sono parziale verso i lieto fine e quei due se lo meritavano davvero, soprattutto André, che però qui non è citato, vista, immagino, la sua condizione di zerbino umano D.O.P. - L'hano sepolto nel cimitero dei cani? Scherzo eh!
Adesso, invece, mi riconsolo pensando due cose:
1) magari non è vero e la tomba è vuota e Oscar è in giro per i sette mari insieme a Long John Silver
2) magari è vero e allora possiamo metterci comodi e leggere la storia di qualcun altro, del bel Girodel, malinconico quanto basta, ormai col cuore che si sta svuotando da tutto l'amore verso la bionda e pronto per riempirselo di nuovo. Di sicuro l'idea che la fanciulla non lo pensi etero potrà dar vita a equivoci divertenti.

Ti seguo :)
(Recensione modificata il 18/05/2021 - 08:37 am)
(Recensione modificata il 18/05/2021 - 09:07 am)

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Ciao Nisi, mi basta vedere il tuo nome per correre a leggere, e sarà un caso se torno su EFP proprio in coincidenza di una tua nuova storia, su un personaggio che io personalmente, non ho mai considerato più di tanto, ma sono sicura che tu saprai tratteggiare con la tua solita verve; l'ironia e l'equivoco divertente fanno la loro comparsa in questa prima parte e il personaggio di Madaleine è reso con gran delicatezza. Oscar e André non ci sono già più, ma non piangeremo per loro, invece sono sicura che mi divertitò a seguirti in questa nuova avventura... e hai ragione; questo è un periodo che ha bisogno di leggerezza, ben venga una storia come la tua.

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Cara Nisi,
E' bello ritrovarti!
Come ti ho già scritto, io ti ammiro fin dal 2016... Oggi, sinceramente, sto rasentando l' adorazione.
Quanto è dolce questo tuo modo di dar forma scritta ai tuoi pensieri!
Dolce e anche lieve, incantevolmente e amorevolmente essenziale e, al tempo stesso, compiuto.
Poche righe... un "quadro" già ben delineato e tutta l' aspettativa che una storia divinamente raccontata (e solo quella) sa "accendere" nel lettore. Questo nonostante il fatto che di narrazione "oscariana" orfana dei protagonisti per antonomasia si tratti, del tutto assenti e perfino ormai disgraziatamente perduti per sempre... (Sappi che, in un caso come il mio, è "veramente gran cosa"!)
Inevitabile l' equivoco occorso alla protagonista femminile...
Stupendo, perfino o magari proprio perché tale, questo Victor immerso nel dolore.
Avendo troppe ff sulla lista "preferite" non posso garantire l' inserimento di questo tuo scritto, cercherò comunque di fare del mio meglio affinchè ciò possa avvenire. Nulla però potrà impedirmi di inseriti immediatamente fra i miei autori preferiti. Non potrebbe essere altrimenti!!!
Mi permetto, infine, di aggiungere che... Angelo era pure il nome del mio papà, la cui assenza, quindi mancanza, proprio oggi, diciassetesimo giorno di maggio, scandisce il suo trentanovesimo anno di "presenza". Realtà che mi mettono in speciale comunione con te e con questo tuo incantevole scritto.
Affettuosamente L/2015

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Prologo interessante, per ora non dico nulla e attendo il seguito ma mi sembra una storia affascinante, intrigante e nostalgica. Un po' di mistero nell' aria.
Uno strano incontro al cimitero che ha un sentore di speranza
Forse Girodel riuscirà a colmare il suo vuoto affettivo?....è presto per dirlo ma sicuramente la giovane speziale non sarà solo un'ombra di passaggio.
Per strana coincidenza, hai perduto tuo padre a breve distanza da me....
Ti saluto e ti aspetto
(Recensione modificata il 17/05/2021 - 03:27 pm)

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Cara Nisi, mi fa piacere ritrovarti, a non molta distanza dal tuo ultimo bel racconto, con una storia con un sapore tutto particolare, dovuta all’introduzione di un personaggio affascinante per il tipo di persona che è e per il lavoro, o per meglio dire quasi una misione, che ha intrapreso grazie agli insegnamenti di famiglia. Una donna che fa lo speziale nella Francia rivoluzionaria. Una donna che ha vissuto in una famiglia che le ha donato molto, compresa l’eredità di quel sapere atavico, che lei mette a disposizione del prossimo, curando non solo i malesseri fisici del corpo, bensì cercando di alleggerire anche l’animo affinché la guarigione possa apportare quel benessere generale a corpo e mente.
L’incontro che ci hai descritto è stato delicato, forse anche per la scelta dell’uso della prima persona, che rende molto più intima la narrazione, potendo quasi avvertire le sensazioni di colei che racconta.
Uno stesso luogo, una stessa data incisa sulle tombe, accomuna Madeleine Virginie Labouffe all’uomo incontrato al cimitero, il quale è scosso dai singhiozzi nell’osservare il nome di Oscar Francois che ancora parla al suo cuore. Inevitabile per Madeleine incorrere nell’errore sulla possibile relazione fra i due uomini, anche se per esperienza dovuta al suo lavoro, è stata educata a capire ed accettare la diversità in qualsiasi forma si presenti.
Molto d’impatto il gesto che compie per salutare il suo papà, esattamente come quando era in vita. Quel bacio e quella carezza riempiono di significato il momento, suggellando il sentimento che ancora li lega.
Anche il gesto compiuto nei confronti di quell’uomo piangente è toccante.
Parimenti personalissima la dedica a tuo padre.
Insomma ci sono tutti gli elementi per una storia, leggera come hai voluto definirla, volta al lieto fine, ma raggiungibile sicuramente per percorsi non convenzionali che susciteranno l’interesse dei tuoi lettori.
Non mi resta che attendere il prosieguo con curiosità, augurandoti un buon lavoro.
Un affettuoso saluto. Elena

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Gentile autrice,

io sono uno di quei tipi un po’ incolori, che in treno si leggono le istruzioni vicino all’estintore, quelle che dicono cosa fare in caso di emergenza. Sono stato attirato dal titolo allitterante e proustiano. Ho realizzato di aver già letto “Un consiglio d’amico” di tua mano, e la storia mi era piaciuta, l’avevo trovata fresca e allo stesso tempo raffinata nello stile, che son due qualità che raramente vanno in coppia.

Ho letto quindi il paratesto introduttivo, ho ritrovato un vecchio amico, il buon Süskind, che con il PROFUMO si è consegnato all’eternità.
Mi piace l’idea della speziale, mentre non so se è la ‘mia’ storia, una storia che ha per scopo trovare donna all’ormai per me simpatico Girodelle, ma questo è solo un fatto di gusto. In ogni caso, solo perché tu lo sappia, sono un partigiano dichiarato del lieto fine.

Scorre lieve la scrittura, mi piace che la piccola Madeleine Virginie Labouffe abbia cura della tomba del padre, trovo che questo gesto e questa descrizione accurata, da soli, dicano di più di tante possibili presentazioni, e che nella sottrazione si creino le emozioni.

Sarei restato lettore silenzioso, perché non so scrivere recensioni, se non avessi trovato, all’ultimo rigo, la dedica a tuo padre Angelo.

Mi permetto allora di inserirmi, perché è un gesto che comprendo guidato dall’amore, e anche la storia stessa assume un carattere più intimo, e la comunicazione diventa personale e sentita. Sento molto vicina la penna di chi scrive, e adesso anche questo signore sconosciuto, ai miei occhi di figlio e non di padre, galantuomo e a buon titolo molto amato, e sicuramente orgoglioso del lavoro fatto.

Ti auguro quindi un buon proseguimento di una scrittura che non solo è regalo per noi lettori, ma velo di comunicazione col Mistero che tocca tutti, e buona vita.

Devoti omaggi,

Sacrogral, tuo cavaliere

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Bentornata!! Sono stata tua lettrice silente ed è stata una piacevole sorpresa trovarti.
Si preannuncia davvero un bel tipetto la tua protagonista; molto interessante questo suo primo tratteggio.
Chissà quanti equivoci cancora ci saranno con il fraintendimento delle parole di Girodel.
Spero di ritrovarti presto con un nuovo capitolo.

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Ho aperto efp e confesso di non aver resistito alla curiosità di leggere, in primis per l'autrice, una di quelle "storiche" del fandom, ma poi per il tema, diverso dal solito: protagonista Girodel, un AU che segue la Bastiglia... insomma, inizio. Il nuovo personaggio è fresco, ben tratteggiato, trovo peraltro molto toccante e delicato il momento in cui sfiora il marmo con le dita, dopo avervi affidato un bacio... ma ecco che alla malinconia si sostituisce la risata, quando leggo dell'equivoco. Un cambio di registro che come un coup de theatre rende la lettura di colpo leggera e meno drammatica... mi viene da pensare che ci sarà da ridere! Un saluto e alla prossima Françoise 14 (Silvia)

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Ciao Nisi, piacere di conoscerti. Mi piace veramente molto questo inizio così originale post Oscar e André. Girodel mi piace e se trovasse un po' di pace e di amore sarebbe una bella cosa. Attendo il seguito con curiosità e ti faccio i miei complimenti.

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Inizio intrigante, poi Girodelle piace anche a me. Posso non leggerla?

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