Recensioni per
Unbecoming
di Notte_Arcana

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/12/23, ore 00:34
Cap. 26:

Capitolo XXIII.

POST ANTE-SCRIPTUM: mi appresto a fare un paio di considerazioni relative all'episodio 03x23 e all'episodio 06x23, perciò lo notifico qui e ora al fine di evitare spiacevoli spoiler.

Un capitolo davvero PAZZESCO sotto ogni punto di vista: narrativa, sintassi, idee, lessico, svolgimento degli eventi, caratterizzazione dei personaggi, ritmo della storia ed eloquenza nelle descrizioni... ogni piccolo pezzo del puzzle è stato messo proprio nel posto giusto a lui conforme, permettendo così il confezionamento di un capitolo di altissimo livello.
Perfino la casualità è stata talmente incredibile da risultare pazzesca e forse è proprio questo ciò che più mi ha fatto sorridere di gusto: questo numero 23 è una costante che rasenta l'inverosimile e che torna a rintoccare come un orologio svizzero ogni volta che si prefigura nell'aria un momento di importante caratterizzazione della relazione fra Izuku e Katsuki.
Gli highlight di svolta fra quei due capoccioni, infatti, vengono definiti da due momenti ben precisi raccontati nella trama originale, ovvero lo scontro notturno al Ground Beta, durante il quale riescono finalmente a parlarsi a cuore aperto e a riconoscersi come amici-rivali, e il confronto sotto la pioggia avuto in seguito allo scontro fra Deku e la 1-A che pone fine all'attività di Vigilante di Midoriya, durante il quale Katsuki riesce finalmente a fare ammenda per i suoi errori e riconosce ad Izuku il ruolo fondamentale che ha sempre rivestito nella sua vita, chiedendogli finalmente scusa per tutte le angherie cui lo ha sottoposto nel corso degli anni.
La cosa più singolare è che il primo evento accada nel corso della puntata numero 23 della terza stagione, mentre il secondo nell'episodio 23 della sesta.
Date queste due prime prove oggettive, dunque, non posso nascondere che una (gran) parte di me si sia alquanto sciolta in un brodo di entusiasmante incredulità nel notare con fervore che il primo vero confronto fra questi due soggetti anche in Unbecoming si sia verificato proprio nel capitolo XXIII della storia.
Coincidenze? Io non credo.
E anzi, aggiungerò anche citando il saggio Maestro Oogway (perché diciamocelo, c'è sempre un buon motivo per tirare in mezzo al discorso una tartaruga ultracentenaria morta) che, se è vero che "il caso non esiste", questa fortuita coincidenza non ha fatto che incrementare il mio livello di entusiasmo e lasciato brillare i miei occhi di un'accecante luce di assenso a riguardo.

Anyway, che si sia trattato di una scelta consapevole oppure casuale, al di là dei magici accordi o meno, questo capitolo è stato davvero troppo bello da leggere.
Senza dubbio la presenza dei due protagonisti ha dato un contributo notevole alla riuscita del tutto, ma la dinamica degli eventi e le numerose quanto attente descrizioni hanno fatto il loro sapiente lavoro come sempre, regalando al lettore un susseguirsi di fatti davvero ben strutturati.
Anche la scelta di diversificare il punto di vista della narrazione è stata assolutamente vincente a mio parere, proprio perché ha permesso di indagare tanto le sensazioni provate da Izuku quanto quelle contrapposte viste dagli occhi di Katsuki; per di più, il tutto avvenuto all'interno dello stesso capitolo.
Personalmente adoro quando nella storia uno stesso evento viene riportato sotto due point of view differenti, ciascuno relativo ad un personaggio: attraverso questo particolare layout narrativo è possibile comprendere i punti di vista di entrambi gli attori della scena, fornendo spesso al lettore qualche sfumatura aggiuntiva capace di regalare preziosi spunti sul carattere di ogni personaggio. Ovviamente non è questo il caso specifico, però la tua scelta di suddividere i fatti in due sole scene piuttosto che in tre (come spesso è avvenuto nei capitoli antecedenti) e di far raccontare la prima parte ad Izuku e la seconda a Katsuki è stata una mossa che ho apprezzato infinitamente proprio per la specularità che ci ha regalato.

Parlando del legame fra i ragazzi, mi è piaciuto moltissimo il modo in cui Katsuki si sia rivolto a Deku.
Come già anticipato nelle recensioni alle puntate precedenti, questa versione più calma e controllata di Lucifero mi intriga assai perché permette di cogliere lo spessore interiore di questo personaggio così schivo e chiuso. Non è facile riuscire a scartare gli spessi strati di rabbia esplosiva e arrogante saccenza che lo avvolgono, ma, come tu stessa hai detto più volte, c'è una speranza di riuscire a farlo e, toccando i tasti giusti, perfino lui è in grado di tirar fuori la parte più intima di sé, più "vulnerabile" e, dunque, per estensione, più umana.
Anche perché diciamocelo chiaramente: se sei stato tu il primo a palesarti in scena anche solo per evitare che l'altro si sfracellasse a terra, è inutile che poi ti lamenti se lui ti segue ovunque come fosse Peter Pan e tu la sua ombra, no? Avresti potuto ignorare la situazione e lasciarlo in pace, e invece no, sei andato lì lì a stuzzicare il cucciolo che si stava facendo gli affari suoi. Ovvio che poi quello voglia giocare.
Ergo, stacce.

Bellissimo il confronto fra loro nel viale.
L'ho trovato incredibilmente veritiero perché secondo me azioni e reazioni dei personaggi sono state perfettamente IC e questo ha permesso alla scena di risultare assai credibile, oltre che facilmente immaginabile nella mia testa.

Anche l'idea della partita di bowling come escamotage per farli fronteggiare "ufficialmente" è stata ottima perché ha reso il tutto molto semplice, leggero, spontaneo, e per questo credibile.
Fra l'altro, è stato meraviglioso leggere la narrazione di un Deku che si emoziona come un bimbo per dei semplici spare e non perde la sua positività neanche davanti ad una sconfitta quasi certa, così come di un Katsuki/Lucifero che riesce ad avere la vittoria in tasca sin dal primo tiro (e come potrebbe essere altrimenti? Ovvio che un demone - per non dire Il demone per eccellenza - possa far tutto senza la minima difficoltà).
Continuo ad essere sempre più incuriosita e affascinata da come Bakugou stia riuscendo piano piano a scendere sempre più a fondo nel proprio discernimento, al fine di capire cosa abbia di così speciale quel nerd tutto ricci e lentiggini e perché gli faccia questo effetto tanto particolare; allo stesso modo, l'eco delle parole rivolte a Izuku da Todoroki un paio di capitoli fa persevera nel rimbombare fra le pareti della mia scatola cranica e non riesco a zittire la curiosità che mi spinge a chiedermi a cosa alludesse.

Tutto questo è davvero avvincente.

L'incontro con Monoma e Kendo è stato inaspettato, ma comunque giustificato, perciò bene così - ma il dubbio regnante rimane sempre lo stesso: DOVE STA IL CAPOCLASSE??!
Mi porterò questa domanda nella tomba probabilmente (anche se spero sinceramente di trovare una risposta prima di giungere a miglior vita) x)
Approfitto anche per porre un'ulteriore curiosità che si somma alla sopracitata e che mi sta animando ormai da qualche puntata a questa parte: dopo la spiegazione del soprannome di Deku, mi aspetto ovviamente una valida giustificazione anche per l'immancabile appellativo di Kacchan.
D'altra parte, come potrebbe essere altrimenti?
E soprattutto, mi rifiuto di credere che la tua testolina così elastica non abbia già trovato una spiegazione acuta per giustificare anche questa ulteriore carta da giocare.
Perciò sapevilo: ho grandi aspettative a riguardo (oltre che un'incolmabile curiosità) e grande, grande fiducia - come sempre.

Ora che questo capitolo 23 (!!) si è chiuso dopo essersi rivelato tanto spettacolare, mi auguro proprio di non dover aspettare a lungo per avere il piacere di leggere altri approfondimenti nel rapporto fra Izuku e Katsuki.

Hasta luego!
karikeehl

Recensore Veterano
30/12/23, ore 00:11
Cap. 25:

Capitolo XXII.

Questo capitolo è talmente denso che è difficile riuscire ad interiorizzarlo a caldo e mantenere la mente lucida al punto da lasciare un commento.
È stato un insieme di fatti e descrizioni molto compatti fra loro, perciò cercherò di estrapolare dalla matassa di sconcerto che mi ritrovo fra le mani ciò che più mi ha colpito, nella speranza di riuscire a esprimermi in modo comprensibile.

Innanzitutto, riporto il mio gradimento nel notare come Michele e Belial si ritrovino molto spesso a condividere la stessa scena.
Ignoro se ci sia un motivo razionale o ben preciso dietro questa curiosa scelta, ma realizzare quanto i confronti fra Shoto ed Eijiro siano più frequenti rispetto a quelli fra Shoto e Katsuki o addirittura quelli fra Katsuki ed Eijiro (per non parlare degli inesistenti confronti fra Shoto e Mina, ad ora tutt'altro che presenti nello svolgimento degli eventi) mi ha dato da pensare.
Mi piace molto vedere come questi due personaggi si relazionino fra loro, soprattutto dato il poco spazio che viene dato loro nella trama originale. In particolare, trovo assai interessante il modo d'agire di Shoto che sembra sempre sul punto di lasciarsi andare alle emozioni e prendere l'altro a pugni senza troppi complimenti, così come mi diverte e innervosisce al tempo stesso immaginare i sorrisetti canzonatori del Kiri e i suoi modi di fare pungenti nei confronti dell'angelo.

Anche il racconto della fuga di Sero e Kaminari è stato avvincente da leggere, mentre riguardo le scene di spolpamento e similari posso dire che per fortuna mi hanno impressionato meno di quanto di sarei aspettata e di questo sono molto contenta x)

Chiudo con un nuovo appello di attenzione per la punteggiatura (!!) e un apprezzamento speciale per l'idea di inserire i Senza Anima: mi sembra un concetto di creatura simil-demoniaca molto interessante.
Mi è piaciuta soprattutto la definizione che ne da Kirishima dicendo che sono degli esseri sovrannaturali che rigettano tutto ciò che ha un'anima, dato che loro stessi ne sono sprovvisti.
Questa trovata ha un ché di incredibilmente intrigante, per quanto al tempo stesso estremamente inquietante, e sono molto curiosa di sapere come deciderai di sviluppare questo nuovo ruolo all'interno di una trama chirurgica come quella che hai costruito per Unbecoming.

Al pari di Todoroki, non ho dubbio alcuno che Mina sia uscita incolume da quella brutta situazione; spero però di vederla di nuovo in scena quanto prima, giusto per avere conferma che sia tutto a posto!

Alla prossima!
karikeehl


  

Recensore Veterano
29/12/23, ore 22:10
Cap. 24:

Capitolo XXI.

Purtroppo (o per fortuna) sto fremendo dalla curiosità di sapere cosa sia successo a Sero e perché sia incredibilmente scazzato (che ci sia stato qualche tipo di intrallazzo fra lui e Mina? Madò, non sto nella pelle, LO DEVO SAPERE), perciò sarò mio malgrado rapida e indolore nel recensire questo capitolo, troppa è la voglia di andare avanti nella lettura.
Quindi ciancio alle bande (?) e partiamo subito.

Non male la scena iniziale sulla litigata tra Kaminari e Jirou.
A parer mio, si è evinto molto bene l'ovvio fastidio provato dalla ragazza per essere stata strumentalizzata al fine di ottenere visibilità. Che poi, abbiamo ben capito che il vero motivo per cui Jirou se la sia presa non è stato tanto quello quanto l'essere stata messa al centro del'attenzione in maniera del tutto gratuita e per una persona introversa e riservata come lei, certo non deve essere stata una bella sensazione. In ogni caso, per quanto navigasse nel torto più marcio, Denki mi ha fatto proprio tenerezza. Non perché non meritasse l'ira di Kyoka (anzi!), ma perché da una bandiera come lui, che si lascia muovere dal vento senza avere un'asta solida di profondità e spessore emotivo che lo trattenga, è palese quanto non riesca a rendersi conto delle conseguenze che le sue azioni abbiano sulle persone che si ritrova attorno. Grazie alle tue descrizioni attente e dettagliate, si capisce molto bene che non volesse intaccare la sensibilità di Kyoka con il suo pavoneggiarsi, ma purtroppo il suo modo di fare lo ha portato ben lontano dal non essere molesto e, ahimé, alla fine si è ritrovato fra le mani un guaio molto più grosso di quanto si aspettasse. 
Come si può spiegare ad una persona stupida che è stupida, se essa stessa non ha le basi logiche per seguire il ragionamento?
E per quanto questo dato di fatto non sia giustificabile, per quanto oggettivo, la sua ingenuità mi fa una sincera tenerezza.Povero Denki.

Ma andiamo avanti.

Passando alla scena in biblioteca, mi è piaciuta molto la narrazione del sincero interesse nutrito da Lucifero per la conoscienza in senso lato.
Il modo in cui hai descritto il suo approccio riguardo il sapere, il rispetto per luoghi di studio come la biblioteca e per le comparse lì stanziate per fini di conoscienza, così come il suo interesse relativo alle stelle e ai buchi neri... ho trovato tutto estremamente credibile, una trovata intelligente per descrivere con acume questo aspetto del carattere dell'Imperatore dell'Inferno legato alla sua più sincera forma di superbia.
E 30 punti a Serpeverde anche per l'ulteriore delucidazione relativa al rapporto fra Katsuki e Deku, o meglio, al motivo per il quale anche la sola presenza di Deku dia a Katsuki così tanto fastidio: le nubi riguardo questo intrigante rompicapo iniziano a diradarsi e non vedo l'ora di scendere ancor più in basso nell'abisso della verità per capire finalmente cosa bolla in pentola dietro tutta quell'aggressività gratuita. Staremo a vedere.
Aggiungo, inoltre, altri 50 punti per la dicitura Mascherina Blu perché mi mi ha fatto davvero volare.
Lì per lì ho immaginato si trattasse di una ragazza della 1-B e nella mia testa ho passato rapidamente in sequenza tutta la sfilza di volti relativi all'altra classe.
Mi sono scervellata alquanto (almeno un paio di secondi buoni) prima di capire a chi ti riferissi con quell'epiteto; andando poi poco più avanti nella lettura, mi sono illuminata nel riconoscere la figura di Shoji e dalle corde vocali è uscito inverosimilmente un urletto fin troppo divertito.
Madò, mi hai fatto davvero sentire male. Mascherina Blu. Geniale.

Anche l'ultima parte è stata piacevole da leggere, se non fosse che mi ha lasciato appesa sul più bello accidenti.
Colgo l'occasione per farti i complimenti a riguardo. Se non fossi stata così brava nel riportare le descrizioni e i dialoghi fra i personaggi e non avessi costruito la scena con così tanta attenzione, quasi sicuramente adesso non starei qui con le dita che svettano sulla tastiera come dei centometristi alla finale delle Olimpiadi, a seguire l'esempio di Bolt per poter tornare ad avere gli occhi incollati allo schermo, tanto sono avida di sapere e assetata di eventi chiarificatori.

Scatto verso la verità celata dietro il malumore di Sero.
Speriamo arrivi quanto prima che io e la mia impazienza non abbiamo tempo da perdere ad aspettare, accidenti!

karikeehl

Recensore Veterano
28/12/23, ore 12:02

Capitolo XX - di nuovo.
Metto subito le mani avanti nel dire che ho preferito la prima parte di questo capitolo; tuttavia, anche la seconda non mi è dispiaciuta affatto, per quanto l'abbia trovata più eccitante (il che mi sembra piuttosto ovvio), ma meno avvincente della precedente.

Innanzitutto, alzo una bandierina verde per testimoniare la solidarietà alla scelta di dividere questo numero XX in due parti perché secondo me si è rivelata una mossa vincente.
Se ne avessi fatto un tutt'uno sarebbe risultato davvero troppo lungo, e invece secondo me le due metà si equivalgono vicendevolmente sia come lunghezza narrativa che come peso degli eventi, perciò buono così. Ottima mossa.

Venendo alla storia, parto con il pollice in su per la lungimiranza di Kyoka.
Deo gratia, finalmente qualcuno che si pone qualche dubbio sull'ambigua singolarità che impregna i modi di fare e i racconti di Kirishima, facendoli risultare davvero assurdi. Mi piace la piega acuta che sta prendendo il suo personaggio: le stai fornendo quella marcia in più che trovo assolutamente credibile. Mi è piaciuto anche lo scambio di opinioni fra le ragazze che, ancora una volta, ai miei occhi sono risultatate perfettamente IC (e per questo persevero nel farti i miei complimenti, nonostante l'ennesima ripetizione di tale affermazione).

Come hai scritto anche tu stessa nelle note, è stato bello - e soprattutto soddisfacente direi - vedere Katsuki di nuovo in scena al fianco degli altri attori sul palcoscenico.
Non male il confronto con annessa rissa sventata con Belial, così come il pareggio dei conti con Hadraniel.
Quasi mi è dispiaciuto vedere l'espressione sbigottita sul viso di Kiri dopo aver capito di essere stato raggirato da Mina nonostante la sua buona fede. Povero patato!
Riguardo la Succube, invece, posso dire che non avevo mai avuto modo di immaginare una scena di rapporto fra lei e Katsuki, tanto meno ho mai avuto motivo per farlo. Non sono mai stati due personaggi adatti a "stare insieme" nella mia testa, perciò mi sono ritrovata catapultata in una situazione totalmente inesplorata.
Immaginare il tutto è stato un interessante esercizio di fantasia e la conclusione della scena, con Katsuki che le dice che ora sono pari, mi ha fatto piegare le labbra in un sorrisetto sinceramente compiaciuto.
Una vendetta terribilmente calzante per il personaggi di Lucifero, espressa in perfetto stile demoniaco.

In generale, posso dire di reputarmi piuttosto soddisfatta di questo capitolo, anche solo per una mera questione personale.
Mi spiego: qualche paragrafo addietro non sono riuscita a spiegarmi l'assenza di Mina dalla famosa serata con Katsuki ed Eijirou, ma ho avuto fiducia che la prosecuzione della trama mi fornisse prima o poi le spiegazioni di cui avessi bisogno per colmare la mia dubbiosa incomprensione. Ora, finalmente, queste delucidazioni sono arrivate e personalmente sono molto, molto contenta di essermi fidata e di essere andata avanti nella lettura, rimarcando un po' la medesima sensazione di soddisfazione e orgoglio provata in seguito alla lettura dei primissimi capitoli.

A questo punto sono solo che stimolata ad andare avanti e a sperare sempre piu fervidamente che il futuro ci regali qualche buona svolta sul sentiero della BakuDeku, così come sul ruolo di Shoto o sull'entrata in scena di Iida - per quanto abbia seri dubbi riguardo quest'ultima eventualità, ma la speranza rimane sempre l'ultima a morire!

Ci si aggiorna alla prossima pagina!

karikeehl

Recensore Veterano
27/12/23, ore 16:00

Capitolo XX.
Commento a caldo: gradevole, stuzzicante, che senza dubbio incuriosisce.
Ergo, partiamo con la recensione a freddo di questo capitolo focalizzato sulla figura del nostro Michele - alias Shoto Todoroki.

La scena iniziale mi è piaciuta veramente tanto.
Lo scambio di battute fra Kyoka e Todoroki è stato bellissimo da leggere, oltre che molto facile da immaginare.
Come già notificato in precedenza, questo modo di fare di Shoto, così pacato e calmo, ogni volta sembra quasi rompere il quarto schermo e arrivare direttamente a me in quanto lettrice, regalandomi una sensazione di tranquillità estremamente rasserenante, quasi al pari di quella provata da Jirou. Sottolineo e ripeto quanto mi trovi d'accordo con te nel dire che ognuno di noi nella sua vita dovrebbe incontrare qualcuno come lui: una sorta di angelo custode, qualcuno che ci permetta di aprirci, di tirare fuori le nostre paure e di esprimere i nostri stati d'animo senza timore, che ci ispiri fiducia e che ci dia il giusto supporto empatico a fungere da bussola per navigare nelle difficili acque delle emozioni umane.
Sotto questo punto di vista, stai creando davvero un ottimo personaggio e con discreto entusiasmo posso dire che sta diventando uno dei miei preferiti - chi lo avrebbe mai detto 20 capitoli fa? Io no di certo.
Aggiungo anche una nota di gradimento per il rapporto di amicizia che stai instaurando fra Kyoka e Momo e un pollice in su per la lungimirante illuminazione della prima nel cogliere le somiglianze fra le "auree" di All Might e Todoroki; attraverso queste piccole mollichine di pane, anche il personaggio di Kyoka sta prendendo sempre più la forma che le vuoi regalare, dipingendo una ragazza timida e riservata, dall'imbarazzo facile, eppure al tempo stesso sveglia, forte e senza peli sulla lingua, seppur mitigati da una solida base di buona educazione. E probabilmente è proprio quest'ultimo l'anello di congiunzione che la lega ad una figura disponibile e impostata come quella di Yaoyorozu: per quanto le due ragazze siano diverse, il loro background educativo è un dato oggettivo che spesso e volentieri accomuna e permette di scremare le conoscenze in modo quasi latente, creando legami invisibili ad un livello più impercettibile rispetto a quello degli interessi comuni. 

Facendo un passo avanti, ci sono stati poco più di un paio di passaggi che mi hanno fatto morire e sui quali mi vorrei soffermare prima di procedere al commento della parte successiva di questo capitolo.
Primo fra tutti, riporto in citazione il commento all'atteggiamento da predatore di Belial, quale: "Le giovani ridacchiarono compiaciute, totalmente ignare che qualunque complimento da parte di Belial fosse sterile". Quello sterile mi ha fatto sentire male dalle risate.
Secondo poi, come non citare la rettifica sull'acqua gassata ordinata da Todoroki a pranzo. È stata un'uscita davvero troppo divertente!
Infine, il passaggio in cui viene citata la nostra Uraraka, ovvero: "Todoroki s’avvicinò il menù e scrutò le immagini esattamente con la stessa faccia di Uraraka quando leggeva per la prima volta un enunciato di chimica". Anche in questo caso, mi sono proprio immaginata l'espressione corrucciata di Ochaco davanti alle equazioni e vedere nella mia testa il volto perfetto e imperturbabile di Shoto corrucciato allo stesso modo mi ha proprio fatto strappato una risata di gusto.

Dolcissimo, invece, l'invito di Momo rivolto a Shoto per pranzare insieme.
Quando ho letto "spostando il peso del corpo su un’unica gamba e portando le braccia dietro la schiena, si prodigò in un grazioso ed amichevole sorriso" mi si è proprio sciolto il cuore in un brodo di giuggiole e instintivamente ho subito pensato "ammmore, ma che patata!".
Mi dispiace tantissimo per lei che alla fine il loro pranzo abbia preso questa piega così bizzarra e si sia trasformato in una situazione estremamente disagevole.
Povera Momo!
D'altro canto, questo atteggiamento poco furbo da parte di Shoto mi dà da pensare.
È piuttosto ovvio che per la sua natura di angelo sia mal disposto verso le bugie, motivo per il quale suppongo non possa inventare storie fantasiose sulla sua provenienza o altri alibi credibili, diversamente da quanto fatto da Belial. Eppure, rimango leggermente stranita da questa sua assoluta mancanza di acume e mi chiedo perché non voglia almeno provare a giustificare i suoi comportamenti così fuori dal comune. Capisco che Shoto sia letteralmente l'ultima persona al mondo (terreno e non) a preoccuparsi di quello che possano o meno pensare gli altri e capisco che non voglia mentire per partito preso (com'è giusto che sia), ma si renderà conto anche da sé che questo suo modo di fare lo porta inevitabilmente a stimolare la preoccupazione delle persone che ha intorno. Almeno per rispetto verso le emozioni degli altri, potrebbe forse trovare un compromesso e tentare di trovare una mezza verità che possa trattenerli da fare gaffe imbarazzanti, come quelle che sta via via collezionando Momo.
Lungi dall'essere una critica, ovviamente; riporto questo pensiero solo per condividere il mio spaesamento e lasciare che questo dubbio insoluto aleggi nell'aria fino alla lettura del prossimo capitolo, giusto per auto-impormi maggiore suspance.

Tornando un attimo indietro, alzo un altro pollice sull'acceso confronto avvenuto fra Kirishima e Todoroki.
Si è trattato forse della prima volta in cui ho avuto ben chiaro che a muoversi e a parlare nell'arco del racconto fosse Belial e non Eijiro: Kirishima non avrebbe mai risposto in modo tanto sgarbato a Yaomomo e se avesse voluto davvero fronteggiare il "suo avversario" avrebbe assunto un atteggiamento molto più serio e meno improntato allo scherno e alla derisione. 
Mi è piaciuto molto questo scambio di battute fra loro proprio perché in tal modo hai sottolineato la doppia natura di questo personaggio, ricordando a me così come ad ogni altro lettore che si tratta sì di una storia liberamente ispirata e basata sui personaggi di My Hero Academia, ma anche che i protagonisti sono demoni e angeli con le sembianze e gli atteggiamenti dei ragazzi e non il contrario.
Molto bene, dunque, per non ripetere interessante.

Concludo riportando velocemente alcune sviste nel testo, al fine di miglioramento costruttivo!
Nella prima parte:
- "Nel suo capo visivo tornò la figura prosperosa di Momo"
Nella seconda parte:
- "Motivo per cui l’attuale obiettivo da scovare non fosse più l’Imperatore dell’Inferno, ma bensì uno dei suoi Re Infernali"
- "Un cameriere scelse proprio quel momento per avvicinarsi al loro tavolo ed interrompere quel odioso discorso"

E dulcis in fundo, pongo una questione che mi attanaglia da quasi 20 capitoli: ma il capoclasse che fine ha fatto??!
Ovviamente non mi aspetto una risposta a riguardo e anzi, ti invito a lasciarmi nell'ignoranza perché non voglio avere spoiler, però ci tengo a renderti partecipe della mia inqueta curiosità in riferimento a questo dubbio. Non faccio altro che chiedermi se la sua assenza sia dovuta alla tua già citata antipatia per tanti dei personaggi di My Hero, oppure se attinga più semplicemente agli schemi di trama.
Per quanto Ten'ya Iida non sia affatto fra i miei preferiti (direi piuttosto che è lì lì sulla linea di confine fra l'indifferente e l'inutile), ne riconosco il ruolo di importanza relativa nella rosa dei protagonisti del filone principale di Horikoshi. Per quanto, infatti, si tratti di un personaggio secondario, rimane comunque una figura più rilevante di Ojiro o di Sado e non posso esimermi dall'interrogarmi su che fine abbia fatto.
Una parte di me quasi spera di vederlo entrare in scena sotto le vesti di angelo e affiancare Shoto della sua missione terrestre, in modo tale da dare manforte al Team Angeli in contrasto con il Team Demoni formato da Katsuki, Mina e Eijiro. Da questo punto di vista, infatti, mi dispiace un po' per Todoroki perché vederlo sempre solo e fuori dal mondo, soprattutto in confronto con il trio medusa, mi dà proprio quella sensazione di solitudine e di abbandono, in costante netta minoranza rispetto ai suoi fratelli e questo umanamente mi muove una punta di dispiacere ed empatia nei suoi confronti. Per quanto anche All Might faccia parte della stessa "specie", l'impostazione del racconto e le figure scelte per i due personaggi li pongono comunque su due piani diversi; tuttava, mentre Yagi è riconosciuto come professore e quindi inevitabilmente portato ad essere su un livello differente e distaccato, Shoto è uniformato a Katsuki e agli altri, ma al tempo stesso naviga in acque solitarie, per quanto siano tutti da considerarsi analogamente studenti.
Non so, sarebbe divertente vederlo affiancato da Iida e assistere ad uno scontro parimenti in un confronto con i demoni, anche solo come presenza.
Lo so, sto divagando, chiedo venia x)

Chissà che non arrivi effettivamente qualcuno a dare manforte al povero Shoto!

Staremo a vedere.
Intanto saluto e procedo!

karikeehl



 

Recensore Veterano
27/12/23, ore 11:23
Cap. 21:

Capitolo XIX.
Anche in questo caso abbiamo un capitolo decisamente tranquillo, che rallenta un po' il ritmo incalzante dato alla storia dal capitolo precedente.

La parte iniziale mi è sembrata piuttosto didascalica e scorrevole alla lettura.
Il carattere di Kyoka è stato ben raccontato, di nuovo, in questo misto di imbarazzo e nervosismo dato dall'essere stata messa al centro dei pettegolezzi contro ogni sua volontà ed è una delle peculiarità del timido quanto forte personaggio che rappresenta.

Anche Todoroki si conferma nel suo ruolo di valido coprotagonista all'intera vicenda.
Ho trovato curioso l'inserimento della cosiddetta "Xaylatia" in una sorta di rilettura della Kryptonite traslitterata nel mondo di Angeli e Demoni. Non ti nascondo il mio scetticismo a riguardo per questa scelta, ma continuo a scegliere di dare fiducia alla trama, perciò rimango nel mio con le mani conserte nella paziente attesa di vedere cosa succederà e come questa carta verrà giocata nelle prossime mani della partita.

Estremamente coinvolgente, invece, l'apporto di Eijiro in questo capitolo.
Nessuno fino ad ora si è mai troppo preoccupato dell'assenza di Katsuki a lezione o altrove (tanto meno Kirishima) e il fatto che tu abbia sottolineato con tanta enfasi questo aspetto mi fa presagire qualche risvolto interessante.
Al pari del rosso, vorrei tanto sapere anche io che fine abbia fatto Lucifero, così come vorrei capire cosa stia frullando nella testa di Izuku e venire a conoscenza di quel dubbio che gli sta animando lo stomaco e che Shoto ha colto al volo, senza tuttavia infierire.

Vediamo che succede.
Alla prossima!

karikeehl

Recensore Veterano
26/12/23, ore 13:44
Cap. 20:

Capitolo XVIII.
A differenza dei precedenti, questo è stato un capitolo davvero molto, molto denso di cose.
Al di là dell'ampio numero di eventi che sono stati riportati, quali la scena fra Bakugou e Deku, il flashback della chiacchierata fra Shoto e All Might, l'incontro fra i tre dell'Ave Maria - non letteralmente, ma giusto per rimanere in tema - e il conseguente scambio di battute astiose fra Lucifero e Michele, secondo me la vera consistenza di questo numero XVIII sta non tanto nella quantità quanto nella qualità delle conversazioni avvenute fra i vari personaggi.

Vedere come Katsuki abbia dato adito al suo lato più """umano, calmo e pacato""" evitando di aggredire gratuitamente Izuku è stato interessante, perché ancora una volta ha permesso di accendere una luce in più sull'interiorità di questa versione originale di Lucifero.
Certamente l'empatia è un qualcosa che poco ha a che fare con un essere demoniaco, però ogni tanto avere uno sprazzo di umanità anche in questa rosa di personaggi (così come in Belial o Hadrianel o anche lo stesso Michele) aiuta nella costruzione delle dinamiche ed è per questo che leggere quel passaggio mi ha strappato un ampio sorriso di soddisfazione.

Allo stesso modo, annoto fra gli highlight anche lo snodo in cui Bakugo incita Deku ad andarsene nel momento in cui incrociano Todoroki sulla loro strada.
Nel suo educato ringhio espressosi in un sonoro “Vattene, Deku” (cit.) ci ho voluto vedere una sorta di avvertimento, mosso dall'intenzione di preservare l'incolumità fisica e mentale di Izuku. Per quanto siamo tutti consapevoli che un tale atteggiamento non si sposi affatto con l'indole egoista e sadica dell'Imperatore Infernale, questa interpretazione mi ha dato una seconda folata di soddisfazione, perciò me la tengo stretta e ne apprezzo la relativa descrizione.

Concludo con il dire che personalmente ho gradito anche la scelta narrativa di concentrare la prima parte su un point of view raccontato da Izuku e l'ultima focalizzata su Katsuki.
Per quanto infatti siano stati trattati temi ovviamente diversi, mi è piaciuta questa specularità fra i due personaggi e, per estensione, fra le emozioni ansiogene, remissive, "umane" del più piccolo in confronto a quelle di odio e voltastomaco "demoniaco" del più grande.

Mi trattengo dall'esprimere un parere su Todoroki perché non aggiungerei nulla di nuovo a quanto già notificato in precedenza.
Il suo personaggio (così come quello di All Might) a mio parere continua ad essere conforme a se stesso, coerente con la sua pacatezza e con la risoluzione che lo contraddistingue, sebbene queste sue caratteristiche vengano appena sporcate dall'insofferenza legata al dover inevitabilmente relazionarsi con il fratello demoniaco.

Mi appresto a procedere.

See ya!
karikeehl




 

Recensore Veterano
23/12/23, ore 15:17

Capitolo XVII - parte 2.
Altro capitolo degno di nota.

Inizio con il dire che ho apprezzato assai la delineazione della figura di Belial.
Finalmente abbiamo avuto qualche informazione più precisa riguardo il suo passato e la sua storia. Ci hai permesso (e uso il pluralis maiestatis in riferimento a me e me stessa) in questo modo di avere una panoramica più precisa di che tipo di personaggio tu stia provando a raccontare.
Permango nell'essere piuttosto confusa riguardo tutte le numerose e ingarbugliate definizioni relative all'assetto del Paradiso, tanto sul piano gerarchico quanto su quello strutturale: titoli cui Fortezza o Prima Virtù, passaggi dal Nono Coro al Quinto Coro... ammetto che mi sono sentita un po' smarrita nel seguire l'esposizione e sto sentendo alquanto l'assenza di una piantina che permetta di muoversi con più facilità fra le illustrazioni testuali delle varie zone (probabilmente anche perché ho una formazione professionale da architetto, perciò sono portata per abitudine a immaginare gli spazi leggendo i disegni), o di uno schema ad albero che accompagni la narrazione e che permetta di avere un'immagine più chiara delle figure cui ti riferisci. Allo stesso modo, anche muoversi letteralmente fra le descrizioni delle zone infernali, contorte e approfondite quanto quelle paradisiache, non è stata cosa facile senza una bussola di indicazioni che permetta di orientarsi nel mare della tua immaginazione.
In ogni caso, mi auguro di riuscire ad entrare meglio nella geografia del mondo ultraterreno. Chissà che, andando avanti nella storia, non arrivi qualcuno prima o poi a spiegare a noi comuni mortali come è strutturata tutta questa realtà invisibile agli occhi umani.

Sempre rimanendo sul nostro Kiri, mi è piaciuta molto anche l'attualizzazione del suo passato di creatura immortale in chiave più "umana" e la scelta di ambientare gli eventi nel Bronx.
Si è caduti forse nel luogo comune riconoscendo in quel distretto il classico cliché della zona malfamata, ma ehi, dopottutto se si sparano a vista in quella parte di New York non è colpa di nessuno, perciò pollice su per l'idea.
E poi non so perché, ma nel suo stile da meccanico* sempre di buon umore, il match fra il personaggio di Eijiro e l'idea dello stile di vita dell'americano medio tutto slang, shallezza di vita (?), self-made man, sesso, birra e moto mi dà quel brivido di approvazione entusiasta che mi porta a sottolineare sempre di più il mio amore per lui.
Attraverso il suo racconto, inoltre, hai permesso di far entrare un raggio di luce chiarificatore fra le nuvole del non detto relativo al rapporto fra lui e Katsuki, il che mi ha davvero lasciato un gran sorriso. Ancora una volta, hai acceso la mia curiosità e attivato la mia instancabile voglia di continuare a leggere i capitoli successivi per capire cos'altro ci sia nel background dell'amicizia fra i due demoni.
La parte migliore, a mio parere, è stata proprio la citazione a conclusione di questa prima scena, quando il rosso dice: “Non credo Bakugou apprezzerebbe d’essere definito “un miracolo”.”
Una chiusura ad effetto che mi ha davvero fatto sorridere di gusto. Bellina proprio, brava la mia Serpeverde.

Soffermandoci invece sulla scena successiva, non credo di aver ben colto il motivo dell'assenza di Mina dalla serata all'Irish Pub.
Lì per lì stavo seguendo il filo logico a sfondo sessuale nel quale venivano implicitamente legati anche Denki e Sero, ma dato che i ragazzi figurano nella scena a differenza della demone, evidentemente non ci ho capito nulla. Je suis désolée!
Anyway, anche il commento di Katsuki 
“Che piccola ingorda [...] Addirittura due” mi ha divertito un sacco.
Continuo a dire che la tua resa di alcuni attori in ballo è davvero ottima e il caso di Mirio ne è un esempio eclantante: per quanto tu abbia già accennato quanto non ti piaccia come personaggio, sei perfettamente entrata nella sua psicologia e nella sua indole, tant'è che il modo in cui approccia Bakugou e come si relaziona a lui anche in seguito alle frecciatine acide di quest'ultimo è proprio il suo. L'ho trovato estremamente credibile e per questo è stato molto piacevole da seguire nella lettura.

Interessante lo sviluppo degli eventi fra Izuku e Katuski nella parte conclusiva, sul quale non ho nulla da dire a riguardo perché devo ancora metabolizzare il coraggio avuto da Izuku nell'andare lì a parlargli, mosso da chissà quale istinto di curioso masochismo (che, fra l'altro, ho ovviamente molto apprezzato).
Vediamo che altro succederà.

Alla prossima!
karikeehl

*off-topic: ho sempre pensato che nella vita reale del 2023, in cui nessuno ancora ha sviluppato un quirk, Kirishima sarebbe stato un ottimo operaio metalmeccanico. L'immaginazione a renderlo ancora più figo dentro una tuta da meccanico lurida, con la parte superiore abbassata e legata in vita, petto in fuori tutto sudato, fascia sui capelli pieni di gel, sorrisone a 32 denti, guanti e chiave in inglese alla mano. Madò raga, che qualcuno passi lo straccio - di nuovo.
Ma stendiamo un velo e ANDIAMO AVANTI.
See ya!
 

Recensore Veterano
19/12/23, ore 21:58

Capitolo XVII - parte 1.
Che dire, follettini e follettine, davvero un capitolo stupendo.
Mi è piaciuto dall'inizio alla fine; e considerando che questa è solo la prima parte, è proprio il caso di dire che Dio solo sa quanto io stia fremendo e mi stia trattenendo dall'impulso di andare subito a leggere il seguito. Le mie dita sulla tastiera stanno correndo talmente veloci nello scrivere questo (spero breve) commento che gli occhi non riescono a star loro dietro nel controllare eventuali errori di battitura!

A rigor di fedeltà intellettuale, mi permetto di riportare solo una breve nota prima di partire con la recensione dei Best Of.
A mio parere, l'esposizione nell'ultima parte del capitolo è leggermente più confusa rispetto al solito. ​Mi riferisco alla descrizione dello "scontro amichevole" fra Eijiro e Katsuki: l'ho dovuto rileggere un paio di volte per essere certa di aver compreso appieno tutto il filo degli eventi. Probabilmente, la complicanza del ritmo narrativo si è verificata per una maggiore complessità dei periodi, oltre che per questioni di layout di pagina: avere un blocco di testo molto compatto a volte non aiuta la scissione anche solo visiva delle varie frasi e rende la lettura un po' più ostica di quanto in realtà non sia.
Ciononostante, le scelte narrative mi hanno talmente entusiasmata che non mi dilungherò oltre, passando subito agli highlight di questa prima parte del XVII.

Inspiegabilmente e con mia grande sorpresa, una parte di me continua ad apprezzare il ruolo letteralmente tranquillante di Todoroki in relazione agli altri attori che figurano in questa rappresentazione (non) teatrale.
Leggere le tue descrizioni riguardo il suo "potere calmante" e l'effetto che la sua aura angelica ha sulle persone che si ritrova intorno paradossalmente conferisce anche a me la medesima sensazione. Non so, è come se la sua pacatezza si estendesse oltre lo schermo del pc e arrivasse direttamente nel mio petto. Effetto placebo? Forse. Comunque sia, mi regala grande serenità e questa sensazione di calma me la tengo stretta perché è incredibilmente piacevole da provare.

Facendo un passo avanti, mi è piaciuta da morire la scena successiva, nella quale Denki scrive a Jirou e la invita ad uscire con loro.
È stato davvero appassionante leggere lo scambio di messaggi fra i due perché ho avuto proprio l'impressione di essere davanti ad una pellicola. Il ritmo di descrizione della scena, le parole che hai scelto, il racconto delle sensazioni e dei pensieri introspettivi di lui in risposta alle scritture di lei sono stati riportati nel testo in modo talmente chiaro, leggibile, ordinato, scorrevole che mi è sembrato davvero di visualizzare entrambi nella mia mente, come se stessi vedendo un episodio extra dell'anime.
Non sempre mi capita di essere immersa nella lettura a tal punto e non posso non riportare il mio entusiasmo a riguardo quando succede: leggere con tale trasporto è un enorme piacere e non nascondo di aver macinato tutte quelle righe in un battito di ciglia.

L'entrata in scena di Kirishima anche è stata pazzesca.
Kiri rimane un figo assoluto e questi piccoli momenti che lo vedono protagonista mi fanno sempre volare. Immaginare i suoi capelli scarlatti a monte della sua figura muscolosa, resa ancora più accattivante dalle tue descrizioni che la impregnano del lussurioso fascino tipico dei demoni, mi dà grande soddisfazione e mi diverte sempre un sacco.
Fra l'altro, se io fossi stata lì con Toru e Ochako, senza alcun dubbio sarei diventata subito rossa e mi sarei sciolta, per non dire altro. Con ogni probabilità, qualcuno avrebbe dovuto passare lo straccio sotto i miei piedi onde evitare di scivolare sul marciapiede.
MA COMUNQUE.

Bella anche la parte conclusiva, con l'arrivo di Katsuki (altrimenti che divertimento ci sarebbe stato senza il nostro Lucifero lunatico? Eddai su!) e la sua sorprendente partecipazione alla serata di gruppo.
Ovviamente la frase conclusiva di chiusura del capitolo non solo mi ha strappato un enorme sorriso sornione, ma mi ha fatto anche molto pensare. 
Decine e decine di domande si sono catapultate a cascata nel mio cervello, tanto da non lasciarmi scelta se non andare avanti per trovare qualche risposta soddisfacente.

Perciò ciancio alle bande (?) e volo alla parte seconda che mi sta palesemente aspettando trepidante!

See ya!
karikeehl

 

Recensore Veterano
18/12/23, ore 23:34
Cap. 17:

Capitolo XVI.
Anche in questo caso, un capitolo poco denso di eventi, ma comunque importante ai fini di svolgimento della trama.

La prima parte legata all'interrogatorio di Kyoka non l'ho trovata particolarmente avvincente, proprio perché di passaggio; ciononostante, le tue descrizioni sempre impeccabili l'hanno resa inevitabilmente piacevole alla lettura e piuttosto scorrevole.

Carina la scena dei ragazzi della 1-A che si recano dai due mal capitati a portare zucchero e sostegno emotivo, conformi al classico stile di educazione giapponese riportato nei manga e negli anime. Probabilmente qui da noi se qualcuno mancasse a lezione, soprattutto al primo anno di università, a malapena ce ne si renderebbe conto, figuriamoci andare a casa sua e portare viveri!
Mi è piaciuta questa parentesi di convivialità, davvero apprezzata.

Sulla scena conclusiva tra Shoto e All Might nulla da dire, solo varie e vaghe domande a riguardo. Ma, di nuovo, ho fiducia nelle spiegazioni future, che mi auguro essere prossime all'arrivo.

Vorrei invece concentrarmi brevemente sul tema linguistico, riguardo il quale fino ad ora non ho ancora avuto di espormi.
Nei testi e nelle descrizioni portate avanti fino ad ora, mi sono ritrovata varie volte ad imbattermi in parole che non avevo mai sentito prima. Termini quali protervia, diafana, irretito, alabarda (e potrei andare avanti ancora e ancora, dato che ne ho segnati molti altri) che ho dovuto - e voluto - cercare su internet per comprenderne il significato.
Approfitto pertanto di questa breve constatazione per un doppio fine:
- in primo luogo, vorrei farti i miei complimenti per l'ampio lessico che stai dimostrando di conoscere. Presumo tu sia un'avida lettrice, o una studiosa di linguistica e terminologia; qualunque fosse la motivazione alla base, la tua cultura in materia si sta palesando in modo teatralmente inpagabile e questo mi fa molto piacere perché è raro trovare qualcuno che abbia una conoscenza lessicale così ampia, soprattutto al giorno d'oggi, in cui le persone leggono sempre meno, scrivono sempre meno e quando lo fanno sfruttano inglesismi e termini presi in prestito da altre lingue o addirittura inventati. È confortante, invece, sapere che ci sono ancora coloro che impiegano ben volentieri parole diverse frutto di un italiano più o meno ricercato: non so, mi ispira un senso di fiducia e di orgoglio per la nostra bellissima lingua musicale, oltre che suscitare in me grande ammirazione;
- secondo, vorrei ringraziarti perché proprio grazie alla mia ignoranza, relativa a questi termini più ricercati, sto imparando tante parole dapprima sconosciute e di conseguenza anche io sto ampliando il mio lessico italiano attraverso nuove ed interessanti scoperte.

Detto questo, volo verso il prossimo capitolo.
La totale assenza di qualsivoglia (seppur breve) momento di sana BakuDeku in questo numero XVI mi ha lasciata interdetta e ha inevitabilmente acceso la miccia della mia curiosità, spingendomi avanti senza l'ammissione di ulteriori indugi.

A presto!
karikeehl


 

Recensore Veterano
17/12/23, ore 20:44
Cap. 16:

Capitolo XV.
Ma quanto ci è piaciuta la scena principe di questo numero XV?
Spoiler: veramente troppo.

In realtà, ho motivo di supporre che il vero punto focale di questo capitolo sia la scena finale nella quale Kyoka e Kaminari si ritrovano a scappare e, sfortunatamente per loro, a fronteggiare quello che sembra essere l'ennesimo pazzo scocciato con qualcosa di oggettivamente strano ed evidentemente fuori posto. Perciò, per quanto il mio convinto spirito di supporto BakuDeku mi porti a non considerare quanto appena riportato come l'effettivo highlight del capitolo, partirò da qui.

A mio parere, hai raccontato molto bene il blocco fisico di Jirou sotto l'effetto congelante della paura mista a terrore. Le sue sensazioni sono arrivate anche a me in un modo talmente forte e chiaro che da una parte ho sentito persino io un lieve peso sul petto a testimonianza della tensione della scena, mentre dall'altra mi veniva quasi da gridare "ma muoviti, fa' qualcosa, sbloccati DAII" (ovviamente, il tutto urlato nel silenzio della mia testa, mentre ero seduta davanti al pc, al calduccio della mia stanza e con la tisana allo zenzero in mano, non certo all'interno di una stazione totalmente vuota e con il carico di un basso sulle spalle).
Povero Kaminari, comunque, non gliene va bene una!

Facendo un passo indietro, sono sempre più contenta di notare come si stia cercando di dare spazio a tutti, creando simpatici momenti di ship gratuito attraverso scelte narrative che focalizzano l'attenzione anche sui personaggi secondari.
Già mi hai fatto apprezzare le varie scene di interazione fra Momo e Shoto; pertanto, non posso esimermi dal dire quanto siano piacevoli da immaginare anche questi più o meno piccoli scambi fra Jirou e Denki. Carina l'idea di farli incontrare proprio in un negozio di strumenti musicali considerando che, per quanto lei possa essere (comprensibilmente) scettica, anche lui suona e la trama originale ne dà la prova. 
Pollice in su dunque per la nostra coppia secondaria.

Ed eccoci, finalmente, alla scena principe (oh, sì).
Perché è inutile non soffermarsi a sottolineare quanto io abbia infinitamente apprezzato la sorprendente chiacchierata fra Katsuki e Izuku.
Quando Kacchan gli ha chiesto cosa volesse nel capitolo precedente e Deku se n'è uscito con "Scusarmi"  (cit.) io sono rimasta sbigottita e l'unico pensiero che sono riuscita a formulare è stato un convinto "eh? - come prego?" seguito subito dopo da "in che senso scusa?".Mi è piaciuto vedere come poi la situazione di dialogo fra i due si sia evoluta.
Ho sempre ritenuto estremamente interessante il loro rapporto proprio per via di questa incapacità di esprimere i reciproci sentimenti provati dai ragazzi, i quali, volenti o nolenti, si completano a vicenda. Come le due facce della stessa medaglia, sono diametralmente opposti, ma al tempo stesso perfettamente compatibili; non importa quanto le loro differenze e le difficoltà possano tenerli distanti (vedi Izuku che sta spesso un passo indietro), quanto possa dar loro fastidio, quanto si impongano di far finta di non vederlo o di non accettarlo (vedi Katsuki nella trama originale) perché tutto ciò è un dato di fatto e prima o poi tutti i nodi vengono al pettine. Per questo motivo, credo che il vero motore della trama di My Hero Academia per lungo tempo non siano state affatto le vincende legate al One for All, quanto piuttosto le dinamiche della complessa relazione instauratasi fra Deku e Kacchan.
Anche lo stesso Horikoshi ha impiegato tanto tempo prima di delineare con chiarezza questo rapporto così intricato e solo alla fine della terza stagione ha permesso a noi tutti di avere una situazione più chiara delle motivazioni che hanno sempre spinto Bakugou ad avercela tanto con Midoriya; fino a quel momento il suo odio era pressoché ingiustificabile, poco sensato - per non dire gratuito -  e assolutamente cieco. Scendendo piano piano nell'interiorità del suo personaggio, a mio parere uno dei migliori in assoluto e meglio costruiti dell'intera storia (e qui bisogna dirlo: il mio preferito a mani basse, posto sul gradino più alto del podio, con Izuku e Kirishima al seguito) e alimentando la sua crescita in parallelo allo sviluppo più o meno costante di Deku, lo stesso autore ha alla fine sciolto la matassa soltanto attraverso lo scorrere di ben altre tre stagioni.
Tutto questo si è rispecchiato nella tua storia: Lucifero non ha mai avuto parole buone per nessuno fino ad ora, men che meno per una zavorra come Deku. Per quanto fosse effettivamente l'Imperatore dell'Inferno, tale ovvietà non è mai stata sufficiente a giustificare il suo smisurato odio nei confronti di quell'essere umano così insignificante. Adesso invece, finalmente si è iniziato ad intravedere un timido barlume di delucidazione in questo capitolo XV e proprio per tale motivazione mi è piaciuto tanto lo scambio fra i due.
Per la prima volta hai messo in difficoltà Lucifero, affermando nero su bianco che sì, Izuku Midoriya ha qualcosa di speciale, qualcosa di unico e raro che manda in bestia il Diavolo in persona; per quanto non sappiamo ancora di cosa si tratti, ho assoluta certezza che ne verrà una spiegazione estremamente convincente, perché questo è il livello di Unbecoming e proprio in virtù delle tue idee la mia impazienza, per quanto scalpitante, rimane ben controllata dalla totale fiducia che mi ritrovo ad avere nella tua storia.

Per quanto trovi i momenti dedicati a Izuku e Katsuki estremamente preziosi e intriganti, spero allo stesso modo di continuare a navigare su queste acque di crescita riguardo gli altri personaggi, perché anche loro mi stanno dando soddisfazione.
So che la storia è ancora lunga e che le mie considerazioni possano sembrare spesso affrettate, ma se il buongiorno si vede dal mattino e il mio mattino mi ha portato al capitolo XV, beh, sono certa che riuscirò ad avere le risposte che cerco andando avanti.

Ci si vede!
karikeehl
 

Recensore Veterano
17/12/23, ore 00:52
Cap. 15:

Capitolo XIV.

Devo dire che con questo capitolo mi hai (quasi) totalmente spiazzata.
Le tematiche di fede e di ateismo affrontate, unite allo scetticismo ormai scontato e tipico della nostra epoca, mi hanno condotto per mano attraverso una lettura sempre più contorta, durante la quale, grazie agli spunti da te forniti tramite gli scambi e le reazioni degli attori, mi sono arrovellata su me stessa nell'esplorare le mie stesse idee e i miei pregiudizi a riguardo.
Sarebbe impensabile ad oggi, con le tecniche scientifiche e le avanzate tecnologie cui siamo tutti avvezzi, non credere alla teoria darwiniana di sviluppo della specie; eppure, vedere come certe persone abbiano una fede tanto salda da credere che esista un Dio che ha dato vita al Creato per un atto di amore mi ha sempre sinceramente affascinato. Ed è incredibile come Todoroki esprima la solidità di questo concetto, di questa fede, con una semplicità tanto franca da risultare disarmante.
Se in un primo momento, infatti, sono rimasta interdetta dalla piega presa da questo capitolo, procedendo nella lettura mi sono riscoperta sempre più coinvolta dai temi trattati, con mille domande che mi sono sorte in testa e nuovi spunti di riflessione generale. Tutto ciò mi ha inevitabilmente portata a concludere il testo cogliendone la sottile provocazione relativa alla domanda aperta: siamo frutto dell'autoevoluzione della specie umana oppure esiste davvero un Dio che ci ha creati e ci ha messo al mondo per un determinato motivo?

Al di là del mio viaggio interiore e delle mie riflessioni indotte dalla tua narrazione (come sempre frutto di una forma italiana chiara, leggibile e assai piacevole da seguire), procedo nell'espormi sugli eventi prettamente relativi alla storia.

Alla luce di quanto appena asserito, parto con il sottolineare ancora un momento quanto sia stata suggestiva la scena iniziale nella quale Todoroki si espone riconoscendo l'azione di Dio nel processo della creazione dell'universo e dell'essere umano in senso lato.
Dico "suggestiva" perché è una scena che suggerisce un punto di vista spesso e volentieri negato e malvisto dalla società attuale, che nel 2023 è molto più incline a credere alla scienza tangibile che alla fede invisibile, e che invece sarebbe assai interessante da approfondire.
Attraverso l'intervento di Todoroki e il racconto di come tutti i suoi compagni di corso si siano presi gioco della sua convinzione dell'agire divino, mi hai inevitabilmente fatto interrogare su quanto sia difficile ad oggi prendere sul serio il discorso religioso. In un certo senso, hai dipinto con molto acume ciò che con molta probabilità succederebbe oggigiorno in una qualsiasi università o luogo comune all'apertura di un discorso simile e questa amara consapevolezza mi ha fatto assai riflettere.
Mi ha sorpreso anche la scelta di non riconoscere nelle figure di Izuku e Ochako le due persone credenti individuate da Todoroki. Non so perché, ma una parte di me avrebbe dato per scontato che almeno una delle due fosse uno di loro, anche se effettivamente ha senso assegnare la targhetta di "ateo" ad un soggetto studioso e razionale come Midoriya e ad una realista come Uraraka.
La scena, comunque, secondo me risulta essere una delle più belle raccontate fino ad ora, proprio grazie alle tematiche delicate trattate. La descrizione delle argomentazioni e degli eventi risulta senza dubbio provocatoria, ma al tempo stesso composta ed educata, dando così frutto ad un lavoro davvero interessante, ben riuscito e altamente stimoltante per la riflessione personale e sociale.

Apprezzatissima anche scelta di far dividere i ragazzi in gruppi di studio e di far (casualmente) capitare Momo insieme a Shoto.
Ho trovato molto dolce il modo in cui Yaoyorozu continua a porsi problemi su come Todoroki potrebbe giudicarla, senza rendersi minimamente conto che lui sia letteralmente l'ultima persona sulla faccia della Terra (e probabilmente anche del Cielo) a fare una cosa simile. Anche questo mi dà da pensare a quanto spesso noi tutti come lei ci ritroviamo a preoccuparci del giudizio degli altri, che magari proprio come Shoto non si curano minimamente delle nostre presupposte gaffe. Chissà quanti problemi ci potremmo risparmiare!
Anche qui, mi sono sorpresa che Metà e Metà (cit. n.2) abbia riconosciuto la fede in lei. Mi è piaciuta molto la delicatezza con cui hai raccontato questo passaggio e il  la sensazione di calma mista tensione che si è creata fra i due in quel momento così particolare.
Difficile da spiegare il flusso di sensazioni, ma proprio per questo a mio parere si è rivelato interessante.

La scena conclusiva fra i nostri Baku e Deku, invece, fa presagire uno sviluppo degli eventi piuttosto curioso.
Ormai abbiamo capito che perfino Katsuki inizia ad avere un qualche tipo di considerazione di Izuku, per quanto malsana e discutibile possa essere. Tutto sta nel vedere come si evolverà.

Non mi resta che procedere nella lettura!

See ya!
karikeehl

Recensore Veterano
16/12/23, ore 13:00
Cap. 14:

Capitolo XIII.
Una parentesi piuttosto calma causa l'assenza di eventi particolarmente attivi, eppure al tempo stesso decisamente importante per l'aggiunta di perle nella collana complessiva della trama.

Nella prima parte, poco da dire sullo scambio fra Izuku e Katsuki.
La trattazione si è concentrata fondamentalmente su un breve flusso di coscienza di Midoriya, che devo dire è stato semplicemente piacevole da leggere, per quanto colmo di abbattimento con una punta di tristezza.

Mi è piaciuto molto il modo in cui hai inserito Sir Nighteye nella trama. 
Ammetto che, essendo abituata a chiamare gli Heroes con i loro nomi ufficiali, spesso e volentieri rimuovo dalla mia testa i nomi di battesimo, perciò non ti nascondo di essermi andata a cercare Mirai Sasaki su google e quando mi sono ritrovata davanti agli occhi quella testolina colorata di verde e giallo ho pensato "cavoli, come ho fatto a non pensarci prima? Era così ovvio che avesse pensato a lui!".
Di nuovo, dunque, ottima trovata: apparentemente banale e rivelatasi invece sottile ed efficiace.

A mio parere, la scena meglio riuscita di questo numero XIII è stata il confronto fra Mina  e All Might.
In particolar modo, ho apprezzato molto il modo in cui hai trasmesso i sentimenti del medico, raccontando quel misto di tristezza e rassegnazione che caratterizzano la sua figura. Interessante anche aver visto Mina su di giri, cosa nient'affatto scontata per un personaggio apparentemente spensierato come il suo.

Questi indizi sulla famosa Battaglia Celeste e sulle morti sospette non fanno che aumentare la mia curiosa impazienza a riguardo.
Riusciremo mai a leggere un capitolo di flashback totalmente incentrato sulla battaglia, nella quale si spiega per fino e per segno tutto quanto successo millenni or sono? Probabilmente no e, anzi, ne dubito fortemente, ma per ora mi piace pensare che prima o poi arriveranno le risposte e le spiegazioni che sto aspettando con grande fervore.

A ver lo que va a pasar!

A presto,
kari

Recensore Veterano
14/12/23, ore 23:19
Cap. 13:

Capitolo XII.
Bello, bello, bello, ci piace, CI PIACE SEMPRE DI PIÙ.

Credo che questo sia stato il capitolo più avvincente dell'intera storia, almeno per quelli letti fino ad ora. Quasi a livello dell'entrata in scena del Kirishima (che persiste nel mantenere la medaglia d'oro di miglior scena di Unbecoming sino a questo momento), il confronto fra Izuku e Katsuki raccontato nella seconda parte si è guadagnato con lealtà il fiero secondo posto sul podio della Top Three dei Best Moments.
Ma freno all'entusiasmo e procediamo con ordine.

L'entrata in scena di Aoyama è stata decisamente divertente.
Molto simpatica l'idea di inserirlo nella storia sottolineando tutte le peculiarità fisiche e caratteriali di questo personaggio così sopra le righe.

Geniale, invece, la scelta del nome per la birreria di Sero.
Essendo assai ignorante in materia e suscitato in me la giusta curiosità a riguardo, ho cercato la Ægir su internet e il risultato mi ha estasiata. Bellissima idea, complimenti.

Ben riuscito a mio parere anche lo scambio fra Kirishima e Todoroki.
Dal tono di scrittura impiegato, si nota con chiarezza la tua poca simpatia per il Bastardo Metà e Metà (cit.) e devo dire che è stato divertente immaginarlo messo spalle al muro dalle argomentazioni logiche di Eijirou.
Personalmente non ho nulla contro Todoroki, anzi, trovo che sia un buon personaggio anche nella storia originale; ciononostante, vedere un accenno di nero nel dipinto candido e perfetto dell'angelo che hai creato, sempre composto e gelidamente intangibile, mi ha fatto molto piacere perché hai dato una svolta interessante al suo attore. Esattamente come accaduto con Lucifero in precedenza, anche in questo caso hai permesso a Michele di recitare un copione "più umano", sporcando il suo ruolo quel tanto che bastava per creare il giusto pathos nella scena. Dopotutto, neanche un essere sempre perfetto come lui è onnipotente (pazzesco per un arcangelo figlio di Dio, eh?) e pur volendo non può avere il controllo sulla qualunque.
Ergo, tutto molto bello e interessante, ben costruito, egregiamente raccontato, perfettamente nella norma.
10 per Aoyama in camicia azzurra, 20 per la birra e 30 per Shoto spalle al muro fanno 60 punti a Serpeverde.

Ma adesso veniamo a noi.
La scena della bimba incontrata da Izuku nel parco mi ha fatto davvero sudare freddo.
Per 5 minuti buoni o forse più (ovvero il tempo della lettura), ho pensato "adesso si scopre che è un demone e lo uccide" oppure "quanto sei idiota, lasciala là e scappa" e ancora "madò, ora si scopre che anche questa è posseduta come la madre di qualche capitolo fa e lo squarta vivo"; in ogni caso, quella bimbetta non me la raccontava giusta.
Mi sono sentita sollevata invece nello scoprire che la sua entrata in scena abbia funto semplicemente da escamotage narrativo per l'incontro con Katsuki (anche se non mi sorprenderei nel rivedere Mako di nuovo sul palcoscenico, dati i continui plot twist che lo spettacolo di Unbecoming mi sta regalando) e dare quindi spazio al dialogo fra i due - se di "dialogo" si può parlare.
Inutile sottolineare quanto mi abbia riempito il petto di gioia vedere Izuku che finalmente spegne l'indomabile fuoco della paura, sostituendola con la tremolante fiammella del coraggio che, per quanto debole e poco incisiva, è alimentata da quella determinazione che la tiene viva e le impedisce di spegnersi in un soffio.
In generale, ho trovato molto credibile l'approccio del più piccolo che prova ad imitare il più grande negli atteggiamenti e che per questo viene riconosciuto come una persona alla pari, anche se solo per un secondo; eppure, quel secondo basta a far sì che non venga sbranato dall'ira incontrollabile dell'altro. C'è stato un bell'equilibrio fra la pacatezza di Katsuki e la determinazione di Izuku e questo ha permesso di creare l'atmosfera perfetta per la tanto attesa scena di confronto.
Molto sottile anche il passaggio della scolatura della birra con annesso coniato di vomito e conseguente richiesta di latte e menta: ho trovato assai credibile il verificarsi di una circostanza del genere data l'indole di Izuku e mi è piaciuto tanto leggere il suo sclero controllato mentre si difende dalle offese del bullo sottolineando come le sue debolezze siano in realtà le sue unicità, ciò che lo rende diverso dagli altri, speciale. Che poi, è il concetto alla base che costituisce il cuore di quel personaggio grandioso che è Izuku Midoriya: un ragazzo come tanti, deriso da chiunque per la sua gentilezza perché vista come una fragilità, ma che lui stesso riesce a rendere la sua arma più grande, venendo scelto da All Might come successore proprio in virtù di questa.
Ergo, 100 punti per il nostro Deku.
Ah, sì, a proposito di questo: bellissimo il modo con cui hai inserito l'entrata nel copione del famoso soprannome del nostro protagonista umano. Questi sono altri 20 punti.
E infine, gli ultimi 10 punti a Serpeverde vanno per aver giustificato il colore dei capelli di Izuku: finalmente qualcuno che normalizza quegli assurdi ricci verdi mettendo nero su bianco che si tratta di capelli tinti. Deo gratia.

Non vedo l'ora di sapere come si svilupperanno gli eventi.
Ora che Katsuki sembra essersi leggermente calmato (e meno male, perché è molto più accattivante e interessante vederlo alle prese con un temperamento controllato piuttosto che con una banale rabbia distruttiva), magari ne vedremo delle belle!

Volo verso il XIII!

A presto,
karikeehl

 

Recensore Veterano
13/12/23, ore 22:14
Cap. 12:

Capitolo XI.
Bello, bello, bello, ci piace.
Noto con grande piacere che le cose si stanno muovendo, soprattutto per ciò che riguarda le relazioni fra i vari personaggi, e questo non fa che rendere le dinamiche della storia sempre più interessanti.

Mi è piaciuta moltissimo la scena iniziale nella quale Uraraka fa capo a tutto il suo coraggio per fronteggiare Bakugou.
Questo senso di iniziale sospensione fra predatore e preda si concretizza man mano in una tensione tangibile fra i personaggi e il rispetto dei ruoli fra Davide e Golia si evince benissimo dal testo, complici soprattutto le descrizioni dei sentimenti e delle sensazioni di entrambi.
Ho ritrovato nella tua scrittura le stesse vibes che mi sono arrivate durante l'episodio dello scontro fra i due al Festival dello Sport: Ochako, pur sapendo di avere scarse possibilità di vittoria, tira comunque fuori le palle (chiedo venia per il francese!) e affronta a muso duro il suo avversario, scegliendo così di combattere la sua stessa paura; dal canto suo Katsuki, pur non avendo il minimo dubbio riguardo la sua vittoria, riconosce il valore della ragazza e gliene dà merito conferendole da lì in avanti il rispetto che merita e del quale si è dimostrata pienamente degna.
Benché nella tua narrazione il fine ultimo del suo scontro sia il bene di Izuku e non la voglia di affermarsi durante i giochi sportivi, ho trovato questo atteggiamento di Uraraka estremamente veritiero, così come il riconoscimento del suo coraggio da parte del biondo.
In conclusione, dunque, ottima questa attualizzazione di una scena canonica esistente e la conseguente "rimessa in onda" della stessa sul canale di Unbecoming.
Sei riuscita a farmi entrare a tal punto nella situazione da permettermi di respirare la stessa aria tesa che riempiva i loro polmoni, con quel misto di timore, determinazione, ansia, coraggio, sorpresa e quella punta di rispetto che per un momento mi hanno portata quasi a pensare che sì, effettivamente nella mia testa ci sarebbero anche i presupposti per una ship come la Katsuki x Ochaco, nonostante non l'abbia mai troppo apprezzata.
Davvero un ottimo lavoro, brava.

Molto apprezzato anche lo scontro tra Deku e Bakugou, seppur decisamente meno avvincente, ma ugualmente accattivante.
Ammetto che mi dispiaccia un po' immaginare un Izuku completamente assoggettato a Katsuki. Questa sua totale passività non fa che aumentare a dismisura il grado di cattiveria di Lucifero, incrementando notevolmente la distanza fra i due.
Per quanto io capisca i motivi che ti abbiano spinto ad avergli dato questo ruolo di vittima di bullismo (testimoniati anche dall'uso che Horikoshi stesso fa del suo personaggio in tutto il racconto del rapporto d'infanzia fra i due), a mio parere si sta rivelando un po' troppo remissivo. Vero è che anche nella storia originale Izuku è un ottimo personaggio proprio perché testimonia la resilienza nel tollerare anche le situazioni più difficili; ciononostante, a partire da un certo punto della trama in poi, grazie a Dio si sveglia e inizia a costruire la sua autostima al punto da arrivare a guadagnarsi perfino il rispetto del suo amico-rivale. Ci vorranno tempo, fatica e almeno 3 stagioni di episodi per giungere al tanto agognato traguardo, eppure anche quando è apparentemente messo sotto scacco dal cattivo di turno (o dallo stesso Katsuki nei primissimi episodi dell'anime) dimostra comunque un'attitudine molto combattiva e si appella al suo innato coraggio per fronteggiare ogni difficoltà.
Vista la piega che sta prendendo il tuo racconto e la crescita che sta investendo i vari protagonisti, ho fiducia di credere che anche il tuo Izuku riuscirà a tirare fuori le palle (venia, di nuovo!), che attualmente sembra avere ben nascoste, e che possa riuscire a dare una svolta alla situazione con Katsuki al più presto.
Commento flash riguardo il biondo: è stato davvero molto interessante avere una descrizione della sua natura più calma.
Fino ad ora Lucifero è sempre stato raccontato attraverso parole che facessero trasparire tutta la sua indole ferita, superba, adirata e incontrollabile. Avere sotto gli occhi una versione più calma e controllata del personaggio, invece, ha permesso di aprire una spaccatura nella sua armatura intangibile di odio e disprezzo. Lo hai reso quasi più umano, il che per un demone sembrerebbe quasi una beffa; eppure, dal punto di vista narrativo, questa parentesi ti ha permesso di aggiungere qualche preziosa ulteriore pennellata sul disegno di uno dei personaggi più complessi e vivi dell'intero racconto, perciò pollice in su per un Lucifero riflessivo e quieto.

Passando all'ultima parte, Kirishima è sempre Kirishima e io non posso che continuare ad adorarlo, anche in questa versione demoniaca 100% made in Notte_Arcana.
Riesci a trasmettere in modo talmente impeccabile tutta la sua leggerezza che ogni volta che leggo le sue imprese il riflesso del suo buonumore si rispecchia nel sorriso che mi spunta sempre naturalmente.
Bella l'idea della moto, sono perfettamente d'accordo con te nel dire che è senza dubbio il mezzo che più gli si addice, a differenza delle auto sportive.

Che dire, follettini e follettine, grazie per avermi regalato questo mix di sensazioni ed espressioni facciali anche con questo capitolo!
Vado avanti con il prossimo, sperando di incrociare quanto prima il coraggio che Izuku ha perso per strada!

See ya!
karikeehl