Capitolo XX.
Commento a caldo: gradevole, stuzzicante, che senza dubbio incuriosisce.
Ergo, partiamo con la recensione a freddo di questo capitolo focalizzato sulla figura del nostro Michele - alias Shoto Todoroki.
La scena iniziale mi è piaciuta veramente tanto.
Lo scambio di battute fra Kyoka e Todoroki è stato bellissimo da leggere, oltre che molto facile da immaginare.
Come già notificato in precedenza, questo modo di fare di Shoto, così pacato e calmo, ogni volta sembra quasi rompere il quarto schermo e arrivare direttamente a me in quanto lettrice, regalandomi una sensazione di tranquillità estremamente rasserenante, quasi al pari di quella provata da Jirou. Sottolineo e ripeto quanto mi trovi d'accordo con te nel dire che ognuno di noi nella sua vita dovrebbe incontrare qualcuno come lui: una sorta di angelo custode, qualcuno che ci permetta di aprirci, di tirare fuori le nostre paure e di esprimere i nostri stati d'animo senza timore, che ci ispiri fiducia e che ci dia il giusto supporto empatico a fungere da bussola per navigare nelle difficili acque delle emozioni umane.
Sotto questo punto di vista, stai creando davvero un ottimo personaggio e con discreto entusiasmo posso dire che sta diventando uno dei miei preferiti - chi lo avrebbe mai detto 20 capitoli fa? Io no di certo.
Aggiungo anche una nota di gradimento per il rapporto di amicizia che stai instaurando fra Kyoka e Momo e un pollice in su per la lungimirante illuminazione della prima nel cogliere le somiglianze fra le "auree" di All Might e Todoroki; attraverso queste piccole mollichine di pane, anche il personaggio di Kyoka sta prendendo sempre più la forma che le vuoi regalare, dipingendo una ragazza timida e riservata, dall'imbarazzo facile, eppure al tempo stesso sveglia, forte e senza peli sulla lingua, seppur mitigati da una solida base di buona educazione. E probabilmente è proprio quest'ultimo l'anello di congiunzione che la lega ad una figura disponibile e impostata come quella di Yaoyorozu: per quanto le due ragazze siano diverse, il loro background educativo è un dato oggettivo che spesso e volentieri accomuna e permette di scremare le conoscenze in modo quasi latente, creando legami invisibili ad un livello più impercettibile rispetto a quello degli interessi comuni.
Facendo un passo avanti, ci sono stati poco più di un paio di passaggi che mi hanno fatto morire e sui quali mi vorrei soffermare prima di procedere al commento della parte successiva di questo capitolo.
Primo fra tutti, riporto in citazione il commento all'atteggiamento da predatore di Belial, quale: "Le giovani ridacchiarono compiaciute, totalmente ignare che qualunque complimento da parte di Belial fosse sterile". Quello sterile mi ha fatto sentire male dalle risate.
Secondo poi, come non citare la rettifica sull'acqua gassata ordinata da Todoroki a pranzo. È stata un'uscita davvero troppo divertente!
Infine, il passaggio in cui viene citata la nostra Uraraka, ovvero: "Todoroki s’avvicinò il menù e scrutò le immagini esattamente con la stessa faccia di Uraraka quando leggeva per la prima volta un enunciato di chimica". Anche in questo caso, mi sono proprio immaginata l'espressione corrucciata di Ochaco davanti alle equazioni e vedere nella mia testa il volto perfetto e imperturbabile di Shoto corrucciato allo stesso modo mi ha proprio fatto strappato una risata di gusto.
Dolcissimo, invece, l'invito di Momo rivolto a Shoto per pranzare insieme.
Quando ho letto "spostando il peso del corpo su un’unica gamba e portando le braccia dietro la schiena, si prodigò in un grazioso ed amichevole sorriso" mi si è proprio sciolto il cuore in un brodo di giuggiole e instintivamente ho subito pensato "ammmore, ma che patata!".
Mi dispiace tantissimo per lei che alla fine il loro pranzo abbia preso questa piega così bizzarra e si sia trasformato in una situazione estremamente disagevole.
Povera Momo!
D'altro canto, questo atteggiamento poco furbo da parte di Shoto mi dà da pensare.
È piuttosto ovvio che per la sua natura di angelo sia mal disposto verso le bugie, motivo per il quale suppongo non possa inventare storie fantasiose sulla sua provenienza o altri alibi credibili, diversamente da quanto fatto da Belial. Eppure, rimango leggermente stranita da questa sua assoluta mancanza di acume e mi chiedo perché non voglia almeno provare a giustificare i suoi comportamenti così fuori dal comune. Capisco che Shoto sia letteralmente l'ultima persona al mondo (terreno e non) a preoccuparsi di quello che possano o meno pensare gli altri e capisco che non voglia mentire per partito preso (com'è giusto che sia), ma si renderà conto anche da sé che questo suo modo di fare lo porta inevitabilmente a stimolare la preoccupazione delle persone che ha intorno. Almeno per rispetto verso le emozioni degli altri, potrebbe forse trovare un compromesso e tentare di trovare una mezza verità che possa trattenerli da fare gaffe imbarazzanti, come quelle che sta via via collezionando Momo.
Lungi dall'essere una critica, ovviamente; riporto questo pensiero solo per condividere il mio spaesamento e lasciare che questo dubbio insoluto aleggi nell'aria fino alla lettura del prossimo capitolo, giusto per auto-impormi maggiore suspance.
Tornando un attimo indietro, alzo un altro pollice sull'acceso confronto avvenuto fra Kirishima e Todoroki.
Si è trattato forse della prima volta in cui ho avuto ben chiaro che a muoversi e a parlare nell'arco del racconto fosse Belial e non Eijiro: Kirishima non avrebbe mai risposto in modo tanto sgarbato a Yaomomo e se avesse voluto davvero fronteggiare il "suo avversario" avrebbe assunto un atteggiamento molto più serio e meno improntato allo scherno e alla derisione.
Mi è piaciuto molto questo scambio di battute fra loro proprio perché in tal modo hai sottolineato la doppia natura di questo personaggio, ricordando a me così come ad ogni altro lettore che si tratta sì di una storia liberamente ispirata e basata sui personaggi di My Hero Academia, ma anche che i protagonisti sono demoni e angeli con le sembianze e gli atteggiamenti dei ragazzi e non il contrario.
Molto bene, dunque, per non ripetere interessante.
Concludo riportando velocemente alcune sviste nel testo, al fine di miglioramento costruttivo!
Nella prima parte:
- "Nel suo capo visivo tornò la figura prosperosa di Momo"
Nella seconda parte:
- "Motivo per cui l’attuale obiettivo da scovare non fosse più l’Imperatore dell’Inferno, ma bensì uno dei suoi Re Infernali"
- "Un cameriere scelse proprio quel momento per avvicinarsi al loro tavolo ed interrompere quel odioso discorso"
E dulcis in fundo, pongo una questione che mi attanaglia da quasi 20 capitoli: ma il capoclasse che fine ha fatto??!
Ovviamente non mi aspetto una risposta a riguardo e anzi, ti invito a lasciarmi nell'ignoranza perché non voglio avere spoiler, però ci tengo a renderti partecipe della mia inqueta curiosità in riferimento a questo dubbio. Non faccio altro che chiedermi se la sua assenza sia dovuta alla tua già citata antipatia per tanti dei personaggi di My Hero, oppure se attinga più semplicemente agli schemi di trama.
Per quanto Ten'ya Iida non sia affatto fra i miei preferiti (direi piuttosto che è lì lì sulla linea di confine fra l'indifferente e l'inutile), ne riconosco il ruolo di importanza relativa nella rosa dei protagonisti del filone principale di Horikoshi. Per quanto, infatti, si tratti di un personaggio secondario, rimane comunque una figura più rilevante di Ojiro o di Sado e non posso esimermi dall'interrogarmi su che fine abbia fatto.
Una parte di me quasi spera di vederlo entrare in scena sotto le vesti di angelo e affiancare Shoto della sua missione terrestre, in modo tale da dare manforte al Team Angeli in contrasto con il Team Demoni formato da Katsuki, Mina e Eijiro. Da questo punto di vista, infatti, mi dispiace un po' per Todoroki perché vederlo sempre solo e fuori dal mondo, soprattutto in confronto con il trio medusa, mi dà proprio quella sensazione di solitudine e di abbandono, in costante netta minoranza rispetto ai suoi fratelli e questo umanamente mi muove una punta di dispiacere ed empatia nei suoi confronti. Per quanto anche All Might faccia parte della stessa "specie", l'impostazione del racconto e le figure scelte per i due personaggi li pongono comunque su due piani diversi; tuttava, mentre Yagi è riconosciuto come professore e quindi inevitabilmente portato ad essere su un livello differente e distaccato, Shoto è uniformato a Katsuki e agli altri, ma al tempo stesso naviga in acque solitarie, per quanto siano tutti da considerarsi analogamente studenti.
Non so, sarebbe divertente vederlo affiancato da Iida e assistere ad uno scontro parimenti in un confronto con i demoni, anche solo come presenza.
Lo so, sto divagando, chiedo venia x)
Chissà che non arrivi effettivamente qualcuno a dare manforte al povero Shoto!
Staremo a vedere.
Intanto saluto e procedo!
karikeehl
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