Recensioni per
Lasciarti da parte non si può
di Chiccaxoxo

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/05/22, ore 21:49

Povero Kisame, così preso a prendersi cura di Itachi da non aver calcolato quanto avrebbe sofferto una volta rimasto solo. È davvero innamorato, ammetto che vorrei anch'io qualcuno con la sua stessa costanza nell'amare con intensità.
“il moro, nonostante i suoi occhi gridassero aiuto disperatamente, aveva taciuto tutto quanto soprattutto di fronte a lui” sai, ora che sono in pari con “Splendida banchina scivolosa” ho realizzato che questo è uno dei numerosi indizi che hai lasciato sul rapporto della coppia di turno. È qui, scritto a caratteri cubitali, eppure non si riesce a dare la giusta importanza senza aver letto parte del sequel.
Però sfondarsi di allenamenti non aiuta, tanto meno ignorare il proprio migliore amico. Ma Kisame è umano e ci sta. Mi piace sentirlo riflettere. Sì, perché ormai quando è lui a pensare leggo il testo con la voce che ha nell'anime XD
Ho adorato come la casa un tempo confortevole sia ora vuota, e come solo Itachi con i suoi silenzi e i suoi rumori quotidiani (mi è rimasto impresso come Kisame lo ascoltasse mangiare!) sia in grado di farlo stare bene.
Ma quanto è bello l'intero dialogo mentale dello Squalo! Davvero, esplora l'animo di Itachi con la sua solita delicatezza, ma arriva a carezzarne ogni ferita con reverenza.
“Ora dipende tutto da te, io sono qui, sta a te aprire gli occhi per vedermi” conclusione perfetta di un monologo interiore perfetto. Dai Kisame, qui c'è un intero mondo che sta tifando per te.
L'sos raccolto da Tayuya è stato meraviglioso. È la prova che il loro legame non si è rotto, solo rafforzato diventando altro.
Bellissimo capitolo!

Recensore Junior
04/05/22, ore 22:25

Sasuke ha ragione, non ha saputo sfruttare ciò che la natura gli aveva dato. E in effetti, rileggendo con calma, si nota bene come non sappia gestire emozioni che per molti sono standard. Ad una prima lettura non avevo capito quanto fosse grave come situazione. Ma per fortuna è giovane ed intelligente, ed il suo percorso sarà molto costruttivo.
“Mentre precipitava inesorabilmente nel precipizio di vuoto che percepiva essersi aperto nel bel mezzo del suo petto, Sasuke veniva raggiunto da tutte quelle immagini davanti alle quali era passato e ripassato ogni giorno essendo però completamente cieco” cominciamo col dire che è una frase bellissima!
Il “precipizio di vuoto nel petto” mi fa venire in mente quel tuffo che si sente ad esempio sulle montagne russe, solo molto più devastante e angosciante.
Abbinato alle immagini che prima non erano state notate accentua quanto il precipitare abbia fatto chiudere gli occhi a Sasuke, e non so perché ma lo associo anche ad un rimbombo (forse i battiti del cuore dovuti a quel vuoto?) che rendono sordo, oltre che cieco.
“era giunta l’ora di donare a Itachi tutto quell’amore che lui stesso aveva elargito senza chiedere mai niente in cambio” e finalmente, aggiungerei! Ma bisognerebbe donare ad Itachi anche un manuale nominato “Applico a me stesso lo stesso amore che dono agli altri”, altrimenti sarà vano.
Mi piace come un semplice viaggio in autobus sia un momento così denso. È il punto in cui il rapporto tra i due fratelli si consolida, in cui le crepe nel loro animo iniziano a chiudersi senza lasciare cocci per terra. E dove trovano il modo giusto di rapportarsi, senza ferire o ferirsi.
La scena in cui Sasuke carezza i capelli del fratello che dorme è di una tenerezza disarmante. È vero, è un gesto da mamma, e nel loro caso è portatore di dolore, eppure è un qualcosa di così semplice in grado di dare forza e serenità allo stesso tempo.
Il bacio finale è degno di un enorme face palm. Sasuke adorato, ok che ami tuo fratello, ma non nel modo in cui stai credendo. E tu Iachi, blindati la bocca perché ricevi più baci a tradimento mentre dormi che da sveglio XD
Ma in effetti calza con il fatto che Sasuke, almeno ora, non riesce a classificare bene le sue emozioni, perciò prima di capire sbaglia.
Complimenti, è proprio un bel capitolo!

Recensore Junior
02/05/22, ore 22:46

Wow, quindi non appena Kisame si allontana in palestra si scatenano! Bene, prendi i miei soldi, trovami un Uchiha ancora libero e fammi un abbonamento annuale XD
E con Kisame torna lo sguardese. In effetti aveva letto l'agitazione negli occhi di Itachi, e meno male! Senza il loro tempismo il mondo si sarebbe privato di un Uzumaki!
Mi fa impazzire il modo in cui fa calibrare a Kisame ogni azione in funzione del bene del moro. Qui sa che per conquistarlo deve lasciargli spazio, sa che prima di gettarsi in una storia nuova Itachi ha bisogno di chiudere i problemi irrisolti. E lo rispetta, permettendo a noi lettori di fare altrettanto. Non mi stancherò mai di dirti come mi hai fatto rivalutare il personaggio, sia nelle fic sia nel canon (anche se gli occhi da squalo resteranno inquietanti XD)
Anche Kakuzu qui sembra riscattare la sua versione canonica. Ok avido e rude, ma gli amici hanno la precedenza. Ho apprezzato il colloquio al rovescio, dove è Kisame a dare spiegazioni alle domande del più grande per poi trovarsi con del personale XD Qui Kakuzu è il riscatto di ogni ragazzo alle prime armi con i colloqui di lavoro XD
Anche la parte introspettiva di Shisui mi ha piacevolmente colpito. Che dire, consapevole o meno si era proprio preso una bella sbandata per Itachi. E come dargli torto! Però in versione marpione con Itachi bloccato dai farmaci no! XD Anche se, col tempo, Itachi non pareva disdegnare...
Nonostante quella debolezza, c'è sempre stato per entrambi i cugini, cercando di dare il meglio di sé pur non ottenendo sempre i risultati sperati. Qui ha visto che è stato Itachi a smuovere il fratello, che i due hanno dovuto imparare a leggere l'altro prima di poter davvero cominciare il percorso di riavvicinamento. E che i problemi di salute erano almeno in parte collegati allo stato emotivo del parente.
“Non sarò certo io a impedirvi di essere felici da ora in poi, anzi, dovrò fare quanto in mio potere affinché questo accada” che pensiero meraviglioso. Adoro come frasi in apparenza scontate qui assumano significati più profondi. Nessuno parla a vuoto, nessuno si rimangia quanto detto. Non vedo l'ora di leggere altro! Complimenti

Recensore Junior
01/05/22, ore 22:46
Cap. 26:

Oddio, Sasuke è sempre stato isolato dagli altri, ma non avevo mai interpretato la situazione come un qualcosa di istintivo dovuto al suo dolore. Mi piace molto come idea! È interessante, e dà al moro un tocco di insicurezza (mascherata) che lo rende più umano.
Insicurezza che si manifesta come un senso di inferiorità nei confronti di Itachi, un senso di inadeguatezza quando è assieme a Shisui.
Che teneri i chibi Sasuke, Itachi e Shisui! Me li hai fatti immaginare, deve essere bello vivere così a portata del lungomare! E il piccolo Itachi che consola Sasuke dicendo parole che nel canon apparterrebbero a Mikoto: “quando rimane solo con me non fa altro che nominare te, invece.”
Le passeggiate fatte a piedi schiariscono davvero le idee. Mi ricordo quando avevo preso la stessa abitudine di Sasuke e gironzolavo un paio di ore al giorno riordinando le idee. A tal proposito dovrei ritagliarmi di nuovo quel tempo, è davvero un toccasana per la mente.
Ok, il cliché di mascherare le lacrime in posti acquosi mi fa impazzire. Qui Sasuke ha ragione, stando al porto ha modo di non farsi vedere, e nel caso le lacrime possono essere scambiate per acqua, più o meno. Ho davvero apprezzato come hai ripreso la questione di Capodanno per portare avanti l'evoluzione del rapporto tra i due fratelli. E il fatto che tutto ciò sia solo il corso dei pensieri di un Sasuke che cammina vicino al mare ha un tocco poetico.
“Il dolore, per Sasuke, si tramutava spesso in rabbia” questo è così da Sasuke che non posso che applaudire. Ancora ho i brividi quando penso al suo ragionamento: “Konoha ha distrutto mio fratello e mi ha portato ad ucciderlo. Distruggerò Konoha”.
La maturità di Sasuke qui emerge ripensando ai suoi errori. È meraviglioso vedere come sbagli senza volerlo ma poi cerchi di tornare sui suoi passi per rendere giustizia a chi gli è stato vicino.
“Possibile che quel biondino di allora fosse il sindaco?” Ebbene sì mio caro, era proprio il sindaco XD Quindi quel gruppo non lo aveva dimenticato. Sai, questa memoria che hanno tutti un po' la invidio. Io al contrario tendo a dimenticare ciò che non cattura il mio interesse (viso di molti conoscenti incluso, lol) o che mi fa pensare ad un periodo triste o a grandi delusioni.
Il colpo di scena finale ci riporta bruscamente alla macrostoria principale. Una doccia fredda che dai pensieri costruttivi del più piccolo ci trascina nel dolore del più grande.
Complimenti!
Ti segnalo solo: “vis(i)one delle cose”

Recensore Junior
26/04/22, ore 23:20

Partiamo da un commento tecnico. Questo capitolo è quello impostato meglio con i paragrafi a capo. Così rasenta la perfezione, non appesantisce troppo la vista, rende ancora più scorrevole la lettura e complessivamente, dà dinamicità.
Nagato lo hai reso meraviglioso nel suo aver toccato il fondo. Un po' lo capisco, e non lo dico in modo superficiale. Il suo dolore emotivo così accentuato mi ha ricordato molto mia madre nel periodo in cui soffriva di depressione e del padre di un mio amico, anche lui depresso, che però ha compiuto l'inevitabile senza avere auto la fortuna di Nagato.
Complimenti, non è da tutti rendere così bene un concetto che purtroppo viene sottovalutato. Alla fine il dolore fisico lo proviamo tutti, ma questo dolore emotivo non viene compreso abbastanza. Sai, mi sono spoilerato qualcosina di “Splendida banchisa scivolosa”, e ho visto come Nagato stia ricadendo in quel dolore. Anche in quello hai reso la realtà alla perfezione, davvero!
Tornando a questo capitolo, l'analisi dei vari personaggi è resa ad hoc. Ognuno toccato per pochissimo, ma completamente ben descritto. Ecco, quando dici che io so descrivere benissimo situazioni e sensazioni in poche frasi beh, sappi che tu riesci a fare magistralmente la stessa cosa con le persone. Ogni personaggio riesce a non uscire dai binari in cui lo hai inserito, resta se stesso persino se dovesse anche solo starnutire.
Ma che splendido chiarimento quella tra Naruto e Obito! Semplice, in linea con i personaggi e in grado di far sbocciare un sorriso per la semplicità con cui Naruto mette da parte le ansie del moro. E con l'arrivo di Kisame tutto torna al suo posto, come se gli errori passati non ci fossero più. Bellissima scena.
Kisame e Itachi poi sono squisiti. Anche qui, la gestione dei due ti viene alla grande! Itachi che ancora teme di “rovinare” lo Squalo, lui che invece muta in mamma chioccia.
Giusto tre errorini piccoli piccoli: “capì la (al) volo”, “sulla panc(h)ina”, “averebbe → avrebbe”
Complimenti per il capitolo!

Recensore Junior
25/04/22, ore 21:20

Mamma che shock che hanno provato, ed ora sono in attesa del risveglio del rosso.
Mi piace come ognuno sia perso in una routine meccanica cercando di resistere. Yahiko mi ha spezzato il cuore, non si dà pace per non aver compreso Nagato fino a quando non lo ha quasi perso. E Itachi non versa certo in condizioni migliori dei due fratelli, come Yahiko per i sensi di colpa, e come Nagato a livello di salute.
Ma nonostante il brutto momento in molti si sono accorti dei sentimenti di Kisame. È bello come il primo ad aver parlato sia stato Kakuzu, silenzioso di default XD
Il flashback dell'appuntamento tra Obito e Rin è stato molto dolce, e fa trasparire il momento in cui il moro ha deciso di riprendere in mano la sua vita in modo costruttivo. Alla fine è Rin la chiave del suo mondo.
Qui devo ammettere che ho rivalutato Rin per aver abbandonato Obito. Cioè, come personaggio in sé mi è piaciuta sin da subito, ma avevo espresso scetticismo sull'essere tornati insieme. Qui si è dimostrata una ragazza con la testa sulle spalle che aveva solo preso la decisione sbagliata nell'affrontare qualcosa di troppo grande.
Bel capitolo!

Recensore Junior
22/04/22, ore 23:12

“le loro strade si erano già intersecate [...] incastrato nell’asfalto” Vedi? Poche frasi chiave per il capitolo! Meraviglioso, perchè è vero, quei sette ragazzi avevano già incrociato le rispettive strade, eppure è qui che avviene la svolta.
E Kisame ne sarà testimone, l'unico elemento in comune tra quel marasma di gente. Un po' invidio l'intensità di questi legami, nella realtà è già tanto se ce ne sono due o tre di amici così. Irreale pensare a quasi sconosciuti (che poi diventeranno importanti, vero).
Oooooook... Shisui è una chioccia in ogni fic XD Ma mi piace come stia vicino a Yahiko, ha un non so che di tenero. E proprio il rosso, mi piace la sua evoluzione. Finalmente ha capito che il fratellino che ama non funziona come lui, e in quanto essere umano ha un modo di essere che varia agli altri. Ha capito di dover solo trovare il modo corretto per leggere la sua anima.
Itachi come sempre è quel fratello maggiore che può essere una roccia per gli altri, ma una frana in corso per se stesso.
“Signor sindaco, buongiorno, ma allora è successo qualcosa di grave. Sa ieri sera tardi ho udito un forte rumore, magari mi sbaglio, ma forse potrebbe esserle utile” Vedi?! Confermo quanto già detto: una nonnina che si batte per chi ha preso a cuore.
Sei riuscita a creare un climax pazzesco. In questi capitoli la tensione era tutta un crescendo, ma sapientemente hai spostato l'attenzione sulla reunion con Naruto, e poi ecco la stoccata finale!
Al posto di Itachi avrei infartato, e non positivamente. Meno male che, anche questa volta, Kisame non si è fatto sfuggire nulla. Non mi stancherò mai di dirti quanto questa sua versione mi piaccia.
La scena finale è da brividi, mi si è accapponata la pelle leggendo. Sei riuscita a renderla al meglio, senza esagerare nei dettagli delle descrizioni ma focalizzandoti sulle reazioni dei presenti.

Recensore Junior
22/04/22, ore 22:48

Qui inizio con un complimento. Ho realizzato che le prime frasi di molti capitoli riassumono la tipologia di emozioni che predominano e la tipologia di reazione che potrebbe avvenire. Non so se è fatto apposta, ma è bellissimo come ce ne si renda conto quando, al ventesimo capitolo più o meno? Hai fatto in modo di far interiorizzare al lettore il mood generale in modo inconsapevole. Mi piace molto, è una firma mica da poco!
Ma parlando del capitolo... parole: un concetto così semplice che però descrive qualcosa di complicato. E nonostante Kisame sia un cecchino, qui capisce di non avere il tempo né di trovare quelle giuste né di tradurle in sguardi. Ho apprezzato questa similitudine, alla fine gli sguardi sono proprio le “parole” di Itachi. Che poi, visto il suo essere un ottimo osservatore, forse Kisame “lo sguardese” un po' lo parla.
E proprio seguendo il tema delle parole boom! Mostri l'arrivo di tutti quanti, descrivendoli tu con poche parole più mirate di quelle dello Squalo. Complimenti!
Ti dirò, la combinazione Kisame/Kakuzu che prendono a spallate un portone mi ha steso. Sono scoppiato a ridere quando Rin ha proposto la soluzione più semplice, perchè ero così preso dalla lettura che ho immaginato la scena al contrario: inquadratura del portone sgombro e silenzio, poi un boato e l'ingresso dei due in stile film d'azione XD
Benedetta signora, sembra quelle nonnine di una volta che, anche se un po' impiccione, sapevano fare un interrogatorio a gente sospetta che potenzialmente poteva dare fastidio a chi avevano preso a cuore. Sappi che se a sett'antanni sarai così mi prenoto come inquilino dello stesso palazzo. Ma da come sto amando sempre più la società, sarò come Giustino di “Leone il cane fifone”, solo molto più amante degli animali XD
E alla fine arriva mamma Naruto XD Beh, in effetti è il modo più logico e meno illegale per entrare in casa altrui. È così se stesso che immaginarlo è facilissimo. E mi fa morire come, pur mentre lavora, rifletta sulla sua storia con Kisame. Alla fine è stata una relazione molto importante, e nel bene o nel male non è qualcosa da dimenticare così su due piedi.
Ho apprezzato come il suo ruolo di donatore di chiavi metaforico qui assuma connotazioni reali. Che uno degli sconosciuti faccia breccia nel suo cuore? (ovviamente, ho letto la scaletta iniziale e in parte mi sono spoilerato qualcosa XD).
“I legami stretti in giovane età sono sempre destinati a cambiare perché le persone che li hanno allacciati mutano naturalmente con la crescita” questa frase è verissima, eppure è molto triste. Leggendola non posso non pensare a legami passati e a come sono mutati, e in molti casi l'amaro ritorna, purtroppo.
Bel capitolo!

Recensore Junior

Niente, Itachi che dorme di lato col viso rivolto alla persona amata mi sa che è un headcanon condiviso XD Ma quel ragazzo è così affascinante che non si può non guardare.
“avrebbe passato una vita intera a osservarlo respirare così tranquillo” niente, con queste poche parole hai riassunto così tanto amore. Itachi è decisamente fortunato ad avere Kisame con sé.
Mi piace come nonostante la situazione non sia delle migliori, Itachi riesca sempre ad empatizzare col prossimo. Purtroppo nel canon ha dovuto fingersi villain così a lungo che questo tratto si è un po' perso nel fandom. Qui invece viene enfatizzato da come pensa a tutti, Nagato in primis.
Ed ora veniamo alla parte saliente: il tentativo di entrare a casa da Nagato. A parte il fatto che l'intera scena è descritta in modo sublime, ho apprezzato il climax crescente fino al punto di rottura di Itachi. E non solo per la situazione in sé, ma perchè descritto da Kisame mentre decritta gli sguardi di Itachi. Perchè se fosse dipeso da Uchiha, non ci sarebbe stato l'hype, e tutto sarebbe parso una lista della spesa XD Qui hai caratterizzato da Dio entrambi, sono così IC da essere perfetti. Perchè è vero: Itachi parla con gli occhi, e leggerli è l'unico modo per capire la verità dietro la sua pacatezza. E Kisame sembra fatto apposta per comprenderlo. Ricordo ancora nel manga/anime, quando Itachi scopre che Sasuke è morto ed ha quell'attimo in cui si sente perso. Si mette sotto la pioggia, calmo e posato come sempre, e solo Kisame intuisce dicendo “Da qui sembra che tu stia piangendo”
Qui poi l'autocontrollo di Itachi arriva al punto di rottura, e meno male!
“ho sempre pensato che la verità sia come un pallone trattenuto a forza sott’acqua, prima o poi viene a galla e, quando decide di farlo, lo fa con tanta veemenza che chi lo prende sul viso inevitabilmente si fa male” parole sante, il paragone è molto azzeccato e purtroppo Kisame oltre ad averlo pensato un po' lo ha vissuto seguendo il primo binario della sua vita. È meraviglioso come un errore passato possa diventare un insegnamento per qualcun altro!
Complimenti!!!
Per una volta mi sono permesso di segnalarti piccoli errori di battitura. Di solito ci sono poche sviste (ed è normale, senza beta reader e senza tempo per ricontrollare) ma stavolta un pochino di più: fermala → fermarla, vesso → verso , l' angoscia → l'angoscia, sopratutto → soprattutto, rappresentate → rappresentante, quelle piccole cose che fatto (fanno) tutte le coppie

Recensore Veterano
19/04/22, ore 02:24
Cap. 19:

Ciao Chicca❤

Mi sa che non avrei dovuto leggere questo capitolo prima di andare a dormire, perché come un motore su di giri mi ci sento pure io ora.
Wow. Non so da dove cominciare, in questo capitolo abbiamo sia fine che inizio, abbiamo un confine molto labile fra sogno e realtà.
Non so perché avevo pensato che fosse sera con il sogno di apertura di Itachi, quando Nagato va ad affrontarlo.
Questo nuovo approfondimento, in fora di sogno, dell'incidente nella famiglia Uchiha mi ha rattristata. Perché spieghi bene le emozioni usando poesia, ma senza essere pretenziosa.
Quando parli delle armi che il sole primaverile fa lasciare a casa, della strada che Itachi percorre e che sembra un foglio di carta, quando parti con un'immagine innocente delle leve e poi passi allo sguardo negli occhi dei genitori Uchiha, prima gioia e poi terrore mentre si vedono morire.
E Sasuke che chiama, e quella maledetta visuale del muro sgretolato e dei cingoli che slittano a vuoto. Ogni volta rendi così bene l'atmosfera della tragedia, forse quei cingoli che conti ano a funzionare ignorando che non c'è terra sotto di loro sono una metafora di impotenza, di un 'ormai non si può fare più niente".
Sono un incubo che continua a tormentare Itachi. Come dice lui stesso.
Non gli è ancora passata, è un mostro che lo mangia dentro. Se non sbaglio avevo detto ciò di Nagato e del suo dolore, vero?

Nagato qui sbaglia. Affonda nel suo meccanisko tossico di svalutazione estrema. Vede qualcosa che non si aspettava, la borsa coni vestiti della donnola, e vomita addosso a Itachi tutti i suoi timori e i suoi problemi.
È l'apoteosi del passivo-aggresivo quel "non ti è mai importato niente di me". Ma Nagato é anche aggresivo-aggressivo, deve aver fatto male a Itachi faendogli piombare la borse in faccia.
Itachi non vuole aggiungere dolore al dolore, Nagato sembra in uno stato in cui non può sentire ragioni, per cui Itach esce da casa sua -e credo, visto che le sue gambe e il suo cuore caparbi lo portano da Kisame, dalla sua vita.
Ogni parola è inutile, per Itachi. Io credo però che avrebbe potuto controbattere a Nagato. Se non lo ascolta ora, magari ci pensa dopo. Perché è ingiusto che venga ricoperto di ingiurie, che ci siano altre incomprensioni incontrollabili che nascono come parassiti. Perché no, il loro rapporto non è stato solo all'insegna dell'incomprensione. C'è e c'è stato tanto di quel dolore che ha sommerso tutto il resto.
Ma certo che Itachi ha dei sentimenti, guarda come reagisce quando Kisame gli chiede di Nagato..
Il dialogo interiore di Itachi mentre se ne va, su come ha imbottigliato le proprie reazioni ed emozioni e parole, per paura di incomprensioni, mi fa molta tristezza ma mi fa anche capire che persino lui, non solo Nagato, è pauroso. Non ha voluto il conflitto, ma di questo non posso biasimarlo.
Mi ha molto colpita Itachi che vuole andare da Kisame d'istinto, senza guardare indietro per non farsi rovinare il futuro dal passato, ma come il passato sia sempre dietro le sue palpebre quando si addormenta. La transizione dal sogno tragico all'incontro con Kisame è ben fattaa parer mio, leghi bene due scene e due fasi del capitolo. Questo è un momento di svolta nella storia che non mi aspettavo accadesde ora, ma che volevo leggere: Itachi dice a Kisame che è la donnola. Gli dà un altro spiraglio sull'abisso del suo dolore, gli sta dando vita, aria, uno scopo...sì, il mondo: quei gesti e tutte le emozioni di Kisame verso Itachi non sono stati vani. Kisame ha sempre saputo che fosse lui, l'ha amato da sempre, come se lo conoscesse da tempi ancestrali.qui c'è l'unione di due anime, che passa dagli occhi (bella la riflessione sulle lacrime che non possono essere veicolo di dolore per itachi, così il pianto gli esce dal naso...realistico), dai gesti, dagli sguardi e da turto quello che si dicono ad alta voce o nella loro mente.
Da Kisame che impazzisce al pensiero che Itachi sia morto, che pensa al proprio amore supremo per Itachi: non dev'essere suo, basta che sia felice.
Mi sono preoccupata quando mi hai mostrato Itachi inerme. Temevo che gli fosse venuto un attacco di qualche tipo.
Non sono sicura come Tsunade possa avere l'insight per fare quella riflessione sui sintomi psico-somatici di Itachi, ma anche lui ridice le stesse cose e da un pdv tecnico, trovo che queste parole abbiano ancora più forza dettr da itachi.
Mi hao regalato un piccolo lietofine, o meglio, un capitolo che finisce bene, ma lasci aperte delle porte. La confessione di Itachi a Sasuke, e...Nagato.
Non so se sarà finita qui con lui

Recensore Junior
11/04/22, ore 23:18
Cap. 20:

La frase di apertura è così vera: paradossalmente, quando aspetti molto un cambiamento, questo ti coglie lo stesso impreparato.
Troppo bello il viaggio mentale di Kisame sul suo incontro con la Donnola, viene fuori sia il suo lato romantico, sia il suo altruismo. Non sfugge infatti il pensiero a Sasuke e al chiarimento fra i due fratelli, né come – anche se in sottofondo stavolta – ritornano alla sua mente anche Madara e Obito.
E niente, il fascino Uchiha, livello Itachi colpisce di nuovo, e solo grazie all'odore del moro. Ti devo fare una confessione, nel breve periodo in cui andai in palestra con degli amici lo notai anche io come l'odore naturale di una persona, quando si mixa con un sapone in particolare, diventa pazzesco! A mio parere peggio di questa combinazione c'è solo quella con l'odore naturale ed il dopobarba XD
La fragilità i Itachi è dolcissima e molto triste. Credo che qui abbia capito di stare per toccare il fondo e, metaforicamente, non riesca a fermarsi dal cadere.
Ma per fortuna c'è Kisame, col suo tatto e la sua delicatezza nei suoi confronti. E quella mezza confessione durante le scuse... “Ero talmente preso dalla felicità che tu fossi venuto da me che mi sono fatto trascinare dall’entusiasmo.” Tenerissimo!
La descrizione del sorriso di Itachi di fronte al pigiama con l'orso è strepitosa. L'ho visto in ogni minimo movimento.
La cena poi, sembra quasi un rituale. E un po' lo è quando ti trovi davanti alla persona che ami da una vita e che per la prima volta si affida a te. Qui poi è meraviglioso leggere i contrasti delle cose non dette. Itachi che vorrebbe gli s'more (non li conoscevo, ho fatto una piccola ricerca XD) per compensare la momentanea fragilità del suo stato emotivo, mentre Kisame apparecchia usando utensili che per forma, odore o disegno rimandano alla solidità del legno.
E parlando di contrasti, ho apprezzato molto il rimando tra la cucina semplice ma carica di emozione di Kisame e quella più pregiata ma anafettiva di Nagato. Un altro parallelismo tra la salute solida di uno ed il dolore soffocante dell'altro.
Mi è piaciuto anche come Itachi, abituato a stare nella montagna di cuscini, si è subito accomodato sul divano (anche lui solido e più compatto) di Kisame.
E la confessione fatta mentre Itachi dorme? Wow!
Credo che sia uno dei miei capitoli preferiti al momento, carico di dolcezza e di confort, ma pieno di sottotesto. Complimenti davvero

Recensore Veterano
07/04/22, ore 17:54

Ciao Chicca!

Questo capitolo mi ha davvero emozionata perché è successo quello di cui parlavamo nella mia rece dello scorso, il ritorno di Sasori.
E che ritorno di fiamma (pun not intended).
Non che gli altri non mi abbiano emozionata, al contrario, ma questo mi ha lasciato una sensazione di serenità perché ho sentito quanto tu (attraverso Kisame) voglia far passare un bellissimo messaggio, un altro.
Non solo nessuno è abbandonato, ma nessuno è un rifiuto.
Sasori non viene riaccolto pensando "oh dio questo qui era uno che faceva ribrezzo. Brr, stammi lontano." (Mi colpisci perché quello è un ragionamento che potrei fare io. Non perchè sono cattiva o sprezzante, ma perchè a volte tendo a ragionare con poca intelligenza emotiva).
È una persona che, come tu/Kisame dite bene, ha elaborato i propri problemi, si è preso cura di sé e ha saputo sfruttare un passato problematico per crescere. Certo nessuno sa farlo da solo, nemmeno nella vita vera, nemmeno Kisame (mi riferisco a Naruto che gli dice che ha saputo rimettersi da solo sulla strada della felicità. Tu hai dimostrato in tutti questi capitoli come non l'abbia fatto da solo, anzi, e quanta strada ha ancora da fare).
Sasori è una persona completa ora, le bambole che costruisce hanno il volto della sua serenità. Questa cosa che dice è bellissima, sa proprio di lieto fine.
Amo come hai introdotto gradualmente ma a effetto sorpresa sia lui che Sarana!
Stanno insieme. Sono felice per entrambi, soprattutto per lui per quel discorso che ti facevo prima (non tipo "non ti vorrà mai nessuno perchè sei inquietante". Ma "sei una persona umana. Ora che ti ami puoi amare". Nessuno è uno scarto).
La descrizione della sincerità del suo sorriso e della pace che emana sono state una delle cose che ho preferito nel capitolo, e per me la sua punta di diamante è questa massima:

"quando si abbandona il porto non si può sapere il mare cosa ci riserva" (credo che se cambiassi la sintassi e scrivessi "cosa ci riserva il mare" la frase sarebbe più sciolta! Ma anche con questa sintassi più spontanea è comunque bella💛).
La descrizione fisica di Sasori e come Kisame lo compari spontaneamente a Nagato mi è molto piaciuta. Trovo che i Ray Ban a goccia verde bottiglia gli donino sia per il colore delle lenti che per il modello (super attenta ai dettagli! Bravissima)
A proposito di Nagato, mi è molto piaciuta anche la riflessione di Kisame su lui e Itachi come coppia, oltre al negativo che li fa divergere pensa anche al positivo che li ha tenuti uniti finora. Ripenso inevitabilmente ai due capitoli sul dolore in cui esplori Nagato, e Itachi.

Poi c'è l' "addio" definitivo fra Naruto e Kisame, di cui hai dipinto così bene il preludio nello scorso capitolo.
Naruto parla di chiavi, e sorrido perché sono state quelle a fare sa "galeotto" (o quasi). E quanto ha ragione sulla felicità che a volte viene ostacolata da cose che col senno di poi sembrano 'irrilevanti'
Non serve il sesso per dimostrarsi amore affetto e il distacco che avviene qui è veramente pieno di benevolenza e serenità. Sono felice per loro! Perché hanno vissuto la fine del loro rapporto (che vera fine non è. Resta l'amicizia e il bene che si vogliono, il sostegno che si sono dati) in modo naturale. Senza sentimenti negativi e rotture.
Altre cose che ho apprezzato somo quello che Kisame e Sasori si dicono a proposito di scoprire chi si è, con gli avvenimenti più o meno felici (o drammatici) che succedono nella vita; Tayuya per cui gli errori non sono fardelli (a volte vorrei essere come lei. Più spensierata. Più slegata, se mi spiego).
Tsunade e la sua classe.
E Deidara che va a scopare dietro la macchina di Sasori

Fra tutti😅


Grazie di questa lettura! Un bacio

Dark

Recensore Junior
29/03/22, ore 23:03
Cap. 19:

Il capitolo inizia e finisce in modo diametralmente opposto, ma in entrambi i casi col botto.
Purtroppo Nagato non l'ha presa bene. Probabilmente più per via del mix di dolore e bugie che per l'effettivo lavoro di Itachi. Ma purtroppo ormai sono troppo distanti per capirsi a vicenda, reazioni e pensieri inclusi.
È terribile come il moro riviva costantemente il momento in cui uccide i genitore. E come Sasuke abbia reagito sconvolto. Ma tutto quell'autocontrollo è deleterio... Allo stesso tempo, è molto tenero come sia Kisame il suo primo pensiero.
“Ehi tesoro, ti serve un passaggio?” perchè gli Uchiha devono essere sempre molestati, Itachi in primis? XD
Kisame versione mamma chioccia è semplicemente adorabile. Mi sa che è impossibile non preoccuparsi o cercare di viziare Itachi XD Ragazzo che a quanto pare può mimetizzarsi in un giaccone anche senza l'arte ninja XD Poverino, e pure mentre si sentiva male!
“Kisame, non ce l’ho fatta a lasciarti da parte dopo che hai aspettato otto anni solo per parlarmi. [...] Sono io, la donnola.” alla buon'ora!!! per inciso, adoro come Kisame sia il primo con cui Itachi vuoti il sacco (e in grande stile!) di sua spontanea volontà.
Ancora di più, mi piace la semplicità con cui l'altro accoglie la confessione: “dai alzati, donnola, ti accompagno a casa.” Top!
Complimenti!

Recensore Veterano
29/03/22, ore 19:40
Cap. 17:

Ciao cara Chicca!

Credimi se ti dico che mi era mancata la tua storia, sia leggerla che commentarla, perché hai sempre un livello di profondità, quando parli delle emozioni, che mi lascia a bocca aperta per la tua saggezza e anche spontaneità.
I pensieri di Kisame sono profondi e spiegati benissimo, eppure si leggono in un soffio. Come pensieri veri, che vanno e vengono veloci, anche quando sono laboriosi.
Ti riporto quelli che ho amato di più ❤


- " la nostra storia era destinata a fare un percorso che prevedeva un inizio, un'evoluzione e una fine. Non è colpa di nessuno, entrambi avevamo bisogno di questo e ci siamo trovati al momento giusto."
Molto bello e molto veritiero perché è vero che a volte le amicizie e gli amori sono per semrpe, altre volte invece fanno il loro corso e poi finiscono, ma questo non vuol dire che non sia valsa la pena averli vissuti. Kisame è stato bene con Naruto. Ringrazierà per sempre la sua pelle sincera, il sorriso che gli ha messo con la sua solarità, l'amore con cui l'ha illuminato in anni che potevano essere bui.
Ho amato e ho sospirato di emozione quando hai descritto con drammaticità ma senza esagerare la loro ultima volta. E sono felice di aver letto la conclusione felice del suo percorso: ci è riuscito, è diventato sindaco e ha reso rgoglioso se stesso e anche Kisame.

- "E chi non ne fa di vittime? È inevitabile, sempre si finisce con l’entrare in contrasto con qualcuno nel corso della vita, non si può piacere a tutti e non si può pretendere che tutti ci piacciano."
Questa è una cosa che ho vissuto più di una volta, da person i dividualista.
Naruto ha insegnato l'individualismo a Kisame. Individualismo =/= egoismo, individualismo= esistere in funzione di sé e non di qualcun altro.
Naruto gli ha insegnato che si può rendere felici gli altri anche senza annullare se stessi. Infatti se lo dice, Kisame, nei suoi pensieri, che bisogna viversi la propria vita. Sull'amaca Kisame non è pronto a dire a Naruto che è finita fra loro due ma Naruto è come se non avesse bisogno di sentirselo dire. Anche per lui il rapporto ha fatto il suo corso🍀
Apprezzo anche che Naruto sia saltato in braccio all'enorme Kisame il giorno della sua vittoria alle elezioni, e che i suoi amici abbiano celebrato con lui. Un clima di gioia che mi ha fatta sorridere.

Una parola e un pensiero per Sarana, con quell'equivoco che tormenta ancora Kisame (avranno modo di parlarne ancora? Di chiarire? Perché mi dispiace che Kisame si porti dietro il dispiacere, anche io sentirei così), sempre pensieri benevolenti per Tayuya, che danza felice e sincera e bellissima (quell'immagine di capelli rossi che volteggiano. Fiamme vive, che rispecchiano la rabbia interiore di Hidan) con Hidan, con cui ha trovato la felicità. È come dici tu, un anno ricco per tutti.

Kisame non toglie mai un pensiero a Madara, ma sono felice che siano successi eventi che gliel'hanno fatto mettere "in secondo piano", no, su un piano più facilmente accettabile. Ma ora c'è Itachi, ancora più potente di Madara, e un enigma ancora più grande.
L'immagine di lui coi capelli sciolti ma senza faccia, come lo immagina Kisame, è molto avvincente e malinconica.
Come se i capelli fossero una tendina che divide Itachi e la Donnola. Sciolti no faccia, legati, faccia, con quelle ciglia e occhiaie che sono sue e basta.
È molto avvincente che Kisame non riesca a dormire per l'eccitazione, l'emozione di incontrarlo, che sappia che lui soffra in modo totalmente empatico, che non fugga dal suo dolore...che si scusi con Nagato nei suoi pensieri per il modo in cui guarda Itachi. In modo adorante, lui è il suo dio quasi. E Kisame è totalmente ai suoi piedi, ma non in un modo che gli fa perdere la dignità: in un modo che gli fa mettere il cuore in mano.
Si chiede "chi sei, Mistero? Voglio sapere chi sei anche se sento il tuo dolore come se fosse mio"
Ma non è ancora il momento di avvicinarsi di più a Itachi, perché non sono soli, perché in palestra ci sono mille interruzioni, e quel rumore di portiere che si aprono e chiudono quasi tiene il cuore di Kisame sospeso a un filo. Fa precipitare le sue speranze quando la portiera si chiude e l'Alfa sfreccia via.
Le descrizioni di Itachi sono veramente toccanti, psico-fisiche come le sai fare tu. Lo rendi umano ma anche di un altro mondo. E ci sono i bellissimi occhiolini al canon: lo smalto viola (che non ha ma che Kisame si immagina su di lui) la collana e il tatuaggio, che gli ricorda il discorso con Sasuke (e Itachi stesso gli ricorda Sasuke anche se Kosame non se lo ricorda lì per lì). La tua (e di Kisame) riflessione sul tatuaggio a forma di spirale con linee che si sfiorano ma non si toccano mi ha fatta sospirare perché Kisame ha dichiarato a se stesso che vuole dedicarsi a Itachi, anche se significa non sfiorarlo mai. Un amore sacro, appunto, come per una divinità.
Eppure Kisame ha sentito il suo corpo, umano e reale, e ancora di più sente il suo dolore.
Stai costruendo la tensione per Itachi e Kisame e io non so cosa aspettarmi, non do nulla per scontato.
Le descrizioni di Nagato e Tsunade sono estremamente vivide anche. Quelle di Hidan gli fanno veramente onore, percepisco proprio tutta la potenza e la rabbia, e anche il suo essere pio (quando dice a Tayuya che vale prendersi cura dell'anima più di tutto, anche se poi è in palestra e mentre si sfoga si prende ievitabilmente cura anche del corpo). Stai costruendo tensione anche per il famoso amico di Hidan. Se ha una re-introduzione così lunga vuol dire che il suo ruolo sarà importante. E hai quasi dato un indizio nominando Sasori quando Tsunade e Kisame vedono la magrezza di Nagato.

E ovviamente non posso non dire niente su Deidara che è semplicemente...Deidara, pavone e spudorato. Quando c'è lui di mezzo metti sempre tensione sessuale, anche a piccoli tocchi super evocatori come le ditate sulle cosce di Karin. Mi sento male e sospiro. E anche quando la usa come peso per fare gli squat...cosa devo dire a parte che svengo a immaginarlo mentre fa workout? Basta, non dico più nulla.

La sequenza iniziale con la vita quoditianoa di Kisame è molto realistica, pottebbe essere la vita di molti di noi.

Ogni volta mi dico che voglio fare recensioni più sintetiche ma eccomi qui...
Spero di averti detto tutto.
E grazie della risposta bellissima e illuminante alla mia rece sulla tua OS.
Un bacio!


Dark

Recensore Junior
26/03/22, ore 23:06

OK, ammetto che questo capitolo andrebe citato tutto o quasi. Alla fine il rapporto tra i due non si è rovinato, ma al contrario hanno parlato col cuore in mano.
Eeeee.... torna anche Sasori!!! e come cliente, tra l'altro! E Kisame lo riconosce subito nonostante gli anni passati.
No, wait... Sasori e Sarana? Ma dai! Entrambi poi hanno saputo trasformare un loro talento in lavoro. Molto bello.
Il discorso finale tra Kisame e Naruto è uno dei passi più belli letti fino ad ora, e non solo nella tua storia.
È meraviglioso come, pur tristi per la fine di una storia duratura, entrambi capiscano di non essere la persona giusta per l'altro. E che al contrario si augurino il meglio, promettendosi di incontrare la persona giusta. Mi piace, anche il semplice fatto che la loro amicizia sia rimasta intatta e forte.
Complimenti!