Recensioni per
Lasciarti da parte non si può
di Chiccaxoxo

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/10/21, ore 13:51

Carissima Chicca!

Eccomi qui. Comporre questa recensione, la più lunga che abbia mai scritto, mi ha preso molto tempo e mi scuso per essermi fstta aspettare.
Parlerò delle varie emozioni che ho provato a poco a poco, perchè ce ne sono molte e diverse.

Partiamo dal principio. C'è un'atmosfera di incredibile serenità in questo capitolo. Sarà che io associo il Capodanno a qualcosa di positivo, a momenti belli da condividere con gli amici e col divertimento. Per di più accade in inverno, adoro il buio, le luci dei fuochi e tutto.
Aiuta che Kisame stia vivendo un periodo sereno come nemmeno lui riesce a credere. I suoi genitori (è addirittura il padre a pronunciarsi) lo sostengono addirittura nella scelta del corso di studi all'uni…gli pagano i suoi sport.
E a me, da brava pessimista, viene l'ansia, perché il pericolo sembra sempre dietro l'angolo e la felicità sempre irraggiungibile per Kisame. Infatti mi fa rabbia che si incolpi degli atteggiamenti tossici che i suoi genitori hanno mostrato nei suoi confronti…se sua madre non aveva più la luce negli occhi non era colpa tua, Kisame! É brutto da dire, ma era colpa sua. E allo stesso modo mi fa tristezza che si aggrappino ai messaggi di Sarana per essere felici, non lo sanno nemmeno che lo stanno facendo! Come se volessero illudersi...mi spiego?

Kiba e Naruto apportano tantissimo quella vibe gioiosa al capitolo, perché entrambi ispirano spensieratezza (se poi penso al fatto che nella prima serie Naruto ha scoreggiato in faccia a Kiba...addio proprio).
Naruto è come lo descrivi tu anche per me. Così solare, gioioso, una persona che forse sta un po' addosso con la sua espansività ma che alla fine ti fa sorridere perché la gioia che gli si irradia dal cuore, la sua energia e il suo buonumore sono troppo carismatici, ti prende per mano, ti trascina ad essere felice con lui. E quindi chi meglio di lui per rallegrare Kisame?
In questo momento sono assolutamente lieta e sollevata che Kisame abbia accettato l'invito di Sarana. Si ha la sensazione che anche se l'ha fatto per darsi una mossa, gli fa bene.
Lo capisco perché io, da introversa, sto bene da sola e più sto a sola più penso che non ho bisogno della gente. Ma quando mi convinco a uscire poi mi rendo conto che mi fa bene.
Mi sono sentita serena a leggere di Sarana che prepara i cocktail, di tutti che bevono e che sono allegri. Sarana mi fa venire voglia di volerle bene e mi fa tenerezza che Kisame si chieda se in qualche modo rappresenti il genere femminile come insieme.
Mi spiace, caro, ma no.
Sarebbe così semplice altrimenti! Ma sappiamo che Kisame avrà occasione di fare un confronto :) perché... La festa ha una parte che non mi aspettavo, una cantante per il karaoke. Ed è...Tayuya! Colei che incanterà Kisame con la sua voce. Non mi aspettavo di rivedere questo personaggio, fa parte di quei personaggi che vengono poco usati e quindi aggiunge un grande fattore sorpresa.
Il tuo ritratto di Tayuya me la ricorda nel canon: una presenza fisica che fa scena (credo che Kishi sia fortissimo in presenza scenica dei pg), musica che ricorda i suoi jutsu col flauto, atteggiamento quasi da camionista e capelli da principessa, vestito da sera e converse (perché ogni donna racchiude in sé una principessa e un camionista. La più camionista però è sempre Temari). Adoro che Kiba le salti al collo, le aggiunge una vibe da "bro".
Con Tayuya c'è la grande Hinata, che ti dirò la verità, mi aspettavo mettessi con Naruto in questo capitolo, perché sono la coppia canon, e invece mi hai fatto saltare il cuore in gola e ti applaudo.
Lei è proprio gentile, anche io trovo che "Naruto" sia un nome calzante e charming.

Ho riso con il ballerino del Susanoo, la donnola. Non ho bisogno di chiedere. Né per lui né per il manager genovese (😂) del villaggio della cascata.
E con la carriola=gruppo elettrogeno. Dà proprio l'idea di roba vecchia che funziona per miracolo.

E poi...e poi...
C'è Deidara.
*Respiro affannoso*
Preparati a sproloquio in arrivo, fermami, ti prego!
Non mi ero mai soffermata sulla quantità dei suoi capelli, ma so che in genere i biondi hanno capelli più folti dei mori/castani/rossi. Credo sia il caso di Deidara qui, li immagino folti ma sottili e setosi. E mi piace come parli di madre natura perché è così assolutamente senza sforzo, della serie certa gente ha esplicitamente una genetica pazzesca e bon, noialtri che possiamo farci. Deidara era in fila per molte cose😅
Adoro come dipingi la sua vena folle con elementi tipo il suo sguardo e il suo sorriso, poi aggettivi come "matto", "svalvolato" (questo dà proprio l'idea di fuori controllo, di mina vagante...pun not intended!), perchè io penso che appunto sia assolutamente fuori come un balcone e anche molto dark inside (...é uno stracazzo di TERRORISTA. Diamine!) Ma poi ha qualcosa di irresistibile, di umano, di irriverente, di caloroso che lo rende tangibile e che tu hai saputo rendere con delle dei-scrizioni ad hoc. Il modo in cui si muove, il suo codino (Kisame osserva che "non ne vede in giro da un po' ". Ti riferisci a qualche stile/pettinatura in particolare, Chicca? Come il mullet di Madara), il modo in cui sorride, la sua carnagione delicata, le sue adorabili guance rosse per l'alcol (ce lo vedo che si butta giù cocktaik dopo cocktail semplicemente perché gli piace il gusto. E anche lo sballo), il caldo e perché no la passione interiore che lo infiamma e che rende al mondo sotto forma di arte. Non è facile trasporre in AU, soprattutto una AU introspettiva (non genere thriller, action o giallo) il suo lato da bombarolo e qui cos'hai fatto? È uno che fa bombe artigianali. Fantastico.
Sono morta quando fa la sua entrata plateale in macchina (anche se devo chiederti cos'è "ammazza la vecchia". Povera vecchia), con le sue pupille dilatate da canna perenne e col sui outfit molto calzante, classy eppure un po' rock (ce lo vedo lo stile rock per D) e quando chiama Hinata "baby" e le parla della sua passione (e dopo quando arrossisce per causa di lei. Mi vuoi far morire).
sono rimasta a bocca aperta a leggere dell sua esplosione homemade per Capodanno. Il modo in cui l'hai descritta è un bellissimo omaggio al canon. Difficile da trasporre in un contesto realistico e tu l'hai fatto mantenendolo reale e aggiungendoci un pizzico di magia. E sai cosa? Funziona. Quel pizzico di ultraterreno è emozionante e mi ha tenuta col sorriso in faccia per tutta la sequenza.
Si sente proprio l'energia, fa quasi male!
Mi dispiace però per i vicini…
I fuochi d'artificio per me sono bellissimi ed emozionanti. E ora ogni volta che li vedrò penserò a Deidara...perfetto.
E ora ti chiedo ancora "vuoi farmi morire??". Descrivi Deidara in pieno atto.
Tutto a posto, cioè! Va beh! Sto bene!
Mi hai fatta impazzire. Non riesco a restare indifferente immaginandomi Deidara in certi contesti e sono gelosa di Hinata ^^ ma ci sta, Hinata per me è una delle donne più belle della franchise e insieme Deidara e lei sono mooolta bellezza.
Adoro come tu abbia descritto Deidara furioso mentre spinge, perché è così che me lo immagino. Uno che a letto può essere egoista, che cerca il suo piacere e che vuole sfogarsi. "Senza pietà", esatto. Ce lo vedo ad essere un po' rough e quasi animalesco. Prendersi il suo piacere e fanculo l'altra persona...Sbattersene delle precauzioni -chissene frega! Sbatte come e quando vuole, viene come vuole.
Non perché è cattivo o/e stupido ma perché proprio non gli passa per l'anticamera del cervello. Lui vive nell'attimo.
Il fatto che metta Hinata in quella posizione richiama il suo essere fuori e anche uno showman alla fine. E il modo in cui ha i capelli sciolti e in cui descrivi il suo culo e le sue gambe è come lo immagino io. Wow. Ora ho caldo!
Per me Deidara ha un sex appeal devastante. Nel mio "harem" ci sono solo moraccioni e per me il più bello resta sempre Diciassette. Lui per me rasenta la perfezione a livello fisico, un tipo di bellezza che vedo abbastanza anche in Itachi. Deidara lo trovo matematicamente meno bello di Diciassette (di simmetria ne ha da vendere sempre e comunque, ma per esempio trovo che abbia una bocca abnorme. Un piccolo "difetto" che poi secondo me aggiunge al fascino e appunto non intacca la simmetria) ma Signore il suo sex appeal...nessun altro husbando può competere con lui in questo. Il che lo rende l'unica eccezione nel mio harem. Il solo a non essere un moraccione (anzi, andiamo all'altro lato dello spettro: è chiarissimo. Ed è uno spettacolo).
Avevi voglia di sapere cosa pensassi della tua interpretazione di Deidara e io mi levo il cappello. Hao condensato la sua bellezza, la sua follia, la sua arroganza e sicurezza (non ci mette né A né B a esplicitare a Hinata che gli piace. E poi quando se ne va alla porta col pisello di fuori, se non lo farebbe lui non so chi!sempre perché non ci pensa).

Back to Kisame. Kisame era sollevato che Sarana era impegnata così da potersi perdere liberamente negli occhi turchesi di Naruto; e anche dopo la mezzanotte, nonostante riconosca la bellezza di Hinata, è attratto da Deidara. Perché ciò che c'è in fondo a cuore non può mai morire e Kisame in fondo al cuore è gay. E qui mi fa tristezza che le circostanze della vita l'abbiano portato a dire addio all'amore della sua vita (penso che Madara lo fosse. Come fa a dimenticarsi del suo "ti amo"? Ci penso e mi si stringe il cuore) e a seppellire chi è davvero sotto strati di altre emozioni, di altre scelte. Kisame non smette di pensare a Madara, alla fine il vero motivo per cui aveva accettato l'invito di Sarana era di darsi l'opportunità di vedere Obito e avere la verità di cui ha bisogno.
Io però non penso che Kisame perda mai di vista la sua identità, chi è e cosa ama davvero. Ha semplicemente fatto altre scelte, per ora. Perchè tutti noi nella vita reale, non sempre possiamo fare ed essere ciò che vogliamo davvero, ma se in determinate circostanze facciamo altre scelte non vuol dire che non siamo più fedeli a noi stessi. Ci adattiamo. Per sopravvivere.
Nel canon poi sono ninja, è diverso, ma tu parli del mondo reale, il nostro, e trovo che Kisame dia estremamente umano e reale.
Kisame vuole, fondamentalmente, essere felice. Vuole che il nuovo anno gli porti felicità.
Esprime tutto questo e anche di più nel countdown della mezzanotte, in cui ogni secondo sembra quasi un battito cardiaco che tu hai distinto. Uno per uno. Ogni secondo conta, ogni secondo è un pensiero di qualcuno. Chi sei, Kisame? Si chiede lui.
Tayuya pensa a cpme agisce VS a come si sente.
Sarana si arrende, nei suoi pensieri, al suo innamoramento per Kisame.
Naruto ha già una visione per il futuro sia suo che di una comunità. Stupenda reference al suo sogno di essere Hokage.
Kiba e Kabuto pensano alle persone intorno a loro e alla loro relazione con esse.
Tra l'altro ho apprezzato tanto che ci sia anche Kabuto qui. Perché il messaggio che trasmetti è "nessuno è abbandonato. In questo momento di gioia collettiva nessuno dev'essere solo. Nemmeno gli 'strani' che non vengono considerati unanimaente cool". Hai dato una chance a Kabuto qui. E la tua sensibilità, Chicca, mi ha riempito il cuore.

Mi fa malissimo quando all'inizio del capitolo lui va a casa di Obito e Madara e chiunque è lì dietro (e qui mi viene da dirr "è Obito", ma so che non è scontato che sia lui…) si rifiuta di farlo entrare.
Ma lui non cede alla delusione, all'amarezza. Lui dice "Non ho più tempo per soffrire e per far star male coloro che amo, ho una nuova vita davanti a me, ora."
ORA. Mi colpisce perchè io sono una che fa fatica a viversi il momento e il presente.
Kisame non vuole più aspettare a cercare un'opportunità, si crea da sé l'opportunità, sperimenta, non sta con le mani in mano.
E la sua opportunità ha un nome...forse. Sarana? Tayuya?
Perché Kisame si sta sentendo in colpa per Sarana, che ha visto Tayuya su Kisame (che è caduta, ma che ci marciato) e l'ha sentita parlare dell'erezione di Kisame.
E qui fai esplodere una bomba, per non far mai sedere il tuo lettore sugli allori! Mi confermi che con te non si può mai stare tranquilli (😍). Mi fai sentire male per Sarana ma bene per Tayuya, pazzesco.
Ma quello che mi colpisce di più è ancora una volta la profondità di Kisame.
Che preso tra due fuochi (nella mente e sulle guance) di nome Tayuya e Sarana, si guarda dentro
"Io forse non conosco bene me stesso, non abbastanza, non ancora".
Wow. Kisame non vuole creare dolore...ed è così che quello che ne sente di più è lui💔

Questo capitolo è stata una lettura ricchissima, delle montagne russe. Hai dato sfogo a tutta la tua empatia, al tuo amore, alle tue abilità tecniche di scrittrice. Che ci sia anche Deidara è un plus…
Un altro aspetto che ho amato del capitolo è ovviamente l'attenzione ai dettagli del mondo reale: la madre di Kisame (verso la quale provo comunque simpatia) che rpepara una torta per il figlio e i suoi amici, i dettagli del colore della Peugeot, degli edifici, dei campi brulli e del nulla, di Tayuya e del suo vestito (nemmeno io ce lo vedo bene per lei il colore bianco con le paillettes. Ma ci vedo un riferimento al suo vestito bianco del canon), Kisame che non sa come vestirsi perché fuori fa freddo ma in casa di Kiba la stufa va a tutta birra e c'è da sudare!
Un capitolo pieno di emozioni di ogni genere che per me sarà sempre indimenticabile.
Mi hai fatto battere il cuore. Forte.

Un bacio

Dark
(Recensione modificata il 01/10/2021 - 01:54 pm)

Recensore Junior
01/10/21, ore 12:17

Continuo con il capitolo 12, molto meglio che lavorare XD
Intanto, questo capitolo ci sta tutto qui dov’è: perché dopo aver introdotto Nagato nel capitolo 11, siamo tutti curiosi di sapere chi sia e quale sia la sua storia. E riveli anche quella di Itachi: un capitolo quindi, molto ricco e molto intenso.
L’infanzia di Yahiko e Nagato (chi è il maggiore? Mi sa che l’hai già detto, scusami!) con la madre che cambia compagno come si cambiano i vestiti e gli interrogativi di Nagato sul comportamento della madre, che poi intaccano la sua fiducia in sé stesso, sono perfetti. Una ricerca dell’amore che vede e sente fin dalla più tenera età, nella figura forse più importante per un bambino. Non sono esperta di queste cose ma la spiegazione mi pare molto plausibile.
Così come il sentirsi il fratello “brutto”, quello meno amato, il confronto costante con Yahiko: già non si sente degno di amore, poi questo pure. Ti giuro, mi ha spezzato il cuore. Solo la visione di Yahiko e dei suoi piercing mi ha forse risollevato il morale. Il meccanismo che entra in gioco nel Nagato che cresce, che si copre il viso con i capelli, che si paragona, è reale anche quello, e arrivare al punto da non avere più un’identità, da voler diventare la ragazza del tipo che l’ha ferito: far scomparire Nagato in tutti i modi possibili e farlo diventare un’altra persona.
Mi sorprende però che né Yahiko né sua madre, pur rendendosi conto del suo comportamento ossessivo nei confronti di tutte le sue fisse, non facciano niente per cercare di capire. Avere una passione per qualcosa è fonte di gioia, solo che va trovata quella giusta e Nagato visibilmente non ci riesce. E Yahiko, maledizione, è un po’uno stronzo, passami il termine. Zero comprensione, zero empatia, impone il suo punto di vista senza neanche sforzarsi di capire cosa non va. Se “se le va a cercare” così tanto magari un motivo ci sarà, e il problema finisce per diventare reale, eccome. Lo consolerei io Nagato, se potessi, guarda. Nel capitolo precedente e in questo ho avuto un grande feeling con il personaggio. E credo gli direi di non iscriversi a filosofia perché può confondere ulteriormente le idee XD (prendila sul ridere, visione mia).
Ho adorato la frase “Ne fu attratto spietatamente”: racchiude tutto il pericolo di questa attrazione, tutte le sue implicazioni complicate, e forse, da qualche parte un certo masochismo da parte di Nagato, perché vero che mal comune mezzo gaudio, ma raddoppiare il dolore e rimanerci dentro può portare entrambi a sprofondare sempre di più. Nagato ci prova, ci prova tantissimo ad aiutare Itachi, ma non ha la chiave perché sta troppo male pure lui; può capire, ma non ha le forze per agire. Aiutare qualcun altro può aiutare noi stessi, pensare al dolore altrui è più facile che pensare al nostro, ma qui anche Nagato avrebbe bisogno di comprensione, ne ha bisogno come l’aria. Ma Itachi non può dargliela fino in fondo perché ha anche le sue cose da gestire, e alla fine arrivano sempre a un punto morto e si fanno più male che bene. E io spero tantissimo che Nagato trovi qualcuno che gli dia quello di cui ha bisogno. Però, se non altro, Itachi sente di potersi fidare di lui. Nagato, sei degno di fiducia, e questo non è poco; è, al contrario, enorme. E te la da una persona che non ha mai rivelato niente a nessuno, quindi ha ancora più valore. Forza, Nagato! Non so cosa mi hai fatto con questo personaggio in questa storia, forse perché lo vedi in modo diverso da me, mi ci sono affezionata e mi ha colpita tanto!
Condivido pienamente la riflessione di Itachi sulle tragedie e il sole che sembra quasi prenderti in giro in quei momenti. Mi piace molto come hai descritto il rapporto tra Sasuke e Itachi, sereno e affettuoso, che rende ancora più terribile quello che succede dopo, e permette di cogliere il modo radicale il cambiamento di Sasuke. Ma, in questo quadretto da apparente famiglia del Mulino Bianco, ci sono die punti incrinati che lasci trasparire, tipo come il padre considera diversamente i suoi due figli e come Itachi si sforzi di dare attenzioni a Sasuke al suo posto. Già qui, si vede lo spirito di sacrifico a favore degli altri che è probabilmente una sua caratteristica innata.
So da dove viene il cingolato e la villa di campagna, e nessuno come te avrebbe potuto spiegare come funzionava in modo facile e cosa si prova guidandolo! Rendendolo, inoltre comprensibile a chi come me non ci capisce niente: per esempio, la cosa dello spingere e del tirare ha perfettamente senso e non ci avevo mai pensato. Una riflessione così dettagliata in un momento di tensione non poteva che uscire dalla testa di Itachi.
Ora, ho delle domande sulla dinamica dell’incidente che non mi è chiarissima: è possibile che un trattore come questo vada abbastanza veloce da non dare alle persone il tempo di scansarsi? Non c’è niente che possa fare Fugaku per aiutare Itachi che, chiaramente, è in difficoltà?
In ogni caso, è una tragedia. Il renderla attraverso il rumore è un’idea geniale per non appesantire troppo. Un suono è una prova dell’esistenza di qualcosa, “non posso dirti che non esiste”. Però in questo caso, non basta ad allontanare dal lettore quello che è successo, è troppo terrificante. E mi viene da dire: menomale Sasuke chiama Obito. Ora capisco perché nel cap. precedente, Itachi dice che Obito era forse quello che lo conosceva meglio di tutti. Era lì, quel giorno, basta e avanza. E anche per lui non è stato facile per niente. La scena in cui va a spegnere il trattore cercando di non guardare e trattenendo il vomito, mi ha dato più brividi che quella dell’incidente vero e proprio.
A parte l’autocontrollo di Itachi, io credo – ma magari sbaglio – che non si permetta di piangere con Nagato, perché sa che anche Nagato soffre e non vuole aggiungere altro tormento al tormento. Magari, con qualcun altro si sarebbe autorizzato a lasciarsi andare. E la riflessione di Nagato che chiude il capitolo in qualche modo lo prova: adesso che sa che il dolore di Itachi deriva da fatti accaduti (anche il suo in realtà, ma non è ne consapevole e lo dice da sé, “non riesco a vederlo”). La sua maturità nel rispettare le sensazioni degli altri però, sminuisce le sue, è il primo a non rispettare i suoi sentimenti. E qui si capisce che, dopo questa rivelazione, la loro relazione arriva a un punto di svolta. Il prossimo capitolo, che spero di commentare presto!

Recensore Junior
30/09/21, ore 14:31

Ciao, finalmente riesco a recensire questo capitolo! Come sai sono già andata avanti nella lettura ma cercherò di darti un commento organico come merita.
Tanto per cominciare, ottima gestione della suspense: la storia finora riguardava Kisame, i suoi amici, la sua storia, il suo mondo. E se immaginavo che avrebbe incrociato prima o poi quello di Itachi – la donnola, qui lo scopriamo – non pensavo che avvenisse così. Più tardi si parleranno, ma questo approfondimento su Itachi, la sua vita, la sua famiglia, arriva inaspettato e coinvolgente, ritma la narrazione e funziona davvero bene. Ora il lettore SA, Kisame ancora non sa niente, e così riesci a creare una connessione tra il lettore e l’autrice, che condivide queste informazioni; e anche una connessione in più tra il lettore e Kisame.
Shisui mi piace molto, frizzante, impertinente, che proprio gli piace il lavoro che fa e in quel mondo ci sguazza, da persino dei consigli sui capelli e la pettinatura a Itachi! Un elmento di legegrezza che ci vuole. Adoro come ogni volta mi fai scoprire e riscoprire personaggi nuovi, a cui avevo prestato poca attenzione nell’anime. E tutta la scena del camerino e del trucco è… perfetta, di grande impatto visivo, sono riuscita a immaginarmi ogni gesto, ogni dettaglio, me li sono goduti tantissimo! La cosa delle ciglia di Itachi, così lunghe da sfiorare la plastica della maschera, è mozzafiato. Sei riuscita a descrivere quelle ciglia incredibili, a farle vedere a traverso il dialogo naturalissimo tra i due personaggi. Ho riso per il tatuaggio coperto col fondotinta, perché sono davvero tosti da coprire per bene e immagino che ballando, col sudore e quant’altro, serva un fondotinta bello resistente!
Poi, altri misteri: menzioni Obito e Rin, li butti dentro così, all’improvviso, e tutti siamo già qui a chiederci: Obito? Che combinato adesso Obito, che è successo dopo l’ultima volta che ha visto Kisame e tutto quello che è successo con Madara? Ma ci fai ancora aspettare, bravissima, suspense alle stelle. Subito, sbam, un altro mistero: i segreti di Itachi. C’è tantissima carne al fuoco, tantissime cose da scoprire. E la questione della maschera riassume alla perfezione la questione dei segreti, del offrire un’immagine di sé che non corrisponde alla realtà.
Poi però, devo ammettere che l’immagine di Yahiko che si infila i pantaloni… Da brividi (belli), e le battute che dice mi fanno spaccare da ridere, ce lo vedo troppo! Anche Itachi mi ha fatta sorridere quando paragona Yahiko e Nagato e ammette che davanti al primo, sexyssimo, non resta di ghiaccio. Nagato io lo trovo carino, persino bello, prima che si sciupi nell’anime, ma non sexy. Yahiko invece sì.
Obito che gestisce il Susanoo e agisce dietro le quinte lo vedo come un accenno al canon e al suo ruolo in Akatsuki, correggimi se sbaglio. Per come hai costruito questo personaggio, l’iniziativa e il fatto di agire nell’ombra ci stanno, gli si adattano bene. Rin, ci avevo pensato che fosse lei la barista (lei interagisce con la gente, Obito rimane nell’ombra), e ci sta, sono contenta di vederla riapparire in scena, è un personaggio che mi piace molto! E naturalmente, malgrado la sua oscurità anche lui ha un sacco di sentimenti e ci tiene a Madara, ci tiene a rivederlo e a sapere come sta, anche se il modo che ha scelto per ritrovarlo è piuttosto macchinoso (e completamente da lui). Sono curiosa di sapere se riuscirà, se vedremo Madara al Susanoo.
Mi piace anche che, come dici, Obito tra tutti è forse quello che meglio conosce Itachi, aiuta a caratterizzare il personaggio. La stanza in cui si trova entra in contrasto con la questione della maschera, delle luci, dei costumi: non c’è niente lì dentro che distolga l’attenzione dalla verità, è la stanza della verità, e non si può scappare perché, come nota Itachi, non ci sono finestre.
Vorrei sapere che tipo di problemi di salute ha, se hai pensato a qualcosa di specifico: ma, se si scopre più avanti, non dirmi niente! Obito, pur brusco nei modi, è premuroso, mi è molto piaciuto come mette un braccio intorno alle spalle di Itachi. E il consiglio che gli da, di dire la verità, lo trovo più che giusto. E naturale come, tornando a casa in autobus dopo questa conversazione, le riflessioni e ricordi fluiscano e tu lo sfrutti per raccontare di Nagato, mantenendo sempre però dei misteri sul passato di Itachi.
Nagato capisce, accoglie e culla il dolore di Itachi, ma qui si intuisce che manca qualcosa, c’è qualcosa che non va tra questi due. Credo, sento, ma magari mi sbaglio, che a Nagato manchi la capacità di reagire, e che abbia come un interesse a lasciare che Itachi “sguazzi” (passami il termine) nel dolore: lo conforta come può, ma non ce lo tira fuori. Perché? Perché così si sente compreso anche lui, perché forse Nagato crede che il dolore sia l’unica cosa che abbiano in comune e che possa tenerli uniti. Qualcuno che ti capisce però, non è per forza qualcuno in grado di amarti o di aiutarti. Nonostante questo, li ho trovati tenerissimi, giovani studenti di filosofia che lì cercano risposte ai dilemmi umani. I cuscini e i piumini per terra li trovo davvero appropriati e “da lui”, e ti vorrei chiedere se ti sei ispirata al canon o ad altro a questo riguardo.
Nagato che gli dice “chiudi gli occhi”, gli accarezza il petto e gli parla, è stato quasi un’immagine ipnotizzante e molto bella. Anche nel canon, è il personaggio del dolore, dice che “il mondo conoscerà il dolore” e con il dolore cerca di purificarlo; salvo scoprire poi che non è proprio così che funziona, almeno per come va la storia in Naruto. E Itachi che si addormenta e sorridere perché lì si sente al sicuro e sente che i suoi sentimenti sono leciti, sono permessi, anche bellissimo: “Nagato pensò che in quel momento fosse bellissimo come tutte le cose rare del mondo.”stupenda questa frase. Poi l’immagine di loro due abbracciati sotto le coperte, di Nagato che lo coccola… Addio. Tu dici che non ce li vedi insieme, e anche io li vedo entrambi meglio con un compagno più solare, ma hai costruito delle immagini troppo belle per “non vederli” e per non apprezzarli. Si capisce che questa storia, nonostante un’apparente serenità iniziale e un “trovarsi” naturale, è e sarà molto complicata. In primis perché Itachi gli mente e non gli dice del lavoro, “con un macigno sempre più grande a stritolargli il cuore”: mi viene da pensare che se si sentisse davvero capito da Nagato, che se le cose andassero bene almeno tra loro due, allora gli direbbe la verità. Bellissimo l’accostamento tra la pistola e gli oggetti di scena: la menzogna e quello che serve per coprirla.
E anche Nagato non si fida, anche Nagato mente e non dice quello che pensa, non sorride ma “stira le labbra”. Si capisce che le cose stanno andando deteriorandosi tra questi due, e attendo con ansia il momento della verità, chiedendomi chi sbloccherà la situazione (potrebbe anche essere un terzo, in fin dei conti). Insomma, bello e d’impatto l’ingresso di Itachi nella storia, che si mescola alla perfezione con la ricomparsa di personaggi già apparsi, e con quelli nuovi. Spero di commentare presto il seguito!

Recensore Veterano
27/09/21, ore 15:54

Ciao Chicca!

Fra peripezie e orari del cavolo vari mi era mancato leggere del tuo Kisame, soprattutto dopo averlo lasciato in un finale di capitolo così drammatico come lo scorso.

Questo capitolo, nonstante sia chiaramente dolceamaro, è stato una lettura serena.
Ci sono tante cose che stonano, come -l'irraggiungibilità di Madara, il suo silenzio
-il fatto che Kisame ora sia in ansia per reperire Obito e ottenere quei chiarimenti senza i quali non ci si può -umanamente non si può- mettere il cuore in pace.
-il fatto che lui si senta in dovere di non deludere i genitori, di rettificare qualcosa.
E io capisco perché lo fa. La sua famiglia è tornata ad essere un porto sicuro dopo che Kisame è stato lasciato in alto mare da Madara che gli ha detto ti amo, e poi è uscito in modo così innaturale e violento dalla sua vita (e qui ho la fortissima sensazione che ci sarà un altro confronto con Obito...mentre Madara inizia ad essere, come tu l'hai ben definito, il grande assente.)
Le scene di quotidianità fra Kisame e la sua famiglia mi riempiono di calore e di malinconia, perché se amo il Natale e le feste e gli elementi di normalità che inserisci (i dialoghi gentili, l'amore della madre di akisame e di Kisame verso di lei attraverso piccoli dettagli -lui che la guarda mangiare, che pensa al suo regalo per lei-, i dolcetti, laneddoto dell'albero...molto real life! E poi le calze appese al camino! Adoro) rendi anche impossibile scordarsi della tensione che anima Kisame. Nevicate ad agosto, l'immagine che ricorre durante tutto il capitolo come un avvertimento. La metafora del fuori posto, dello sbagliato, dell'impossibile.
Sento un ampio spettro di emozioni insieme a Kisame. Il tepore della serenità, la consapevolezza che il padre non è ancorw soddisfatto e che mai lo sarà, il sollievo apparente dei genitori di fronte alle conversazioni con Sarana, i pensieri di Kisame per Sasori...quanto è grande il suo cuore?
E poi la speranza che sia Madara a scrivere, la delusione mista a "lei non ha colpa" nel leggere il messaggio di Sarana...e il sentirsi diverso per le stesse strade che aveva percorso con Madara...la consapevlezza che il posto non è cambiato, ma lui sì.

Ma sono felice che Kisame si sia dato l'opportunità di passare un momento sereno con una persona chr gli vuole bene, anche se non può ricambiarla.
La scena di Sarana che snerva dolcemente Kisame col suo essere donna (a volte possiamo essere snervanti nei pomeriggi di shopping!!) E che gli dà il bracciale, un regalo scelto con cura...con amore, mi hanno scaldato il cuore.
Il bar è qualcosa che hai visto tu, Chicca? Nella vita reale?
E Kisame che va di sushi e spumante, ne parlavamo.
Mi piace anche come Kisame osservi i dettagli del viso di Sarana con crescente interesse. Perché se vuoi bene a qualcuno lo guardi...e Kisame penso le stia cominciando a voler bene.colpo di scena poi...Sarana conosce Kiba...e invita Kisame ad una festa da Kiba.
Sono davvero curiosa di vedere cosa succederà se becca Obito.
Per me Capodanno è sinonimo di serenità, irriverenza e divertimento.
Vediamo per Kisame!

A presto Chicca,
Un bacio!

Dark

Recensore Junior
20/09/21, ore 12:48
Cap. 9:

Questo capitolo mi è piaciuto molto anche lui, succedono un sacco di cose e si capisce la progressione, dalle esperienze negative vissute da Kisame, a quelle via via sempre più positive, un bel cambiamento di vita. Poi, crescendo, cambia anche lui, chiaramente. Leggendo questo capitolo mi sono resa conto (lo sapevo, ma qui mi è apparso chiaramente), che finora hai raccontato tanti, tanti anni della vita di Kisame, e che sei stata molto brava perché lo si vede “evolvere”, e anche se un fondo del suo pensiero rimane, ne formula di nuovi.
Mi ha molto parlato, questo capitolo, e fatta riflettere su cose a cui sto pensando io al momento: il compromesso sembra essere l’allontanamento, il cambiamento, il fatto di accettare il cambiamento ed essere aperti ad iniziare una nuova vita. E, dette queste prime considerazioni generali, vado a infilarmi nei dettagli ;)
Naruto disordinato, è lui, perfetto, ci sta troppo. E ho riso un sacco quando getta la camicia accanto alla lavatrice per “potenziare la sua peculiarità”. Il suo appartamento l’hi visto molto chiaramente: una domanda: è verde anche nell’anime, vero? Me lo ricordavo così, e anche nell’anime c’è la calamita a forma di smiley? Se non ci fosse, bravissima che l’hai aggiunta, mi pare un ottimo dettaglio e ci sta! Kisame che continua a chiamare Sasuke Mr. Perfettino, ti giuro, mi fa morire, e condivido il suo/ tuo pensiero sul conformismo e la perfezione estrema che sono quasi disturbanti.
La conversazione tra Naruto e Kisame mi è molto piaciuta anche, distesa e rilassata, e Kisame che inizia a fare dell’ironia e diventa un po’malizioso: anche questi sono dei lati del suo carattere. Ma lo spirito di osservazione rimane ben presente, specie quando pensa che il volto della donnola sia bellissimo. Siamo d’accordo, Kisame! ;) E si preoccupa anche di chiedere del tatuaggio per Sasuke.
Mi chiedo come mai Naruto sia così convinto che non vedrà più la donnola, ma immagino che questa domanda troverà una risposta in seguito. Perché gli piace Kisame?
La scena erotica è molto bella e anche il modo in cui inizia: sei molto brava a dare il là alle scene erotiche, trovi sempre parole d’impatto, ogni volta diverse, e crei un’atmosfera che prepara perfettamente a quello che sta per succedere. Qui, mi sono molto piaciuti i pensieri di Kisame: “Non erano le mani giuste” E il fatto che finisca la pausa dai suoi sentimenti di cui avevi parlato nel capitolo 8, mi pare. Tutto si riaggancia. Scena erotica bellissima, armonia e freschezza nonostante sia bollente, con Naruto non potrebbe essere altrimenti. Adoro alcuni dettagli super eccitanti che usi per descrivere Kisame: le labbra carnose, le vene sul collo, la pelle liscia e quasi gommosa, scivolosa (occhiolino al canon). Quando hai parlato della cascata di stelle (immagine bellissima) ho ripensato al capodanno e alle schegge e bagliori di una nuova vita che forse finalmente sta prendendo forma. Subito dopo, le onde del mare: il mare, l’essenza di Kisame. Trovo che questi due elementi si sposino alla perfezione insieme, che evochino il fatto che Kisame sta finalmente iniziando ad essere sé stesso.
Altra cosa per cui adoro come scrivi: i dettagli divertenti e inaspettati che inserisci qua e là: tipo le converse lanciate contro il muro per uccidere le mosche, ce lo vedo troppo Naruto XD Oppure i capelli di Kisame così lunghi sotto la doccia: nemmeno io ci avevo pensato, ma è vero, cavolo! Si vede quanto ti piace questo personaggio, quanto ci tiene e come te lo sei studiato bene per farlo in AU. Idem per la scena della colazione: divertente, serena, impregnata di naturalezza. E il “durerà per sempre”: un pensiero che in molti/e facciamo quando stiamo bene con qualcuno, anche se potrebbe finire un attimo dopo, e lo sappiamo, ma è una bella fantasia e un pensiero carico di positività e speranza. Così umano.
Poi, colpo di scena: sai che non me lo aspettavo PER NIENTE? Che Naruto cli avesse preso lui le chiavi? Ho detto “ah!” ad alta voce leggendo! E bravo Naruto!
Poi c’è l’estate, così serena, senza pensieri, tutti i dubbi di Kisame sembrano dissolversi per accogliere questo nuovo inizio, serenamente, e inutile che ti dica che l’immagine del “cristallo di assoluta completezza” mi è piaciuta un sacco, ho pensato a come si formano i cristalli e niente, l’ho trovata perfetta. Naruto fiducioso del futuro, che si rivedranno nei weekend, e i tre appartamenti nello stesso palazzo: come le sento queste cose, ho sorriso tantissimo, mi hanno parlato.
Bravissima per l’idea di mettere dentro Samui: non ci pensavo nemmeno più a lei, sai? Che grande che tiri fuori personaggi meno “scritti” e li adatti tutti all’AU, sai che questa cosa mi piace tantissimo e con le tue trovate non finisci mai di stupirmi! Così come sono stata piacevolmente sorpresa di ritrovare Tayuya così presto. L’hai dipinta alla perfezione, sia nel carattere che nei vestiti, nel modo di fare: ce la vedo tantissimo e credo che anche io in AU la farei simile. E per tutto il tempo ho pensato: “Kisame, dille che ti piacciono i ragazzi!” Sarebbe la soluzione più semplice e fugherebbe tutte le sue ansie rispetto alle ragazze che lo vogliono ma che lui, giustamente e logicamente, non ricambia.
Siccome descrivi spesso e in modo molto particolareggiato le abitazioni, e le fai entrare in risonanza con i loro proprietari, il pensiero di Kisame : Sono almeno felice che l’epoca delle case buie e dalle finestre strette sia conclusa l’ho trovata una metafora stupenda e appropriata per descrivere il cambiamento che sta avvenendo.
La scena tra Kisame e Tayuya l’ho adorata, letteralmente, intanto perché c’è Kisame che cucina l’arrosto e a me Kisame che cucina mi fa impazzire, lo sai! (i leggings color carne, mio Dio, anche no XD). E il piede nudo ti Tayuya che solletica il ginocchio di Kisame mi ha fatta ripensare alla scena di Weekend in Akatsuki in cui Deidara fa esattamente lo stesso: ci hai pensato anche tu?
Poi, tutta la descrizione della musica, del flauto, di Kisame come ipnotizzato… Perfetta. Non avrei saputo come rendere l’abilità di Tayuya cos1i in risonanza col canon, ci sei riuscita benissimo e il tutto è molto reale. Kisame non riesce a dire quello che vuole, quello che pensa, stregato dalla musica e anche un pochino dall’alcool. Ma questo “flauto infernale”, come lo chiami giustamente, ancora non si sa che potere abbia esattamente, se non far fare a Kisame cose che non vorrebbe fare, ma non si sa esattamente il perché. Mi pare ci sia un mistero intorno a quest’oggetto e intorno alla musica di Tayuya (che con la madre di Kisame non ha chiaramente lo stesso effetto), e spero di scoprire presto di cosa si tratta, sono tanto curiosa!
E mi è piaciuto anche scoprire, a traverso gli occhi di lei, che Kisame assomigli a suo padre fisicamente, oltre caratterialmente (questo l’aveva detto sua mamma!). Mi piacciono i genitori di Kisame, seppur limitati, sono un elemento di vita reale importante che inquadra meglio il personaggio e lo rende più umano.
Alla fine di questo capitolo sembra che tutto vada per il meglio, che il compromesso sia stato raggiunto, che tutto sia sistemato, ma ho la forte, fortissima sensazione, che non sia così, che stia per succedere qualcosa. E siccome ho letto il capitolo 11 e iniziato il 12, so che bisognerà aspettare dell’altro, perché in 11 e 12 “cambi” e presenti un altro scenario con altri personaggi. E questa lunga “pausa da Kisame” creerà un sacco di tensione, ne sono sicura! Bellissimo anche questo, pieno di sorprese!

PS. I piccioli errori che mi hai chiesto:
Aveva disponibile tre appartamenti > aveva disponibili
contro una prete > parete
Le lo fissò > lei lo fissò
a estorcerli quell'invito > a estorcergli
da un parte all’altra > da una parte

Recensore Junior
19/09/21, ore 13:51

Dunque, eccoci al capitolo 9.
Ho subito una domanda sul titolo, “ogni strada ha i suoi incroci”: l’ho interpretato come gli incroci tra persone. Tra la donnola e Naruto, tra Kisame e Mr. Perfettino. E sarei curiosa di sapere come mai lo scelto, se ci ho preso o non capito niente XD
Avevi preparato la strada nel capitolo precedente ma qui la tensione erotica senza arrivare all’atto in sé schizza veramente alle stelle, e mi piace molto. Ci sono molti modi per parlare di erotismo, più o meno sottili, e questo mi piace. Immagino che a un certo punto tutta questa tensione troverà il suo sfogo e sono curiosa, che te lo dico a fare. E anche qua hai saputo aggiungere degli elementi divertenti, o che almeno hanno fatto sorridere me: Kakuzu, naturalmente, e Naruto che pensa che dovrebbe chiedere un mutuo se da retta alle cifre che spara! Ma ho una domanda: Kakuzu che se ne sta lì a controllare, è solo per tirchieria o un po’vuole proteggere i “suoi” ballerini da clienti invadenti e irrispettosi?
Bello che la scena si apra con la voce della donnola, gentile e suadente, che ancora non conosciamo: il primo elemento in più (e via via ne aggiungi altri) per comprendere meglio questo misterioso e magnetico personaggio. Naruto pensa di essere furbo e di riuscire a fargli togliere la maschera: ma no, Naruto, mi spiace, la donnola la sa più lunga di te. Ho adorato come lo liquida, semplicemente ma gentilmente con un “sto lavorando”. Altro dettaglio molto bello, le unghie pitturate di viola, le vene del collo e quelle dei piedi… Sei bravissima con questi dettagli, hai pensato anche ai tacchi, ho sospirato perché succede anche a me così!
Naruto che ostenta sicurezza e relax mi è piaciuto, è un atteggiamento molto naturale, ma capisce da sé che non ce la farà a resistere a lungo. La mano destra della donnola e lui che se la vuole ricordare per sapere cos’è il suo profumo, bellissimo. È così misteriosa, la donnola, che ogni dettaglio da poter strappare è prezioso. E ci ho visto anche un occhiolino al capitolo precedente, quando Kisame nota che il braccio sinistro non è quello che usa di solito. Anche l’osservazione sui capelli, lisci come quelli di nessun altro, ci sta perfettamente. Li vedo così anche io! E naturalmente, gli occhi che sembrano mandare un bagliore rosso… Tutte queste sovrapposizioni con la storia che fai per dettagli, mi piacciono un sacco e ci stanno a pennello.
La descrizione di Naruto che va piano piano fuori di testa, che non riesce a trattenere le mani, che si morde le guance, che rovescia gli occhi all’indietro fino ad esclamare “Oddio!”: perfetta, un’escalation di suspense perfetta, e non faccio fatica a mettermi nei suoi panni. E mi piace che alla fine ceda a toccarlo, anche con la lingua (che cosa terribilmente erotica!) e che alla donnola questo piaccia. E la maschera non può nascondere tutto: il viso, ma non i sospiri, come dici. E qui conosciamo il dettaglio più importante sulla donnola, secondo me, cioè che non è di ghiaccio, ma proprio per niente. Da ballerino/oggetto si sta, come dire “umanizzando” (spero di farmi capire). Il respiro che rimbomba dietro la maschera è un dettaglio bellissimo, che mescola più sensi, e questo l’ho apprezzato tantissimo.
Naruto “come una Ferrari con i freni rotti” mi ha fatta sorridere, devo dire (sai che guardo la formula 1 ahah), gradevole intermezzo. Il “ritorno alla realtà” dopo questa scena quasi irreale da quanto è bella (per Naruto che la vive), è di grande impatto ed è quello che ci voleva: la macchia sulla camicia, un dettaglio quasi crudo ma che ci sta e Naruto… Pensa a Kisame! Questo non me l’aspettavo, davvero. Allora a Naruto piace Kisame, mi viene da pensare. E Kakuzu che interrompe i suoi pensieri ridendo, con la battuta sul bagno, ha fatto ridere anche me, anche se sento chiaramente l’imbarazzo di Naruto.
E, visto che hai evocato Kisame, adesso lo fai apparire. Kisame è incredibile, di una gentilezza infinita: va da Sasuke tutto premuroso per sapere come sta perché lo vede lì solo, tra il triste e l’imbronciato, tra il disperato e il glaciale, come dici tu (che magnifico contrasto, potentissimo, scelta delle parole top, bravissima!) Veramente un grande, Kisame. Pensa di fare danni, di far male alle persone, di sbagliare sempre, e invece è così empatico e attento. Spero se ne reda conto presto.
Mi piace come lo vede, visto che ne abbiamo parlato tanto: nessun difetto, nessuna particolarità, uan perfezione quasi disturbante. Sono stata contenta di ritrovare qui, attraverso gli occhi di Kisame, delle riflessioni che abbiamo condiviso! E l’accenno a Kabuto ci sta tutto e richiama la storia originale (e mi ha fatto sorridere: cyborg-Sasuke eheh!). Sasuke però ai limiti del maleducato che non guarda manco Kisame che viene a sedersi accanto a lui. Sasuke come una maschera di ghiaccio e la donnola con una maschera vera: vedo una prima somiglianza. Così come il “sto lavorando” della donnola e il “non sto lavorando” di Sasuke, come un costruirli per contrasto. Chissà se la vede anche Kisame che, davanti alla “maschera di ghiaccio”, non sa bene che pesci prendere, e ci credo. E ho riso fortissimo quando lo chiama Mr. Perfettino! E lo chiama così anche dopo, come se gli avesse dato questo soprannome anche lui! Ma tu l’avevi sicuramente immaginato, che avrei riso ;)
Mi ha stupito che Sasuke, così impenetrabile, si apra con Kisame e finisca per dirgli come mai si trova lì. Ma mi è piaciuto perché alla fine anche lui è umano e a volte vuotare il sacco con perfetti sconosciuti è più facile. Poi, vabbé miliardi di domande e curiosità: che lavora faceva il fratello prima? Quali cause di forza maggiore? E il dettaglio del tatuaggio. Perché non lo ha? Muoio di curiosità, ti giuro, ma non dirmi niente. In questo paragrafo si accumula un sacco di tensione, così come in quello tra Naruto e la donnola, e questa volta è Kiba che viene a interrompere.
E, nonostante l’imbarazzo, ho riso quando Kisame gli dice: “Ti sei appena fatto suo cugino, Kiba”, una cosa così vera e che potrebbe succedere! E giustamente, anche Kisame sorride. E si precisano i rapporti tra i tre: Shisui è il cugino di Sasuke, il cliente con lui si spettava “qualcosa di simile alla donnola”. Kakuzu è anche il manager di Shisui e Yahiko?
E Naruto che arriva, come mai non racconta ai suoi amici nemmeno una parte di verità? Si vergogna, è ancora in trance dopo l’esperienza incredibile che ha fatto? Suppongo che non dica quasi niente perché c’è Kisame. E ho riso di nuovo quando tutta la sua cura per nascondere la macchia sulla camicia viene spazzata via da Kiba, così spontaneo e talvolta quasi spaccone, molto rispondente a com’è davvero secondo me! Mi piace il tuo Kiba, e le sue battute, come quella sula terza mano della donnola. E anche Naruto, come tutti, può avere i suoi momenti di silenzio e di dubbio, e questo lo rende umano: Naruto… già mi manchi!, pensa Kisame bellissimo: la presenza di Naruto che è così solare da sentirne la mancanza anche solo se di adombra per pochissimo tempo.
Il finale di questo capitolo non me lo aspettavo e mi è piaciuto un sacco: Kisame perde le chiavi! E la frase finale: “fu quasi contento di aver perso le chiavi”. A proposito di chiavi, apri la porta sul prossimo capitolo: succederà qualcosa tra Naruto e Kisame, ma cosa ancora non lo sappiamo. Faranno sesso? Parleranno? Naruto racconterà a Kisame della donnola? Staremo a vedere. Altro capitolo pieno di misteri che da voglia di andare avanti. Grazie!

Recensore Veterano
16/09/21, ore 08:30
Cap. 5:

Ciao Chicca!

Questo capitolo inizia in un modo piuttosto positivo, con Kisame che trova un lavoro di cameriere. E@ sempre il risuoltato delle circostanze difficili a casa sua, ma e' qualcosa...

Molto forte il dialogo con sua madre, che se lo fa riflettere sul fatto che i genitori non sono mostri, ma umani anche loro, questo non vuol dire che deve tornare indietro. Perche' hai ragione, i genotri sono quelli che devono aiutarti, non rappresentare il piu' grande ostacolo nella vita di un figlio.
Eppure quante volte accade che i genitori dicano di volerti bene e poi si comportano in maniera opposta? (O anche i figli. Entrambe le parti possono farlo).

Gli impegni che diventano scuse per affogae i problemi piu' grossi...Nemmeno Madara e' piu' abbastanza per arginare quel mare, tanto che i momenti con lui, la sera, Kisame li ama ma anche li teme.
" non si più mettere un tappo in eterno sul dolore, prima o poi finisce per esplodere."
E' cosi' vero. E' una cosa che capita cosi' spesso e che tutti facciamo fatica ad accettare! (E segnalo anche l'errore di battitura "non si piu' mettere", volevi dire "puo' ").
Le descirzione delle feste natalizie, che dovrebbe essere allegra, qui e' quasi cacofonica, distorta, come oi la realta' si distorce negli occhi di Kisame quando sviene...
E si trova li' da solo. Nessuno gli fa compagnia. Ma quella solitudine gli permette di piangere. Finalmente.

L'ombra di Obito e' presente fino dal primo momento in cui parli di lui, e' come appunto un'ombra sullo sfondo dell'amore fra Kisame e Madara. Poi il fatto che escono insieme, Kisame e Madara, quattro anni dopo la loro prima uscita al bar...c'e' qualcosa che non mi convicne, che mi fa stare in ansia, che mi fa temere un twist.
E c'e' il velo di tristezza di cui palra Kisame, che offusca il nero puro dello sguardo del suo Madara. Tanti elementi che mi fanno temere ancora una volta per la felicita' di Kisame, che VUOLE essere felice, che vuole solo essere normale: essere riconosciuto come se stsso, essere amato...
Devo dire che non mi aspettavo il litigio violento fra Obito e Madara (&Kisame), con una riflessione fra essere fortunati e normale dal pdv di Obito.
Non ho capito bene cosa succede ma aspetta, Obito ha ucciso Madara?
"fu l'ultima volta che lo vide" mi fa pensare alla morte, ma potrebbe essere altro. In ogni caso sono rimasta spiazzata! Non puo' essere finita come penso sia finita, anche se sono preoccupata sin dal momento in cui Kisame fa a soccorrere Madara e lui e' esanime.

Io...non so cosa dire. A parte che il pensiero di Kisame che soffre mi fa male.

Scusa se posto la rece solo ora, ieri sera sono crollata dal sonno.

Un bacio!

Dark

Recensore Veterano
14/09/21, ore 08:39

Cara Chicca,

Eccomi a commentare un altro capitolo che mi sono gustata e goduta parola per parola.
Apprezzo immensamente la tua sensibilità, il tuo modo di narrare sereno eppure infuso di ansia. Perché riesci sempre a farmi affezionare&preoccupare per Kisame, che l'infelicità e la delusione siano sempre in agguato dietro l'angolo.
Anche io trattengo il respiro a vedere Madara -suo compagno da TRE ANNI. Una relazione molto lunga in adolescenza. La mia più lunga in adolescenza è stata otto mesi, fai tu- che davanti agli amici e Obito lo tratta solo come un amico.
Mi sento in ansia con Kisame che non ha, alla fine, fiducia nella sua stessa felicità, si aspetta sempre che finisca.
E Madara, che sono convinta lo ami, purtroppo fomenta il sentimento di mancanza e predestinazione.
Amo la varietà con cui descrivi le loro scene erotiche e la loro passione, mi stai facendo apprezzare la bellezza di Madara (trovo che anche lui abbia un bel nome tra l'altro. Stavo per dire che credo che mi piacciano i nomi maschili jappo in -a ma poi mi sono ricordata che Kiba non mi piace come nome), visualizzare l'imponenza di Kisame...che ricordiamoci è ancora un ragazzino.
Si sente proprio la passione, me li vedo i loro corpi tonici e avvinghiati, vedo il sangue che cola dal labbro di Kisame dopo che si morde, vedo il succo di fragola che Kisame pulisce con un bacio da viso di Madara (le fragole ricoperto di cioccolato, che cibo lussurioso. Mi ricorda un posto a Parigi -dove ho vissuto qualche anno- che le faceva).
Mi dicevi che non riesci a distaccarti troppo dal canon e a nom dare a Madara la vibe di leader, ma è giusto che tu faccia così. A me piace un minimo di fedeltà al canon :)
E poi c'è la prima penetrazione di Kisame in cui Madara ha il controllo della situazione...nel senso che sa alla perfezione come muoversi per garantire al suo amore il massimo del piacere e il minimo del dolore. Ma anche Kisame ha una sorta di controllo perché, se Madara è sempre silenzioso e non lascia tracce, qui lo fa gemere.
E poi si chiede cosa gli manca, quando il loro amore finirà -perché è certo che finirà :(

Un altro highlight del capitolo, a parte l'apparizione di Naruto e Kiba (per Naruto ero convinta che fosse lui quando l'hai introdotto nella scena!) Due personaggi che mi stanno molto simpatici. Sai cosa penso di Naruto!
E il locale "Susanoo", fantastico.
È stato il punto di rottura fra Kisame e i genitori.
Come si dice lui stesso, con grandissima presenza di spirito e forza d'animo, era una cosa che era destinata a succedere. Dal momento in cui Kisame ha scelto di prendersi in mano il futuro, di non vivere in funzione di altri!!
E nom lo rimpiange.
Mi ha fatto rabbia che i genitori (perché se la madre non si esprime, acconsente) usino i soldi e "ti pago io" come mezzo di ricatto :(
E sono restata sollevata auando Madara, nonostante gli atteggiamenti che mi danno ansia, accoglie Kisame in casa.

Ora resta da vedere se davvero Kisame vedrà la fine di questa specie di limbo di gioia in cui il mondo attorno a lui e a Madara sembra distante.
Io ho tendenze pessimistiche e mi dico...Sì. nonostante voglia sempre più bene al tuo Kisame e voglio che sia felice e basta.

Ah, molto normale, molto umano che Kisame voglia fare con Madara tutte le.attività che si fanno in coppia.
Ed è quando Madara è carente su questo aspetto naturale e normale che l'ansia sale...

Che bella lettura anche stavolta!

Buona giornata e un grande bacio!

Dark

Recensore Junior
13/09/21, ore 14:39
Cap. 10:

Carissima eccomi finalmente a commentare questo capitolo 8. Tanto il tempo che ci ho messo, quanto mi è piaciuto! Qualche commento in generale prima di entrare nei dettagli.
È come costruito in due parti: nella prima, si vede bene come le cose paino piano cambino per Kisame, come inizia a frequentare nuove persone, come rifletta su quello che gli è capitato e sui suoi rapporti interpersonali fino a questo momento. E si crea una sorta di tensione con Naruto: Naruto è un ottimo amico, ma sembra che Kisame senta quasi qualcosa di più, anche se non è così esplicito. È un cominciare a conoscersi graduale e sottile come tante volte succede nella vita vera, anche se Naruto è un vero “rompighiaccio”, e l’ho adorato. Poi, tutta la scena al Susanoo, dopo il diploma, come una sorta di liberazione: Kisame inizia ad uscire con i suoi nuovi amici e fa di tutto per godersela. Volevi tensione erotica senza essere esplicita: ci sei riuscita. E anche tanto, e molto, molto bene. Altro elemento che crea tensione, e ne crea tantissima: Sasuke e Itachi. Sappiamo che sono lì, ma non dici mai il loro nome, resto nell’anonimato e crei un mistero intorno a loro che è molto, come dire… tipico degli Uchiha! ;)
La prima cosa che mi ha colpito subito, e parecchio, è il modo in cui il capitolo si apre: “Fare delle scelte o prendere delle decisioni implicava per forza far soffrire qualcuno, se stessi o gli altri, a quanto pare trovare un compromesso non era possibile”. Questa frase mi parla, è vero, inizi “forte”. Bisogna prendersi la responsabilità delle proprie scelte, e anche dei propri sentimenti, e talvolta, aggiungerei, anche i compromessi implicano sofferenza e responsabilità.
Altra immagine molto bella e potente: il petto di Kisame che “si riempie di una voragine sconfinata”: di solito voragine=vuoto, e invece qui “riempie”, mi piace molto questo contrasto.
Mi piace che Kisame trovi un po’di conforto nella nuova amicizia con Naruto, come dici tu (bellissimo) la “chiave” in fondo a quegli occhi turchesi. Mi spiace molto per come finiscono le cose con Sarana, Kisame ci prova a sistemarle ma d’altra parte… Non può che essere così e Kisame non la potrà mai ricambiare. Il “non ha importanza” può fare ancora più male della rabbia, e sì, è la fine di qualcosa ma è giusto voltare pagina.
E Kisame lo fa, con Kiba e soprattutto con Naruto: il mondo parallelo che Kisame cerca di scoprire è… Sé stesso, accettarsi anche, credo; e trovare il coraggio di dire “io sono questo, io sono così”. E smettere di auto-deludersi. E per comciare, dice la verità a Sarana Il fatto che tu abbia evocato Sasori e il modo ambiguo in cui sorride l’ho molto apprezzato, per due motivi. 1. È stata la prima esperienza di Kisame, l’ha certamente marcato e quindi ritorna periodicamente tra i suoi pensieri; 2. Sasori secondo me, così psicopatico, ti è uscito benissimo, mi è piaciuto.
Mi piace molto il contrasto tra “lo strato di gusci d’uova” su cui Kisame ha l’impressione di camminare e la “gomma da masticare gigante” che ritorna ;) D’altra parte, quando si ha paura di sbagliare e/o di affrontare queste paure e le eventuali conseguenze, è proprio così, e con queste immagini l’hai reso benissimo! Mi piace molto come Kisame mantenga i suoi sensi acutissimi da squalo anche in AU, le osservazioni che fa per esempio, sul cappotto marrone di Naruto che sta bene con i capelli (e ancora di più come osserva e riflette sui ballerini del Susanoo… Uno in particolare).
Il bar di vecchi in cui vanno mi ha fatta sorridere: ci si sarebbe aspettato… E infatti è così XD E immagino che tu un posto del genere l’abbia visto e sarei curiosa di sapere qual è e dov’è ;)
Naruto è semplicemente fantastico, il modo in cui parla a Kisame, le cose che gli dice, così schietto e onesto. Tutti vorrebbero un amico così al loro fianco, Kisame è molto fortunato! E infatti finalmente si apre, a volte non si può risolvere tutto da soli e serve una spintarella, un appoggio. E quando lo trovi, come dici tu, poco importa del posto e della birra annacquata. Che bella la loro conversazione! E qui infatti, mi pare, si arriva a una svolta nel capitolo, che si traduce con un’altra delle tue bellissime frasi: “Kisame aveva deciso di prendersi una pausa, dai sentimenti più che altro. Si trattava di una pausa piuttosto lunga della quale non aveva calcolato per niente la fine.” Mi è piaciuta veramente tanto! E il cambiamento c’è eccome: il periodo della matutità, che di solito è stressante, lui se lo vive calmo e sicuro, sereno e accompagnato dai suoi nuovi amici. L’immagine dell’acqua calda, della corrente in cui a Kisame sembra di scivolare, è un occhiolino storia originale? Credo che esemplifichi alla perfezione quello che volevi trasmettere.
Mi piace molto come, ancora una volta, il giorno del diploma, abbia un pensiero per Sasori: questa persona che l’ha tanto marcato e che è scomparsa nel nulla, ma Kisame è una persona profondamente buona e non riesce a non pensare agli altri. Il sole abbagliate uscendo, anche quella bellissima immagina: una luce che avvolge ma che acceca, perché non si può (pre)vedere il futuro, nonostante ce lo si immagini luminoso. E bellissima anche questa idea di luce che richiami attraverso Naruto, che ce l’ha dentro, come dici tu, e immagino che avere accanto una persona così renda più “facile”, più luminoso, per l’appunto.
Kisame vestito così come lo hai descritto è super bello e lo adoro: il giallo tra l’altro è complementare del blu, quindi richiama i suoi capelli e anche il suo aspetto “vero”: blu. Ottima idea, bellissimo Kisame! Anche Kiba con lo smanicato leopardato devo dire che non è male ehehe! E mi aspettavo che andassero al Susanoo: colpo di genio usare questo nome per un night, te l’ho già detto ma te lo ripeto!
Molto bella e realistica, come sempre, la descrizione del locale. Domanda: la barista che descrivi rapidamente, è un personaggio di cui, semplicemente, non dici il nome? Avevi in mente qualcuno? Ho pensato a Rin.
Poi, per quanto faccia sorridere la cosa di accaparrarsi i manzi (qui ho riso sul serio!) tipo vendita all’asta con i loro manager, è chiaro che questo “mercato dei corpi” ha un che di estremamente amaro e malinconico, nemmeno tanto velato, e Kisame giustamente lo pensa e lo percepisce. Per quanto tu abbia descritto bene il locale, la descrizione dei ballerini batte tutto. Choji l’ho semplicemente adorato, con la farfalla ricamata sulla camicia poi, ma wow! L’hai descritto benissimo, e un elemento comico per rompere il ghiaccio e far partire la serata ci sta tutto. Ho amato le risposte taglienti di Choji ai grezzi e maleducati avventori del locale (immagino che in posti del genere possano essercene tanti): grande Choji, diglielo! “quell’inutile ammasso di carne che sta intorno al pistolino? Si chiama uomo!” Su questa mi sono piegata e ho pensato: cavolo, sì!
Poi Sasuke: così perfetto da sembrare finto, una statua di cera. Grazie per queste parole azzeccatissime ;) Broncio, malinconia e freddezza, un mix di sentimenti mescolati e non subito identificabili, è lui. E adoro l’empatia di Kisame, che riesce a sentirla solo con uno sguardo.
Shisui e Yahiko sono perfetti: bellissimi, diversi e quasi complementari. Yahiko/Pain mi è piaciuto un sacco, il ruolo di ballerino di pole gli si adatta alla perfezione, con tutti i piercing che ha e poi… tornano i pantaloni rossi di latex, magnifici! L’espressione impossibile e i lampi viola… E quando Kisame pensa alle lenti, mi sono venute in mente le nostre conversazioni ed ho sorriso! E Shisui ha un “non so che di quel moretto che stava al tavolo da solo”, ma certo che sì ehehe! ;) Mi chiedo se siano imparentati in questa storia. Li ho adorati questi due, una coppia inedita ma vincente, molto molto erotica già questa prima scena. Poi… la donnola.
Bellissimo vestito così, semplicemente perfetto, non si poteva fare di più. E il numero che fa con il palo? Wow, son rimasta a bocca aperta anche io con gli altri. Questa descrizione così accurata del fisico da paura, dei vestiti, delle mosse (calcolate al millimetreo, certo!)… ma non si sa niente del suo viso. Un meraviglioso contrasto, e inevitabile dunque che Kisame si chieda chissà come sono i suoi occhi. Kisame è uno che va al sodo, che “vede attraverso”. E questa domanda se la fanno tutti i lettori con lui! Mi piace quello che dici su come si muove, “come fosse stato fatto d’aria”, e sulla pelle come “un lampo chiaro” il suo avvinghiarsi con le gambe e Kisame che, nonostante sia eccitato da morire, pensi che in realtà sia molto più bravo di così. Condivido. L’osservazione che fa sulla mano dominante è anche meravigliosa: nota TUTTO Kisame, con i suoi super-sensi. Già, perché non usa la destra? Ora sono curiosa.
Mi piace tantissimo tutta questa descrizione, anche l’interazione con Shisui e Yahiko, soprattutto con Yahiko che lo solleva “come se non fosse niente”, una frase basta a far emergere il contrasto tra due corpi così diversi ed entrambi stupendi. Altro dettaglio: i tacchi. Non l’avevo mai immaginato con i tacchi ma cavolo, quanto è sexy. Mi hai fatta impazzire. E Kisame che nota come le caviglie tremano leggermente… Come un emblema della difficoltà e natura effimera di questo tipo di vita. Un dettaglio di una finezza unica ed insieme estremamente erotico.
E ancora peggio (ma fa anche sorridere) Naruto che lo porta in braccio come un trofeo: i ballerini di pole come trofei; sì, spesso è così, nella vita reale, ed è avvilente. Ma il sorriso deriva dal fatto che è Naruto che lo fa. Ora, già qui la tensione sale, cosa dirà Kisame? E riesci a farla salire ANCORA con lo sguardo di Sasuke, “potente come se la sua volontà si estendesse prendendo vita in una entità molto più enorme di lui, di tutti loro messi insieme”. Immagino che Sasuke e Itachi siano fratelli, ma del loro rapporto non sappiamo ancora niente e muoio di curiosità. Se Kisame rifiuta, è anche per via dello sguardo di Sasuke?
E poi, forte e veloce come è iniziato, il capitolo si chiude altrettanto velocemente e d’impatto. Con Kakuzu che fa la sua entrata in scena: e chi se non lui il manager spilorcio? Qui ho riso davvero, davvero tanto, e senza amarezza! Kakuzu mi fa sempre ridere, ci stava troppo e quasi me lo aspettavo.
E niente, cosa succederà adesso? Menomale c’è già il capitolo 9 eheh! Questo, bellissimo, davvero. E bellissimo anche il titolo, lasciava presagire ma non dava indizi, e l'ho trovato già di per sé eccitante. Sottigliezza, erotismo, tensione, sentimenti. C’era tutto. Bravissima, come sempre, e al prossimo capitolo!

PS. Mi avevi chiesto tempo fa per gli errori di battitura, te ne segnalo alcuni ma sono pochissime cavolate e li ho visti perché ti ho letta da word, e non dal sito:
il lui>in lui;
straordinario sorprendente> straordinario e sorprendente;
ma sono cero> ma sono certo;
fece solo federe> fece solo vedere;
concentrasi> concentrarsi.

Recensore Veterano
10/09/21, ore 15:53

Ciao Chicca!

Finisco di leggere questo capitolo pieno di passione, di amore e di rivalutazione di sé con un gran sorriso sulle labbra.
Sì, perché ho temuto per tutto il capitolo che qualcosa, qualcs'altro potesse andare storto nella vita di Kisame, che si fa sempre in quattro per mantenere armonia con tutti, per dire sempre una parola gentile...fino a quasi annullarsi, a dirsi che forse lui non merita "soddisfazione e amore", che invenzioni nella sua testa hanno più peso di quanto ne abbia lui stesso.
Ma no. Qui Kisame fa qualcosa oer Kisame, corre dietro al ragazzo di cui si è innamorato e ottiene calore e passione.
Sai, mi ha colpita molto il contrasto fra:

- l'elemento fanciullesco di questo capitolo: come molti di noi hanno davvero fatto in adolescenza, Kisame è innamorato e scrive il nome del suo amore in giro, dichiara al mondo il suo amore. Se avesse un aereo lo scriverebbe in cielo, ma preferisce una pianta (è una pianta che ti sta a cuore?) e superfici ferree. Poi la descrizione della sede staccata del liceo, mi riporta al liceo per davvero!
È un ragazzo di prima...ha 14/15 anni no?

-l'elemento adulto del capitolo. L'amore di Kisame per Madara sembra più che una passioncella giovanile, e infatti poi diventalp strumento di affermazione attraverso cui Kisame si riappropria del suo valore (speriamo che sia un cammino in discesa ora! Ma sono anche amante dell'angst, quindi non so cosa sperare😏). Poi lui e Madara bevono come uomini vissuti, Madara vive praticamente da solo.
E come descrivi nella scena hot, Kisame (anche Madara ma qui voglio parlare di Kisame) è fisicamente adulto. I muscoli sviluppati, la capacità di venire.

Insomma, fanciullezza ed età adulta sono intessute insieme in un mix che mi sconvolge e anche mi affascina.
Poi c'è un po' di Chicca qui, "entrambi avevano le labbra piene e carnose, questo rendeva quel contatto come uno scivolo di velluto, Kisame lo immaginò di colore blu". È un capitolo molto sensory con tutte le bellissime descrizioni dei capelli di Madara -ho amato proprio leggerle! Amo guardare i capelli.

Poi c'è la ragazza. A lei piace Kisame. Le piace parecchio. Ma non è Madara, non si è accorta che è gay, quindi ci spera. Lui è sempre gentile e affabile ma già da qui si decide a non essere più un accontentatore.
E poi ne parla con Madara, della discrepanza fra liceo classico e passione per lo sport. E Madara, che ha delle vibes del canon -grande presenza, grande intelligenza, leader carismatico- lo capisce subito. E aveva capito subito che Kisame aveva dei sentimenti per lui.
È stato bello leggere della loro ricca interazione durante l'assemblea, ho sorriso sghemba quando Madara permette a Kisame di fare infrazione tanro lui è il rappresentante di istituto.

Ci sono elementi che contrastano tanto con i primi due capitoli e un altro di questi è la casa di Madara. Monolocale, ma niente a che vedere col tugurio di Kabuto.
Scale, sì, ma non la tetra stamberga strillante di sasori dal sorriso inquietante.
.niente, è stato un capitolo che mi ha lasciata proprio soddisfatta. Ho percepito tutta la tensione dell'innamoramento, la paura di Kisame attraveros i suoi pensieri giovani w spontanei e anche maturi. E poi tutto l'appagamento che ha avuto con Madara non solo fisicamente, ma anche per vedersi riconosciuta la propria felicità.

Ottimo lavoro Chicca! Un bacio


Dark

Recensore Veterano
06/09/21, ore 07:23

Ciao Chicca!

Eccomi al tuo secondo capitolo, che si apre in modo positivo!

Come Kisame anche a me piace voltare pagina. Risolvere un problema e passare ad altro. CHe bello che fa windsurf,un altro modo per connettere il tuo amore per il mare al latomarino di Kisame del canon, in una AU. Mi piace trovare questo tipo di collegamenti.

Come Kisame anche io amo i mercatini ma...sono totalmente ignorante di cristalli e pietre! PEr cui ho amato leggere questo specchietto in cui ne parli (io ne ho una favorita...rullo di tamburi, il lapis lazuli ovviamente :D)

Fa male leggere di quello che il padre gli dice per il liceo, perche' dovrebbe scegliee per se stesso...ma a quell'eta' li' non si puo' fare una vera ribellione radicale perche' manca l'indipendenza, soprattutto economica. Ma Kisame vuole evitare il conflitto. Percio' e' disosto a postporre i suoi progetti, per cercare di mantenere armonia intorno a se. Mi piace come tu abbia messo i suoi pensieri tipo un flusso di coscienza, molto aperti, molto onesti, sa di "vero". QUindi Kisame di naruta ha i capelli neri. Mi fa pensare a quello che stiamo ancora discutendo sul profumo delle persone coi capelli scuri :)
E' preoccupato per la scuola (e ensa anche a Sasori, fa buon viso a cattivo gioco, ammiro il suo ottimismo) ma trova semre un modo per essere gentile -lasciare il psoto esterno libero. Essere aperti alla comunicazione. E vicino a lui si siede...Kabuto! l'ho riconosciuto subito :) Mi fanno morire i pensieri di Kisame quando lo vede. E mi fa un po' ansia la mano flaccida.

E con Kabuto hai introdotto un altro elemento del cuore: i cyborg (love <3) la robotica. E yikes Kabuto ha costruito un cyborg addirittura. E chiede a Kisame di andarlo a vedere. Gulp. L'ultima volta con Sasori...e poi ci dici che succede qualcosa che cambia la vita di Kisame per diversi anni e io sono qui incollata allo schermo: sai di certo come tenere un lettore sulle spine, tu.
E poi...e poi arriva un elementocatalizzatore. Alto, profumo deciso, lunghi capelli corvin. Adoro tutta la descrizione che hai fatto di Madara (Il "mullet dolce", gli occhi "taglienti ma sereni". Ecco, questo non me lo immaginavo, io li vedo duri! E anche io penso sempre che i suoi capelli siano molto grossi, spessi e pesanti!), il tutto abbinato alla reazione viscerale di Kisame. E Kisame se ne innamora. Non puo' farci niente, cupido ha scagliato la sua freccia.

Poi mi ributti nell'ansia con Kabuto e il suo vicolo puzzolente, la sua squallida stanza. Mi sono proprio fatta esperienza dell'odore di cose vecchie e consumate, e non mi piace per niente. E anche tutto il disordine e lo sorco a casa di Kabuto mi mettono molto a disagio. Ma mi piacciono queste descrizioni di case dell'orrore, spero di leggerne altre!
Kisame vuole mangiare iu' sano erche' si allena! E no, Kisame, non c'e' niente di sbagliato in quello che fai, per la gente che incontri.
La parte con la lamada che attiva il cyborg (e' la lampada ad attivarlo giusto?) e col cyborg che non ha una forma umana, ma di disco a rotelle con cellule di esseri viventi probabilmente, mi fa ancora ansia e disagio. Molto di piu' di un cyborg in forma umana. L'anguilla e' un altro riferimento al mare, ma qui non c'e' liberta', qui c'e oscurita' ed inquietudine.

E questo incontro con Kabuto da' a Kisame la risoluzione per prendere in mano la sua vita e provare ad essere felice. COminciando dall'avvicinarsi a Madara, il ragazzo di cui si e' innamorato.
Ha diritto di essere felice, diamine, non accontantarsi di Kabuto!
Una lettura a montagne russe ancora una volta, di cui ti ringrazio!

Alla prossima e un bacio

Dark

Recensore Veterano
02/09/21, ore 17:41

Ciao Chicca!

Comincio finalmente questa tua AU e wow, che inizio! Non mi aspettavo assolutamente che sarei stata tirata dentro un primo capitolo cosi' palpitante, e ti ringrazio per avermi fatto subito salire la tensione.

Allora, all'inizio abbiamo un Kisame molto positivo che si da da fare per ultimare un progetto di vita. Lo vediamo cercare e trovare il posto giusto, pulire tutto con cura e pazienza, fino ad arrivare a visualizzare gia' le macchine dei clienti che frequenteranno la sua palestra.
E' interessante vedere come interpreti i tratti fisici di uno come Kisame, in una AU: molto alto e molto possente, mani grani, capelli a spazzola tinti di blu che sono piu' lunghi di quello che sembrano. E lampade che richiamano l'abbronzatura da mare (perche' un legame all'elemento Acqua e al mare ci vuole sempre!), la pelle non liscia da squalo ma depilata. E' un culturista qui, e lo vediamo pieno di brio nell'attesa di aprire la sua palestra.
E poi cominciamo a scoprire la sua storia, e anche com'e' che si e' appassionato allo sport cosi' tanto.

Mi dispiace sapere che era un ragazzino molto solo, che non ha avuto la chance di confrontarsi con qualcuno per molto tempo, soprattutto quando si e' reso conto che le sue tendenze sessuali non sono quelle della maggior parte della gente.
Purtroppo l'omofobia e' sempre viva e sempre forte, e qui l'hai sovrapposta al periodo di inizio adolescenza, dove tutto e' gia' sottosopra. Le medie per me sono una fase della vita caotica e non molto piacevole, e per Kisame si aggiunge anche il dolore di non vedersi capito da nessuno...ma anche di vedersi deriso, isolato.
Da tutti, tranne che da Sasori, che sembra il suo opposto in tutto e per tutto. Hai reso molto bene il suo aspetto delicato fin quasi da essere inquietante, quella sua vibe da bambola (non puo' esserlo in AU ma il richiamo c'e', bello forte), tutto in contrasto all'energia e alla fisicita' di Kisame.
Sembra che le cose non siano tanto nere, con questo amico che Kisame si e' fatto...finche' non va a casa sua.
Mi hai fatto pensare alla Stamberga Strillante di Harry Potter con la descrizione della casa, piena di elementi inquietanti da romanzo noir/gotico.
A me pacciono le case inquietanti, quindi mi sono proprio deliziata a leggere tutta questa sequenza. Con pure i burattini.
Non mi aspettavo cos'e successo in camera di Sasori! E non sapevo se ridere o essere spiazzata quando ha porto a Kisame il pannolone con la spilla da balia, quando l'ha chiamato "il mio bambino" (e se stesso "mammina"), gli ha fatto bere il latte caldo, si e' presentato nudo e gli e' venuto sulla gamba. Tutto meravigliosamente inquietante ed oscuro. La vibe di Sasori e' cosi', lui e' molto inquietante, dark, perverso (uno che prende la gente, la svuota degli organi e li rende marionette...forse solo Orochimaru e' piu' creepy di lui. Ma adoro Sasori per questo). Volevo che Kisame ne uscisse illeso, anche se poi un episodio come quello e' difficile da cancellare dalla memoria. Anzi, NON SI PUO' cancellarlo!
E si chiede, ritrovandosi poi ancora una volta isolato, se abbia fatto male ad allontanarsi da Sasori. E io vorrei dire "no, meglio soli che mal accompagnati", anche se riesco a immaginare a stento come si si sentito. SOlo ancora una volta, forse per sempre.
CI sta che ti ricolleghi coi burattini (con cui Sasori faceva anche sesso. Ce lo vedo) al fatto che Sasori venga internato in un ospedale, e che la sua presenza sia sempre aleggiante in classe per Kisame.
Da li', si butta nello sport.

SOno curiosa di proseguire e leggere le sue avventura, perche' questo inizio e' stato veramente di impatto!
Ho letto tutti gli avvertimenti a inizio capitolo e ho detto "ma ha anche dei difetti!"

Ottimo lavor Chicca, la miaattenzione e' conquistata!


Un bacio,

Dark


PS. le tue foto sono bellissime, anche questa qui profilo

Recensore Junior
02/09/21, ore 00:20

Eccomi, questo settimo capitolo mi ha fatta sognare e già lo sai, ma è giunto il momento di commentarlo in dettaglio. Forse batte anche il primo in termini dei capitoli che ho più apprezzato, ma sono di parte, perché c’è Deidara.
Andando con ordine. Bellissimo l’inizio, l’armonia quasi irreale – per Kisame– i suoi che sono felici, il regalo del padre: forse pensano che Kisame sia tornato sulla “retta via”? E Kisame ci prova ad accontentarli, ma nel profondo non può negarsi la sua essenza. Molto bella la cosa che dici sui messaggi di Sarana : “lui si credeva felice di riceverli”. Ci sta provando, ma in modo come inconsapevole, e da questo “credersi felice” parte tutta un’evoluzione del personaggio lungo tutto il capitolo che mi è piaciuta un sacco. E già la frase sul telefono di Madara spento, poco dopo quella sui messaggi di Sarana, mette subito in luce i contrasti interiori che sta vivendo e che lo trascinano. Essere quello che gli altri si aspettano da te: una tematica fortissima e che hai esplorato con grande acutezza, come scrivi “trasforma” i suoi pensieri su Madara e cerca di godersi il presente e il fatto di essere cercato e apprezzato da qualcuno. La madre di Kisame è un personaggio molto tenero, preoccupata per il figlio anche se in modo sbagliato per lui (cercare la presunta normalità): traspare tutto l’amore che prova per lui.
La scena di quando suona a casa di Obito e Madara e vede una sagoma dietro la tenda, che non gli apre, è super reale e mi è piaciuta un sacco. Chi era quella persona? Lo scopriremo? E qui suspense, che adoro come sai. E poi il suo dirsi che ha una vita davanti e deve passare oltre: in quanti ce lo diciamo alla fine dell’anno, quante volte l’abbiamo fatto? Ci si può proprio immedesimare nel personaggio, bellissimo. E bellissima quest’atmosfera di passaggio che si sente – e a volte la si sente in modo quasi obbligato – quando finisce l’anno. Lo dico ora ma, lungo tutto il capitolo, l’hai resa alla grande.
Kiba impellicciato mi fa spaccare, e adoro il dettaglio quasi paranoico di Kisame, che si fa prendere dall’ansia, sul perché non indossa la pelliccia che gli ha regalato (forse) Madara. Questi pensieri e queste congetture le ho fatte miliardi di volte e come me, sicuramente, tante altre persone.
Mi è molto piaciuto anche il dettaglio della manina, come dici tu, di Sarana che si posa sulla guancia: molto visivo, come sai fare tu. E Kisame non le sorride: “incurva le labbra carnose”, perché comunque questa serata per lui è fonte di interrogativi e suspense – domande senza risposta. Bellissima trovata, grande.
Viaggio e oggetti che sono sballottati nel bagaglio anche iper realistico, così come la casa e la sua descrizione (il campo brullo di erba secca piaciuto un sacco, così come tutto il paesaggio che, suppongo, tu conosca, così come l’interno della casa ;) ). Ti giuro che ho pensato a qualche festa di capodanno a cui ho partecipato da giovane. E tutto questo realismo è mescolato ai pensieri di Kisame che punteggiano la descrizione e mi piace molto, da movimento e genera tensione.
Naruto stupendo, con il suo sorriso che illumina tutto e la sua camicia azzurra, la sua ironia e le sue battute, la sua allegria. “persino quella casa solitaria fosse felice di essere così animata quella sera” ho adorato questa frase. Mi è piaciuto tanto come tu abbia inserito in questo capitolo tanti personaggi in modo molto naturale: ci stanno davvero tutti, e tani non li ho letti spesso (Kiba, Tayuya). Kisame, felice di godersi la serata ma attendo a captare i segnali e intenzionato ad avere le informazioni che cerca, è perfetto: tutta la scena si visualizza perfettamente. E adoro il modo in cui cerca di convincersi che Sarana gli piaccia: alla fine questo castello di carte crolla ma hai costruito una situazione molto reale, ambigua e poco chiara, anzitutto nella testa di Kisame. Bellissima frase, a questo proposito : “come avrebbe dovuto comportarsi con quella ragazza, con tutte le ragazze”. E mentre parla con Sarana, appiccicata accanto a lui, si scambia sguardi di intesa con Naruto.
Poi, dal niente, la donnola. Ho una vaga idea di chi tu stia parlando ma sono curiosa da morire! E il suo manager spilorcio, non sarà mica un certo Kakuzu? Così, naturalmente, hai glissato fra el righe un altro mistero, forse il più importante per il seguito della storia.
L’entrata in scena di Tayuya e la descrizione: perfette, è lei, ho amato leggerla, non c’è mai, e tu l’hai resa alla grande! E Hinata, che sembra u pesce fuor d’acqua nella gabbia di matti, e che si siede davanti a Naruto per guardalo, anche lei mi è piaciuta un sacco, se volevi metterla in contrasto, sei riuscita perfettamente. Adoro l’acutezza di Kisame che pensa che non abbia speranze (e c’ha ragione eheh!) e Naruto che vuole diventare sindaco- Hokage.
Kabuto: dovevi restare a casa XD Scherzo, ci stava pure lui. E anche il conto alla rovescia con la TV non poteva mancare, è un dettaglio super reale che abbiamo, credo, sperimentato quasi tutti nella vita.
Poi arriva Deidara. Ma… Altro che comparsa! La descrizione dei capelli “folti e lunghissimi”, bellissima, si sente quanti ne ha “madre natura ci aveva messo del suo”, già, è proprio così. E l’espressione “particolare” lascia spazio a tutta l’immaginazione (Ah!). Anche il cappotto verde secondo me gli sta bene, così come i dettagli in pelle nera. Poi vabbé, ha portato una bomba, e la offre come un regalo prezioso con un ghigno sarcastico: è tutto lui e, come dice Kisame non potrebbe mai, ma proprio mai passare inosservato, eheeh! Domanda: perché Kisame, quando vede Hianta sgranare gli occhi, vuole sperare che sia solo una sua impressione? Poi, sempre du Deidara, pezzi unici e creazioni fatte a meno, sguardo da folle… Ci sta tantissimo. L’ho dipinto diversamente ma questo lato di lui c’è e lo vedo, e mi piace.
Ho riso sui muscoli facciali di Kiba e anche su quello che gli dice Deidara sull’apprezzare l’arte: Deidara fa sempre ridere, anche con un sorriso beffardo (tutto suo). E il dettaglio della sua pelle rosata che si arrossa per il caldo e l’eccitazione l’ho adorato. Tutti i dettagli, i vestiti, i gesti… Bellissimo.
Molto bella anche la dinamica a tavola, i giochi di sguardi, e Kisame, preso fra Sarana e Naruto, che osserva tutto e con i suoi “sensi di squalo” non si fa sfuggire niente. Hinata ha un debole per i biondi XD.
Quello che dice Deidara a Hinata è bellissimo: “Baby, un artista dà la sua stessa vita per lo show, egli mette l’anima dentro le sue opere, e io adesso non posso fare a meno di mostravi e di vivere io stesso la mia anima.” Mi sono quasi commossa perché è un rompiscatole Deidara ma questa frase riassume in colpo solo un tratto saliente e molto profondo della sua personalità e delle sue idee. E quello che gli risponde Naruto mi ha fatta cadere dalla sedia XD così come Deidara che lo chiama biondino, perché sono biondi tutti e due (una cosa da niente forse, ma ho riso lo stesso). Sono curiosa di sapere perché vedi le sue pupille dilatate: perché è invasato? Ed è bello e sorprendente che acchiappi Hinata fra tutti: perché si è reso conto di come lei lo guarda? Adoro: prendi questo, quello e andiamo, e via, un leader nato XD. “Svalvolato” e “polveriera con le ruote” anche mi hanno regalato sorrisi. Così come la descrizione di quello che viene dopo col karaoke, tutti IC e tutit bellissimi, una scena che sprizza allegria. E ambiguità, tra quello che pensa Kisame di Sarana e quello che sente per Naruto. La descrizione dei pensieri condivisi in quei dici secondi che precedono la mezzanotte, la sensazione di “rest”… Toccante. E come l’hai gestita bene: ho veramente apprezzato tantissimo i numeri “contati” in corsivo (e il corrispettivo di chi pensa) e l’alternarsi dei pensieri di tutti, se non ci fosse stato Deidara sarebbe stata la mia parte preferita del capitolo, credo ;) Sarana, fantastica: hai capito tutto. Davvero bello questo passaggio, in poche righe hai dato più spessore a tutti quanti, ne hai svelato l’intimità mettendo il lettore in una posizione quasi di voyeur, ci hai dato la possibilità di capirne l’intimità e la complessità al di là di una bella serata. Non so come spiegarlo ma mi ha parlato, mi ha colpita davvero tanto. E crea anche tensione: tensione che aumenta col brindisi, con le domande di Kisame sul mantenere la magia “per tutta la vita”, che bel pensiero, così come quello che rivolge a Madara. Sei una grande.
La descrizione delle esplosioni di Deidara, e dei botti è fantastica e super in linea con la storia originale, e da quel tocco magico da capodanno, quasi irreale: “era una serata da ricordare, farla rimanere impressa nelle loro menti quasi un dovere e Deidara aveva trovato il modo di farlo”. Eh sì, perché è un artista e, come hai detto, non passa mai inosservato. Vorrei tanto vederla io una cosa del genere! Altra frase che mi ha fatto battere il cuore: “Erano talmente tante e luminose che parvero cancellare il mondo intero.”Chi altro ci poteva riuscire? La luce, il rumore, i colori, il sole di notte… magnifico, descrizione bellissima e mozzafiato. E il richiamo al quarzo opalino è veramente una sottile, l’ho apprezzato tantissimo! Ci credo che Deidara faccia un immenso sorriso rientrando in casa!
Ho molto apprezzato la finezza con cui Kisame analizza il vestito di Tayuya, che alla fine non le sta così bene perché non è “il suo”. Chi altri avrebbe potuto avere un occhio così? Che birichina Tayuya! Poi vabbé, la scena erotica Deidara/Hinata. Questa coppia non me la sarei ami aspettata ma infondo, perché no? Immagino che Deidara abbia ceduto senza troppi problemi ai suoi sguardi ammirativi. Non può che fare del sesso acrobatico Deidara, e il contrasto tra i due è reso benissimo. Il sedere magro e tonico e le gambe scolpite nel marmo mi hanno fatta impazzire. E qui, grazie a questa scena, esplode il contrasto dentro Kisame: cerca di guardare Hinata ma non ce la fa, guarda Deidara (eh, conquista tutti lui!). Questo sesso perfomance lo trovo davvero molto adeguato perché Deidara ce l’ha una componente bestiale e prepotente, ce l’ha eccome. E penso che, un pochino, sia contento di essere stato visto nel bel mezzo dell’azione, e non ha paura di niente. E amo che tu, in quest’azione, abbia inserito il pensiero di Kisame: adesso sa chi rendere felice -o infelice- e aspettiamo di vedere quale sarà la risposta. È un pensiero lampo, di quelli che si formulano in contesti del genere.
E una risposta già c’è quando Tayuya – veramente senza pudore! – ci prova con lui. Poche, pochissime righe ma con un infinità di contenuti e di tensione: da Kisame che non vuole toccarla, a Sarana che passa di sfuggita (sono suoi i capelli castani, vero?) e poi la risposta che le da Kisame: “Io forse non conosco bene me stesso, non abbastanza, non ancora”. Applausi per vaer forumlato una risposta così chiara ed onesta in questa situazione, e per l’ammissione che fa a sé stesso: si sta cercando ancora Kisame, dopo averne passate tante e aver provato a imboccare diverse strade. Il suo pensiero, la sua evoluzione, sono costruite magistralmente e secondo me in questo capitolo raggiungono un punto altissimo: descritte in equilibrio tra l’immediatezza e la spontaneità dei pensieri e la sensazione dell’ “ho capito” che ha chi legge.
La recensione più lunga che abbia mai scritto ma davvero, mi è piaciuto da morire per tutte le ragioni che ho elencato sopra e che spero siano chiare. Sono tante e ho scritto tanto, tipo flusso di coscienza. Brava, bravissima! Ti superi sempre, non ho parole. (e se mai tu decidessi di farmi rivedere Deidara, non sarei altro che contenta!)

Nuovo recensore
28/08/21, ore 11:43

Spero che continuerai presto, la storia mi piace un sacco, la coppia Deidara-Hinata non l'avevo mai letta prima, ovviamente tutto descritto nei minimi dettagli che ho apprezzato tantissimo, sono curiosa di sapere sempre più di Kisame. Aspetto con ansia il prossimo capitolo

Nuovo recensore
28/08/21, ore 09:59

Ciao, ho iniziato a leggere la tua storia, mi ha molto incuriosito e continuerò a leggerla, ha un non so che di attraente, ottima fantasia e ottima scrittura, i dettagli sono sprezzanti e descritti alla perfezione cosi come i sentimenti del personaggio. Continuò subito a leggere