Dunque, dunque. Questo capitolo posso già dire che ha trovato posto tra i miei preferiti! (difficile, perché la storia è lunga, e ricca e ci sono un sacco di cose che mi piacciono). Per i personaggi che appaiono, per la spensieratezza, per alcune riflessioni che fai, per tanti problemi che si avviano verso una soluzione – o quantomeno, vero la volontà di trovare una soluzione. A cominciare da Itachi e dalle sue riflessioni, con cui apri il capitolo. È passato un anno e i personaggi hanno avuto il tempo di far maturare dei pensieri, l’incontro tra Kisame e Itachi sembra aver sbloccato qualcosa.
Si sente tutta la rassegnazione di Itachi nel cercare di aiutare Nagato che gli fa opposizione e ogni volta tira su un muro perché per lui non è mai abbastanza. Però, questa volta, tenta una strada diversa, grazie al biglietto da visita di Kisame: chissà se funzionerà.
Adesso sappiamo anche cosa è successo e quali sono state le conseguenze del suo incidente quando faceva l’acrobata, perché non usa la mano destra quando lavora al Susanoo. Tutto torna perfettamente e, sulla base delle riflessioni di Itachi, mi chiedo se non saranno proprio Yahiko e Shisui, più sfacciati e diretti, a dire la verità a Nagato sul lavoro che fanno. Sono curiosa.
Le contraddizioni di Nagato, la sua insoddisfazione perenne VS. “io mi vado bene così”, come dice a Itachi, emergono molto chiaramente nella loro conversazione riguardo alla palestra e completano il ritratto del personaggio che hai fatto nei capitoli precedenti. Nonostante tutto, Itachi e Nagato si conoscono davvero bene: Itachi devo dire complimenti a inventarsi una balla assolutamente verosimile sul come ha conosciuto Kisame, ma Nagato, che lo conosce sospetta comunque… E sembra essere proprio il sospetto che lo spinge ad accettare la proposta del compagno. Ora ho un'altra domanda: come mai Itachi ha aspettato un anno prima di decidersi a contattare Kisame che, evidentemente, gli è rimasto impresso? Ci sta e ha perfettamente senso ma sai che a me piace scavare ;)
Quanto a Kisame stesso, che dire: la fine della sua storia con Tayuya è serena e senza piatti rotti né gomme bucate, è una cosa bellissima e sarebbe bello se tutte le storie potessero finire così, conservando dei bei ricordi e senza portare rancore, apprezzando comunque la persona con cui abbiamo condiviso una parte della nostra vita. Tayuya, con i suoi modi di fare “maschili” e diretti, ci sta che abbia attirato Kisame ma ahimè, rimane una donna. Sono contenta che lui finalmente si faccia una ragione del fatto che il binario 1 non lo porterà da nessuna parte. Insomma, si respira un’atmosfera positiva: l’apertura della palestra e i clienti che sono anche amici, cavolo che bello! Piacerebbe anche a me andare in una palestra così (e trovarci dentro i personaggi che descrivi, specialmente uno XD) E anche i genitori di Kisame che finalmente mollano e “convalidano” la sua scelta, era ora! Verissimo che, con l’avanzare dell’età, tanti punti si ammorbidiscono. Ed è bello sapere che Kisame somiglia a suo padre, in fin dei conti non sappiamo niente sulla sua famiglia nel canon e mi è molto piaciuto che tu abbia descritto le sue radici.
Poi vabbè, ci sono delle cose che mi hanno fatta piegare dal ridere e ci stanno tutte: la guerra fredda di Samui e Tsunade e il trucco Workout, vabbè, ciao! Certo si mettono davvero d’impegno XD Per non parlare dei pettorali che magari fanno aumentare il seno di qualche taglia ahaah! “Allenati zia, perché da ora in poi la forza di gravità si farà sentire.” : questa frase mi ha letteralmente stesa, grazie! Due donne con un bel caratterino, le adoro queste due, e alla fine so che si adoreranno anche a vicenda.
Poi vabbè… l’entrata in scena di Deidara, che te lo dico a fare? Anzi, ti cito proprio: “Altro che entrato, ha fatto letteralmente irruzione.” I capelli, il sorriso scherzoso, l’essere indimenticabile: illumina l’ambiente, Deidara, e certo che tutti si fermano a guardarlo! Ho proprio visto Karin che si abbassa gli occhiali e ho sorriso. Non l’avevo mai immaginato vestito di marrone chiaro perché è un colore che trovo abbastanza neutro ma il materiale e il completo aggiungono quella nota eccentrica e un po’assurda tipica di lui. E per Deidara, prima il piacere – la serata- e poi il workout. Anche qui ce lo vedo. Poi, per farmi definitivamente morire, hai introdotto anche Hidan, un altro che adoro! Hidan con i capelli impomatati, le catene d’oro al collo e gli occhi quasi rossi, è tutto lui. Speriamo che il corso per la gestione della rabbia abbia fatto effetto XD Pazzo furioso Hidan, fuori di testa così come lo vedo anche io. Deidara che saltella come un bambino, tutto eccitato dalla novità… adorabile. E vorrei essere io Tsunade che lo visita. O Karin. Il tuo Deidara ha una predilezione per le ragazze timide, come anche Hinata: il piacere della conquista, più è difficile la sfida, più ci si butta a capofitto e non si fa problemi, anzi sembra he la sua sfacciataggine sia proporzionale alla timidezza della ragazza che ha di fronte. Non l’avevo mai immaginato così finora ma devo dire che non mi dispiace affatto.
Altro colpo di scena (li adoro i colpi di scena e in questo capitolo ce ne sono un sacco): la telefonata. La voce, solo la voce fa tremare Kisame, e non sa – ancora perché – c’è una grande sintonia tra questi due ancora prima che si conoscano, mi viene da dire. La cosa del : “riprendere fiato come se fosse appena riemerso dall’acqua” mi ha fatta pensare all’elemento di Kisame: era voluto? E finalmente, abbiamo un nome, un nome che Kiame conosce già. E qui ci porti fuori strada perché lui, in modo naturale, non fa il collegamento con la donnola (è passato un anno da quando ha sentito la sua voce, per di più da dietro la maschera), ma con Madara! Obito, e se fossi tu? O uno die cugini? Ci sono troppi Uchiha e Kisame nell’immediatezza della telefonata, che è breve, non ne viene a capo: non posso biasimarlo! Svolta o uragano, questa telefonata è di certo un uragano. Siamo in bilico tra la razionalità e le emozioni travolgenti, come indica il titolo del capitolo.
Ho amato il dettaglio dei suoi super sensi quando pensa che abbia premuto il tasto in modo affabile, immagina il gesto, e lo fa perché ha già, da qualche parte nella sua mente, delle immagini che la voce ha fatto tornare in superficie. Già questo passaggio è pieno di tensione, e poi lo chiudi di nuovo con Deidara: sì, decisamente, mi vuoi far morire. Gli occhi, il dettaglio delle pupille che mi hai fatto notare, e il -gradevolissimo di sicuro- profumo di gomma alla fragola (magari una big bubble?). Il tuo Deidara è incredibile, completamente folle, ha tutto quello che io immagino ma, come dire, “più forte”: un grande organizzatore di serate, che apre da solo, in questo caso versandosi direttamente in bocca (grande, sexyssima bocca, aiuto) la caraffa di mojito. Fa le cose in grande, niente da fare: la risata addirittura può essere sufficiente, senza arrivare agli esplosivi. E certo che, ancora una volta, nessuno può resistergli, questo qua è proprio l’anima della festa. Bellissimo per altro il dettaglio di Samui e Tsunade che si guardano nelle scollature sorridendo: non è che la guerra fredda era fatta più farsi notare l’una dall’altra che per rivalità? Adoro.
Adoro questa serata in cui si lasciano andare tutti, un po’come alla festa di capodanno, si potrebbe chiamare “effetto Deidara” XD Persino Kisame, che lo vedo comunque uno dai modi più posati, si scola la birra dalla caraffa, quetso dettaglio mi ha fatta ridere e mi è piaciuto un sacco! E poi, si scoprono gli altarini; anche Tayuya ha fatto le sue scappatelle, come è giusto che sia. E anche qui, si vede come Naruto sia stato fondamentale nella vita di Kisame, con i suoi “superpoteri”. Sono molto più carini come amici Kisame e Tayuya, che come partner rispettivi, e qui si vede benissimo come possa esistere tra loro una bella amicizia, ma come non fossero fatti per stare insieme.
Poi dopo, un susseguirsi di azioni esilaranti, aperte dalla risata “chiassosa e senza freni” (è proprio così) di Deidara. Samui e Tsunade anche sono senza freni, ma le adoro!! Vorrei farla io una serata con loro, sai che ridere! Sembra che vada tutto per il meglio. Ed ecco che entra in scena anche il folle Hidan, con tutti i suoi contrasti, con le sue spinte interiori che si riflettono sul suo viso e profumato di acqua di colonia. Non ci avevo pensato, ma ce li vedo bene, benissimo insieme Hidan e Tayuya! È stata una trovata geniale, complimenti. La conversazione che hanno, l’ho adorata, semplicemente adorata. A cominciare da “gli amici di Deidara che partono a bomba”! Bellissima.
Hidan è fantastico, irreverente, allusioni sessuali, “il divorzio è peccato”: lo scambio di battute è allo stesso tempo profondo e assurdo ma funziona così bene! Con Hidan di mezzo, profondo e assurdo stanno bene insieme. E infatti, Tayuya risponde che “Il peccato più grande è quello di non vivere felici la nostra vita.”, Hidan le da il là per una conversazione che verte su cose importanti e sui “massimi sistemi”. Cosa c’è più importante di Deidara e della sua chioma bionda tra i cespugli? Cosa c’è di più importante di prendersi quello che ci rende felici, anche fosse solo per un momento? Rido, perché Deidara lo fa ovunque e senza alcun ritegno ma… Fa bene, come dice Hidan. L’hai fatto un emblema di spensieratezza in questo capitolo, Deidara, come se queste cose le avesse dentro da sempre.
E nonostante il capitolo si chiuda con una nota malinconica, quella sulle stelle e sul perdere l’attimo, alla fine si fermano tutti e due a guardarle. Bellissimo questo capitolo, mi è piaciuto davvero tanto, grande! |