Recensioni per
The wonders still awaiting
di Abby_da_Edoras
Ciao, |
Quanto mi sono mancati Mellish e Saltz! Teneri e buffi allo stesso tempo, scusami ma mi è scappata una risatina quando Mellish si dice esasperato perché Saltzmann trova bello che lui si preoccupi per la sua sicurezza (ok, la frase mi è venuta fuori pasticciata ma ci siamo capite) ed ero commossa mentre Saltz cerca di rassicurare Mellish sulle mancate lettere di Upham (e magari cerca di rassicurare anche sé stesso). Non sapevo del Decreto Nerone e nemmeno che un certo Albert Speer avrebbe fatto il Jaime Lannister della situazione contro il Re Folle (beh quasi, non siamo nemmeno sicuri che quello che hanno trovato nel bunker sia il vero Hitler). Non sapevo nemmeno che cosa fosse successo a Gorla, so solo ciò che successe a Montecassino, sul serio, con la tua storia sto imparando molte più cose sulla Seconda Guerra Mondiale che di quello che lessi sui libri di storia a suo tempo (no, non ero brava in storia). |
Ciao, rieccomi qui. |
Cara Abby, questa storia riesce sempre a stupirmi, è davvero molto di più di una serie romantica e ci regala tanti spunti per riflettere. Che bello Miller che insegna ai ragazzi la differenza tra gli uomini e le idee, che insegna loro a non fermarsi alle apparenze. A non condannare l’uomo anche se è sacrosanto condannare certe idee. È come se Stan avesse già assorbito da lui certi concetti, non dalle sue parole, poiché Miller era riservato al punto di non informarli sulla sua vita precedente, ma dai suoi gesti. Dalla sua generosità e dal suo equilibrio. E così anche noi, come il giovane Mellish, restiamo incantati ad ascoltarlo per poi tornare alla vita di ogni giorno. E Stan, che ora in Josef vede un uomo, il SUO uomo, ha l’entusiasmo e l’ottimismo dei giovani, riesce persino ad accennare al proprio trauma ed è convinto che tutto andrà bene… ma Josef, che ha già vissuto tanto e perso tanto, lui a cui ci affidavamo per il suo incrollabile ottimismo, per la prima volta ha un dubbio. Non su Stan, ma sul mondo… rivelandosi proprio per questo, ancora una volta, semplicemente un UOMO. |
Ciao 🥰 |
Ciao <3 |
Eccomi anche qui! |
Ciao! Leggendo le prime righe di questo capitolo ho temuto che Mellish potesse considerare il suo rapporto con Joseph una "palla al piede" nel senso "sono giovane, vorrei farmi degli amici ma non posso perché loro non accetterebbero lui", in questo senso. Nel frattempo si distrugge la salute nel tentativo di non pensare ai suoi amici al fronte (come me che spesso rimango alzata fino a tardi a vedere un video stupido dopo l'altro su youtube), per fortuna Joseph lo convince ad aprirsi e lo convince a farsi aiutare. Io non penso che le motivazioni per cui non ha chiesto il suo aiuto siano quelle che crede lui ma perché vuole proteggerlo dai pregiudizi degli americani che vedrebbero in lui solo un nazista (anche se non lo è) che, per salvarsi, finge di volerli aiutare, mentre invece fa il doppio gioco (anche se non è vero) |
Bell'apertura con il racconto dell'incubo, è quel tipo di incipit che ti getta nel pieno del pathos e ti fa arrestare il fiato... per fortuna a salvare Stan arriva il suo tenero e affascinante cavaliere in armatura splendente, e all'oscurità dell'incubo si sostituisce la magia astrale di una scena di sesso che è pura poesia. Poi appaiono in scena i dolcissimi amici di Stan, Upham e Wade. Come ti raccontavo non ho rivisto il film, per me il canon è quello che racconti tu. Perciò non ricordavo che anche questi ragazzi nella pellicola avessero una sorte tristissima: uno inchiodato dalla paura (e perciò dal rimorso) e l'altro addirittura dallo shock e forse dalla follia. Che tristezza e com'è importante poterli salvare, per poterli portare in un mondo di armonia, di dolcezza, di amicizia. Di amore. Mi fa pensare che ci sia veramente qualcosa di salvifico nelle ff che riparano il canon. E perciò in tutto il tuo lavoro. Mi fa pensare che ci sia sempre un sogno all'alba per cancellare gli incubi delle notti più nere, e che i tuoi ragazzi (così tanto tuoi) siano lì per mostrarci la strada che porta alle speranza. Grazie per questa scorta di sogni e di ottimismo |
Ciao, |
Ciao <3 |
Cara Abby, devo dire che ammiro molto questo cambio di registro dalla cronaca storica accuratissima al comico (Josef che insiste per stare solo con Stan è uno spasso!) al drammatico. Ha il respiro delle grande serie, dove si alternano colpi di scena e momenti quotidiani. E come ho avuto modo di dirti altre volte, è proprio nelle slices of life che mi trovo a mio agio e mi fermo a sognare: è come avere una scorta di vita (e di felicità) liberata dai tanti crucci di ogni giorno, parallela alla nostra giornata ma insieme così intensa da diventare vera. E sono poetici questi giovani soldati che ascoltano le notizie dal fronte di guerra e nel frattempo curano giardini e ricostruiscono case... è un'immagine bellissima. Di Josef ho detto, dopo tante parole sagge e tante premure ora sembra un bambino prepotente, vuole Stan tutto per sé,,, E Stan non si sottrae, bisogna dirlo, anche grazie all'intervento del fan n 1: Upham! Poi, nel silenzio della loro stanza, Josef ritorno l'uomo saggio, solido, eppure sensibile che abbiamo imparato ad amare. La sua gentile insistenza nel costringere Stan a ricordare ha qualcosa di terapeutico, quasi di salvifico. E dopo tante emozioni è bello il momento in cui Stan scivola dalla veglia al sonno, aggrappandosi a Josef come farebbe un naufrago, con un barlume di consapevolezza: forse lo ama davvero! Cosa che noi lettori sappiamo già, ma è emozionante scoprirlo con lui, istante dopo istante. |
Ciao 🥰 |
Ciao 🥰 |
Ciao 🥰 |