Nell’epicentro del dolore si gonfiava il cuore di nebbia. Fumo stantio nelle camere della sua mente. Qualcosa di poggiato a terra, una bottiglia vacante. Fiori secchi per colazione, abbandonati ai suoi piedi.

Sto considerando ogni ipotesi plausibile per ricorrere al riparo nel momento in cui dovrò togliermi questo paio di occhiali.
E giuro che vorrei avere una spiegazione convincente, ma l'unica che mi viene in mente è solo la verità.
E non mi piace.

Poesia sulla sofferenza
Poesia che cerca di trasmettere quanto è difficile superare un amore

Per ferire qualcuno, bisogna trovare il suo punto debole.
E forse Hichigo l' ha trovato.
Poi, in un momento di lucidità, ho capito. Io devo arrivare a colpire il cielo. Come avevo fatto a non capirlo prima? Eppure avrei dovuto comprenderlo dalla pioggia.

Cos’erano stati, in realtà? Solo parole.
Parole sussurrate a mezzo bacio, parole urlate in una gelida notte di settembre, parole sputate in risposta a urla troppo forti per essere sormontate.
Erano stati polvere da sparo, pronta a saltare in aria al minimo contatto, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere al minimo movimento sbagliato. Erano stati un errore, un errore che aveva lasciato un marchio su entrambi: uno nero come la pece, inciso a fuoco sulla pelle di lui, troppo forte affinché quell’amore che amore non era potesse evitarlo; uno rosso sangue, preciso al centro del cuore di lei, che lo aveva ridotto in pezzi così piccoli che neanche lei, con le sue infinite parole, avrebbe potuto ricucire insieme.

Il tuo gatto graffia spesso la tua porta

E' una notte fredda di Febbraio, la notte di San Valentino.
Naruto siede nel buio della grande sala dell'Hokage, solo, nel silenzio, il respiro attenuato dal vento gelido.
Attende qualcosa, attende qualcuno, tra le ombre.
Perchè quella è una notte fredda di Febbraio, ma è anche la Notte degli Amanti.
E Naruto sa che presto, quel silenzio verrà spezzato da due occhi intensi e da un altro paio di labbra, sulle sue.
E sa che non sentirà più freddo...anche solo per una volta.
*Questa storia partecipa alla challenge "San Valentino Challenge - Prompt fantastici e come accoppiarli!" indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia. *

Ispirata da un'immagine trovata su pinterest e dalle musiche di Enaudi, e da i miei soliti personaggi di una long su altri lidi.
la mente vaga in cerca di parole.
Dedicato a chi ha nel cuore un amore impossibile.

"A volte soffri il doppio per gli errori degli altri"(cit. Fabri Fibra)
Sono troppe le volte in cui sono gli altri a farti soffrire, un amore che finisce per il "mio" Mondo è una scossa troppo forte.

Solletico di sabbia.
Odore di mare.
Sapore di amore.
Graffi di stelle.

glee real fact: Cory, per fare uno scherzo a Lea, ha applicato degli adesivi alla propria macchina facendola sembrare graffiata. Lea ci crede ed è talmente dispiaciuta da mettersi a piangere, e quando Cory toglie l'adesivo rivelando che è uno scherzo lei gli tira un sandwich. La mia versione della vicenda :)

A volte le cose non cambiano mai.
A volte ciò che non ti piace diventa un vizio[...]
E non è niente, è sfocato, è solo fumo che non puoi afferrare,
puoi solo respirarlo e riempirti i polmoni di marcio perché ti aiuta.[...]
E Remus cerca questo vizio in Sirius.[...]
E Sirius cerca questo vizio in Remus.[...]
(I temi trattati sono crudi, non adatta alle persone a cui può dare fastidio un linguaggio spinto e dettagliato. Piccola Wolf-star, spero vi piaccia :3)

Dicono che per risalire, bisogna prima aver toccato il fondo.
Senti che sei pronta.
Ora la penna scorre veloce sul foglio bianco.
I pensieri hanno fretta di mettersi in fila.
Ti agiti un poco. Ma in fondo non è nulla... stai solo scrivendo un racconto. Il tuo.
Le parole sotto la pelle sono graffi che fanno male. Da morire.
E' una vita che non escono . Adesso è venuto il momento.

Una raccolta di poesia quotidiane, che raccontano la vita d'oggi e che toccano argomenti di tutti i generi: amore, amicizia, dolore, felicità.

Lei si graffiava la pelle della caviglia nel suo furioso tentativo di cancellare un tatuaggio.
Quel Mi traditore era uscito dal pianoforte e si era stampato sulla sua pelle.