[Secondo giorno della Laven Week: Venere | Gli Amanti | Bellezza, Armonia, Attrazione]
[Erotico?][Probabile seguito della precedente]
[Presenza di Kanda molto arrandom sul finale]
Il suono cacofonico di numerosi tasti premuti tutti insieme squarcia l’aria carica di gemiti e sospiri e schiocchi di labbra contro labbra nel momento stesso in cui Lavi ha scaraventato Allen contro il pianoforte senza il minimo di delicatezza. Allen che ora non canticchia più quella triste melodia ma intona altre note – più acute e sconclusionate, in un crescendo di eccitazione e desiderio con una perfetta armonia tutta sua dettata dalla reciproca attrazione.

« Hai intenzione di farmi aspettare ancora molto? » poco più d’un sussurro, parole che non avevano sentito come molte altre la necessità di mascherarsi dietro un finto velo d’innocenza e che anzi, s’erano accompagnate ad un ampliarsi dell’antecedente sorriso, che appariva ora più simile a un ghigno compiaciuto.
~[P0rnFest #9] [RyoAki senza troppe pretese.]

«Ma, Dana… lui è un fottuto stronzo.»
«Beh, vedila in questo modo: è uno stronzo attraente.»
**
«Non ha più senso andare avanti, qualsiasi cosa ci sia tra noi…» sussurrai, nascondendomi il viso tra le mani. I suoi occhi azzurri divennero freddi, color del ghiaccio: mi congelarono con uno sguardo.
«Quindi è stato tutto un gioco, per te?»
«Non lo so.»
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Perdere la verginità con il primo che capita non è mai un bell’affare. Se poi il primo che capita, oltre alla verginità ti ruba anche il cuore, allora diventa davvero un bel problema.

“Ma che indecenza” pensò Near infastidito, per poi entrare sgarbatamente nella camera. Ciò che vide gli tinse improvvisamente la faccia di rosso porpora. Near, in un altro imbarazzante malinteso :)

«Il coprifuoco sarà alle undici di sera e…» s’interruppe il professor Anderson, al suono della campanella, prima che potesse finir di ripetere per la terza volta le raccomandazioni per la nostra gita a Londra. «Beh, ci divertiremo ragazzi.» concluse, con un sorriso caparbio sulla faccia. Gli studenti, me compresa, lo guardarono con un’espressione sia perplessa che preoccupata, per poi uscire noncuranti dalla classe.
Ogni anno la nostra scuola organizzava gite di più giorni a Mullingar e in cittadine sconosciute dell’Irlanda. Questa volta, finalmente, ci saremmo allontanati di più ed in una città meravigliosa, nonché la mia preferita.

«Come ti chiami? Chi sei?.»
Sussurrai, rimase li immobile.
Mi baciò, prima dolcemente poi sempre più intensamente, una sua mano finì sotto la mia maglietta, sulla schiena e l'altra mi accarezzava piano i capelli. Inebriai i sensi con il dolce profumo dei suoi capelli, glieli spostai per permettergli di sentire cosa gli sussurravo tra un bacio e l'altro.
Premetto che questa non sia la solita storia 'pallosa', niente parole dolci al secondo capitolo e personaggi che si sposano al quarto, questa storia è molto di più. Quindi, non vi rimane che entrare nel mio mondo e scoprire tutto. Accetto critiche costruttive e il resto, recensite e soprattutto buona lettura. :)

Che diavolo avevano tutti da guardare?
La risposta era semplice: scandalo.
Otto lettere che perfettamente riassumevano la sua vita nella settimana appena trascorsa.

Schiuse leggermente la bocca permettendo così che le loro lingue si incontrassero. Si intrecciavano con foga, come se la loro vita dipendesse da quel preciso movimento.
-Dimmi il tuo nome- lo esortò Kibum, prendendo fiato, ancora a occhi chiusi

New York, un paio di anni dopo il diploma.
Sebastian e Kurt si frequentano, ma cos'è veramente lui per Kurt? Una vecchia fiamma potrebbe mettere in discussione il loro rapporto, e i loro sentimenti.
“Io..” iniziò Kurt, tentennando “io… ho dimenticato il nostro appuntamento. mI ha chiamato Blaine, ci siamo trovati in un bar e-“
“Ti ha chiamato Blaine. Che cazzo vuol dire ‘ci siamo trovati in un bar’, eh? Voi vi siete divertiti in un bar mentre io ero qui ad aspettarti come un coglione! Allora, come sta Blaine, eh, Kurt? Da quant’è che non vi vedete? Ah, giusto, da quando lui ha rotto con te e tu eri ridotto a uno straccio. Come dimenticarlo!”
Kurtbastian!
Buona lettura!

A volte l'orgoglio fa fare e portare avanti delle scelte estreme per amore dell'indipendenza dal prossimo.
Altre invece impedisce di accettare serenamente la scelta di qualcuno che si ama ma non si vuole ammetterlo
E' il caso di un giovane gigolo per soli uomini e Nikolaos il greco, il suo protettore, protagonisti di questa OneShot, i quali però alla fine... bé leggete e divertitevi e perché no?, sognate con loro e lo saprete ^^

Continua il mio viaggio (?) nelle oneshot dedicate a Ichiji Vinsmoke, la mia attuale fissa ahahaha
E' un'altra ooc per evidenti motivi che scoprirete leggendo, e ci sarà comunque un velato accenno al fatto che è ossessionato dalla sorella. Ma non menzionerò l'ichijixreiju che ho scritto, quindi questa Os può essere letta in maniera indipendente dall'altra.
Come sempre, enjoy.
Sia che vi piaccia oppure no, mi piacerebbe avere un vostro parere a riguardo.

Ciao a tutti sono Mariecharlotte!!! Charly o Mary.. per gli amici… ho 16 anni e sono una bellissima ragazza… bionda… occhioni azzurri da cerbiatta… la solita bellissima tipa che conquista tutti… già!!! Sono stata io a rubare il cuore… dei due fratellini Jonas… Nick e Joe… li ho fatti litigare per bene… e poi… bhe… leggete se v’interessa!!!!

«Oggi è un giorno molto importante per te, e sono sicura che se il tuo nonno fosse qui sarebbe fiero di te; sarai una grande chirurga Kate.»
«Grazie nonna. Sono un po’ agitata, è il mio primo giorno e non so bene come dovrò comportarmi, sarà tutto diverso. Non studierò tutte le patologie sui libri ma le vivrò in prima persona.
Vorrei tanto che il nonno fosse qui.»
«Anche io tesoro. Sai che io e lui ci siamo conosciuti proprio la sera prima del mio primo giorno da speciallizzanda?»
«Nonna ti andrebbe di raccontarmi la storia?»

Non sempre sappiamo cosa ci può accadere. La maggior parte delle volte la vita cambia quando meno ce l'aspettiamo: quando stiamo camminando per strada, quando siamo ad una festa alla quale non volevamo andare, quando perdiamo un treno. O, semplicemente, quando siamo "solo una ragazza in un bar".