Il Sole e la Luna costellati da Akuma e circondati dalla notte.

"La difficoltà del sapere non esiste, semplicemente ci poniamo troppe domande a cui rispondere; i limiti che ci sembrano insormontabili, sono gli stessi che noi creiamo. La perfezione, l'essere “completi”, sta nel riuscire a capire quali sono le cose che possiamo e non possiamo fare.
Naturalmente, io stesso sono esonerato da questo arduo compito, per mio stesso volere; l'essenza stessa dei dubbi, delle domande, e perché no, anche della perfezione... Sono io."

"chi sono?" la domanda più vecchia e più stupida del mondo, però con la sua stupidità per alcuni è ancora rimasta inrisolta.

|What if?||Traitor!AU|
I - Infiltrazione
Per presentarsi a quello stupido test d’ammissione doveva fingersi uno stupidissimo studente della scuola media e indossare quella ridicola divisa. Schioccò la lingua. Quello o le violente punizioni del Maestro, non aveva molta scelta.
II - Dubbio
Doveva focalizzarsi sul suo compito principale, niente sentimenti inutili. (Era forse senso di colpa quello che gli serrava la gola?)
III - Crisi
Chi era davvero Kaminari Denki? Era solo la facciata del ragazzo che voleva diventare un eroe alla U.A. o era molto di più?
IV - Traditore
Gli eroi aiutavano e salvavano la gente. Magari avrebbero potuto salvarlo anche da se stesso.
V - Redenzione
Se avesse potuto riavvolgere il tempo altre mille volte, nemmeno per un secondo avrebbe esitato a lanciarsi di nuovo davanti ai compagni {...} Andava bene così, si ripeteva Denki, era giusto così.

" Ma chi sono io? Ho forse paura di scoprirlo. "

Dal testo:
"Avevi già fatto cose orribili in vita tua, ma mai nessuna paragonabile a questo. Lo sguardo di Buffy, le sue grida… Il solo pensiero ti fa provare ribrezzo."

Fin da quando era bambina a Mary era stata impartita una lezione basilare: lei era una Stuart.
piccola OS introspettiva incentrata su Mary Stuart, prima del winter finale della seconda stagione

Who Am I? è una fan fiction che non avrei mai pensato di scrivere. Perchè vi chiederete voi.. Perchè è una fan fiction su Ashley Greene, e chi mi conosce sa quanto la odi. Quindi, perchè una shot su di lei? Risposta: perchè ho cominciato a pensare. A me e a molte fan non va a genio. Ok, io di lei cerco di scrivere male il meno possibile, ma ci sono ragazze davvero offensive, che parlano di lei fin troppo male e ho letto cose mostruose su Twitter. Quindi mi sono messa nei panni di Ashley. Perchè secondo me lei non è così forte come dice di essere, e ci resta male per queste cose, chiunque lo farebbe e cercherebbe di capire cosa fare.
Ashley è confusa, non sa come comportarsi, ma soprattutto, in mezzo a quella gente che la descrive in un modo o nell'altro, non sa più chi è.
Chi sono io? Questa è la domanda che si pone.
Dedicata a LivingTheDream che mi ha dato molto su cui riflettere. Ti voglio bene

Stereotipi, colonne del mondo...ma chi è davvero felice del ruolo che gli si affibia?

Completa!!!
E se Loki avesse scoperto la verità sulle sue origini quando aveva solo sei anni?
AVVISO: All'inizio del primo capitolo trovate quella MERAVIGLIA di banner/illustrazione della super-brava MERAVIGLIOSA Eternal ... che non ringrazierò mai abbastanza!

{ dedicata a _Riddle ~ }
Ehi, buonsalve cari lettori.
Eccomi qui, a proporvi una mia nuova fic ~
Dal testo:
Abbiamo vinto una partita importante, oggi.
Siamo ufficialmente la squadra più forte della Feida.
E tu? Ti ho visto sorridere felice, con tutte le tue attenzioni rivolte verso Saru.
Perché ormai io non ti servo più, vero?
Hai sconfitto il Grande Imperatore, hai battuto la The Lagoon, e ora mi ritrovo ad essere completamente inutile.
Che dire... se vi ho incuriosito ci si vede dentro ^^

“Chi sono io?” pensava tra se e sé.
Era l’unica domanda che gli veniva in mente mentre barcollava e camminava a fatica nell’erba. Doveva scappare, lo stavano inseguendo ma non capiva il perché, non se lo ricordava, non ricordava nemmeno chi fosse.

«Non è come credo? Perché io credo che tu mi abbia usata sfruttando la mia ignoranza su ciò che in realtà sono.» Le lacrime scorrevano sulle mie guance, e non m'importava di sembrare debole, perché non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. «Tu non volevi tradirmi, è stato tutto diverso, vero? Tutto un sogno.» Quasi urlai pronunciando quelle parole. La rabbia e il dolore ribollivano dentro di me, incontrollabili.
«Io... Io non lo avrei mai fatto, Blue. Tu non sai, non puoi sapere. Non giudicarmi, io...» Ma lo interruppi, non volevo sentirlo discolparsi per ciò che mi aveva fatto. «Come faccio a non giudicarti? E sì, io non so. Non so nemmeno ciò che sono.»
[Tratto dal testo.]

"Avevo appena compiuto un anno quando fui abbandonata ai piedi della chiesa di St. Louise, Bradford, Inghilterra. Ero avvolta in una delicata coperta blu notte, trapuntata da stelle d'argento, e non avevo niente con me... se non una catenina d'oro che mi pendeva al collo. Padre Jake fu spaventato dal mio pianto che risuonò in quella notte fredda, e aprendo il portone d'ottone dell'unica chiesa della cittadina, trovò me. Lì, avvolta dal candore della neve. Un unico ciuffo rosso che mi ricadeva sulla fronte, gli occhi spalancati e intrisi di lacrime, e le mani cicciotte che stringevano il ciondolo a forma di "P" che ricadeva oltre la catenina d'oro. Lui stesso mi diede un nome: Samantha. Mi registrò al Ministero, poi mi portò all'orfanotrofio "Santa casa", dove crescerò amata, odiata. Crescerò tra i rimproveri di Sorella Jane, quelli della Madre superiore. Tra la dolcezza di Padre Jake, e i sorrisi timidi e insicuri di Elisabeth Smith.
Poi il passato riaprirà le sue porte, e quella "P" a forma di ciondolo che pende da ben diciassette anni sul mio petto, sarà un segno di riconoscimento. Perché Sam... non è colei che tutti si aspettano. Perché io... dopo diciassette anni, scoprirò finalmente chi sono."

AAA: Piccola fanfiction un po' triste cerca recensori!
Jennifer. Chi è? Se volete conoscere le ragioni che la portarono a compiere la sua vendetta, perdete un paio di minuti per leggere!