Era risaputo all'interno del gruppo che il Mago e il Cavaliere non entravano spesso in conflitto e che c'era tra loro una complicità di fondo assai invidiabile: Jake era l'unico che rideva alle – pessime – battute di Antonio e l'unico a dargli corda quando davvero non lo avrebbe dovuto fare. Antonio d'altra parte aveva quel particolare carattere che lo metteva sempre in mostra e quindi non sembrava accorgersi troppo della sua approvazione, tuttavia ci restava molto male se non arrivava prontamente quando se l'aspettava.
Eppure, per quanto potessero sembrare affiatati, era anche difficile pensare che su queste basi potesse nascere qualcosa di più che un semplice rapporto di conoscenza, finamai qualcosa che assomigliava vagamente all'amicizia od oltre.
Solo la Veggente non si sorprese di venire a sapere, con qualche giorno di ritardo, che Antonio e Jake avevano ripetuto la serata in pizzeria, senza la presenza molesta degli altri due giocatori. Che l'uscita assomigliasse tanto a un appuntamento a due fu una cosa taciuta dagli altri ma sottintesa di comune accordo, così come l'eventualità che da quello nascesse altro.
Sarebbe stato divertente vedere a quali sviluppi avrebbe portato quella strana magica intesa.