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Autore: Maya92    04/06/2012    4 recensioni
Era senza dubbio bellissima, con lunghi capelli corvini e occhi azzurri come il ghiaccio. Aveva subito attirato a se gli sguardi ammirati degli uomini e quelli un po’ meno compiaciuti delle ragazze. Il suo passo era svelto, sicuro e proseguendo nel suo percorso, nonostante gli occhi fissi ed il mormorio della gente, arrivò e si accomodò sulla sedia in attesa del cappello parlante.
Piton riprese la parola, era arrivato il momento delle presentazioni.
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Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La maggior parte dei personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling. questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Buon giorno ^^ mi presento sono Maya 92 questa è la mia primissima fan fiction, e vi chiedo perdono in anticipo per le miliardi di storpiature che troverete xD. In realtà la storia è ambientata in un ipotetico settimo anno dove tutti sono tornati a scuola in attesa della guerra contro voldemort, e ultima novità i protagonisti saranno due nuovi personaggi xD spero vi piaccia almeno un po’ anche se non si attiene completamente alla storia reale , fatemi sapere cosa ne pensate e siate clementi xD buona lettura :D

CAPITOLO 1
Anche se i tempi che correvano non erano dei più allegri e spensierati, il settimo anno dei nostri amici si aprì come sempre, con la cena di benvenuto per i nuovi allievi, anche se quell’anno, com’era prevedibile, gli iscritti furono molti di meno. La Sala Grande era gremita di gente, piena di cibo e luminosa grazie ai suoi candelabri sospesi per aria… proprio come l’avrebbe desiderata il buon vecchio Silente. La sua mancanza si sentiva, l’accoglienza offerta da Piton non era certo minimamente paragonabile. Finito lo smistamento tutti iniziarono a cenare e a dare il benvenuto ai nuovi piccoli arrivati. Senza dover immaginare molto il motivo quell’anno i nuovi arrivi a serpe verde si erano quasi duplicati, ma come si mormorava tra le tavolate, specialmente di Grifondoro, meglio pochi ma buoni! Erano seduti al grande tavolo anche Harry, Ron Hermione e Victor inseparabili come sempre, men che meno in un momento difficile come lo era questo. Improvvisamente il grande portone della sala Grande si aprì e Gazza fece il suo ingresso con il suo passo saltellante, correndo (se si poteva definire correre) verso il tavolo dei professori. Si avvicinò a Piton, gli disse qualcosa all’orecchio e andò via così com’era entrato. Doveva essere successo però qualcosa di più importante del previsto dato che subito il nuovo preside si alzò e prese la parola.
-Ascoltate tutti bene, ho un annuncio da fare… sta per entrare un nuovo allievo che presto sarà smistato in una delle case. Esigo … che tutti voi lo trattiate con il massimo rispetto dato che entrerà a far parte direttamente del settimo anno! Sono stato chiaro?-

Un si non molto convinto si propagò per la stanza, ma immediatamente il silenzio calò, poiché aveva fatto il suo ingresso una strana figura incappucciata.
-non promette niente di buono-  furono le uniche parole di Hermione alle orecchie dei suoi amici.
Il nuovo alunno iniziò il suo cammino lungo il corridoio, verso il preside. Ad un certo punto piano, con una grazia quasi regale alzò le mani e si tolse il cappuccio.
-miseriaccia!-
-Ronald!-
- Beh Herm, non puoi certo negare che passi inosservata … - affermò anche Harry dando man forte all’amico.
- l’unico che non dice una parola è il nostro caro Victor … cos’è il gatto ti ha mangiato la lingua? - disse Ron.
I tre amici risero, è Victor si sveglio dal suo coma momentaneo, sorridendo a sua volta ma rimanendo a fissare la nuova arrivata.
Era senza dubbio bellissima, con lunghi capelli corvini e occhi azzurri come il ghiaccio. Aveva subito attirato a se gli sguardi ammirati degli uomini e quelli un po’ meno compiaciuti delle ragazze. Il suo passo era svelto, sicuro e proseguendo nel suo percorso, nonostante gli occhi fissi ed il mormorio della gente, arrivò e si accomodò sulla sedia in attesa del cappello parlante.
Piton riprese la parola, era arrivato il momento delle presentazioni.
- Come ho già detto in precedenza, pretendo per lei il massimo rispetto. In caso contrario ve la vedrete direttamente con me … il suo nome … è  Cassandra Artemisia … Riddle! -

Il gelo calò nella stanza… Riddle?! Com’era possibile? Doveva esserci un errore non poteva essere una Riddle figlia di QUEL Riddle … anche i professori erano rimasti senza parole, congelati da quel nome, nei loro volti si leggevano solamente dubbio e paura.
- Perché lo ha permesso?-
Fu Harry il primo a distruggere quel silenzio che si era creato.
- Perché ora? Per avere una spia in più? Per avere un complice in più all’interno del castello? Come se Voldemort non ne avesse già abbastanza! -

-Erano proprio queste le reazioni che non volevo si creassero. Ora è cortesemente invitato e rimettersi in ordine al suo posto…-

-Al mio posto?! Lei non pretenderà che io stia fermo a guardare?-

-Qui non si parla di LEI signor Potter, ma come sempre è troppo egocentrico per capirlo. Se la cosa non le sta bene può anche accomodarsi fuori. Altrimenti  STIA SEDUTO AL SUO POSTO!-

- Harry dai basta non è il caso tanto la situazione non cambierà-  i suo tre amici tentarono di calmare Harry e lui si sedette, anche se tremante di rabbia. Questa cosa non stava succedendo veramente, non poteva …
Tutte quelle voci e chiacchiere non avevano minimamente turbato la tranquillità di Cassandra, anzi il suo sguardo era talmente freddo da non lasciar trasparire la benché minima emozione. Finalmente il cappello arrivò e Piton glielo posò sulla testa.

-Una …Riddle?! Ma… bhè ecco io… -

Anche il cappello non riusciva quasi a crederci ma presto cercò di riacquistare il suo contegno.

-Beh mia cara che posso dire… da quello che vedo sei una ragazza testarda… ma anche molto coraggiosa e fiera…-
A quelle parole dal tavolo Grifondoro scaturirono urla e no di protesta e disapprovazione!

-Silenzio, SILENZIO!- intervenne prontamente il preside. Il cappello continuò:

- Ragazzi miei mi dispiace tanto ma le sue qualità non sembrano proprio quelle di una serpeverde…ma … non posso non tener conto della stretta parentela con salazar serpe verde… deciso: Slytherin:!-

Questa volta fu il tavolo degli Slytherin ad emettere un boato ma stavolta di approvazione e di benvenuto per la nuova arrivata.
Neanche dopo tutti questi eventi la piccola di casa Riddle sembrava turbata o felice … Con gli occhi di tutti puntati addosso inizio ad andare verso il tavolo della sua nuova casa.
Tutti nel bene o nel male  sapevano che quell’arrivo avrebbe sconvolto parecchie vite e soprattutto ostacolato molti piani.
 Mentre si dirigeva al suo posto la nuova slytherin si fermò un attimo si girò verso Harry e gli sorrise… un sorriso freddo… di sfida…. Che preannunciava l’inizio di tutto.





















CAPITOLO 2
Erano passati alcuni giorni dall’inizio della scuola e la vita sembrava, in apparenza, svolgersi normalmente. In realtà nell’aria si sentiva un senso di inquietudine. I ragazzi stavano attenti a ciò che dicevano, facevano attenzione che nessuno li ascoltasse mentre parlavano e in fondo il motivo si sapeva bene, nessuno si fidava più come prima. Bisognava stare attenti ormai, e soprattutto bisognava stare attenti a lei, anche se in realtà Cassandra, non aveva dato modo durante quel periodo di essere al centro dell’attenzione, ma in fondo chi non parlerebbe della figlia di tu-sai-chi.
La lezione di pozioni si stava svolgendo regolarmente con il professor Lumacorno che spiegava e intanto cercava di capire se qualcuno si fosse preoccupato di aprire libro durante le vacanze. Anche quell’anno per ironia della sorte serpe verde e grifondoro avevano moltissime lezioni insieme. Pozioni era una di quelle.

-allora ragazzi, chi sa dirmi gli ingredienti principali del distillato della morte vivente e come si presenta?-
Hermione Granger prese subito la parola.

-Allo stadio intermedio è color ribes nero, poi passa al lilla chiaro, infine, mescolando il distillato in senso orario, diventa definitivamente limpido come l'acqua e gli ingredienti principali sono Succo di Fagioli Soporosi e Radici di Asfodelo-

-antiorario…-

Tutti si girarono verso il fondo della classe da dove partì quella voce come se provenisse dall’oltretomba.
Hermione cambiò subito espressione indispettita più che dalla correzione in sé, dalla persona da cui proveniva.
-come scusa?-

Cassandra aveva capito di averla infastidita ma la cosa non le interessava minimamente, anzi provava quasi piacere nel poterla stuzzicare un po’, in fondo aveva sentito parlare della sua reputazione di miss so tutto io, era ora che qualcuno la facesse scendere dal suo piedistallo!

-oh era una sciocchezza in realtà, hai detto senso orario anziché antiorario, ma purtroppo hai dimenticato un ingrediente molto importante… forse il più importante… l’infuso di Artemisia … -



 
-Oddio ma chi si crede di essere quella? Insomma ho detto orario anziché antiorario chiunque avrebbe capito chè è stato un banale errore di distrazione …. E poi hai dimenticato un ingrediente molto importante… forse il più importante… l’infuso di Artemisia… non mi stupisce che si chiami come una pianta velenosa!-

-oh Hermione è fastidio quello che sento nella tua voce?- la provocò Victor divertito.

-Victor per favore non ti ci mettere pure tu!-

Le lezioni erano finite e i tre amici si dirigevano vero la Sala Grande per il pranzo. Parlavano e chiacchieravano ma Harry non era più lo stesso, non rideva e non scherzava più, i pensieri lo tormentavano. Erano tornati a scuola perché sapevano che lì avrebbero trovato gli ultimi Horcrux  ma non era solo questo. Non poteva sopportare l’idea che la figlia dell’uomo che aveva assassinato i suoi genitori potesse girare libera e spensierata per i corridoi di quella scuola. E proprio mentre Harry pensava a quelle cose Cassandra uscì dalla sala grande con dietro uno stormo di serpi che la seguivano come cagnolini.
I loro sguardi si incrociarono ancora una volta, era una specie di gioco un gioco che però non avrebbe avuto un lieto fine.

-basta, basta! io non posso sopportare che la figlia di uno sporco assassino giri libera per questi corridoi. È un insulto a tutto il mondo magico -

In realtà quello di Harry voleva essere uno sfogo con i suoi amici, ma la serpe verde percepì subito le parole del ragazzo.

-Se hai qualcosa da dirmi ,Harry Potter, abbi almeno il coraggio, e l'educazione, di dirmele in faccia-

A quella provocazione tutti si ammutolirono e ben presto una gran folla accerchiò i due giovani, curiosi di quello che stava per accadere. Potter e Riddle di fronte l’uno all’altro, tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo era solo questione di tempo.

-Coraggio? E di cosa dovrei avere paura? Se sei vile solo la metà di quanto lo è quel mostro che ritieni di chiamare padre allora non ho nulla di cui preoccuparmi. E si Riddle, ho qualcosa da dirti, la tua presenza qui è un insulto per tutti noi, per tutti quelli che sono morti e per tutti quelli che moriranno in questa dannata guerra! Quindi perché non fai un favore a tutto il mondo, TORNATENE DA DOVE SEI VENUTA-

Tutti erano pietrificati, nessuno aveva il coraggio di intervenire. Neanche Ron, Hermione e Victor riuscivano a dire qualcosa.  Le persone attorno ai due ragazzi iniziarono ad indietreggiare temendo la probabile reazione di Cassandra, eppure lei fece qualcosa che sconvolse ancora di più i partecipanti alla faida: si girò e senza dire nemmeno una parola andò via.
Nessuno poteva crederci , ci si aspettava come minimo un tentativo di avada kedavra e invece nulla. Ma per Harry questo fu forse l’insulto peggiore così continuò.

-te ne vai? Ed ero io il vigliacco? Torna qui riddle affrontami se hai il coraggio, affronta la persona che presto ucciderà tuo padre. Forse così capirai cosa si prova a non avere nessuno accanto a te! Forse così capirai quanto può essere ingiusta e dolorosa la vita. Voldemort mi ha portato via tutto quello che avevo e che amavo! Affrontami ora Riddle,siamo solo io e te nessun padre e nessuna madre… che poi vorrei tanto sapere chi è stata quella donna che ha avuto il coraggio di dare alla luce la figlia del male , vorrei proprio… -

Harry non riuscì a finire la frase. La bacchetta gli cadde, si portò le mani alla gola. Stava soffocando ma nessuno capiva come. Cadde in ginocchio e subito I suoi tre amici gli corsero in contro per aiutarlo.  
-Harry harry che hai che ti succede?!-

Tutti avevano capito che l’artefice era Cassandra ma non aveva bacchette in mano e nessuno l’aveva sentita pronunciare incantesimi. Come poteva essere possibile allora?
Cassandra si girò lentamente, con uno sguardo che avrebbe fatto raggelare il sangue di Voldemort in persona. Si avvicinò ad Harry, si inginocchio e parlò così piano che a malapena i 3 amici accanto riuscirono a sentire.

-Non devi mai più osare hai capito Harry Potter? Non devi mai più osare rivolgerti a me in quel modo e dire cose di cui non sai un bel nulla. Vuoi vendicarti su di me per quello che mio padre ti ha fatto? Bene fallo, ma se osi ancora una volta dire certe cose il tuo collo si spezzerà così velocemente che neanche tu te ne accorgerai, e come vedi … io non ho bisogno di un bastoncino di legno per farlo. Quindi stai attento Harry Potter, se pensate che Voldemort sia forte, vuol dire che non avete mai avuto a che fare con me… -

Detto ciò si alzò ed Harry tornò a respirare, tornando pian piano di un colorito quasi normale.

-Che succede qui?-

Piton era arrivato seguito dagli altri professori. La McGrannitt a quella scena corse subito in aiuto di Harry.

-Signorina la magia per questi scopi è severamente vietata. Il preside dovrebbe prendere immediatamente provvedimenti.-

Disse la professoressa guardando Piton in cagnesco.
L’insegnante era riluttante ma non poteva non intervenire.

-Sono certo che la signorina Riddle sia stata provocata… comunque la voglio nel mio ufficio adesso.e voi via non avete nient’altro da guardare-

Disse il prof oltrepassando Harry senza neanche considerarlo. Cassandra a quel punto fu costretta a seguire il professore, ma prima lanciò un ultimo sguardo al prescelto ancora mezzo moribondo e al gruppetto di amici. La guardavano con odio naturalmente, Hermione, Ron. Poi il suo sguardo si posò su Victor  e notò qualcosa di strano. Nel suo sguardo non c’erano né odio ne rancore, era qualcosa di più insolito, qualcosa tipo… dispiacere?!
  
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