Dawn of a new Era
Prologo
Il trio si apprestava a lasciare il tempio, correndo verso l'uscita.
Si sentiva solo lo scalpiccio dei loro passi ed i loro respiri che si
facevano via via più pesanti.
Shaun di tanto in tanto lanciava
uno sguardo dietro di sé per vedere se William stesse al
passo. Era
difficile per tutti, ma lui era il padre. Nessuno aveva la minima
idea di cosa stesse per accadere a Desmond, o meglio, tutti ne
avevano il presentimento... Ma nessuna certezza.
Arrivati alla
ripida salita Rebecca si arrampicò per prima tra il
terriccio e le
rocce. Shaun le diede una spinta con la mano sul fondo schiena per
agevolarla nella salita. Arrivato ormai in cima, l'inglese volse il
capo e notò William lievemente in difficoltà, gli
allungò la mano
afferrando la sua e tirandolo su.
Rebecca si era avviata già
verso il furgoncino per metterlo in moto così da essere
pronti per
partire... Chissà da cosa stavano fuggendo esattamente.
“Io...
Io non posso venire.” Disse trafelato l'uomo, fermandosi
quando
avevano raggiunto il veicolo.
“Ma.. William, che stai dicendo?!”
Domandò Shaun con tono acuto, prima di voltarsi. Era agitato
anche
lui, più di quanto volesse far vedere.
“E' mio figlio. Non
posso.. Abbandonarlo adesso.” Gli occhi cerulei dell'uomo si
abbassarono sul pavimento. Il suo sguardo tremava.
“Ragazzi,
siamo pronti?!” Domandò la mora, sporgendosi dalla
portiera.
“Eccoci!” Rispose prontamente l'inglese, prima di
poggiare una mano sul braccio di William. “Lui non lo
vorrebbe. Ci
ha detto di andare via e... Se la caverà.” Nel
dire quelle ultime
parole gli tremò la voce, strinse appena i denti. Non
incrociò il
suo sguardo, seppur il padre del ragazzo non lo stesse guardando a
sua volta, ma voleva salvaguardarsi dalla remota possibilità che
– se
l'uomo avesse incrociato il suo, di sguardo – avrebbe mentito
guardandolo negli occhi.
“Andiamo, forza.” Disse flebilmente
Shaun, trattenendolo per il braccio per un paio di passi,
dopodiché
lo lasciò ed aprì gli sportelli posteriori del
camioncino salendo
su di esso e – dopo di lui – anche William fece lo
stesso.
Il
tempo di allacciare le cinture, mettere in modo ed i tre videro dagli
specchietti il tempio allontanarsi e – con esso –
anche Desmond
ed ogni speranza di salvare il ragazzo.
'Perdonami, figlio
mio...'
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Angolo autrice:
Ta-daaan!
Ammazza, nella one-shot mi lamentavo che sono sparita ed ora posto la
seconda storia nello stesso giorno! Wow!
Con la differenza che questa non è una one-shot ma
bensì una long (non troppo long, tranquilli! Non vi
ammorberò per troppo!)
Ho finito un paio d'ore fa ACIII ed è inutile dirvi che ci
sono rimasta una vera M***A!
Insomma, il finale tutto di corsa, tutto raffazzonato così,
non mi è piaciuto per nulla! Insomma, era la morte di
Desmond, cacchio! Mica del primo che passa!
Che poi, secondo voi, è morto sul serio? Magari ha solo
perso i sensi, è svenuto, è in coma, che ne so!
Insomma, potevano metterci un po' di sentimento! Shaun, Rebecca e
William che lo abbandonano così, non uno straccio di
pensiero da parte sua, un flashback, nulla!
Che amarezza!
Tocca solo che aspettare il nuovo Assassin's Creed.
Ed io che speravo che il terzo fosse il capitolo di Desmond,
interamente dedicato a lui. Sigh.
Beh, spero che questo primo capitolo d'introduzione vi incuriosisca un
po', non sarà tragedia, guerra e morte, ma un post finale di
ACIII.
Vediamo un po' cosa ne esce fuori, vi va?! ;D
Alla prossima!